Lettera di una mamma ai propri figli.


Miei cari bambini, vi guardo ancora piccoli e indifesi, sapendo che un giorno sarete degli uomini, figli di questa società, e per voi spero nel più gran bene possibile, qualunque siano le vostre scelte spero siano sempre libere, come spero liberi e aperti di cuore e di mente sarete voi. Non so immaginare quale vita sceglierete di condurre, ma spero davvero che sia dettata da sani principi e non da falsi ideali. La società apparentemente premia il potere, il successo, il denaro, il traguardo, ma ciò che conta veramente è il percorso che farete. Trovate dentro voi stessi le vostre priorità e vivete per quelle. Non inseguite false chimere. Non guardate mai quello che faranno gli altri, ma ciò che saprete fare voi, non permettete che la vostra realizzazione personale dipenda da risultati altrui e non lasciatevi attrarre dalle scorciatoie, perchè apparentemente sembrano facili e leggere, ma i risultati migliori sono quelli che otterrete con il vostro impegno e il vostro merito. Spero che sarete sempre capaci di difendere i vostri obbiettivi e le vostre mete, qualunque esse siano, perchè questo in fondo è il senso della vita e per il quale vale la pena vivere. Prendetevi del tempo, non correte, nulla si ottiene con la fretta. Il tempo per una riflessione e per il silenzio. Quel silenzio sarà carico di mille parole.

Di me come genitore non so dare un giudizio, in fondo nessuno sa come essere padre o madre prima di diventarlo, e so che ho fatto tanti errori e altri ne farò. Forse un’abbraccio in più avrebbe fatto bene a entrambi, ma la mia mamma è stata avara di tenerezze con me, così a volte ripeto quel meccanismo di gesti essenziali, perchè non ho modelli da imitare, ma vi amo tanto e mi metterò continuamene alla prova, crescendo come mamma insieme a voi.

Un giorno vi darò questa lettera che ora scrivo in questo mio spazio leggero, ma che conserverò per voi,
sperando di vedervi sempre felici e consapevoli.
La vostra mamma.

Stipendi politica, ogni parlamentare guadagna 80 mila..


euro l’anno esentasse!!

I guadagni degli eletti di Camera e Senato sfiorano i 20 mila euro lordi al mese: 5 mila sono stipendio, altri 7 mila netti sono rimborsi (atuomatici e pagati anche senza presentare uno scontrino) e non vanno dichiarati. In una legislatura 407.940 e 434.400 euro.Tutto esentasse. A questi soldi vanno aggiunti 1.200 euro l’anno di spese telefoniche certificate e 1.850 euro circa al mese per il cosiddetto “esercizio di mandato”. Fanno altri 23.400 euro ogni dodici mesi.

Ricapitolando oltre 400 mila euro che il Fisco non vede . A Montecitorio, netti e senza dover presentare fatture e scontrini, un deputato (che non abbia un altro lavoro, altrimenti le cifre si abbassano un po’) incassa circa 11.770 euro al mese, cioè oltre 140.000 euro l’anno. A questi soldi, peraltro, vanno aggiunti 1.200 euro l’anno di spese telefoniche certificate e 1.850 euro circa al mese per il cosiddetto “esercizio di mandato” (anche queste devono però essere certificate e comprendono cose come lo stipendio di un collaboratore, l’organizzazione di un convegno, eccetera). Fanno altri 23.400 euro ogni dodici mesi. In tutto, insomma, parliamo di oltre 163 mila euro. Il costo lordo, cioè comprensivo di trattenute, per la Camera sfiora i 230 mila euro l’anno. Per i 630 deputati totali significa circa 145 milioni l’anno di soli stipendi e rimborsi (a bilancio per il 2013, però, ci sono 154,3 milioni, perché in questa voce vanno calcolati anche i contributi a carico del “datore di lavoro” Montecitorio).

La busta paga dei senatori è più o meno simile, anche se leggermente più ricca, forse per via del fatto che gli inquilini di Palazzo Madama sono più onusti d’anni e d’esperienza: incassano – netti e senza neanche una fattura - 12.250 euro mensili, vale a dire 147 mila euro l’anno. Se ci aggiungiamo però gli altri 2.090 euro al mese a cui gli eletti a Palazzo Madama hanno diritto dietro certificazione quadrimestrale, il conto sale a 172 mila euro annui che garantiscono, com’è noto, l’indipendenza del senatore. Il lordo, ovviamente, anche in questo caso è maggiore: 236.500 euro l’anno circa. Nel bilancio 2013 di palazzo Madama il costo totale è di oltre 80 milioni per 320 senatori.

Ultimo capitolo. Se consideriamo il solo netto dei rimborsi automatici – cioè quelli pagati dalle rispettive Camere senza nemmeno la presentazione di un contratto/scontrino/biglietto – i deputati vedono arrivare in banca all’ingrosso 6.779 euro al mese e i senatori 7.240 euro. L’anno fa, rispettivamente, 81.588 e 86.880 euro; in una legislatura 407.940 e 434.400 euro. Tutto esentasse. Il talento, d’altronde, “ha un suo prezzo di mercato”. (Fonte: il Fatto Quotidiano.it)

Bimbo e cane che si divertono insieme. (Video)


WhatsApp: chiamate vocali vicine, passaparola su web..


