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STORIE DIVERTENTI
Una sera ho ricevuto una telefonata da un caro amico... (Leggetela è bellissima)
Una sera ho ricevuto una telefonata da un caro amico.
Mi ha fatto molto piacere la sua telefonata e la prima cosa che mi ha chiesto è stata: “Come stai?” Non so perché gli ho risposto: “Mi sento molto solo”
“Vuoi che parliamo?” Mi disse.
Gli ho risposto di si, e mi ha subito detto: “Vuoi che venga a casa tua?”
Io ho risposto di si. Depose la cornetta del telefono e in me…no di 15 minuti, lui stava già bussando alla mia porta. E così io gli ho parlato per molte ore di tutto, del mio lavoro, della mia famiglia, della mia fidanzata, dei miei dubbi e lui sempre attento mi ascoltava.
E così si è fatto giorno, mi sentivo rilassato mentalmente, mi ha fatto bene la sua compagnia, soprattutto il suo ascolto, mi sono sentito sostenuto e mi ha fatto vedere i miei sbagli. Mi sentivo molto bene e quando lui si è accorto che mi sentivo meglio, mi ha detto: “Bene, ora me ne vado, perché devo andare al lavoro” Io mi sono sorpreso e gli ho detto: “Perché non mi hai avvisato che dovevi andare al lavoro? Guarda che ora è, non hai dormito niente, ti ho tolto tutto il tempo questa notte” Lui ha sorriso e mi disse: “Non c’è problema, per questo ci sono gli amici!” Mi sono sentito molto felice e orgoglioso di avere un amico così.
L’ho accompagnato alla porta di casa e mentre lui camminava verso l’auto gli ho gridato da lontano: “Ora è tutto a posto, ma perché mi hai telefonato ieri sera così tardi?” Lui ritornò verso di me e mi disse a voce bassa che desiderava darmi una notizia, ed io gli ho chiesto: “Cos’è successo?” Mi rispose: “Sono andato dal dottore che mi ha detto di essere molto malato” Io rimasi muto …. ma lui mi sorrise e mi disse: “ Ne riparleremo, ti auguro una bella giornata”
Si è girato e se ne è andato. Mi è servito un po’ di tempo per rendermi conto della situazione e mi sono chiesto più volte: perché quando lui mi ha chiesto come stavo, io mi sono dimenticato di lui ed ho solo parlato di me? Come ha avuto la forza di sorridermi, di incoraggiarmi, di dirmi tutto quello che mi ha detto, stando in quella situazione? Questo è incredibile!
…. Da quel momento la mia vita è cambiata.
Ora sono meno drammatico con i miei problemi e godo di più per le cose belle della vita. Adesso dedico il giusto tempo alle persone a cui voglio bene …. Auguro loro che abbiano una bella giornata e ricordino che: “ Colui che non vive per servire … non serve per vivere …”
La vita è come una scala, se tu guardi in alto, sarai sempre l’ultimo della fila, ma se tu guardi in basso, vedrai che ci sono molte persone che desidererebbero essere al tuo posto.
Simbologia e significato dei capelli: a seconda di come vengono portati..
Sono sempre stata affascinata dalla simbologia della chioma e dal significato dei capelli: a seconda di come vengono portati, del loro colore e della loro lunghezza, i capelli assumono una serie di accezioni interessanti.
Attraverso i capelli si comunica, involontariamente, e ogni scelta legata alla capigliatura rappresenta qualcosa. Vuoi conoscere il significato dei vari tagli di capelli? Vuoi scoprire qual è il significato del colore dei capelli? Allora continua a leggere: troverai una serie di informazioni interessanti.
I Capelli Come Strumento di Comunicazione
La sociologia ci dice che la capigliatura rappresenta uno strumento di comunicazione involontaria e di attrazione sociale, oltre a dare informazioni sulla persona, sulla cultura e sulla società. A seconda della società, della religione, della cultura e dell’epoca, i capelli hanno assunto un determinato linguaggio e significato.
Da sempre i capelli lunghi nella donna sono considerati sinonimo di bellezza e di attrattività. Capelli lunghi, lucidi e setosi hanno un significato psicologico che va a toccare le corde più profonde degli esseri umani: una chioma sana è attraente perché simbolo di salute, giovinezza e fertilità. È comunque vero che la cultura cambia la percezione. I Masai, ad esempio, trovano molto attraenti le donne rasate o con i capelli cortissimi.
I Capelli nella Religione
La religione cristiana ha inventato la tonsura per i monaci, in modo da rendere gli uomini religiosi meno attraenti, mentre le donne dovevano coprirsi la chioma per andare in chiesa o frequentare luoghi di culto. Il motivo? Con il capo coperto dimostravano la loro umiltà e non inducevano i fedeli in tentazione.
Attualmente le donne islamiche si coprono i capelli proprio per motivi religiosi. Nell’ebraismo, le donne sposate nascondono la chioma per comunicare un messaggio agli altri uomini: “Sono impegnata, e la mia bellezza è riservata a mio marito”. Coprire la testa ha un significato psicologico molto profondo: crea una barriera psicologica, una distanza fra la donna e gli estranei.
I Capelli Come Simbolo di Aggressività
Il “linguaggio del capello” ha una relazione con il pelo degli animali: molti mammiferi hanno l’abilità di contrarre la muscolatura epidermica per gonfiare la pelliccia, segnalando così la loro aggressività.
Lo stesso tipo di comunicazione è adottato nelle capigliature dei guerrieri mohicani, nella cresta dei punk e nell’esaltazione artificiale della chioma (colbacchi, cappelli delle guardie britanniche, elmi degli antichi romani…).
Il Colore dei Capelli
Anche il colore dei capelli ha un significato nella psicologia. Chi ha i capelli biondi ottiene più attenzioni e risulta più appariscente; chi ha i capelli rossi è ritenuto creativo, originale, capriccioso, dal carattere forte; chi ha i capelli scuri viene visto come intelligente, responsabile e diligente.
I capelli bianchi sono invece simbolo di saggezza e maturità, ma possono anche rappresentare la vecchiaia e il decadimento. In tempi di crisi gli uomini preferiscono i capelli di colore scuro, perché associati alla sicurezza e alla stabilità, mentre in periodi floridi le bionde sono in cima alla classifica.
Il Taglio di Capelli
Risulta chiaro come un determinato taglio di capelli abbia il suo significato, nella nostra cultura e società. I capelli lunghi sono simbolo di una personalità romantica e sognatrice, molto femminile.
Le donne con i capelli corti sono indipendenti, dal carattere forte, non seguono la massa e non badano a quello che dice la gente.
Preghiera a me stessa.. (Bellissima da leggere)
In un barattolo di vetro, ho rinchiuso i giorni da ricordare,
In una bottiglia scura, le ore d’ansia e le sere di lacrime.
In una valigia, i rancori, i conti in sospeso,
le paure e le vigliaccherie. Per i miei capricci, gli errori e le cattiverie, ho dovuto cercare un baule, di quelli grandi,
per le coperte e i vestiti pesanti. Voglio fare il cambio di stagione. Voglio mettere ordine, Signore.
Ma il vetro si incrina, la tela si strappa, il legno si screpola.
Non c’è chiusura ermetica, serratura o chiavistello che possano reggere alla realtà. Tutto, di nuovo, si confonde:
i dubbi macchiano la fede, la malinconia scolora la speranza, i peccati corrodono la carità. Da sola non ci riesco, Signore. Aiutami tu, che mi conosci come nessun altro, che sei l’autore della mia biografia, che mi hai voluta fin dall’eternità. (Emily Schenker)
Se vedi la “M” sulla tua mano ti conviene leggere questo...
Il primo consiglio che posso darti è: non prendere troppo sul leggero la chiromanzia, potresti commettere uno degli errori più gravi della tua vita e ora ti spiego il perchè.. Le sue origini sono fatte risalire all’India eppure qualcosa o qualcuno dotato di un’intelligenza fuori dal comune le ha condotta fino alla cultura occidentale. Si tratta di Aristotele ma lo stesso Alessandro Magno venuto a conoscenza di una simile pratica ne fu immediatamente attratto.
