La visione del filmato non è adatta a tutti. Questa donna va dal medico per rimuovere il cerume: Guardate Cosa Esce Fuori Dall’Orecchio! (Video)

Questa Donna Va Dal Medico Per Rimuovere Il Cerume: Guardate Cosa Esce Fuori Dall’Orecchio!



Una volta che si è recata dall’otorino e aver eseguito un accurata visita, il medico si è accorto che qualcosa non andava.

In pratica un tappo occludeva l’orecchio e per questo la donna soffriva di capogiri e acufene. L’unica cosa da fare era sottoporre la donna ad un operazione per rimuovere quello che il medico credeva si potesse trattare di cerume.

Il cerume è una sostanza cerosa giallastra secreta nel condotto uditivo esterno dell’uomo e serve a mantenere la superficie del condotto stesso umida e morbida, aiutandone la pulizia e la lubrificazione, e, grazie al suo pH acido, svolge attività antibatterica.

La rimozione del tappo però non è stata un operazione di routine come di consueto in questi casi.

Infatti il medico ha dovuto idratare per bene l’orecchio per poi estrarre una massa durissima e densa.

Questi 9 tipi di dolori fisici sono direttamente collegati ad un tuo problema emozionale...


Questi 9 tipi di dolori fisici sono direttamente collegati ad un tuo problema emozionale.

Una delle cose che la medicina occidentale ignora è il legame tra il nostro corpo e la nostra mente, il nostro spirito e le nostre emozioni. L’essere umano a volte è soggetto a connessioni tra il corpo e le sue emozioni, ma molti di noi non diamo importanza a questo fenomeno.

1. Mal di testa Il mal di testa può essere causato dallo stress accumulato durante il giorno. Prendetevi del tempo per rilassarvi e cercate di diminuire lo stress ogni giorno.

2. Dolore al collo Se avete un dolore al collo, avete qualche problema nel dimenticare gli altri o voi stessi. Se sentite un dolore al collo, cercate di pensare alle cose che amate delle persone.

3. Dolore alle spalle Il dolore alle spalle indica che state portando con voi un peso emozionale eccessivo. Cercate di risolvere i vostri problemi e condivideteli con le persone che circondano la vostra vita.

4. Dolore nella parte superiore della schiena Il dolore nella parte superiore della schiena indica che non vi sentite amati. Se siete single, è il tempo di organizzare qualche incontro.

5. Dolore nella parte bassa della schiena Dolore nella parte bassa della schiena indica che vi preoccupate troppo dei soldi.

6. Dolore ai gomiti Il dolore nei gomiti indica che non riuscire a fare cambiamenti nella vostra vita. Se avete delle braccia rigide, forse anche la vostra vita lo è.

7. Dolore alle mani Il dolore alle mani indica che non riesci a connetterti con gli altri come invece dovresti fare. Cerca di farti nuovi amici, di andare a pranzo con un collega e di conoscere nuove persone.

8. Dolore ai fianchi Il dolore ai fianchi potrebbe significare che avete paura di muovervi e di fare passi falsi. Siete troppo cauti quando cercare di prendere decisioni. Scioglietevi un po’!

9. Dolore alle ginocchia Il dolore alle ginocchia potrebbe significare che il vostro ego è troppo grande e che pensate troppo a voi stessi. Cercate di essere più umili, fate del volontariato, siate più umani. Fonte:

Se Bevi caffè tutte le mattine ti conviene leggere questo! Ecco cosa si è scoperto!


Chi non ha bevuto almeno un caffè nella vita? Per la maggior parte delle persone, è la prima cosa che si fa quando ci si sveglia la mattina

anzi senza di lui, non ci sveglia proprio ! Oggi giorno abbiamo deciso di sottoporre alla vostra attenzione un articolo davvero particolare, che spiega tutte le proprietà del caffè!

Oggi arrivano buone notizie per tutti gli amanti del caffè; L’Huffington Post ha stilato una lista che contiene i 10 buoni motivi per berlo.

1- E ricco di Antiossidanti.
Il caffè è la prima sorgente di antiossidanti Il corpo umano assorbe più antiossidanti dal caffè che da qualsiasi frutto o verdura.

