Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
A Natale regali per 7 miliardi, (270 milioni in più dell'anno scorso) ma sotto l'albero gli italiani...
sognano il lavoro.
Il monte tredicesime a 42 miliardi: 22 andranno in consumi, 7,4 in risparmi, gli altri in tasse e arretrati. Nei desideri per le feste vincono lotta alla disoccupazione e meno imposte.
Lavoro e meno tasse. Le letterine per Babbo Natale sono già pronte nella testa degli italiani che hanno chiaro in testa cosa desiderano sotto l'albero per quest'anno. D'altra parte secondo un sondaggio Confesercenti nel 2014 la situazione è peggiorata, almeno per la maggioranza degli intervistati (il 54%) che - tuttavia - non perde la speranza. E così la spesa per i regali è destinata ad aumentare di 270 milioni a 7 miliardi di euro. Merito anche del lieve incremento delle tredicesimi che quest'anno ammonteranno a 42 miliardi (in media 8 euro in più a lavoratore) alimentando, nel complesso, spese in consumi per 22 miliardi. Molto, però, andrà in imposte (a dicembre sono in arrivo 11 miliardi di scadenze tra Imu, Tasi e addizionali) e arretrati, solo 7,4 miliardi saranno destinati al risparmio.
Il 35% degli italiani, comunque, vorrebbe per Natale meno disoccupazione, il 30% un minor peso fiscale, mentre il 24% chiede una riduzione dei privilegi e degli abusi. Insomma il clima di incertezza resta alto per per questo 6 su 10 ridurranno le spese per le feste. C'è qualcuno però (il 6%) che intende aumentare il proprio budget facendo leva proprio sul calo dell'inflazione.
Se la lenta dinamica dei prezzi insieme agli aumenti contrattuali - prosegue il sondaggio Confesercenti-Swg hanno portato a un leggero aumento del monte totale delle tredicesime, la crisi ha ridotto i percettori: il 25% dichiara di non avere nel proprio nucleo familiare nessuno che benefici della tredicesima, contro il 22% dello scorso anno. Nonostante tutto, però, le famiglie italiane non rinunceranno alla tradizione del Natale ed ai regali da scartare: quest'anno, sotto gli alberi addobbati da luci e decorazioni, verranno scartati doni per 7 miliardi di euro, con una leggera crescita della spesa di 270 milioni rispetto al 2013. Sette su dieci ammettono che per quest'anno sceglieranno regali "low cost" per festeggiare, mentre per i più piccoli il 43% sceglie regali utili. (fonte: la Repubblica)
ATTENZIONE: Vaccino anti-influenzale, tre decessi sospetti. Allarme dall'Agenzia...
Roma:
Allarme dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha ordinato a titolo prudenziale il divieto di utilizzo di due lotti di un vaccino contro l'influenza dopo tre casi di decesso.
"A seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali - di legge nella nota dell'Aifa - , verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics Srl, l'Agenzia italiana del farmaco ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti".
L'Aifa, riporta la nota, "invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale. L'Agenzia specifica inoltre che i tre eventi a esito fatale hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino".
Il vaccino antinfluenzale Fluad "è tra i più usati, certo non ci voleva per la campagna vaccinale in corso che, se si diffonde la paura, rischia di bloccarsi". E' la reazione del segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo. "Bisognerà verificare il nesso di causalità - rimarca Milillo - ma di sicuro questo fatto amplificherà i pregiudizi sui vaccini, in una campagna di vaccinazione antinfluenzale che fino a oggi stava andando abbastanza bene. Ora diffonderemo l'informativa dell'Aifa a tutti i medici per individuare i lotti da bloccare".
In ogni caso, puntualizza Milillo, "mi sento di tranquillizzare la popolazione: ci sono stati lotti interi bloccati per mesi per un evento avverso e poi liberati perché non c'era correlazione. Dobbiamo dire che i vaccini fanno bene, salvano vite e sono sicuri".
Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8%..
Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8% nel 2015.
Sono oltre 1600 i gestori coinvolti nell’aumento delle tariffe dell’acqua. La situazione è quella fotografata dalla autorità per l’energia elettrica e per il gas.
APPROVATE LE TARIFFE - Le tariffe per il 2014-2015 sono state approvate per la prima volta con un metodo omogeneo per tutto il territorio nazionale: un provvedimento che tocca oltre 40 milioni di italiani, 1600 gestori diversi e aumenti delle tariffe che vanno dal 3,9 per cento del 2014 al 4,8 del 2015.
C'è da dire che a fronte di tali aumenti si prevedono investimenti per 4,5 miliardi nei prossimi anni a migliorare gli acquedotti e i servizi e alla tutela dell’ambiente. I dati sono stati resi noti oggi a Milano nel corso della Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici, giunta alla sua III edizione. Staremo a vedere, intanto NOI PAGHIAMO.
25 novembre 2014 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne..
Perché il 25 novembre?
L’Onu ha scelto questa data perché nel 1981 alcune femministe si incontrarono a Bogotà, in Colombia, per un incontro, per riflettere sulla condizione delle donne e in ricordo dell’assassinio nel 1960 di tre sorelle donne rivoluzionarie che lottavano contro il regime di Rafael Leónidas Trujillo. Omicidio avvenuto proprio il 25 novembre.
La storia:
Il 25 Novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne fu istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite e viene celebrata il 25 novembre.