Uno degli aspetti maggiormente studiati dalla chiromanzia sono proprio i segni sui palmi delle mani. E’ di poco tempo fa la notizia che coloro i quali mostrano di possedere una M sulla propria mano in realtà sono dotati di un potere davvero speciale. Questa lettera dell’alfabeto nasce dall’unione di quattro diverse linee: quella del cuore, della testa, della vita e quella del destino ed è questa unione a rendere le persone con questa marcatura estremamente speciali.
Si tratta di individui dotati di grande intuito e spirito imprenditoriale, hanno dalla loro la Dea Bendata (la Fortuna) e sono destinati al successo professionale perchè dotati di forte auto-motivazione e disciplina. Vengono inoltre considerati compagni di vita ideali a causa della loro forte capacità empatica: riescono cioè a mettersi nei panni degli altri e a sopperire a qualsiasi tipo di problematica o di mancanza emotiva. In una sola parola sono perfetti.
Queste persone inoltre sono dotate di un potere davvero inaspettato: riescono a scovare la menzogna e l’inganno, per questo motivo non è facile prenderle in giro, esse infatti riescono subito ad individuare il bugiardo o coloro i quali hanno l’intenzione di truffarli. Questo intuito è maggiormente presente nelle donne che negli uomini. In linea generale possiamo però riassumere così le caratteristiche temperamentali di questi individui: leadership, buona fortuna, ricchezza e ottima prospettiva.
In pratica a queste persone non manca nè lo spirito di iniziativa nè la possibilità di apportare i cambiamenti necessari per la propria vita al fine di migliorarla. Quindi per loro è vitale non perdere le opportunità sia lavorative che emotive. Se hai questo segno sulle mani e ti dovesse capitare un periodo nero ricordati che è solo temporaneo, presto la Dea Bendata busserà di nuovo alla tua porta.
Capodanno: storia, origini, riti, usanze e leggende..
In tutto il mondo si festeggia il Capodanno: per ogni Paese esistono diverse usanze, pagane o religiose, a cui occorre far fede per portare fortuna al nuovo anno che arriva. La mezzanotte segna un momento di passaggio che ricorda al mondo la fine di qualcosa e l'inizio di un nuovo percorso da fare. Tutti i simboli e le usanze di Capodanno hanno radici storiche molto antiche e radicate che spesso non sono conosciute. Perché ci si veste di rosso? Perché ci si bacia sotto il vischio? Perché porta bene mangiare le lenticchie o il melograno? Perché si sparano i botti? Perché si gettano le cose vecchie? Andiamo a scoprirlo...
IL CAPODANNO. Capodanno è il primo giorno dell'anno. Nel mondo moderno il Capodanno cade il 1º gennaio del Calendario Gregoriano in uso ai fini civili in tutto il globo. Nella larghissima maggioranza degli Stati è un giorno di festa. Il 1 gennaio cade anche la festa solenne dedicata alla Madre di Dio.
ORIGINI E STORIA DEL CAPODANNO. Il Capodanno risale alla festa del dio romano Giano. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno. Per i Babilonesi il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera. Ecco come si è arrivati a festeggiare il nuovo anno il 1 gennaio: fu Giulio Cesare, nel 46 a.c., a creare il "Calendario Giuliano" che stabiliva che l'anno nuovo iniziasse il primo gennaio. Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d'alloro, detti strenne, come augurio di fortuna e felicità. Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia. La dea era apportatrice di fortuna e felicità; il termine latino "strenna", presagio fortunato, deriva probabilmente proprio dalla dea. Nel Medioevo molti Paesi europei usavano il Calendario Giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno. Tra queste per esempio il 1 marzo (capodanno nella Roma repubblicana), il 25 marzo (Annunciazione del Signore) o il 25 dicembre (Natale). Solo con l'adozione universale del Calendario Gregoriano (dal nome di papa Gregorio XIII, che lo ideò nel 1582), la data del 1 gennaio come inizio dell'anno divenne infine comune.
LENTICCHIE A MEZZANOTTE. Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Questa usanza sembra che favorisca l'abbondanza e la ricchezza: i legumi, infatti, sono considerati un cibo in grado di nutrire e di opporsi alla fine del tempo in vista di una generazione di prospettive valide per il futuro. In sostanza l'affermazione della vita contro quella che sembra essere una fine che suscita paure ataviche.
I BOTTI DI CAPODANNO. Anche i "botti" di Capodanno sono la manifestazione della volontà di allontanare le forze del male e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno, dalla fine all'inizio del tempo. I "botti" oggi rappresentano anche l'allegria per l'arrivo del nuovo anno.
LANCIARE I COCCI A MEZZANOTTE. L'usanza più caratteristica come rito di eliminazione del male, fisico e morale, che si è accumulato nell'anno trascorso è quella di lanciare i cocci a mezzanotte. Questa usanza è diffusa in diverse parti d'Italia ed è ancora viva nelle grandi città come Napoli e Roma.
L'UVA PASSA. La tradizione vuol che oltre alle lenticchie anche la scelta di mangiare dell'uva passa nel corso della notte di Capodanno porti soldi in abbondanza nel nuovo anno.
LE STRENNE. Un altro elemento propiziatorio è dato dalle strenne: ricevere molti regali, infatti, accumulerà l'abbondanza per tutto l'anno. L'uso presso i romani si chiamava "streniarum commercium". In varie regioni, durante la notte di Capodanno, gruppi di giovani vanno per le strade a cantare la "strenna", con gli auguri di un felice anno nuovo e la richiesta di doni.
I "PRODIGI". Durante il Capodanno, in diverse regioni d'Italia, vengono rievocati i prodigi. A Pettorano sul Gizio, in Abruzzo, vi è la credenza che, nel preciso momento in cui scocca la mezzanotte di Capodanno, l'acqua del fiume si arresti e diventi d'oro, e subito dopo torni a scorrere come prima. Una donna ignara del prodigio, si trovò ad attingere proprio in quell'attimo e invece dell'acqua portò a casa la conca piena d'oro.
LA PRIMA PERSONA CHE SI INCONTRA PER STRADA. Allo scoccare della mezzanotte è importantissima la prima persona che si incontra per strada. È di buon augurio, infatti, incontrare un vecchio o un gobbo, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio dell'analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno in cui tutte le forze hanno il massimo potere. In Piemonte, invece, porta fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.
LAVORO O RIPOSO? In Abruzzo porta bene che le donne diano inizio a quante più faccende è possibile fare, mentre in altre regioni il primo dell'anno deve trascorrere in riposo, altrimenti si lavorerà per tutto l'anno.
I PRIMI 12 GIORNI DEL NUOVO ANNO. Un'altra tradizione diffusa è legata alle "calende": si ritiene, infatti, che dal tempo che farà nei primi dodici giorni dell'anno si possa prevedere quello che farà nei dodici mesi. In alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia, si cerca una conferma estendendo l'osservazione ai successivi dodici giorni, ossia fino a San Paolo, facendo però riferimento ai corrispondenti dodici mesi in senso inverso. Delle calende si hanno testimonianze bizantine fin dal secolo X d.c.
BACIARSI SOTTO IL VISCHIO. Un'altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte, come brindisi speciale, il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l'anno. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest'arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.
VESTIRE BIANCHERIA INTIMA ROSSA. La tradizione italiana segue anche l'usanza di vestire della biancheria intima rossa la sera di Capodanno. Si tratta di un modo per attirare i buoni auspici per il nuovo anno. Per il cenone dunque è d'obbligo un intimo color rosso sia per gli uomini che per le donne. Gli antichi romani lo indossavano come simbolo di sangue e guerra per allontanare la paura. Oggi è diventato un auspicio di fortuna per il nuovo anno.
MANGIARE 12 CHICCHI D'UVA. In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid).
APRIRE LA PORTA DI CASA. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l'anno nuovo.