2- Il suo profumo ha la capacità di ridurre lo stress. – Odorare il caffè ha un effetto anti-stress Dei ricercatori coreani hanno scoperto che nel cervello di soggetti esposti all’aromia del caffè, le proteine collegate allo stress reagiscono in modo positivo.

3- Può ridurre i sintomi del morbo di Parkinson. Secondo un articolo della rivista scientifica Science Daily pubblicato nel 2012, bere caffè aiuta le persone colpite dalla malattia di Parkinson a controllare meglio i loro movimenti.

4- Fa bene al fegato. (soprattutto se consumate alcolici) Uno studio pubblicato nel 2006 realizzato su 125 000 persone per 22 anni ha mostrato che le persone che bevono almeno una tazza di caffè al giorno diminuiscono del 20% la probabilità di sviluppare una cirrosi epatica.

5- Riduce la propensione al suicidio. Bere tra 2 e 4 tazze di caffè al giorno potrebbe ridurre il rischio di suicidio per uomini e donne addirittura del 50%

6- Abbassa il rischio di contrarre il tumore alla pelle. Riduce il rischio di sviluppare un cancro della pelle per le donne

7- Rende gli alteti migliori.
La caffeina aumenta il numero di acidi grassi nel sangue, permettendo ai muscoli degli atleti di assorbire e bruciare grassi per convertirli in carburante, in modo da preservare le magre riserve in glucidi e consentire al corpo di usarle più tardi.

8- Dimezza il rischio di diabete. I ricercatori hanno scoperto che le persone che bevono almeno 4 tazze di caffè al giorno riducono del 50% la loro probabilità di sviluppare un diabete di tipo 2.

9- Il caffè fa bene al cervello
La rete televisiva americana CNN ha rivelato che il caffè permette al cervello di lavorare in modo più efficiente e più intelligente.

10-Il caffè può rendervi più felici Uno studio realizzato dall’ Istituto Nazionale della Sanità americano ha rivelato che le persone che bevono almeno 4 tazze di caffè a settimana hanno 10% di probabilità in meno di essere depresse rispetto ai non consumatori.

INCREDIBILE, Padova: Medico faceva sesso con pazienti con la scusa di...


Padova 28 febbraio: Medico faceva sesso con pazienti con la scusa di utilizzare "nuove tecniche terapeutiche".

Accade a Padova, dove un medico del reparto di Endocrinologia, di sessantaquattro anni, costringeva le pazienti a subire molestie con la scusante di stare utilizzando su di loro una nuova metodologia di cura studiata ed approvata nell'ambito universitario e medico di Milano. L'accusa che grava nei confronti di Franco Lumachi, medico e professore alla facoltà di Medicina, è quella di violenza sessuale continuata nei confronti delle proprie pazienti e secondo questa accusa sarebbe stato condannato a circa quattro anni di reclusione dalla Corte di Cassazione. Si tratta di un caso ormai "vecchio" che è stato nuovamente tirato in ballo dopo una condanna imposta dalla Corte d'Appello della città di Venezia che aveva previsto per l'uomo una reclusione superiore di appena un mese rispetto a quella accordata nell'ultimo periodo.
La denuncia di violenza arriva da una sua paziente

A far scattare le indagini sull'uomo, e le successive condanne, è stata proprio una paziente di quest'ultimo, di appena venticinque anni, che ha avuto il coraggio di confrontarsi direttamente con la direzione dell'ospedale, la quale ha fatto scattare la denuncia per il medico. La giovane ha ammesso di esser stata molestata dall'uomo che avrebbe dovuto curarla ed ha riportato le parole che il medico le ripeteva durante le sedute. Le motivazioni di quei gesti erano legate ad una nuova metodologia terapeutica approfondita all'università di Milano e che, secondo le sue "credenze" sarebbero giovate per il benessere fisico e mentale della ragazza, così come delle altre pazienti tratte in inganno. Un semplice "gioco", che avveniva all'interno di un ambiente chiuso e con le luci soffuse, che portava le pazienti ad avere orgasmi a volte multipli al solo "scopo terapeutico". Atteggiamenti che hanno destato non pochi sospetti nella venticinquenne e che hanno, fortunatamente, spinto chi di dovere ad avviare le dovute ed approfondite ricerche per riuscire a trarre il medico in questione con le mani nel sacco. L'uomo, ovviamente, subito allontanato dall'azienda, è stato ora condannato a quattro anni e due mesi di reclusione.