Una vittima ogni due giorni, 179 donne uccise: un anno nero per i femminicidi in Italia, il 2013, secondo il rapporto Eures. Aumentano al Sud (+27 per cento nel 2013) e raddoppiano al Centro, mentre il Nord detiene il record di uccisione di donne in famiglia. Tutta l'Italia si mobilita in vista del 25 novembre, data scelta nel 1999 dalle Nazioni Unite come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Si ricorda l'assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana durante il regime di Rafael Leonidas Trujillo.
Qualche numero:
Secondo uno studio del 2013 della World Health Organization, la violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%), e quella domestica, inflitta dal partner, è la forma più comune (30%). Il Paese dove le donne sono più a rischio è il Sud-est asiatico, dove più della metà (58,8%) degli omicidi avviene per mano di mariti, fidanzati o compagni. A seguire, i Paesi ad elevato reddito (41,2%), tra questi vi è anche l'Italia, le Americhe (40,5%) e infine l'Africa (40,1%).
Le iniziative:
Roma celebra la giornata colorando di luce rossa Piazza del Popolo e proiettando sui palazzi parole legate al tema della violenza sulle donne.
A Milano.
Il 25 novembre, poi, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, e l'Assessore alle Pari Opportunità, invitano tutti coloro che vogliono sostenere le donne che hanno subito violenza a partecipare ad una fiaccolata per ricordare le vittime.
A Napoli
Palazzo San Giacomo diventa sede di un Infopoint dove poter chiedere informazioni su tutte le iniziative che stanno cercando di combattere ogni tipo di violenza.
A Trieste
Dal 20 novembre al 19 dicembre, in provincia di Trieste, laboratori, mostre e spettacoli teatrali, anche gratuiti. Incontri aperti con psicoterapeuti e polizia per riconoscere e difendersi dallo stalking.
A Torino
Torino intitola un giardino alle vittime di femminicidio, in via Chambery, con l'nstallazione "Pa-pi-lla", simbolo delle donne che subiscono violenza.
A Padova
Anche Padova ha in serbo un flashmob, il 25 novembre alle 15 in via Roma, per realizzare una catena umana di uomini e donne che dicono no alla violenza.
Il governo accelera: canone Rai e bolletta elettrica da pagare insieme...
La riforma del canone Rai è pronta per andare in onda. Con l’approvazione di Matteo Renzi. Si pagherà con la bolletta della luce con l’obiettivo dichiarato di garantire all’azienda di viale Mazzini un gettito di 1 miliardo e 800 milioni di euro l’anno. Più o meno quanti la Rai ne incassa ora ma chiedendo agli italiani un importo inferiore agli attuali 113,50 euro, cifra uguale quasi per tutti. Continueranno ad esserci le fasce di esenzione e i bonus per i meno abbienti, anche se a farne richiesta finora è stato solo il 30% delle famiglie disagiate Tutti gli altri pagheranno dai 35 ai 75/80 euro - in media, come aveva già anticipato il Messaggero, circa 60 euro - visto che la cifra varierà in base agli indicatori Isee. Prima di partire rispettivamente per Sidney e per Washington, Renzi e il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli si sono incontrati per una valutazione finale. Il capo del governo ha quindi dato via libera all’opzione numero uno: l’inserimento del canone nella bolletta elettrica, un meccanismo di cui si parlava da tempo che comporta però non poche complicazioni.
TUTTI ABBONATI
La platea degli utenti si allargherà. Per non pagare la tassa bisognerà - sul modello della Bbc - dimostrare di non possedere una tv o anche qualsiasi dispositivo (device) con cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico: tablet, ipad, smartphone, pc. In passato la Rai aveva bussato alla porta dei possessori dei computer utilizzati come televisori (digital signage) per riscuotere il canone speciale. Tentativo respinto al mittente con una generale e indignata levata di scudi.
Quando nell’aprile scorso si ipotizzò la possibilità del canone in bolletta il sottosegretario della presidenza del Consiglio Delrio ammise che si andava in quella direzione. Contro si schierò il presidente dell’Autorità per l’energia Guido Bortoni, che parlò di «uso improprio» e sollevò il problema della privacy.
Insomma il via libera c’è stato ma la strada è lastricata di ostacoli (e di possibili ricorsi). Chi pagherà l’agio per l’esazione? I consumatori? Lo Stato? Le società energetiche? Renzi è avvisato. (di Claudio Marincola. Fonte: Il Messaggero.it)
Italia: record del mondo di imposte e tasse. La Pressione fiscale...
sale al 53%. Siamo il paese che vanta un record mondiale che nessuno ci invidia: quello delle tasse più alte del mondo. Nessun Paese tartassa così i suoi cittadini.
Confcommercio: «In tutti gli altri Stati il peso fiscale è sceso. Da noi no».
Siamo il Paese più bello del mondo. Ma anche quello con un record che nessuno nel pianeta invidia: la pressione fiscale è la più alta al mondo. E non solo quella calcolata sui dati ufficiali, ma anche e soprattutto se si prende in considerazione il sommerso dell’economia italiana. Quella immensa parte di gettito che manca in cassa fa aumentare di fatto il carico fiscale percentuale che grava sui cittadini onesti. A fare i conti del peso dei furbetti è stato l'Ufficio studi di Confcommercio che ha calcolato che il peso delle imposte reale è pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3% del prodotto interno lordo.