I MELOGRANI E L'UVA. Sono i frutti che non devono mancare sulla tavola del cenone di Capodanno. Sembra che portino fortuna...anche solo a guardarli. Il melograno simboleggia la fedeltà coniugale ed è di buon auspicio mangiarne per Capodanno. La leggenda narra che Proserpina, dopo aver mangiato questo frutto, sia stata condannata a passare il resto della vita nell'Ade, insieme a Plutone suo sposo.
GETTARE LE COSE VECCHIE. In segno di cambiamento con l'arrivo del nuovo anno è di buon augurio gettare le cose vecchie.
IL CAPODANNO IN ECUADOR ED IN PERU'. In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte vengono bruciati per le strade.
IL CAPODANNO IN GIAPPONE. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene che il numero dei peccati che una persona commette in un anno sia questo ed in questo modo ci si purifichi).
IL CAPODANNO IN GERMANIA. In Germania il Capodanno si festeggia in maschera come a Carnevale.
IL CAPODANNO IN INDIA. In India il Capodanno non può essere festeggiato in casa: è obbligatorio uscire in strada.
IL CAPODANNO IN ROMANIA. A Capodanno in Romania si fanno gli auguri agli animali. In questo Paese sono ancora vive antiche usanze e credenze popolari, ad esempio in alcune zone si crede ai folletti e alle fate, si seguono riti propiziatori con pane, acqua o elementi semplici. In molti casi la tradizione è legata alla natura, come nel caso della notte di San Silvestro. A Capodanno in Romania è infatti buona usanza parlare con gli animali che si incontrano facendo loro gli auguri per il nuovo anno.
IL CAPODANNO IN GRECIA. In Grecia c'è l'usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra.
IL CAPODANNO IN SUDAMERICA. In Sudamerica c'è l'usanza di mangiare chicchi d'uva e di esprimere dodici desideri: uno per ogni mese dell'anno. In Brasile invece è d'obbligo indossare vestiti bianchi o dorati.
(di Gioia Maria Tozzi)
È lui l'eroe di Natale: Poppy cane eroe salva bimba...
smarrita: l'ha scaldata tutta la notte.
Una storia natalizia che arriva dall'Australia: una bimba di due anni che si era smarrita è stata salvata dal suo cane, Poppy. Il piccolo meticcio ha vegliato per sette ore la sua padroncina scaldandola col suo pelo e quando ha udito i soccorritori coi suoi latrati li ha condotti fino alla piccola Sophia.
La bimba e il suo cagnolino sono stati trovati a pochi metri da una pericolosa diga nei pressi di Warragul, cittadina a sudest di Melbourne. La piccola si era persa mentre giocava fuori di casa, fortunatamente Poppy ha seguito la sua padroncina tenendola lontano dai pericoli.
"E' stato fondamentale per il salvataggio", ha detto ai media australiani il sergente Graeme Carter della polizia di Warragul. "E' stato lui a segnalarci la presenza di Sophia con il suo abbaiare".
La bimba al momento della scomparsa aveva solo una maglietta e un pannolino e non indossava nemmeno le scarpe. La fredda notte australiana avrebbe potuta ucciderla ma il caldo del suo cane ha evitato il peggio. "Eravamo certi che l'avrebbe protetta", ha detto la nonna di Sophia". E ora per Poppy un po' di riposo e un lauto pasto come ricompensa.
Un uomo portò suo padre ad un ristorante per... (Un racconto bellissimo)
Un uomo portò suo padre ad un ristorante per godere di una deliziosa cena. Suo padre era abbastanza anziano, e quindi, un po' debole anche. Mentre mangiava, un po' di cibo cadeva di quando in quando sulla sua camicia e i pantaloni. Gli altri clienti osservavano l'anziano con i loro volti imbronciati per il disgusto, ma suo figlio rimase in totale tranquillità.
Una volta che entrambi finirono di mangiare, il figlio, senza mostrarsi neanche lontanamente imbarazzato, aiutò con assoluta tranquillità suo padre ad alzarsi e lo portò in bagno. Gli ripulì gli avanzi di cibo dal viso, e provò a lavare le macchie dai suoi vestiti; amorevolmente gli pettinò i capelli grigi e finalmente gli rimise gli occhiali.
All'uscita dal bagno, un profondo silenzio regnava nel ristorante. Tutti erano erano rimasti indignati dal modo di mangiare di quell'uomo e si chiedevano come ci si potesse rendere così ridicoli in pubblico dentro ad un ristorante.
Le uniche cose che si sentivano erano bisbigli e risatine di scherno.
Il Figlio allora si apprestò a pagare il conto, ma prima di arrivare alla cassa, un uomo, di età avanzata, si alzò di scatto tra i commensali e chiese al figlio del vecchio: "non ti sembra di aver lasciato qualcosa qui?"
Il giovane rispose: "No, non ho lasciato nulla". Allora l'anziano gli disse:" Sì hai lasciato qualcosa! Hai lasciato qui una lezione per ogni figlio, e una speranza per ogni genitore!"
L' intero ristorante a quel punto rimase in silenzio ed in molti si iniziarono a vergognare per aver deriso e giudicato l'uomo anziano e il figlio.
Uno dei più grandi onori che esistono, è poter prendersi cura di quegli anziani che una volta si sono presi cura di noi, I nostri genitori, gli stessi che hanno sacrificato le loro vite, il loro tempo ed il loro denaro per noi. Loro meritano il nostro massimo rispetto, SEMPRE. Se anche tu provi rispetto per gli anziani, condividi questa storia con tutti i tuoi amici.
La leggenda dell'albero di Natale. (Bellissima da leggere)
In un remoto villaggio di campagna, la sera della Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte santa.
Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l’oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata.
Il ragazzino si sentì assalire dall’angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, avesse atteso quel Natale che ora, forse, non avrebbe potuto festeggiare.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l’albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo, in modo da formare una sorta di capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.
La mattina egli si svegliò, udì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo riparo, poté con grande gioia riabbracciare i suoi familiari.
Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi che la pianta aveva piegato fino a terra, aveva formato dei festoni, come delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato a simbolo del Natale, e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.
Lui.. Tuo padre. (Dedicato al papà)
È quell'uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere.
È quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l'hai fatto apposta.
Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente.
È quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre.
È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio.
Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare.
È quell'uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita.
Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano...
E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo solo. Tuo padre.(Riccardo Rossi)
Legge di stabilità 2016, nella manovra arriva anche la "carta famiglia" ecco chi ne ha diritto:
Via libera della Camera alla legge di stabilità 2016.
LE CONFERME
Restano confermati i pilastri della manovra: l’abolizione della Tasi sulla prima casa a eccezione degli immobili di lusso, l’eliminazione delle clausole di salvaguardia da 16,8 miliardi che avrebbero fatto scattare da gennaio gli aumenti di Iva e accise. Tra i piatti forti anche il canone Rai in bolletta elettrica e l’aumento da 1.000 a 3.000 euro del tetto all’uso del contante con l’eccezione del money transfer e dei pagamenti per le p.a. In arrivo novità anche sulle pensioni e sulle imprese. La manovra lunedì tornerà al Senato in terza lettura per essere approvata in via definitiva prima di Natale.
LE NOVITÀ
Le ultime modifiche introdotte in aula - 26 solo del governo - sono spesso di dettaglio. Due quelle importanti. La prima modifica la norma che consente la sospensione dei contenziosi amministrativi che riguarda le concessioni di alcuni arenili. Ora questa questo non vale per i Comuni e municipi commissariati o sciolti per mafia. L’altra norma riguarda le famiglie numerose, con più di tre figli minorenni, ma dipenderà solo dall’attuazione se davvero diventerà un aiuto concreto. Potranno chiedere la «carta della famiglia» che, in base all’Isee, consentirà di ottenere sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all’iniziativa. Inizialmente era prevista con tre figli under26, ma poi nella riformulazione la platea è stata ristretta. L’obiettivo della card famiglia è di accedere a sconti sull’acquisto di beni e servizi, oppure di ottenere riduzioni tariffarie con soggetti pubblici o privati che aderiscono all’iniziativa. In pratica per ottenere «abbonamenti famiglia» ai trasporti ma anche per creare uno o più gruppi di acquisto, come i Gas.