Annunciate a più riprese, sarebbero davvero imminenti le chiamate vocali su WhatsApp, in sfida a Viber e Skype. La voce circola insistentemente da qualche ora su Internet, con il blog Ubergizmo che pubblica anche la schermata della nuova funzione spiegando che è già attiva, in fase di test per alcuni utenti in India. Sul blog ufficiale della società non c'e' traccia della novità, quindi va un po' presa con le pinze in attesa di una data ufficiale.

Molto probabilmente la popolare piattaforma di messaggistica sta sperimentando la funzione con un numero limitato di utenti, in vista del lancio ufficiale. La nuova funzione, sempre secondo le indiscrezioni in rete, dovrebbe essere rilasciata con una nuova versione di WhatsApp e dovrebbe essere inizialmente valida solo per gli utenti dei dispositivi Android.

La chat, di proprietà di Mark Zuckerberg, è stata comprata lo scorso anno da Facebook per 19 miliardi di dollari. Ha 700 milioni di utenti, ogni giorno sulla piattaforma passano oltre 30 miliardi di messaggi. Di recente WhatsApp ha abilitato la funzione messaggi anche dal Pc. (Fonte: Google News)

Il peso della preghiera. ( Un racconto..bellissimo)


Roma, 1946. Una donna, vestita poveramente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito. Con delicatezza gli spiegò che suo marito era un mutilato di guerra e non poteva lavorare, e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. Il negoziante non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia, la donna supplicò:

« Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso! »

Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Questi si avvicinò e disse al padrone del negozio con accento straniero:

« Sentite, buonuomo, pagherò io quello di cui la signora ha bisogno per la sua famiglia. »

« Voi non avete la somma sufficiente per pagare tutta quella roba! »

esclamò con tono villano il negoziante, evidentemente temendo di non essere pagato da quel sacerdote vestito così poveramente. Allora il sacerdote insistette:

« Facciamo così. La signora metterà la sua lista della spesa sul piatto della bilancia, e voi le darete gratuitamente tanta merce quanto pesa la sua lista. »

« Va bene! »

esclamò il negoziante con un ghigno, evidentemente certo di prendersi gioco di quel prete.

« Mettete pure qui la vostra lista! »

La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, vi scrisse su qualcosa e poi posò il foglietto su un piatto della bilancia. Il negoziante restò di stucco, quando vide il piatto della bilancia dove era stato posato il biglietto abbassarsi di colpo e rimanere abbassato. Il sacerdote invece sorrideva. Allora il negoziante prese ad aggiungere derrate alimentari sull'altro piatto, ma questo non si abbassava di un millimetro. Il padrone del negozio, sgranando gli occhi per lo stupore, esclamò:

« È incredibile! »

Il giovane sacerdote continuò a sorridere, mentre il commerciante continuava a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia. Solo quando quest'ultimo fu pieno di tutto ciò che la signora desiderava, i due piatti tornarono perfettamente in equilibrio. La donna mise tutto nella sua sporta, ringraziò il sacerdote ed uscì dal negozio. Solo allora il negoziante prese il foglietto di carta, e quando lo lesse restò ancora più confuso... Non era una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva:

« MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE E SAI CIÒ DI CUI HO BISOGNO. METTO TUTTO NELLE TUE MANI! »

Il giovane sacerdote sorrise e, pagando i propri acquisti, disse al negoziante:

« Ora sappiamo quanto pesa una preghiera. »

Mentre stava per uscire dal negozio, il padrone gli domandò:

« Un momento... Ma voi, chi siete? »

« Il mio nome è Karol. Karol Wojtyla. »

2 febbraio: La candelora..


Il 2 Febbraio si celebra per i Cristiani la Candelora, ovvero la festa che celebra il ricordo della presentazione di Gesù al Tempio, quaranta giorni dopo la nascita. Viene così definita perchè in questa data si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempo di Gerusalemme, regola prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi.

Nella ruota dell’anno, la Candelora è una sorta di porta tra l’inverno, oramai verso il declino e l’imminente primavera, almeno nell’Italia centro/settentrionale.

Tutti abbiamo sentito almeno una volta il detto: per la Candelora, se nevica o se plora, dell’inverno siamo fora, ma se c’è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno oppure in una delle sue varianti: per la Candelora dell'inverno siamo fora, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo dentro.

Il 3 febbraio, la festa di san Biagio con la tradizionale benedizione della gola, la cui formula, pronunciata dal sacerdote in italiano è: "Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen" Questa benedizione viene impartita usando due candele benedette (secondo il costume di alcuni luoghi) nel giorno precedente, cioè per la festa della Candelora. (Posted by Beppe Tardito on 02/02/2015)

Cosa voglio per me?.. (Bellissima)


Solo serenità niente di più, non mi importa la bella vita i bei vestiti no non sono queste le cose che mi rendono felice. Sono una di quelle persone che è felice con poco. Mi basta avere accanto le persone che amo vedere nei loro volti la gioia la tranquillità. Mi basta una tazza di caffè calda al mattino per sorridere. Mi basta una passeggiata in riva al mare. Mi basta la stima e l’amore delle persone che sono nel mio cuore. La grandezza non è in me sono una persona umile. Le grandezze le lascio a chi vive di superficialità… Io vivo di Emozioni! (V. Bianco)

I più forti sono quelli che..