GLI EFFETTI SUL PIL:
Gli effetti deleteri del prelievo «monstre» continuano ad avvertirsi anche quest’anno. Confcommercio ha abbassato le stime sul Pil a +0,3% per il 2014, contro il +0,5% previsto lo scorso settembre. A pesare, secondo quanto rileva l’organizzazione, è il peggior andamento degli investimenti, in contrazione dello -0,9%, contro il -0,3% stimato a settembre, mentre i consumi dovrebbero leggermente migliorare a +0,2%, rispetto +0,1% previsto in precedenza: «L’economia nel complesso ristagna». Una robusta ripresa è ben lontano dal palesarsi. «Il 2014 sarà uno spartiacque tra crisi e modesta ripresa futura», sostiene, mentre il 2015 con il pil a +0,9%, sarà «un anno di transizione più che di ripresa». «Tutti i paesi europei crescono poco ma l’Italia è ferma», ha attaccato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sottolineando necessità di «tagliare le tasse per favorire la crescita».
La Formica e la Preghiera..
L'altro giorno ho visto una formica che trasportava una foglia enorme. La formica era piccola e la foglia doveva essere almeno due volte il suo peso. Ora la trascinava, ora la sollevava sopra la testa. Quando soffiava il vento, la foglia cadeva, facendo cadere anche la formica. Fece molti capitomboli, ma nemmeno questo fece desistere la formica dalla sua impresa. L'osservai e la seguii, finché giunse vicino a un buco, che doveva essere la porta della sua casa. Allora pensai: "Finalmente ha concluso la sua impresa!". Mi illudevo. Perché, anzi, aveva appena terminata solo una tappa. La foglia era molto più grande del foro, per cui la formica lasciò la foglia di lato all'esterno ed entrò da sola.
Così mi dissi: "Poverina, tanto sacrificio per nulla." Mi ricordai del detto popolare: "Nuotò, nuotò e morì sulla spiaggia." Ma la formichina mi sorprese. Dal buco uscirono altre formiche, che cominciarono a tagliare la foglia in piccoli pezzi. Sembravano allegre nel lavoro. In poco tempo, la grande foglia era sparita, lasciando spazio a pezzettini che ormai erano tutti dentro il buco. Immediatamente mi ritrovai a pensare alle mie esperienze. Quante volte mi sono scoraggiato davanti all'ingorgo degli impegni o delle difficoltà? Forse, se la formica avesse guardato le dimensioni della foglia, non avrebbe nemmeno cominciato a trasportarla. Ho invidiato la perseveranza, la forza di quella formichina. Naturalmente, trasformai la mia riflessione in preghiera e chiesi al Signore che mi desse la tenacia di quella formica, per "caricare" le difficoltà di tutti i giorni. Che mi desse la perseveranza della formica, per non perdermi d'animo davanti alle cadute.
Che io possa avere l'intelligenza, l'abilità di quella formichina, per dividere in pezzi il fardello che, a volte, si presenta tanto grande. Che io abbia l'umiltà per dividere con gli altri i frutti della fatica come se il tragitto non fosse stato solitario. Chiesi al Signore la grazia di riuscire, come quella formica, a non desistere dal cammino, specie quando i venti contrari mi fanno chinare la testa verso il basso ...specie quando, per il peso di ciò che mi carica, non riesco a vedere con nitidezza il cammino da percorrere. La gioia delle larve che, probabilmente, aspettavano il cibo all'interno, ha spinto quella formica a sforzarsi e superare tutte le avversità della strada.
Dopo il mio incontro con quella formica, sono stato rafforzato nel mio cammino. Ringrazio il Signore per averla messa sulla mia strada e per avermi fatto passare sul cammino di quella formichina. I sogni non muoiono, solo si assopiscono nel cuore della gente. Basta svegliarli, per riprendere il cammino! (Autore: Ninon Rose Hawryliszyn e Silva)
Tika e Kobuk, due cani, due grandi amici.
I cani possono essere i nostri amici migliori, come tutti sappiamo, ma possono esserlo anche tra di loro. Tika e il suo compagno Kobuk, due cani eschimesi, dopo aver allevato insieme otto cucciolate stavano trascorrendo gli anni della vecchiaia insieme ad Anne Bekoff. Kobuk era un cane simpatico e vivace che chiedeva continuamente attenzione; era sempre pronto a far capire quando voleva una grattatina sulla pancia o una strapazzata alle orecchie; era anche piuttosto rumoroso e, con il suo ululare, si faceva strada nel cuore di tutti. Tika era più calma e piuttosto discreta. Se qualcuno provava a grattarle la pancia o le orecchie, Kobuk si intrufolava al suo posto. Tika sapeva che non poteva mangiare se il cibo non era sufficientemente lontano dalla portata di Kobuk. Se le capitava di intralciare la strada a Kobuk quando lui voleva uscire, Kobuk di regola la travolgeva, scavalcandola per raggiungere con foga la porta. Negli anni che trascorsero insieme, Tika e Kobuk impararono ad appianare le loro differenze.
Ma le cose erano destinate a cambiare. Un giorno, sulla gamba di Tika comparve un piccolo gonfiore che fu diagnosticato come tumore maligno. Tutto a un tratto il comportamento di Kobuk cambiò. Divenne mesto e non voleva allontanarsi da Tika. E quando le fu amputata la zampa e Tika iniziò ad avere problemi locomotori, Kobuk mostrò i segni della sua preoccupazione per lei. Smise di intrufolarsi al suo posto e non gli importava neanche che a Tika fosse concesso di salire sul letto senza di lui.