TUTTE LE MISURE
TASI-IMU
Esenzione totale delle tasse sulla prima casa (per un valore di 3,7 miliardi di euro), sui terreni agricoli e sugli imbullonati (per un valore di circa 900 milioni).
CANONE RAI
Il canone Rai si pagherà nella bolletta, in dieci rate. Il prossimo anno l’abbonamento sarà di 100 euro.
CASA IN LEASING
Arriva il leasing per le case. Le banche potranno finanziare l’acquisto o la realizzazione dell’abitazione principale, che alla fine del pagamento potrà essere riscattata o lasciata all’istituto di credito.
730 PRECOMPILATO
Chi ha sbagliato il 730 precompilato, solo per quest’anno, non sarà punito. La sanatoria interessa esclusivamente gli errori contenuti nella dichiarazione dei redditi 2015.
ADDIO PAESI BLACK LIST
Addio all’elenco dei paesi della Black list. L’intervento «è complementare e coerente con la nuova disciplina in materia di fiscalità internazionale» che prevede norme per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese.
REGIONI
Aumenta di 600 milioni il contributo per la riduzione del debito delle regioni a statuto ordinario. Le risorse attribuite agli enti nel 2016 passano da 1,3 miliardi a 1,9 mld.
COMUNI
Vengono fissate nuove regole del patto di stabilità, che consentiranno di utilizzare le risorse in precedenza bloccate. Secondo le stime del governo si tratta di circa un miliardo di euro.
MEZZOGIORNO
Credito d’imposta modulato, per quattro anni, e decontribuzione per le nuove assunzioni vincolata ad eventuali fondi pac 2007-2013 non utilizzati. Il bonus sarà del 20% per le piccole imprese (con tetto per gli investimenti di 1,5 milioni), del 15% per le medie e del 10% per le grandi (con tetto di 15 milioni).
SICILIA
La regione avrà 900 milioni nel 2016 per adeguare l’ente alle modifiche intervenute nella legislazione tributaria. Le maggiori risorse vengono stanziate «alla luce dell’adempimento nel 2015 da parte della regione degli impegni in materia di contenimento delle spese e a condizione di un aggiornamento dell’intesa Stato-regione siciliana in materia di contenimento della spesa 2016”.
GIOCHI
Aumento del preu sulle awp sale del 2,5%, che arriva al 17,5%; mentre il payout passa dal 74% al 70%. La pubblicità potrà essere trasmessa dalle 22.00 alle 7.00 sia in tv e radio.
CAF E PATRONATI
Il taglio previsto dalla legge di stabilità si riduce.
PENSIONI
Si anticipa al 2016 l’incremento della no tax area per i pensionati. In particolare, per gli over 75, l’esenzione fiscale sale a 8.000 euro. Vengono inoltre sterilizzati i possibili effetti della deflazione sull’adeguamento delle pensioni al costo della vita, chiarendo che gli assegni non saranno comunque ridotti. E non saranno applicati i conguagli della perequazione relativi al 2014, evitando così effetti negativi sulle pensioni più basse.
IRES
Si ridurrà del 3,5%, dall’attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall’anno successivo. Le banche non avranno il taglio, ma in cambio potranno beneficiare di un incremento della deducibilità degli interessi passivi, che passerà dal 96% al 100%.
PMI
Aumenta la platea che potrà accedere al regime fiscale forfettario; il tetto della soglia dei ricavi raddoppia, passando da 15.000 euro a 30.000 euro per i professionisti. Per le altre categorie viene invece aumentata di 10.000 euro. Il regime agevolato viene esteso lavoratori dipendenti e pensionati, con un’attività in proprio, se il totale del reddito non supera i 30.000 euro.
ASSUNZIONI
Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è previsto il taglio dei contributi del 40%.
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
Lo sconto sale dal 36% al 50%. Viene confermato l’ecobonus al 65%, per le spese di riqualificazione energetica, e l’agevolazione, già prevista nel 2015, per l’acquisto dei mobili e di elettrodomestici.
SALVA BANCHE
Vengono costituiti quattro enti ponte degli istituti di credito di: cassa di risparmio di Ferrara, banca della Marche, banca popolare dell’Etruria e del Lazio, cassa di risparmio di Chieti. Per risarcire, almeno in parte i clienti, che hanno perso i risparmi perchè investiti in obbligazioni secondarie, viene istituito un fondo interbancario di tutela dei depositi con una dotazione massima fino a 100 milioni di euro.
TETTO CONTANTE
Sale a 3.000 euro il tetto per il pagamento in contante. Mentre per la pubblica amministrazione il limite massimo dei pagamenti che possono essere effettuati cash resta di 1.000 euro.
MONETA ELETTRONICA
La moneta elettronica potrà essere utilizzata anche per piccoli importi, come l’acquisto del giornale o il pagamento del caffè.
SPIAGGE
Slitta al 30 settembre 2016 il termine entro cui procedere al riordino della disciplina dei canoni demaniali marittimi. Di conseguenza i contenziosi pendenti sono sospesi. La sanatoria non vale per gli enti locali commissariati per mafia.
AMMORTAMENTI
Viene introdotto il super ammortamento, del 140%, per gli investimenti in beni strumentali nuovi, che è scattato dal 15 ottobre 2015.
ASSUNZIONI
Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è previsto il taglio dei contributi del 40%.
RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
Confermato lo scontro al 50% e l’ecobonus al 65%, per le spese di riqualificazione energetica, e l’agevolazione, già prevista nel 2015, per l’acquisto dei mobili e di elettrodomestici. (Fonte: LA STAMPA)
Il Papa Francesco: Madre Teresa di Calcutta sarà santa. Ecco la sua storia...
“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”.
Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”.
Questa luminosa messaggera dell’amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d’incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all’età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l’amore per le anime entrò nel suo cuore. L’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata.
All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929. Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: “la sposa di Gesù” per “tutta l’eternità”. Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a “Loreto” con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l’attitudine naturale all’organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia.
Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette l’“ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza. Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per “vittime d’amore” che avrebbero “irradiato il suo amore sulle anime.” ”Vieni, sii la mia luce”, la pregò. “Non posso andare da solo” Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di “Loreto” per entrare nel mondo dei poveri.
Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell’Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l’una dopo l’altra, alcune sue ex allieve.
Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l’ex Unione Sovietica, l’Albania e Cuba.
Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 i Fratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose. Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d’amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una “piccola via per la santità” per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito.
In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l’attenzione verso Madre Teresa e l’opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, “per la gloria di Dio e in nome dei poveri”.
L’intera vita e l’opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell’incomparabile valore dell’amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall’esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: “l’oscurità”. La “dolorosa notte” della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un’unione ancora più profonda con Dio. Attraverso l’oscurità partecipò misticamente alla sete di Gesù, al suo desiderio, doloroso e ardente, di amore, e condivise la desolazione interiore dei poveri.
Durante gli ultimi anni della sua vita, nonostante i crescenti seri problemi di salute, Madre Teresa continuò a guidare la sua Congregazione e a rispondere alle necessità dei poveri e della Chiesa. Nel 1997 le suore di Madre Teresa erano circa 4.000, presenti nelle 610 case di missione sparse in 123 paesi del mondo. Nel marzo 1997 benedisse la neo-eletta nuova Superiora Generale delle Missionarie della Carità e fece ancora un viaggio all’estero. Dopo avere incontrato il Papa Giovanni Paolo II per l’ultima volta, rientrò a Calcutta e trascorse le ultime settimane di vita ricevendo visitatori e istruendo le consorelle. Il 5 settembre 1997 la vita terrena di Madre Teresa giunse al termine. Le fu dato l’onore dei funerali di Stato da parte del Governo indiano e il suo corpo fu seppellito nella Casa Madre delle Missionarie della Carità. La sua tomba divenne ben presto luogo di pellegrinaggi e di preghiera per gente di ogni credo, poveri e ricchi, senza distinzione alcuna. Madre Teresa ci lascia un testamento di fede incrollabile, speranza invincibile e straordinaria carità. La sua risposta alla richiesta di Gesù: “Vieni, sii la mia luce”, la rese Missionaria della Carità, “Madre per i poveri”, simbolo di compassione per il mondo e testimone vivente dell’amore assetato di Dio.