I più forti sono quelli che piangono la notte, in silenzio, senza farsi vedere né sentire da nessuno. I più forti sono quelli che, se chiedi loro come stanno ti rispondo “Tutto bene, grazie.” con un sorriso a trentadue denti, anche se stanno morendo. I più forti sono quelli che non si asciugano le lacrime, ma le fanno scorrere sul viso, finché non cadono per terra. I più forti sono quelli che non chiedono aiuto, ma sarebbero i primi ad avere bisogno di essere salvati. I più forti sono quelli che hanno imparato a convivere con il loro dolore. I più forti sono quelli che sono caduti tante, troppe volte. E sono sempre riusciti a rialzarsi.

Il messaggio di un angelo.. Dedicato a te. (Bellissimo da leggere)


Sii felice… Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo. Vestiti di un sorriso e di tanta speranza allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte. Ricorda, c’è un tempo per piangere e un tempo per sorridere, SEMPRE se questo è il giorno della tua lacrima ricordati che domani si potrà trasformare in sorriso se tu lo vorrai. Gli ANGELI ti sono accanto qualunque cosa tu vivi, quando ti senti più sola è perchè non tendi loro l’orecchio del cuore. Liberati dai pensieri negativi allenta il legaccio che da sola ti stringi nel tuo grande cuore e continua a respirare, vedrai che il ritmo del tuo cuore aumenterà con i battiti della tua vita. Ascolta gli altri, ama e sorridi, riappropriati di ciò che sei e VOLA, vola più in alto del sole e sii felice… perchè è questo che desidera Dio da te, oggi e sempre… SII FELICE.

ATTENZIONE: ecco i 6 cibi da evitare (favoriscono l'insorgere dei tumori)..


Il rapporto tra cancro, diabete, malattie cardiache, morte prematura e cibo è una realtà che la scienza moderna non smentisce più.

In primis è buona norma mangiare poco ma bene evitando cioè porzioni abbondanti e alimenti “ad alto contenuto calorico” o con un’alta concentrazione di grassi.

Ma vediamo quali sono i 6 cibi da evitare o perlomeno ridurre l'assunzione:
1 - I grassi vegetali ricchi di acidi grassi trans, si trovano nei biscotti, nelle torte ed in molti dolciumi, leggere sempre le etichette, i più nocivi sono: l’acido laurico, miristico, palmitico e stearico, l'olio di palma e di colza.

2 - Bevande a base di zuccheri raffinati, infatti ad essere dannoso per la salute è l'eccessiva quantità di zuccheri raffinati che queste bevande contengono, Bisogna ricordare anche che alimenti di questo tipo devono la loro caratteristica anche all’uso di alcune spezie, come la noce moscata e la cannella. Il problema è che, invece, nei prodotti già pronti a volte vengono utilizzati, al posto di queste spezie tradizionali, degli aromi artificiali.

3 - Il dado per brodo, che contiene il glutammato. Diversi studi hanno scoperto la correlazione che esiste tra il consumo di questo alimento e i tumori. In particolare le cellule esposte al glutammato monosodico (presente nei dadi) diventerebbero più mobili e quindi sarebbero più propense alla diffusione di metastasi.

4 - Stesso problema per i ripieni alle carni, quelli che si comprano già pronti al supermercato e che contengono anch'essi il Glutammato monosodico (quest'ultimo viene indicato con la sigla E621). Varie ricerche hanno insistito sugli effetti nocivi di questa sostanza, fra le quali è da annoverare un maggior rischio di arrivare alla morte delle cellule neurali.

5 - Carni già imbustate che si trovano spesso ai supermercati, ed hanno una lunga conservazione nel tempo, conservazione che è garantita dal nitrito di sodio, una vera e propria sostanza chimica di cui la ricerca scientifica ha molto insistito sull'opportunità di evitare  perchè in combinazione con il glutammato monosodico ci sarebbero delle documentate correlazioni di sviluppo di alcuni tipi di tumore: leucemia, cancro al colon, al pancreas e al cervello. Ad essersi occupato della questione è stato anche il World Cancer Research Fund e l’American Institute for Cancer Research.

6 - Anche i coloranti sono fra quegli additivi alimentari, che andrebbero evitati, se vogliamo badare al nostro benessere. Spesso i coloranti si ritrovano nei biscotti, nelle torte e negli altri dolci che siamo soliti introdurre nella nostra alimentazione quotidiana. Essi devono essere necessariamente segnalati nelle etichette dei cibi confezionati e sono tutti quegli elementi, che vengono identificati con una dicitura a partire da E100, per arrivare ad E199.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...