Circa due settimane dopo l’operazione, Kobuk svegliò Anne nel mezzo della notte, nel modo che gli era solito quando aveva davvero bisogno di uscire. Tika era in un’altra stanza e Kobuk corse da lei. Anne si alzò e li condusse fuori, ma entrambi non fecero altro che stendersi sul prato. Anne udì che Tika guaiva sommessamente e si accorse che il suo ventre era gonfio e ingrossato. Tika stava per avere un collasso, ma il veterinario la operò e riuscì a salvarle la vita. Se Kobuk non avesse portato Anne da Tika, Tika quasi certamente sarebbe morta. Tika guarì e Kobuk tornò ad essere prepotente come prima, anche se Tika camminava su tre zampe. Ma ora Anne sapeva ciò che Tika aveva sempre saputo: che Kobuk sarebbe stato lì, per lei, ogni volta che Tika ne avesse avuto bisogno.
Le città italiane in balia dei delinquenti.. Escalation di furti e violenza...
Il bilancio del ministero dell'Interno: nel 2013 i reati denunciati aumentano del 2,6%. Milano, Rimini e Bologna al top: sono le province più a rischio.
Dopo l'anno nero del 2013, anche per il 2014 si conferma un drammatico trend che vede la micro criminalità dilagare in tutto il Paese.
I reati denunciati nel 2013 sono, infatti, cresciuti del 2,6%, con incrementi più marcati per i furti in casa, che aumentano del 6%, e dei borseggi, che schizzano su del 12%. Dopo la Milano di Giuliano Pisapia, le province con la maggiore incidenza di denunce rispetto ai residenti troviamo Rimini e Bologna.
Secondo il report del ministero dell'Interno, riportato oggi dal Sole 24Ore, i delitti (furti, stupri, assassini) denunciati nel 2013 ammontano a 2,9 milioni, il 2,6% in più rispetto al 2012, e il 2014 sembra incrementi ancora il dato negativo del 2013. Milano e Rimini "vantano" oltre 8mila delitti ogni 100mila abitanti, il doppio rispetto alla media italiana che si attesta intorno ai 4,756. "Mentre Milano, dopo Roma (quinto posto alle spalle di altre due grandi, Bologna e Trento), ha il record per volume totale - spiega Rossella Cadeo sul Sole 24Ore - Rimini si limita a 27mila e deve l'indesiderato secondo posto alla sua vocazione turistica che è sì fonte di reddito, ma anche di occasioni criminose". Insomma, non c'è solo Tor Sapienza da guardare. Il Viminale di Angelino Alfano avrebbe molto altro a cui pensare. Anche Napoli, infatti, dà non pochi pensieri. Qui sono le rapine a farla da padrone: 270 casi ogni 100mila abitanti, quasi il quadruplo rispetto alla media nazionale.
Si passa poi alla casa. La città meno sicura è (a sorpresa) Asti dove i furti in appartamento sono aumentati del 44%. Qui, infatti, si contano quasi mille furti ogni 100mila abitanti, oltre il doppio rispetto alla media nazionale e ben lontano dai circa 700 messi a segno a Pavia e Torino. Un boom di colpi in casa è stato riscontrato dal Viminale anche a Lodi e Sondrio, mentre i residenti di Crotone, Potenza, Napoli e Campobasso possono dormire relativamente sonni tranquilli.
Nei borseggi, infine, primeggia ancora Rimini. Che batte anche Bologna, Milano, Torino , Venezia e Roma. Tutte città con un buon tenore di vita e una marcata affluenza di turisti.
Secondo gli esperti meteorologi questo potrebbe essere l'inverno più piovoso...
Per la sesta volta nella storia climatica di Gorizia si sono raggiunti i 2.000 mm di pioggia. Solo negli anni 1876, 1878, 1882, 1926 e 2010 è stata superata questa quota, quindi, con una frequenza di circa una volta ogni 25 anni. Quest'anno oltre ad essere un anno molto piovoso sarà anche un anno molto caldo. Probabilmente se non ci sarà un importante inversione di tendenza l'inverno 2014-2015 risulterà l'inverno più caldo e più piovoso di sempre! Negli ultimi 50 anni gli inverni più piovosi erano stati quelli del 1977 e 1978, il primo con 590 mm e il secondo con 723 mm (4° posto assoluto e 1° del XX secolo). La media di precipitazioni invernali ultrasecolare è di 330 mm. Ma secondo gli esperti quello più piovoso di sempre potrebbe essere proprio l'inverno di quest'anno 2014-2015, infatti si prevede una media di precipitazioni che supereranno i 1000 mm.
ATTENZIONE: Truffa al distributore - “Un benzinaio su tre "frega" l’automobilista”
Blitz della Finanza: irregolari 230 impianti su 800.
Corsi e ricorsi storici che, ciclicamente, si ripetono tra gli specialisti della truffa. Stavolta su vasta scala. Perché quel 28 per cento di distributori risultati irregolari sul totale dei controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza, assume per dimensioni i contorni dell’emergenza sociale. Oltre a doppiare il 14 per cento di casi analoghi registrati solo un anno fa. Le cifre del blitz eseguito in tutta Italia dagli uomini delle Fiamme Gialle parlano, del resto, da sole. Su 800 impianti controllati, nell’ambito del piano estivo di tutela dei consumatori, 230 sono risultati irregolari. Quasi uno su tre. Un bollettino di guerra che annovera 33 persone denunciate, 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780mila litri di prodotti petroliferi sequestrati. E dalla lunga lista delle violazioni non manca neppure un centinaio di infrazioni alla disciplina dei prezzi di vendita applicati agli automobilisti.