Meno di due anni dopo la sua morte, a causa della diffusa fama di santità e delle grazie ottenute per sua intercessione, il Papa Giovanni Paolo II permise l’apertura della Causa di Canonizzazione. Il 20 dicembre 2002 approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui miracoli.
Città del Vaticano 18 dicembre 2015 Papa Francesco ha approvato un miracolo attribuito a Madre Teresa di Calcutta e ha disposto di promulgarne il decreto. Di conseguenza, la suora scomparsa nel 1997 presto sarà canonizzata. La data sarà resa nota nel prossimo Concistoro.
Secondo il quotidiano cattolico Avvenire, “l’apostola degli ultimi” diventerà santa il 4 settembre. La guarigione Il 15 dicembre un caso di guarigione era stato sottoposto alla valutazione ultima del congresso dei vescovi e cardinali riuniti in Congregazione, che hanno espresso il loro giudizio pienamente positivo.
L’episodio è avvenuto il 9 dicembre del 2008 e riguarda un uomo, oggi quarantaduenne, ridotto in fin di vita da “ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo” e già “sottoposto a trapianto renale e in terapia con immunosoppressori”. Uscito dal coma e guarito Ingegnere di professione, l'uomo aveva 35 anni e si era da poco sposato quando gli vennero diagnosticati otto ascessi al cervello. Secondo quanto riferito, il paziente entrò in sala operatoria già in coma, ma a causa di problemi tecnici l'intervento venne rinviato di una mezz'ora. Al suo ritorno il chirurgo trovò il paziente seduto, sveglio, asintomatico, che, ritornato perfettamente cosciente, gli chiese: "Cosa ci sto a fare qui?". "Non ho mai visto un caso come questo", ha dichiarato il medico nella sua deposizione.
Per il sito di Avvenire, la sposa del giovane professionista, considerata la gravità della situazione, aveva chiesto ai suoi conoscenti di pregare la beata Teresa di Calcutta della quale era devota e proprio in quella mezz'ora di attesa dell'intervento la donna si trovava con un sacerdote e altri familiari nella cappella dell'ospedale a pregare Madre Teresa per la salvezza del marito. Il parere della Consulta medica Secondo la Consulta medica, che ha votato all’unanimità, la scomparsa della malattia è scientificamente inspiegabile.
Unanime anche il successivo voto dei consultori teologi che, secondo la prassi, sono chiamati a esprimere e a redigere il proprio voto sulla perfetta connessione di causa ed effetto tra l'invocazione univoca alla beata Madre Teresa e l'improvvisa guarigione.
Nascono 4 gemelli monozigoti: “miracolo” al Gaslini di Genova..
Genova - Vittoria, Costanza, Geremia e Marcoantonio. Si chiamano così i 4 gemelli nati il 4 dicembre da Maria Antonietta e Andrea. È un caso rarissimo di gravidanza quadrigemina, dove per la prima volta in Italia hanno visto la luce una coppia di maschi identici, ed una coppia di femmine identiche.
|Fotogallery: Gaslini, nascita record: 4 gemelli omozigoti|
Sono tutti in buone condizioni nonostante il basso peso alla nascita e sono ora ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Gaslini. Una storia di medicina d'avanguardia e coraggio: in seguito ad un problema di infertilità al primo tentativo di fecondazione in vitro gli embrioni erano andati incontro a divisione, con la creazione di due set di gemelli identici, monozigoti.
La gravidanza da bigemina è diventata quadrigemina. Alla coppia era stata illustrata la possibilità dell'interruzione selettiva di gravidanza, per evitare i rischi importanti di parto pretermine dovuti alla gravidanza multipla. Nonostante il consiglio di procedere ad interruzione di gravidanza di una coppia di gemelli, la coppia ha deciso di andare avanti.
«Non abbiamo mai pensato di abortire - spiega la mamma - ci siamo aggrappati alla fede. Ho pensato sono dentro di me e li devo far nascere, se non c'è stato nessuno prima di me, devo essere io il primo caso positivo per un'altra donna, oggi sappiamo che è andata così, abbiamo i nostri piccoli e possiamo dare coraggio agli altri, è un grande risultato».
«L'eccezionalità dell'evento è almeno duplice - spiega il prof. Dario Paladini, responsabile del dipartimento di Medicina e Chirurgia fetale dell'ospedale Gaslini - per la prima volta in Italia, a quanto noto, sono nate due coppie di gemelli identici. È infatti noto che le pratiche di Procreazione Medicalmente Assistita sono associate ad un aumento dell'incidenza di divisione embrionale precoce, tuttavia a oggi sono stati pubblicati solo 2 casi precedenti in cui è avvenuto lo stesso processo. Ma, da quanto emerge da una rewiev critica della letteratura scientifica, in entrambi i casi le coppie hanno optato per l'interruzione delle gravidanze». (Fonte: IL SECOLO XIX)
La fiaba di Santa Lucia.. (Leggetela è molto bella)
Quando S. Lucia salì in cielo, tutti si meravigliarono nel veder arrivare una persona così giovane. Ben presto la Santa con i suoi modi dolci ed i suoi occhi pieni di luce conquistò tutti e, persino lo scontroso S. Pietro si prese cura di lei come fanno i nonni con i nipoti.Così trascorrevano i giorni allietati di serenità e pace e Lucia si godeva questa sublime situazione, riflettendo su quanto fossero lontane da lei le sofferenze e la cattiveria che regnavano sulla Terra. S. Pietro, che nonostante la sua lunga barba bianca, aveva ancora una vista acutissima, si accorse che un sottile velo di tristezza si era posato sugli occhi celestiali di Lucia e, così, decise di chiamarla a sé per parlarle. S. Lucia gli disse che avrebbe tanto desiderato anche per un solo minuto poter rivedere il suo paese in Sicilia e i suoi poveri.
S. Pietro, fu talmente colpito da quella richiesta che passò giorni e notti fra le morbide nuvole del Paradiso a pensare come potesse esaudire il suo desiderio, finché prese coraggio e decise di parlarne col Padre Eterno. S'incamminò un po' timoroso e quando fu da Lui espose la richiesta tenendo sempre china la testa in segno di profondo rispetto. S. Pietro restò immobile ad aspettare una risposta poi, inaspettatamente, udì uno strano e metallico tintinnio; socchiuse gli occhi e vide che il buon Dio teneva in mano una piccola chiave d'oro. "Tieni Pietro, questa é la chiave che apre una finestrella che dà sul mondo, prendila e portala a S. Lucia" disse il Signore. S. Pietro fu così meravigliato che afferrò la chiave e corse come un ragazzino a cercare la sua Santa bambina, felice di aver esaudito il suo desiderio. Immediatamente gli occhi della santa s'illuminarono e i due salirono su di una nuvoletta che li portò alla magica finestrella. Quando arrivarono, Lucia con la mano tremante, infilò la chiave nella fessura e, come d'incanto, le apparve laggiù il mondo.La giovane fu soddisfatta di quella visione e, per lungo tempo,non desiderò più aprire gli occhi sulle cose terrene. Una notte però, il suo sonno venne turbato da lontani lamenti e pianti. Lucia, preoccupata decise di prendere la chiave per vedere cosa stesse accadendo. Fu in quel momento che la santa vide tutte le cose ingiuste, la vita dissoluta, il male, ma soprattutto vide bambini che soffrivano e piangevano. Rammaricata richiuse piano la finestrella e, una profonda tristezza, calò sui suoi dolcissimi occhi celesti.