Salute news: Scoperte molecole che fermano l'invecchiamento cellulare...


Nuova spinta allo sviluppo di farmaci efficaci contro cirrosi epatica, fibrosi polmonare, diabete, cataratta, osteoporosi, artrite e progenia.


Scoperte le molecole che fermano l'invecchiamento cellulare.

Milano ha individuato una classe di molecole in grado di bloccare i segnali che portano all'invecchiamento cellulare causato dal deterioramento dei telomeri, che sono sequenze di DNA poste all'estremità dei cromosomi proprio con la funzione di mantenere integro il DNA contenuto nei cromosomi stessi. Lo studio di questi ricercatori guidati da Fabrizio d'Adda di Fagagna, pubblicato su Nature Communications, pone le basi per intervenire sull'invecchiamento cellulare in alcune patologie causate proprio dal deterioramento dei telomeri, quali la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare, il diabete, la cataratta, l'osteoporosi e l'artrite, o in malattie rare come la progenia, caratterizzata da un invecchiamento precoce.
Molecole individuate fermano l'invecchiamento cellulare

E' fisiologico - spiegano i ricercatori - che nei cromosomi, corpuscoli presenti nel nucleo di tutte le cellule degli organismi viventi (23 coppie nell'uomo) e che sono deputati alla trasmissione dell'informazione genetica, i telomeri si accorcino ogni volta che il DNA della cellula si replica per riprodursi o che si danneggino nel tempo anche in assenza di divisione. L'accorciamento e il danno ai telomeri costituiscono quindi una minaccia alla stabilità del nostro DNA e la cellula reagisce attivando un allarme molecolare che blocca la proliferazione della cellula danneggiata inducendo una sorta di invecchiamento cellulare. La cellula senescente perde per sempre la sua capacità di replicarsi e di svolgere efficientemente le sue funzioni, e questo impedisce ai tessuti di rigenerarsi.
DDRNA, un guardiano che tutela l'integrità del genoma

Una ricerca condotta all'IFOM e pubblicata già nel 2012 su Nature individuava per la prima volta i DDRNA (DNA Damage Response RNA), molecole preposte al ruolo di guardiani del DNA: sarebbero loro a intervenire ogni volta che si rileva un danno al DNA per far scattare l'allarme a tutela dell'integrità del genoma, favorendone la senescenza. "Abbiamo osservato - spiega ora d'Adda di Fagagna - che i telomeri, quando sono corti o danneggiati, possono indurre essi stessi la formazione di DDRNA e quindi l'attivazione dell'allarme e la conseguente senescenza della cellula". La ricerca pubblicata fornisce proprio la risposta a come spegnere questi allarmi per prevenire la senescenza cellulare. In particolare, D'Adda Di Fagagna e il suo gruppo hanno sviluppato una nuova batteria di molecole che agiscono all'estremità dei cromosomi, "specificamente sui telomeri - sottolinea Francesca Rossiello, coautrice della pubblicazione - inibendo la funzione dei DDRNA telomerici".

Sperimentata sia in vitro (in cellule umane e di topo), sia in vivo (nei topi), la nuova molecola è stata costruita in base allo studio dei DDRNA identificati tramite una nuova tecnologia, il Target Enrichment, sviluppato appositamente dal team di IFOM in collaborazione con il Center for Life Science Technologies diretto dall'italiano Piero Carninci all'interno del Riken Institute a Yokohama in Giappone. La prossima sfida che affronterà il team IFOM sarà di capire come le nuove molecole possano essere utili per prevenire l'invecchiamento cellulare in tutte le patologie associate al danno ai telomeri. (Fonte: http://notizie.tiscali.it/scienza/)

Madre e figlia: un legame indissolubile... (Leggetela è bellissima)


Mamma e figlia possono essere amiche o rivali, vicine o lontane, ma saranno sempre legate in modo speciale.

C’è una donna speciale nella vita di ognuna di noi grazie alla quale siamo venute al mondo, per la quale ci saremo sempre e sulla quale potremo sempre fare affidamento: la mamma. È uno dei pilastri della nostra vita e di lei abbiamo e avremo sempre bisogno; anche oggi che siamo donne e non più bambine, è solo una carezza o una parola di nostra madre a poterci aiutarci. Qualunque sia la nostra età non smetteremo mai di avere bisogno di lei, e crescendo riusciremo ad apprendere meglio il grande dono che abbiamo ricevuto.