Gli impianti controllati sono stati selezionati dalla Guardia di Finanza sulla base di una mirata analisi di rischio che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai militari sia delle segnalazioni arrivate direttamente dai cittadini. L’attività di controllo, ancora in corso, rientra in un piano più ampio messo a punto dal Comando generale in vista dell’estate a tutela non solo dei consumatori ma anche dei gestori in regola. I primi vittime predestinate dei raggiri, i secondi di una vera e propria concorrenza sleale. Un’operazione tesa a verificare, in particolare, se il carburante erogato coincidesse con quello effettivamente contabilizzato e regolarmente pagato dagli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto (ad esempio l’acqua), se fosse stata rispettata la normativa che obbliga gli esercenti ad esporre i prezzi dei prodotti petroliferi, al fine di offrire ai consumatori una corretta informazione e la possibilità di scegliere dove fare rifornimento.
Tra i casi di frode scoperti e segnalati dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria, molti dei quali rilevati in Campania, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di schede elettroniche modificate inserite nelle colonnine dove sono indicati i litri di benzina erogati, oltre all’alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei piombi, vale a dire i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi. Espedienti che sarebbero sfuggiti anche all’occhio dei consumatori più attenti. Nella zona di Latina, in particolare, i finanzieri hanno scoperto una serie di gestori che praticava pubblicità ingannevole sui prezzi del carburante.
Scene già viste nel remake estivo di quasi due anni fa, quando nell’agosto 2013, analoghe operazioni della Guardia di Finanza portarono a risultati più o meno simili a quelli odierni: 11 gestori denunciati per frode, 68 sanzionati in via amministrativa e 59 tra colonnine e pistole erogatrici sequestrate. Simile anche la tipologia delle violazioni, dal gasolio annacquato all’erogazione effettiva di carburante inferiore dell’8-10 per cento rispetto a quanto indicato sul display delle colonnine. Con un’unica sostanziale differenza: nel 2013 le irregolarità riscontrate furono 174 su 1.216. Circa il 14 per cento del totale. A distanza di un anno la percentuale è raddoppiata. (Antonio Pitoni - Fonte: LA STAMPA)
Oggi 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino. 8000...
Oggi 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino. 8000 palloncini luminosi a Berlino ricorderanno oggi, domenica 9 novembre il simbolo della divisione dell’Occidente.
La caduta del Muro di Berlino, della quale ricorre il 25esimo anniversario, è stata spesso definita uno spartiacque nella storia mondiale. Eppure, secondo un sondaggio condotto sui lettori di skuola.net, quasi uno studente italiano su due non sa cosa sia successo il 9 novembre di 25 anni fa. Anzi, il 16% degli studenti crede che quel giorno sia avvenuta la strage di Bologna, per il 7% il trattato di Maastricht e per il 6% l'assassinio di Aldo Moro.
Ma non è solo questione di ricorrenze: il 19% ammette di non sapere nulla di cosa rappresenti la caduta del Muro. Quattro ragazzi su dieci hanno studiato l'argomento durante l'ora di storia, 3 su 10 ne hanno parlato a scuola ma devono ancora studiarlo, 1 su 3 non ha mai sentito parlare dell'argomento in classe. Lacune che si spera verranno colmate con l'occasione dell'anniversario di oggi.
Il motivo probabilmente è da ricercarsi nei programmi scolastici, che spesso a causa delle poche ore a disposizione non riescono a trattare adeguatamente i periodi e gli avvenimenti più recenti della nostra Storia. Un altro sondaggio di Skuola condotto sui maturandi conferma le difficoltà degli insegnanti di Storia a portare il programma didattico fino ai giorni nostri: un quarto degli studenti interpellati ha concluso gli studi senza aver terminato il programma, il 10% dei quali si è fermato al periodo tra le due guerre. Il 15% uscirà dalla scuola secondaria senza essere arrivato a trattare la prima Guerra Mondiale.
Come sopperire alle carenze della preparazione scolastica? Il 31 % degli studenti ha cercato informazioni sulla caduta del Muro sul web, un altro 31% ne ha sentito parlare in telelvisione e un 24% su giornali e riviste. Solo il 13% ne ha parlato in famiglia.
Inghilterra: Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale..
Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale di cancro.
«Prima di morire voglio rivedere il mio Bronwen»,
aveva detto la 77enne Sheila Marsh, malata terminale di cancro ricoverata al Royal Infirmary di Wigan, nel nord dell’Inghilterra.