Lucia sperava di vedere presto migliorare le cose sulla Terra; la sofferenza dei bambini l'angosciava tantissimo, non sopportando che proprio loro, così immacolati ed indifesi, potessero subire angherie fisiche o morali da parte degli adulti. S.Pietro nel frattempo la osservava in silenzio e, notava man mano che passavano le giornate, il mutamento d'umore di Lucia.Nemmeno al Padre Eterno passò inosservata la cosa e decise di chiamare S. Pietro. "Caro Pietro," disse il Signore "Io so quello che turba S. Lucia. Ella soffre per i patimenti dei bambini e le privazioni alle quali sono sottoposti."disse ed aggiunse: " Ho deciso, daremo l'incarico proprio a Lei di portare una volta all'anno un po' di allegria sulla Terra e, tu Pietro, le dirai che il Signore l'autorizza a scendere il giorno del suo martirio cioè il 13 dicembre per portare doni a tutti i bambini della Terra. Ora vai, corri, voglio che torni la luce in quei santi occhi." S. Pietro fu talmente felice, che, abbracciò il Signore e poi si affrettò a cercare Lucia per darle la bellissima notizia. Subito la santa rimase incredula, ma poi si convinse riempiendosi il cuore di letizia. Ormai mancavano pochi giorni al 13 dicembre, ma Lucia capì ben presto che non disponeva di nulla ed, in Paradiso, non esistevano né pasticcerie, né negozi di giocattoli. Questa volta S. Pietro fu veramente geniale; chiamò S. Lucia e la invitò a prendere la chiave d'oro dicendole di seguirlo."Apri la finestrella e guarda bene"disse Pietro. "Vedi là nello spazio?
Eccolo, lì c'é un cavallino, una bambola, un trenino, là c'é una trombetta, una trottola, li vedi? Sai cosa sono tutti quei giochi? Sono i giochi superflui, inutili, abbandonati e dimenticati dai bambini viziati e mai contenti. I giochi sono come le persone, cercano compagnia e, se nessuno li vuole più, preferiscono andare nello spazio, sperando d'incontrare qualche bimbo disposto a giocare con loro.. su' dai forza, prendine quanti ne vuoi e portali a chi ne ha veramente bisogno" concluse Pietro. "Oh, nonno Pietro, grazie, grazie di cuore" disse S. Lucia e cominciò ad afferrare tutti quei giocattoli abbandonati. La santa lavorò fino alla sera del 12 dicembre e mise tutti i giocattoli in grandi sacchi che appoggiò sulle spalle. Ma cara Lucia, così non arriverai mai con tutto quel carico,pesa troppo" disse Pietro e col suo vocione esclamò: " C'é qualcuno qui che sarebbe disposto ad aiutare S. Lucia?" "Iho...Iho..."Tu, mio dolce asinello? Se a Lucia va bene, andrà bene anche a me" disse Pietro guardando la santa. "Bravo asinello, tu sarai il mio fedele accompagnatore, vedrai, quando ci vedranno i bambini che gioia sarà per loro"disse Lucia accarezzando la generosa bestiola. Ecco come nacque il viaggio di S. Lucia e del suo asinello; da allora non hanno mai mancato all'appuntamento ogni 13 dicembre con i bambini buoni e bravi.
La leggenda degli occhi neri.. (Affascinante)
OCCHI NERI: Sono dotati di una grande quantità di melanina che li fa apparire di un colore prossimo al nero, avendo delle tonalità marrone molto scuro. Tendono a scolorire traslando il colore verso un marrone meno scuro con l'avanzare dell'età.
Per molti si tratta di persone che hanno uno sguardo sensuale e misterioso e hanno molta personalità. Per quanto riguarda il tipo di carattere invece, le persone con gli occhi neri tendono ad essere molto vivaci, estroverse ed intraprendenti, un carattere molto estroverso che ama essere al centro dell’attenzione anche se in alcuni casi possono apparire duri e freddi verso le altre persone. Un’inclinazione che le porta ad esprimersi molto bene negli sport ed in generale nella vita, in quanto si tratta di persone molto sicure, forti e coraggiose, dei veri leader. Tra i lati negativi, spesso gli individui con gli occhi neri tendono a peccare di superbia e ad essere competitivi per dimostrare che sono migliori.
LA LEGGENDA:
Una leggenda narra che in tempi remoti alcuni Dei dell'Olympo per paura di essere estinti scesero sulla terra in mezzo agli uomini e fecondarono molte donne le quali diedero poi alla luce bambini tutti con gli occhi neri, infatti, secondo questa leggenda, coloro che hanno gli occhi neri discenderebbero dagli Dei.
(Posted by Beppe Tardito on 09/12/2015)
8 dicembre: "Immacolata Concezione" Significato, storia e origine...
Immacolata Concezione significa la nascita di Maria senza il peccato originale. Dogma promulgato da Pio IX l'8 dicembre 1854.
L'Immacolata Concezione è prima di tutto un dogma cattolico e viene celebrata l’8 dicembre di ogni anno. Per molti secoli la Chiesa cattolica ha avuto un atteggiamento prudente per quanto riguarda l’Immacolata Concenzione anche se furono molti e in più circostanze ad esserne a favore della sua istituzione come dogma. Prima ci fu Papa Sisto IV che introdusse la festa liturgica dell'Immacolata Concezione pur non pronunciandosi sul piano dogmatico. Successivamente nel 1661 Papa Alessandro VII emanò la bolla chiamata “Sollicitudo”, dove si esprime a favore dell'Immacolata Concezione. Nel 1708 fu Clemente XI che rese universale la festa dell'Immacolata Concezione.
Questa particolare data ha origine dal fatto che nel 1854 Pio IX proclamò l’Immacolata Concezione con una bolla chiamata “Ineffabilis Deus”. Tale documento sancisce in modo inequivocabile come la Beata Vergine Maria sia stata resa immune dal peccato originale. Pertanto non deve essere confuso con il concepimento di Gesù da parte dio Maria ma il dogma fa riferimento al peccato originale. Come è noto la Chiesa Cattolica afferma che ognuno di noi, come esseri umani, all’atto del concepimento siamo già marchiati dal peccato originale.
Molte persone in effetti credono erroneamente che l’Immacolata Concezione si riferisca alla concezione di Gesù Cristo. Precisando che, nello specifico la concezione di Gesù fu immacolata ma questo dogma attuale non fa riferimento a Gesù. Una dichiarazione ufficiale diffusa dalla dottrina cattolica afferma: “…la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale.”
Un fatto importante da tener conto è il fatto che nella Bibbia non viene espressamente insegnata e né viene indicata espressamente questa caratteristica di Maria. In sostanza Maria viene descritta come una donna comune a tante altre con la sua umanità e imperfezione ma che Dio ha scelto per far nascere il Signore Gesù Cristo. Non viene messa in discussione la sua santità (Luca 1:28) e inoltre fu sicuramente una moglie e una madre meravigliosa ma la Bibbia non si riscontra e non si evince esplicitamente o meno che Maria fosse esente o immune dal peccato originale; solo per Gesù è chiara la sua purezza.
Sostanzialmente non viene sciolto il nodo problematico sulla immunità di Maria dal peccato e quindi da un punto di vista biblico è bastato dichiarare che Gesù stesso fu miracolosamente salvato dal peccato anche se Maria fosse stata considerata una peccatrice. Quest’ultimo è discusso in quanto, anche sancendo l’Immacolata Concezione è doveroso considerare che la stessa Maria fu concepita da sua madre che non è stata mai dichiarata immune dal peccato originale. Per cui non sarebbe stato possibile considerare peccatrice Maria la quale ha concepito Gesù, incarnazione di Dio sulla terra che nella sua essenza è “immune” dal peccato.
Nel mondo cattolico la devozione all'Immacolata Concezione è legata con le apparizioni di Lourdes avvenute nel 1858 mentre a livello iconografico è connessa alle precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi nel 1830.