Oltre le difficoltà
Non sempre è facile avere un rapporto sereno con la propria madre ed è molto frequente, soprattutto durante l’adolescenza – un’età dove tutto ci va stretto e ogni cosa ci sembra una costrizione – vivere in modo conflittuale questo legame, del quale però non possiamo fare a mano di riconoscere l’importanza. Al di là di ogni divergenza e difficoltà, una mamma è sempre una mamma: ci si può allontanare o sentirsi distanti, ma anche in questi casi non possiamo fare a meno di renderci conto di quanto lei sia fondamentale e come, senza di lei, non saremmo quelle che siamo oggi. E non solo perché ci ha dato la vita.

Un legame senza tempo
Durante gli anni dell’infanzia, il rapporto che ogni bambino instaura con la propria madre è di dipendenza: ogni cosa viene fatta grazie a lei, che si dedica completamente a loro, talvolta sacrificando se stessa ed il suo tempo. Una volta cresciuti, i figli restano la priorità per una madre, che non smetterà mai di prendersi cura di loro, di preoccuparsi ed essere presente, proprio come se fossero ancora in fasce. E anche se con gli anni cambiano i nostri bisogni, anche noi non riusciamo a fare a meno di lei, del suo affetto e della sua presenza, perché avremo sempre bisogno di una guida. Tutti i grandi passi dell’età adulta vedono una madre accanto alla propria figlia, pronta lì a tenerle la mano come quando doveva muovere i suoi primi passi.

Di mamma ce n’è una!
Di certo ci hanno fatto qualche volta arrabbiare, forse sono state mamme severe e con loro abbiamo litigato in modo furioso, ma tutto ciò non conta. Anche quando sarà il tempo di doverci prendere cura noi di loro, non smetteranno mai di sentirsi il nostro angelo custode, come noi non smetteremo mai di sentirci figlie.

I 10 motivi per cui tua sorella minore è la cosa più bella che hai...


La sorella minore, la piccola, la sorellina, tutti i modi in cui possiamo chiamarla.

È davvero una fortuna avere una sorella più piccola, perché ci sono almeno dieci buoni motivi per rendersi conto che in fondo è la cosa più bella che abbiamo.

Dieci motivi da leggere qui sotto, per ricordarceli più spesso.

1. È la tua fan numero uno
Qualsiasi cosa tu faccia hai la certezza di avere sempre una piccola supporter al tuo fianco, pronta a fare il tifo per te in qualsiasi progetto ti lanci.

2. Ti fa diventare una persona migliore
Una sorella piccola ha bisogno di figure di riferimento da rispettare. Questa è una responsabilità che percepisci quasi automaticamente. Per questi motivi cerchi sempre di comportarti nel migliore dei modi per darle un buon esempio.

3. Non esistono distanze
In qualsiasi posto tu vada, quali siano i chilometri che vi separano lei sarà sempre dentro di te, dentro i tuoi pensieri. Quando la rivedrai nulla sarà cambiato nel vostro rapporto.
                                                                                           4. Ti fa rimanere bambino.
Sarai sempre aggiornato sulle novità di chi è più giovane di te, perché è praticamente impossibile impedirle che te le racconti. Inoltre puoi giocare con lei, mantenendo sempre in vita il bambino dentro te.


5. È sempre al tuo fianco
Sono poche le certezze che puoi avere nella vita, ma la sua presenza è una di queste. ........... 6. Sarà sempre la tua migliore amica
Non ci sono concorrenti che tengano. Con lei hai fatto i primi giochi, hai creato una connessione sin dall’infanzia, e hai formato assieme a lei il tuo e il suo senso dell’umorismo. Sarà sempre la tua migliore amica.

7. Ti aiuta a maturare
Avere una sorella più piccola ti obbliga a prenderti delle responsabilità, perché proteggerla è anche compito tuo. Per questo a volte ti è necessario fare le veci del genitore, cosa che ovviamente ti fa immedesimare dall’altra parte della barricata e ti costringe a maturare.