Il problema, come riporta il Telegraph, è che il Bronwen prediletto dalla nonna, a sua volta amatissima da quattro nipoti, avrebbe avuto più di una difficoltà a raggiungere l’ospedale e non solo perché anche lui avanti negli anni. Sì, i 25 anni dello stallone marrone con il muso bianco equivalgono ai 77 della sua padrona che l’aveva tenuto nella su fattoria fin da quando era un puledrino, ma come far incontrare per l’ultima volta i due visto che la nonna non poteva assolutamente essere trasportata? Ci ha pensato la responsabile dell’accoglienza dell’ospedale, Gail Taylor ad organizzare il meeting che ha commosso l’Inghilterra. La famiglia della malata ha pensato a portare Bronwen nel parcheggio dell’ospedale e gli infermieri hanno attrezzato il letto di Sheila Marsh perché potesse uscire dall’edificio anche solo per pochi minuti. Quando la donna ha chiamato con un filo di voce l’amico di una vita, il cavallo si è avvicinato adagio al letto e ha avvicinato le labbra alla guancia di Sheila. Sì, l’ha baciata per dirle addio. Lacrime e occhi lucidi e silenzio in quel parcheggio diventato il maneggio dell’Haydock Park Racecourse in cui la donna aveva lavorato. Poche ore dopo Sheila è morta.. Con un sorriso. (Fonte: Il Mattino.it)
Turni di notte? Ecco i danni che il nostro cervello subisce nel tempo..
I danni dei turni sul lavoro: Nei turni di notte il cervello invecchia più in fretta.
Chi per più di dieci anni ha lavorato di notte ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo. Ma il processo è reversibile.
Il cervello di una persona impegnata in turni notturni o comunque in orari anomali, quindi sottoposta a un’alterazione del naturale ritmo sonno/veglia, invecchia più velocemente. E’ questa la conclusione alla quale è giunta una ricerca franco-gallese che sottolinea però che con l’arresto dell’attività notturna si può assistere a un netto miglioramento della salute cerebrale.
Invecchiamento precoce.
I ricercatori hanno sottoposto tremila volontari a test di memoria, di velocità di pensiero e di abilità cognitiva. I risultati, pubblicati sul giornale Occupational and Environmental Medicine, dimostrano che chi per più di dieci anni ha svolto una professione notturna ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo. La buona notizia è che quando una persona cessa di lavorare di notte, il suo cervello riprende progressivamente ad allinearsi all’età biologica, benché questo richieda cinque anni di tempo. La scoperta di questa capacità rigenerativa del cervello potrebbe avere importanti conseguenze nella cura della demenza, condizione nota per danneggiare il sonno di chi ne soffre.
I danni del sonno perduto
La ricerca dei due atenei è soltanto l’ultima a investigare gli effetti nocivi della mancanza di sonno. Precedenti studi, infatti, avevano sottolineato i gravi rischi per la salute legati ai turni in generale e in particolare a quelli notturni. Uno dei più ampi, pubblicato nel 2012 e condotto da un team canadese-norvegese su più di due milioni di persone, ha rilevato che tra i lavoratori che seguono i turni si registra una crescita del 23 per cento dei rischi di infarto, un aumento del 24 per cento di eventi coronarici e un 5 per cento in più di incidenza di ictus rispetto ai lavoratori normali. Ancora peggio la situazione di chi i turni li fa di notte e si ritrova a fronteggiare un rischio di patologie cardiovascolari aumentato del 41 per cento. Uno studio della University of Pennsylvania portato avanti su cavie da laboratorio ha evidenziato la morte del 25 per cento delle cellule di alcune aree cerebrali a seguito di una prolungata mancanza di sonno. Infine nel 2007 l’International Agency for Research on Cancer definì il lavoro notturno come un possibile agente cancerogeno.
Controlli frequenti
Nell’impossibilità di eliminare la turnazione lavorativa l’unica risposta possibile appare essere una maggiore sensibilizzazione dei lavoratori che dovrebbero sottoporsi a frequenti controlli medici e prestare maggiore attenzione a eventuali sintomi patologici. (Articolo di--> Emanuela Di Pasqua. Fonte: CORRIERE DELLA SERA)
News - Maltempo: disagi alla circolazione tra Liguria e Toscana..
Firenze, 5 nov. - Il maltempo torna a flagellare la costa toscana: a Carrara sono esondati i fiumi Carrione e Parmignola e l'acqua ha invaso anche il centro storico della città. In via Covetta è crollato il muro d'argine per circa 200 metri. Due persone che risultavano disperse sono state ritrovate vive: contrariamente a una voce che si era diffusa in mattinata, non ci sono state vittime per l'esondazione dei corsi d'acqua.
L'ondata di maltempo era stata puntualmente annunciata dall'allerta meteo regionale della Protezione civile. Questa notte alle 5:41 i cittadini sono stati raggiunti da un sms della Protezione civile che invitava a stare ai piani alti e non uscire in strada con l'automobile. A Carrara sono caduti 177 millimetri di pioggia in appena tre ore, pari alle precipitazioni che abitualmente coprono un intero mese autunnale.
Il maltempo sta creando forti disagi alla circolazione tra Liguria e Toscana. Per esondazione del torrente Parmignola è stata chiusa la SS1 Aurelia in località Ortonovo (La Spezia): sul posto sono presenti il personale dell'Anas e le Forze dell'Ordine per verificare i danni al tratto stradale e i tempi di riapertura. E' stata invece riattivata alle ore 9:10 la circolazione ferroviaria sulla linea Tirrenica rimasta interrotta dalle 7:30 fra Sarzana e Massa sempre per l'esondazione del Parmignola. Per garantire la mobilità Trenitalia ha attivato bus sostitutivi tra Massa e Sarzana. Il Frercciabianca 9758 percorre un itinerario alternativo via Bologna Piacenza con un aumento dei tempi di viaggio di circa due ore. (fonte: TMNews)
Ecco le star pronte a partire per lo spazio: da Tom Hanks a Angelina Jolie..