Entrambe sono apparizioni mariane riconosciute ufficialmente dalla Chiesa Cattolica. Il 27 novembre del 1830, infatti, Catherine Labouré, novizia presso il monastero parigino di Rue di Bac, fece coniare una medaglia chiamata successivamente “medaglia miracolosa”, in cui erano incise le seguenti parole che lei vide durante l’apparizione della Beata Vergine Maria: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi".
Nel 1858, invece fu l’anno della celebre apparizione della Madonna di Lorudes a Bernadette Soubirous la quale riferì che la Vergine le apparve pronunciando queste parole: "Que soy era Immaculada Councepciou" che tradotto vuol dire "Io sono l'Immacolata Concezione".
E tu, sei più balena o sirena?!?.. (Leggetela è bellissima)
Qualche tempo fa, all'entrata di una palestra, si poteva vedere un cartello con la foto di una ragazza dal fisico spettacolare con su scritto: "Quest'estate, preferite essere una sirena o una balena?"
Si racconta che una donna, della quale non conosciamo nè il nome nè l'aspetto fisico, rispose a questa domanda nel seguente modo:
"Egregi signori, le balene sono sempre circondate di amici (delfini, foche, uomini curiosi), conducono una vita sessuale molto attiva e accudiscono i propri piccoli con molto affetto. Si divertono come matte con i delfini e mangiano gamberi fino a strafogarsi. Nuotano tutto il giorno e viaggiano verso luoghi fantastici come la Patagonia, il mare di Barens o le barriere coralline della Polinesia. Cantano magnificamente e in alcuni casi incidono dei CD. Sono animali impressionanti e molto amati, difesi e ammirati in tutto il mondo. Le sirene non esistono, ma se esistessero, farebbero la fila nello studio di uno psicologo, in seguito ad un problema di sdoppiamento della personalità: donna o pesce? Non avrebbero alcuna vita sessuale né potrebbero avere figli. Sarebbero affascinanti, certo, ma solitarie e tristi. E inoltre, chi vorrebbe accanto una ragazza che odori di pesce? Senza dubbio, preferisco essere una balena!"
La leggenda degli occhi marroni.. (Bellissima)
Gli occhi sono lo specchio dell’anima: questo detto popolare sembra nascondere la sua veridicità proprio dietro gli stessi occhi, dove si cela il vissuto di una persona. Lo sguardo riflette ciò che realmente si è, e che intenzioni si ha, non mente, a differenza delle parole. Dallo sguardo di una persona si può capire molte cose: da come vive la sua vita, a come percepisce le esperienze esteriori ed interiori. Inoltre diversi studi hanno fornito prove sul fatto che sembra esista una stretta correlazione tra il colore dell’iride, e particolari predisposizioni caratteriali e comportamentali.
Nome: Matifous (viene dal greco, Occhio del terreno, Mati: Occhio, Edafous: Terreno)
LA LEGGENDA:
Gli occhi marroni sono forse il colore degli occhi più diffuso, esprimono calore, avvolgenza e rassicurazione. Per via del loro tipo di fascino si narra la leggenda che le persone nate con gli occhi marroni siano state baciate dal proprio angelo custode appena prima di nascere. Le persone con gli occhi marroni generalmente sono molto dolci, simpatiche e intelligenti… Sono indubbiamente tutte ottime qualità… Tra i loro difetti si nota la tendenza ad essere persone ogni tanto pigre, e spesso possono apparire superficiali. Riuscire a trovare l’equilibrio tra aspetti positivi e negativi è una loro peculiarità, che concorre a creare il loro carattere. I Matifous sono ammaliatrici nati, capaci e consapevoli del fascino che esercitano, soprattutto quando si tratta di relazionarsi con il proprio partner, e sono molto brave a servirsene per fare colpo.
Quindi, ricordate, vi ha baciato un angelo…
(Posted by Beppe Tardito on 05/12/2015)
L'indagine "sessuale" (Barzelletta)
Roma: "conferenza su indagine sessuale" il presidente chiede:
"chi fra di voi fa l'amore una volta la settimana?"
Il 40% alza la mano fiero e orgoglioso: "noi! noi!"
E ancora: "chi di voi fa l'amore una volta al mese?"
il 20% alza la mano un po' meno fiero e orgoglioso.
E poi: "chi di voi fa l'amore una volta ogni 3 mesi?"
il 10% alza la mano a metà quasi vergognoso.
Infine: "chi di voi fa l'amore 1 volta all'anno?"
Un uomo si alza in piedi contentissimo urlando: "io! io! io!"
Il presidente: "mi scusi ma perchè è così contento?" e lui: "Perché'.. è domani! è domani! è domani!"
Scoperto elisir di giovinezza: la "Metformina", il farmaco per il diabete aiuterebbe a vivere più a lungo...
A darlo a intendere sono studi su animali, e osservazioni su pazienti sembrano confermarlo. Solo nuovi studi potranno però dare una risposta certa.
Invecchiare sentendosi giovani: è questa la possibilità che ci si spalancherebbe innanzi se uno studio previsto per il prossimo anno dovesse confermare che la metformina, farmaco tradizionalmente utilizzato nella terapia del diabete, è in grado di allungare la vita. A lasciarlo ipotizzare sono studi condotti su organismi modello come il piccolo verme Caenorhabditis elegans - che assumendo metformina invecchia più lentamente mantenendosi più in salute più a lungo - e i topi - che grazie a questo farmaco riescono a vivere quasi il 40% più a lungo giovando anche di un effetto rinforzante sulle ossa. Per di più sembra che anche i pazienti diabetici in trattamento con la metformina tendano a vivere più a lungo, e che questo effetto sia indipendente dal controllo della glicemia reso possibile dalla terapia.
Lo studio in questione, battezzato Tame (Targeting Aging with Metformin, letteralmente “bersagliare l'invecchiamento con la metformina"), è previsto per il prossimo inverno. Al momento si sta procedendo con il reclutamento dei partecipanti; l'obiettivo è di coinvolgere circa 3 mila individui tra i 70 e gli 80 anni che siano affetti o corrano un rischio elevato di sviluppare tumori, demenze o malattie cardiovascolari. “Sappiamo che per poche persone è possibile raggiungere età molto avanzate ed essere ancora fisicamente e socialmente attivi, quindi è chiaro che nascondano una qualche protezione nel loro organismo – osserva Gordon Lithgow, esperto del Buck Institute for Research on Aging, in California, che sarà coinvolto nello studio – Fondamentalmente, non invecchiano rapidamente come gli altri. Se riuscissimo a controllare questo fenomeno chiunque potrebbe raggiungere queste età”.
La prospettiva evocata è riuscire ad arrivare addirittura a spegnere 120 candeline mantenendo un buono stato di salute e prevenendo con la metformina malattie tipicamente associate all'invecchiamento, come lo stesso diabete e l'Alzheimer, che al diabete è associato. “Se si bersaglia un processo di invecchiamento e lo si rallenta si rallentano anche tutti i disturbi e le patologie associati all'invecchiamento”, spiega infatti Lithgow. Secondo l'esperto l'impatto di un avanzamento del genere potrebbe essere addirittura maggiore della scoperta di una cura per il cancro. “Se riuscissimo a curare tutti i tumori aumenteremmo l'aspettativa di vita solo di circa 3 anni, perché arriverebbe qualcos'altro dietro al cancro, ma se potessimo rallentare il processo di invecchiamento potremmo aumentare drasticamente la durata della vita”.(Fonte: Il Sole 24ORE)
Una lettera aperta alla mia ex moglie..
Beh, oggi il nostro matrimonio è finito, dopo 20 anni, in un'aula di giustizia.