8. È saggia
Nonostante la giovane età e la mancanza di esperienza, spesso è in grado di aiutarti grazie ad un consiglio frutto di un’analisi priva di pregiudizi.

9. È coccolata anche dai tuoi amici
I tuoi amici più stretti ovviamente conoscono anche lei sin dalla tenera età, e spesso lei li considera quasi dei fratelli. Se anche loro le vogliono bene significa che è davvero una sorella speciale.

10. Avrà sempre bisogno di te
Abbiamo tutti bisogno di sentirci speciali per qualcuno, e una sorella più piccola avrà sempre necessità della nostra presenza. Passerai attraverso molte relazioni durante la tua vita ma per la tua sorellina sarai sempre la figura di riferimento e lei avrà sempre bisogno di te.

Cresce l'aspettativa di vita, ecco nel 2030 che toccheremo la soglia...


Cresce l'aspettativa di vita, nel 2030 le donne toccheranno la soglia dei 90 anni, gli uomini si avvicineranno toccando la soglia 85 anni.

La sfida alla longevità avanza con successo.
In poco più di 10 anni, nel 2030, l'aspettativa di vita media non solo continuerà a crescere, ma toccherà la soglia dei 90 anni, e le prime a tagliare questo traguardo al mondo saranno le donne sudcoreane, seguite da francesi, giapponesi, spagnole e australiane.

Gli uomini rimarranno più indietro, ma ridurranno le distanze dal sesso femminile, avvicinandosi a quota 85.
A stimarlo sono i ricercatori dell'Imperial Colle di Londra e dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in uno studio sui 35 paesi industrializzati pubblicato sulla rivista Lancet.

Servendosi di metodi simili a quelli dei metereologi e combinando 21 modelli matematici, hanno calcolato che l'aspettativa di vita aumenterà almeno del 65% per le donne e dell'85% per gli uomini nel 2030.

Il Giappone perderà il suo attuale primato, mentre gli Stati Uniti saranno il paese con i risultati peggiori.

Tra le donne, l'Italia nel 2030 slitterà di due posizioni, collocandosi al nono posto, dopo Portogallo e Slovenia.

Per gli uomini c'è invece il 95% di probabilità che la loro aspettativa di vita in Corea del Sud, Australia e Svizzera superi gli 80 anni entro i 2030, e del 27% oltre gli 85 anni.

Grandi miglioramenti sono previsti anche per gli uomini dei paesi dalle economie emergenti, come Ungheria e Slovenia, così come di Danimarca e Irlanda.

Usa, Giappone, Svezia, Grecia, Macedonia e Serbia registreranno invece, secondo le stime, i minori miglioramenti in termini di aspettativa di vita, per entrambi i sessi.

Dovunque il vantaggio delle donne rispetto agli uomini dovrebbe ridursi entro il 2030, tranne che in Messico, dove la crescita nell'aspettativa di vita per il gentil sesso sarà maggiore di quella maschile, e in Cile, Francia e Grecia, dove i due sessi cresceranno in modo simile.

«Tradizionalmente gli uomini hanno stili di vita meno sani, e per questo un'aspettativa di vita minore - commenta Majid Ezzati, coordinatore dello studio - Fumano e bevono di più, sono vittime più spesso di incidenti stradali e omicidi. Ma gli stili di vita stanno diventando più simili tra i due sessi, e così anche la loro longevità».

Gran parte dell'aumento dell'aspettativa di vita è dovuto al miglioramento delle condizioni degli over 65.

In Corea del Sud, così come prima in Giappone, a fare la differenza è stato prima il calo delle morti per infezioni in adulti e bambini, e poi in tempi più recenti la migliore gestione delle malattie croniche.

Il paese asiatico inoltre ha l'indice di massa corporea e di pressione più basso della maggior parte dei paesi occidentali, un basso livello di fumo tra le donne e ha ridotto le differenze di salute tra i sessi per tumore e malattie cardiovascolari. L'aspettativa di vita è invece più bassa in quei paesi con mortalità più alta tra i giovani adulti, più fattori di rischio per le malattie croniche e sistemi sanitari meno efficaci.