Hanno versato 250mila dollari per far parte del club esclusivo: coloro che saliranno a bordo del primo volo per lo spazio del White Knight, il Cavaliere Bianco. A staccare l'assegno al patron della Virgin Richard Branson sono stati i coniugi Angelina e Brad Pitt, Ashton Kutcher, Justin Bieber, Kate Perry e Tom Hanks. Lady Gaga ha promesso perfino un concerto in volo. Leonardo Di Caprio è invece la guest star più privilegiata. In orbita ci andrà gratis: c'è chi ha pagato 1,5 milioni di dollari per accaparrarsi un posto al suo fianco tra le stelle. (Fonte: RaiNews)
Bankitalia: "Con le norme sul Tfr saranno a rischio le pensioni"
Roma 4 novembre: Legge di Stabilità - Le riserve di Bankitalia sul Tfr in busta: "saranno a rischio le pensioni." Bankitalia, invece, promuove la legge di Stabilità anche se auspica "la temporaneita' del provvedimento" sul Tfr. In un'audizione alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato il vice direttore generale Luigi Federico Signorini ieri ha spiegato che "lo smobilizzo del Tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacita' della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente piu' soggetti a vincoli di liquidita'. L'adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate". Poi le perplessità della Corte dei Conti. In audizione alle commissioni riunite Bilancio alla Camera il presidente Raffaele Squitieri ha detto che ci protrebbero essere dei rischi per la legge di stabilità dalle clausole di salvaguardia. Queste, secondo Squitieri, provocano "l'acuirsi di incertezze sul gettito futuro". Sono state espresse perplessità anche sull'utilizzo delle risorse in arrivo dalla lotta all'evasione fiscale, per "un uso improprio dei proventi (per loro natura incerti) per coprire spese o sgravi fiscali certi". Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, "questa Legge di stabilità segna un'importante discontinuità rispetto al passato". La manovra mette "in secondo piano la riduzione del deficit per dare priorità al sostegno all'economia - afferma - rallentando il percorso di rientro e rinviando il raggiungimento dell'obiettivo del pareggio di bilancio dal 2016 al 2017".
Vaccini, Aifa: "I primi contro il cancro nei prossimi 3 anni." I primi vaccini terapeutici...
Ancora una decina di anni per ottenere anche le vaccinazioni contro Alzheimer.
ROMA - I primi vaccini terapeutici contro il cancro potrebbero arrivare entro i "prossimi tre anni e gli studi in questo settore sono già in fase avanzata". Ad annunciarlo, parlando della nuove prospettive nel settore delle vaccinazioni, è stato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, in occasione del convegno sulla vaccinazioni in Europa promosso dal ministero della salute nell'ambito del semestre di presidenza Ue.
"Oltre alle vaccinazioni 'classiche' contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione - ha detto Pani - ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l'immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, ed i vaccini contro l'Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni". "Ci saranno vaccini per tutte le età della vita - ha aggiunto Pani - . La tecnologia sta progredendo, e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata". Ciò permette di scoprire "meccanismi vaccinali che rappresentano un'arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie".
Il problema dei costi. Allo studio, ha rilevato il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, "sono dunque vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini 'su misura', tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò - ha concluso - porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato". La questione dei costi è stata sottolineata anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha sottolineato come si stia lavorando ad una "strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini", puntando ad esempio sulla valutazione di meccanismi come quello dell'individuazione di prezzi sovranazionali.
Ebola. Sulla messa a punto di vaccini contro il virus Ebola, l'Europa e le autorità sanitarie mondiali "stanno accelerando", hanno affermato il ministro della Salute Lorenzin e Pani. "Si stanno accelerando i tempi per verificare i vaccini contro il virus Ebola, prima di metterli in produzione su larga scala. Siamo naturalmente orgogliosi" del vaccino italiano, ha detto il ministro, riferendosi in particolare al vaccino della Gsk in produzione a Pomezia. La "politica - ha inoltre sottolineato Pani - è di accelerare ogni procedura, ma chiederemo comunque che i test siano fatti secondo le regole, seguendo una sperimentazione clinica precisa".
L'Istat mette in guardia il governo: "Effetto nullo della manovra per il 2015-2016"..
L'Istituto di Statistica taglia le stime di crescita dell'Italia: +0,5% nel 2015 contro l'atteso +0,6% dell'esecutivo. Confermata la recessione nel 2014: l'anno si chiuderà con un calo dello 0,3%. Crescono i consumi con il calo della propensione al risparmio.
MILANO - L'Istat taglia le stime di crescita dell'economia italiana e mette in guardia il governo dopo il varo della manovra che dovrebbe stimolare la crescita del Paese. I tecnici dell'Istat stimano, infatti, un "effetto nullo della manovra nel biennio 2015-2016" per effetto combinato "dell'impatto positivo del bonus degli 80 euro sulla crescita dei consumi" e dell'"effetto negativo dovuto alla clausola di salvaguardia sull'aumento automatico dell'iva nel 2016", nel caso in cui scattasse. Intanto, per quest'anno, la spesa delle famiglie, per la prima volta dopo tre anni, tornano a crescere con un aumento dello 0,3%. L'inversione di rotta, però, dipende dalla riduzione della propensione al risparmio.