Ad essere sinceri, è stato surreale. Quando abbiamo preso questa decisione alcuni mesi fa, mi sentivo come se mi fosse cascato il mondo addosso. Ero spaventato al pensiero di come sarebbe stata la mia vita senza di te. Ma ora che sono qui tutto sembra più superabile. Ho letto un proverbio tedesco una volta che dice, "La paura rende il lupo più grande di quel che non sia". Ed io ero profondamente spaventato all'idea di vivere senza di te. Sei stata il punto fermo della mia vita per così tanto tempo. Più a lungo di qualsiasi altra persona sulla faccia della terra. Sei la voce nella mia testa. Ti devo così tanto per questi ultimi 20 anni. Così, ho pensato di scriverti alcune cose oggi che entriamo in una nuova e diversa relazione. So che è strano farlo proprio oggi, ma la vita fugge via e non c'è più tempo per lasciare inespresse le parole giuste. Perciò, lascia che condivida alcuni dei pensieri e dei sentimenti che provo oggi per te...
- Meriteresti un premio per essere sopravvissuta 20 anni con un tipo come me. Sappiamo entrambi che amare non è semplice. Sono ambizioso, dormo poco, scherzo sempre, e raramente mi comporto come dovrei. Ho preso più rischi del dovuto nei nostri anni assieme. È questo il problema dello stare con qualcuno che segue i propri sogni. Ti ritrovi in mezzo a delle avventure che non ti saresti mai immaginato. Mi rendo conto troppo tardi che alcuni dei miei sogni sono diventati degli incubi per te. Mi sono sempre lasciato guidare dalle mie passioni, e il mio cuore vive per rincorrere situazioni e piani nuovi. In qualche modo la mia vita è come una stanza piena di dinamite, in cui mi siedo a giocare anche troppo spesso. Ma ascolta... tu sei sempre stata pronta con il tuo charm e i tuoi modi di fare di classe a correggere la mia natura imprudente e a seguirmi nei progetti di volta in volta nuovi. E solo ora capisco che anche se il successo è arrivato, quelli che amo hanno pagato un grande pegno. E di questo sono sinceramente dispiaciuto.
- Statisticamente, abbiamo preso la decisione giusta. Sappiamo entrambi che il 50% dei matrimoni finisce con un divorzio... ma l'altro 50% finisce con la MORTE! Quindi molto meglio così ;)
- Sei una madre FANTASTICA. La tua gentilezza e l'amore per i bambini sono forse la cosa più bella di te. Non saprai mai fino in fondo quanto tu mi sia stata d'esempio nel crescere i nostri figli. Respiri amore.
- Voglio che tu sia felice. Meriti di esserla. Essere sposati spesso è un incubo. La pressione di avere un buon matrimonio rende difficile averlo veramente. Onestamente, sono contento che tu non abbia più questo problema. So che per me è la cosa giusta. Ma tu meriti una vita più tranquilla e sono felice che tu possa averla.
- Tanto perché tu lo sappia, ti risposerei ancora e ancora... anche sapendo che sarebbe finita così. Abbiamo avuto tre figli fantastici ed anche se non ci fossero Chloe, Titus e Silas... avrei comunque scelto te. Sono una persona diversa e migliore oggi grazie a te. Non posso neppure immaginare come avrei attraversato la vita senza passarla al tuo fianco.
- Stai lontana da WebMD. Molto raramente i mal di testa si rivelano essere qualcosa di serio come un cancro al cervello. Sul serio. È SUPER raro! Sai essere ostinata e irritabile. Le persone come te vivono più a lungo delle altre. Lascia che la morte ti colga di sorpresa. Goditi gli anni che hai davanti.
- Non smetterò mai di volerti bene. Ho provato a convincere il mio cuore ad odiarti per un certo periodo, ma non ha funzionato. Sei una persona troppo bella. La cosa che mi ha sorpreso nella nostra disperazione è quanto sia stato semplice tornare amici. È così che abbiamo cominciato. E sono felice che così stia finendo. Da grandi amici. Amo continuare a parlare con te dei bambini, della vita, dei nostri obiettivi, di film, musica, e dei personaggi famosi morti. Per me è normale.
- Ci sarò sempre per aiutarti, in qualunque modo. Adoro il fatto che tu voglia tornare a scuola ed esplorare nuove strade per la tua vita. Ma sarò sempre qui in caso tu abbia bisogno di aiuto... Perché sono un tuo fan, e lo sarò sempre.
- Se c'è una cosa che il divorzio mi ha insegnato è questa: se avessi saputo che sarebbe finita dopo 20 anni, avrei decisamente fatto più addominali. Avere nuovi appuntamenti sarà interessante. Ma dato che un mio amico mi ha iscritto su un sito di incontri chiamato Grindr so che succederà fin troppo presto.
- Non sono stupido. So che una donna non rimane sola a lungo. È troppo facile innamorarsi di te. E voglio che tu sappia che sarò dalla tua parte chiunque tu scelga di amare dopo di me. Puoi scommettere che racconterò un sacco di storie imbarazzanti sul tuo conto. E dovresti aspettartelo dato che sai come sono fatto.
Ecco, credo che questo riassuma un po' tutto. Mano a mano che si avvicinava, ho pensato molto a questa giornata. E sapevo soltanto che volevo ne uscissimo bene. Forse suona stupido... il pensiero di finire "bene" il nostro matrimonio.
È stato un onore restare con te per 20 anni. Sarà un privilegio esserti amico per il resto della nostra vita. Quindi terminerò questo discorso con alcune parole della "grande teologa" Cyndi Lauper.
"Se sei perso puoi guardare e mi troverai
sempre
se cadrai io ti prenderò
sempre"
Con tutto il mio cuore,
Michael.
La leggenda degli occhi azzurri..
Lo sguardo riflette ciò che realmente si è… e che intenzioni si ha, non mente… a differenza delle parole. Dallo sguardo di una persona si può capire molte cose, da come vive la sua vita, a come percepisce le esperienze esteriori ed interiori. Inoltre diversi studi hanno fornito prove sul fatto che sembra esista una stretta correlazione tra il colore dell’iride, e particolari predisposizioni caratteriali e comportamentali.
Nome: Prosble (viene dal greco, persona con occhi azzurri, Prosopo: Persona, Ble: Azzurro)
Le persone con gli occhi azzurri sono probabilmente quelle più invidiate, perché è un colore affascinante, e suggestivo. Hanno anche la consapevolezza di esserlo, e ciò rispecchia il loro carattere. Gli occhi azzurri nella maggior parte dei casi sono visti come un pregio, o un qualcosa in più che la persona possiede rispetto agli altri. I Prosble sono molto gelosi delle loro cose personali, questa è una loro caratteristica. Nella vita di coppia, invece, sono molto meno possessivi, perché nutrono molta fiducia nelle persone: è sicuramente il loro miglior pregio. Però…per via dell’eccessiva fiducia riposta nel prossimo, possono apparire estremamente ingenue. In fine, le persone con gli occhi azzurri tendono ad innamorarsi molto facilmente.
LA LEGGENDA:
Ebbene sì: tra le tante superstizioni dell’area balcanica ne esiste una, radicata soprattutto in Grecia, che riguarda le persone con gli occhi azzurri. Nata probabilmente nell’isola di Santorini, conosciuta un tempo come “l’Isola dei Vampiri”, questa credenza vuole che le persone con gli occhi azzurri siano destinate a diventare vampiri dopo la morte, o che lo diventino già poco dopo la nascita; questa superstizione è probabilmente dovuta al fatto che la maggioranza della popolazione dell’antica Grecia avesse gli occhi scuri, essendo un tempo gli occhi chiari molto più rari di quanto non siano oggigiorno. Si spiega così, dunque, il sospetto che i greci riservavano agli stranieri dagli occhi azzurri che giungevano nelle loro città; non erano però solo loro ad essere trattati con sospetto, ma anche le persone coi capelli rossi, spesso viste come esseri demoniaci, le persone col labbro leporino, considerate anch’esse vampiri, e, ovviamente, i celebri settimi figli di un settimo figlio. Come molto spesso accade nella storia dell’umanità, dunque, si è portati a vedere il “diverso” come un pericolo, cosa che accomuna, come detto in precedenza, varie caratteristiche umane, ma anche vari Paesi: in Irlanda, ad esempio, chi ha gli occhi azzurri o grigi è, secondo una vecchia leggenda, in grado di vedere i fantasmi che si aggirano nel nostro mondo.
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