Negli Usa ad esempio l'aspettativa di vita alla nascita è già la più bassa di molti altri paesi ricchi, e si stima che peggiorerà ancora, arrivando a livelli simili della Repubblica Ceca per gli uomini, e della Croazia e Messico per le donne.

Esenzione Ticket Sanitario, ecco chi ne ha diritto...


Esenzione ticket sanitario. Ecco un elenco completo delle categorie di pazienti che hanno diritto a non pagare la prestazione sanitaria.

Esenzione per reddito
Oltre al fattore patologico, anche quello economico può incidere sull’esenzione dal pagamento di ticket sanitari. Possono richiedere l’esenzione:
CODICE E01 - Cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
CODICE E0 - Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; lo status di disoccupazione deve essere autocertificato annualmente dal soggetto interessato la Asl di appartenenza.
CODICE E03 - Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
CODICE E04 - Titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

È il medico di famiglia o il pediatra che, disponendo del Sistema Tessera Sanitaria, può verificare al momento della
prescrizione il diritto all’esenzione. Una volta accertato, correderà la ricetta con il codice di riferimento per l’esenzione.

Esenzione per malattie croniche
Sono esenti dal pagamento del ticket coloro che siano affetti da malattie croniche o invalidanti. Affinché i cittadini sapessero quali patologie classificare in questo modo, il Ministero della Salute ha messo a disposizione online un loro elenco. Gli affetti interessati dovranno richiedere l’esenzione all’Asl di residenza, con certificato medico che “attesti la presenza di una o più malattie incluse nel DM 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche".

Esenzione per malattie rare
Chi è affetto da "patologie gravi, invalidanti e spesso prive di terapie specifiche che presentano una bassa prevalenza, inferiore al limite stabilito a livello europeo di 5 casi su 10.000 abitanti” ha diritto all’esenzione. all’esenzione del ticket sanitario". Il beneficio si estende anche ai casi di "indagini volte all'accertamento delle malattie rare ed alle indagini genetiche sui familiari dell'assistito eventualmente necessarie per la diagnosi di malattia rara di origine genetica". Anche in questo caso è un Regolamento a specificare le 284 malattie e 47 gruppi di malattie rare in questione.

Esenzione per Invalidità
Gli invalidi sono esenti dal pagamento per alcune o tutte le prestazioni specialistiche, dietro verifica dello stato e grado dell’invalidità da parte della Commissione medica della Asl di residenza.

Esenzione per diagnosi tumori precoci
È garantita l’esecuzione gratuita degli accertamenti per la diagnosi precoce di alcune tipologie di tumori dal Servizio sanitario nazionale, oltre alle prestazioni gratuite nell’ambito delle campagne di screening. Sono escluse dal ticket le seguenti prestazioni:
"mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età compresa tra 45 e 69 anni; qualora l’esame mammografico lo richieda sono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello;
esame citologico cervico-vaginale (PAP Test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra 25 e 65 anni; - colonscopia, ogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a 45 anni".


Esenzione per gravidanza
Anche per le donne incinta è possibile usufruire di esenzioni per tutelare la salute propria e del nascituro, attraverso visite specialistiche e diagnostiche, incluse anche quelle ginecologiche di controllo. L’elenco delle prestazioni gratuite è inserito nel DM del 10 settembre 1998.

Esenzione per TEST HIV
Tutti possono, a fini preventivi, effettuare nelle strutture sanitarie pubbliche il test HIV, "in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus". Oltre ad essere gratuito, il test è anche anonimo. (Fonte: http://www.diritto.it/)

Sparisce Libretto di Circolazione e Certificato di Proprietà: ecco cosa cambia...


Sono solo 39 euro di risparmio, ma molto più alto è il valore simbolico di una semplificazione attesa da anni.

Nella riforma della Pubblica Amministrazione che verrà approvato nei prossimi giorni dovrebbe infatti essere inserita anche l’integrazione delle competenze del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione, con il risultato che il libretto di circolazione e il certificato di proprietà dell’auto verranno sostituiti da un documento unico.

Per i cittadini si tratterà di un risparmio di 39 euro per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà, per le quali si pagheranno 61 euro contro i 100 attuali.

L’Italia si avvicinerà così agli altri Paesi europei, dove la circolazione è consentita con un solo documento a bordo, ma non ci sarà la fusione tra il Pra gestito dall’Aci e la Motorizzazione

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