Pil.
Nel dettaglio l'Istituto di Statistica prevede un calo del Pil dello 0,3% nel 2014, in linea con le stime del Governo, contenute nel Def. Per il 2015 l'Istituto indica un ritorno alla crescita, con un aumento dello 0,5% (+0,6% nel Def), a cui seguirebbe un rialzo dell'1% nel 2016, come stimato dall'esecutivo. Rispetto alle sue precedenti stime l'Istat rivede al ribasso il Pil di quest'anno di 0,9 punti.
Domanda.
Nel 2014 - spiega l'Istat - la domanda interna al netto delle scorte contribuirà negativamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta registrerà una variazione positiva pari a 0,1 punti percentuali. Dinamica inversa per l'anno prossimo quando la domanda interna avrà un impatto positivo di 0,5 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta risulterà contenuto (+0,1 punti percentuali). Un trend che dovrebbe confermarsi anche nel 2016.
Investimenti.
Gli investimenti subiranno una ulteriore contrazione nell'anno in corso (-2,3%) nonostante un lieve miglioramento delle condizioni di accesso al credito e del costo del capitale. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere gradualmente nel 2015 (+1,3%) e con maggior intensità nel 2016 (+1,9%), in linea con il rafforzamento della domanda.
Lavoro.
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,5% nel 2014 per effetto della caduta dell'occupazione (-0,2% in termini di unità di lavoro), nonostante i timidi segnali di ripresa di settembre. La stabilizzazione delle condizioni del mercato del lavoro attesa per i prossimi mesi avrà riflessi sul 2015, quando il tasso di disoccupazione diminuirà lievemente al 12,4% e le unità di lavoro registreranno un contenuto aumento (+0,2%). Il miglioramento del mercato del lavoro proseguirà con più vigore nel 2016 con una discesa del tasso di disoccupazione al 12,1% e una crescita delle unità di lavoro dello 0,7%: secondo il premier, Matteo Renzi, non si scenderà sotto il 10% fino al 2019.
Le previsioni.
Nelle sue stime l'Istat sottolinea l'elevato grado di incertezza dovuto soprattutto alle dinamiche internazionali: a cominciare dal tasso di cambio tra euro e dollaro. Più la moneta unica si deprezzerà nei confronti del biglietto verde, più il Paese accelererà. Altrimenti non sono escluse revisioni al ribasso, come già accaduto nel corso di quest'anno.
"Il colore dell'amicizia" (video)
1 novembre Festa di Ognissanti: il significato e la storia della celebrazione..
Il mese di novembre si apre con due importanti celebrazioni, momenti per riflettere e ricordare: il primo del mese si festeggiano i Santi, mentre il giorno successivo, il 2 novembre è il momento di ricordare chi non c’è più, una giornata ricca di significati religiosi, che si fondono con antichi riti e credenze popolari.
Il giorno di Ognissanti, festività cristiana e civile, celebra la gloria e l’onore di tutti i Santi canonizzati e non ed è popolarmente considerato l‘onomastico delle persone il cui nome non compare nel calendario cristiano.
Le origini di questa Festa sono lontanissime: le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate già nel IV secolo. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento alla Domenica successiva alla Pentecoste. E’ infatti solo dal VII secolo che, a seguito delle richieste provenienti dal mondo monastico irlandese, Papa Gregorio II stabilì la data del 1 novembre per far coincidere la festività con l’antica festa celtica del nuovo anno, il Samhain.
Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festività novembrina di Ognissanti, diffusamente celebrata e il 1° novembre, venne decretato festività di precetto dal re franco Luigi il Pio nell’835, con decreto emesso “su richiesta di Papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi”.
Le ragioni dello spostamento della data dal 13 maggio al 1 novembre sarebbero quindi da imputare al tentativo di cristianizzare la festa pagana del Capo d’anno del popolo Celtico, che cadeva appunto ai primi di novembre. Al significato di questa festa, in origine prettamente agricola e pagana, andò così affiancandosi quello spirituale e religioso. Con l’avvento al soglio pontificio di Papa Bonifacio IV si tentò poi di tramutare la festa da pagana a cristiana, dandone così un significato puramente religioso. Per rimuovere ogni residuo di paganesimo, l’idea originale fu quella di abolire la festa pagana, decisione che però avrebbe scatenato le ire del popolo, ancora molto ancorato alle antiche tradizioni. Nonostante i vari tentativi di sradicare il culto pagano, le riforme non ebbero quindi esito, cosicché, per tentare di quantomeno di rafforzarne la valenza religiosa, la chiesa introdusse nel X secolo una nuova festa, quella dedicata ai morti, che cade il 2 di novembre.
Nel 1475 la festività di Ognissanti venne poi resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente da Sisto IV ma il culto pagano, in special modo quello celtico, è sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri. Infatti la notte di “Nos Galan-Gaeaf “ dell’antica cultura celtica viene rievocata tutt’oggi nella notte di Halloween il cui significato è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi (All Hallows = Tutti i Santi + eve = Vigilia).
Infine, il 1° giugno 1949 la Costituzione italiana, come quella di altri paesi europei (Austria, Belgio, Spagna, Francia e Grecia) inserì il giorno di Ognissanti tra quelli considerati “festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici“.
Una storia travagliata, un’altra storia di antichi riti legati alla cultura agricolo-pagana inglobati e cristianizzati dalla Chiesa.
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