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11 aprile miracolo in Tennessee U.S.A. Partorisce in coma, si risveglia dopo 4 mesi e vede..


“Partorisce in coma, si risveglia e vede suo figlio.. „ Dopo un tremendo incidente d'auto, una ragazza inglese ha dato alla luce il suo bambino mentre giaceva in ospedale in coma, miracolosamente risvegliatasi dopo 4 mesi ha potuto riabbracciarlo.“

È la storia di un miracolo quella riportata dal Daily Mail, il miracolo della vita che in questa vicenda si è compiuto due volte: la prima quando Sharista Giles è sopravvissuta ad un tremendo incidente d'auto e la seconda quando ha lasciato che si svegliasse dal coma, potendo così riabbracciare il suo bimbo nato mentre lei giaceva senza sensi in un letto d'ospedale.

La ragazza ventenne residente a Sweetwater, nel Tennessee, è rimasta vittima di uno scontro lo scorso dicembre quando era incinta di cinque mesi e i medici pur non avendo grandi speranze di riuscire a salvare lei e il bambino che portava in grembo, decisero comunque di mantenerla in vita per far nascere a gennaio il piccolo, subito trasferito nel reparto di terapia intensiva neonatale dal momento che pesava appena 800 grammi.

Mercoledì scorso, il compimento dell'inimmaginabile: Sharista si è risvegliata dal coma e ha potuto conoscere il piccolo che sta bene, con i suoi 2,5 kg di peso raggiunti in questi mesi. Sharista si trova ancora ricoverata in ospedale e anche se la prognosi resta riservata, i medici sono ottimisti sulla sua salute.

Suo padre è al settimo cielo: "Sono orgoglioso di mia figlia, lei ha lottato durante il coma perché sapeva che dalla sua vita dipendeva anche quella del bambino". Le vicende analoghe a quella di Sharista sono più frequenti di quanto si possa pensare: molti medici sostengono che finché la madre resta viva, il feto continua a svilupparsi e può nascere e sopravvivere a meno di particolari complicazioni.

Sensazionale scoperta: Dna, decifrata la sinfonia della vita, pronta la mappa dei geni che governano le malattie...


La scoperta del secolo: Dna, decifrata la sinfonia della vita, pronta la mappa dei geni che governano le malattie; si potranno curare i tumori, le malattie rare ecc..

Ce l'hanno fatta. La Celera Genomics, la società privata di biotecnologie in corsa con gli scienziati del Progetto Genoma Umano per la decifrazione del nostro Dna, ha annunciato in questi giorni di aver completato l'opera. Nel comunicato diffuso alla stampa, l'azienda afferma di aver terminato "la fase della sequenza del genoma di un singolo essere umano" e che "inizierà adesso a mettere assieme in ordine i singoli frammenti del genoma con l'obiettivo di completare nel corso dell'anno la mappa del genoma umano".

Un conto è conoscere le note, un conto saper suonare Beethoven. Se nel 2001 l'uomo esultò per aver letto il proprio Dna (per aver cioè scoperto l'elenco delle note che compongono il suo organismo), oggi è la ben più complessa sinfonia della vita a emergere dal lavoro degli scienziati.

Il risultato approda dopo sette anni di esperimenti in 24 studi pubblicati su Nature. A prendere forma in questo mastodontico lavoro è la più completa mappa dell'epigenoma mai tracciata dalla nostra specie per conoscere se stessa.

"Il Dna è il nostro passato. L'epigenoma è il trionfo del nostro arbitrio. Sono le nostre scelte e l'effetto che ha l'ambiente in cui viviamo sulla nostra salute" spiega Pier Giuseppe Pelicci, direttore del dipartimento di Oncologia sperimentale dell'Istituto europeo di oncologia a Milano e il primo in Italia a legare l'epigenomica allo studio dei tumori. "Ogni cellula tumorale - spiega - si presenta sempre con un'alterazione del suo epigenoma. E alcuni farmaci riescono a curare il cancro proprio riparando la struttura dell'epigenoma."

Così, un giorno, il medico guarderà i nostri epigenomi come oggi guarda gli esami del sangue, ottenendo informazioni sulla nostra predisposizione genetica a certe patologie, ma anche come intervenire sullo stile di vita per ridurre il rischio.
Regolando le nostre scelte, quindi, potremo in futuro ritardare o ridurre al minimo l'insorgenza delle malattie.

Filippine, Papa Francesco: "Non si uccide in nome di Dio, non si può deridere la fede altrui" (Video)




Di ritorno dal suo settimo viaggio internazionale, nelle Filippine, dove ha celebrato la messa davanti a sette milioni di fedeli, il Papa ha parlato ancora ai giornalisti: «Paternità responsabile significa che si devono fare figli, ma responsabilmente. Alcuni credono che i cristiani debbono fare come i conigli», ha detto il Pontefice, rispondendo così a una domanda sull’Enciclica «Humanae vitae» di Paolo VI che proibì la contraccezione, e sulla quale anche nelle Filippine la maggior parte dei fedeli cattolici esprime riserve nelle intervistati nei sondaggi. «Sentir dire che tre figli già sono troppi - ha confidato in proposito il Papa - mi mette tristezza, perché tre figli per coppia sono il minimo necessario a mantenere stabile la popolazione».

Il Papa è tornato anche sulle sue parole di alcuni giorni fa sul pugno che anche un amico si può aspettare e che hanno fatto il giro del mondo. Così al ritorno da Manila i giornalisti chiedono chiarimenti a papa Bergoglio sul tema della libertà di fede e di espressione: nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve «prudenza».

Charlie Hebdo. Esce il nuovo numero della rivista con Maometto in copertina.


Ecco la copertina del nuovo numero di Charlie Hebdo, il primo dopo la carneficina che ha decimato la redazione della rivista satirica parigina. “Habemus a front page,” ha annunciato Gérard Biard uno dei top editors, e si tratta di una vignetta disegnata da Renald Luzier, in arte Luz. Come preannunciato raffigura Maometto con il cartello "Je suis Charlie" e la scritta "Tout est pardonné" (Tutto è perdonato). Emozione durante la conferenza stampa di presentazione: “Non sapevamo come fare se non riderne e non volevamo fare una edizione commemorativa" ha detto Gérard Biard. La tiratura di questo numero sarà di 3 milioni di copie (rispetto alle 60mila consuete) e verrà tradotto in 6 lingue tra cui l'arabo e il turco.

Intanto il centro di Parigi è blindato. I militari fanno la ronda intorno alla Tour Eiffel, al Museo del Louvre e agli altri monumenti frequentati dai turisti. I servizi segreti francesi temono nuovi attentati, per questo hanno richiesto un aumento della presenza di personale militare nei punti nevralgici della città. Continua invece la caccia ad Hayat Boumedienne, di 26 anni. La ragazza sarebbe stata la compagna di Amedy Coulibaly e sua complice. Ieri, durante i blitz delle teste di cuoio, sono morti i fratelli Kouchi.

Stati Uniti, 8 gennaio: arriva il "super-antibiotico" che distrugge i batteri "invincibili"


Un gruppo di ricercatori della Northeastern University di Boston ha messo a punto un nuovo "super-antibiotico" in grado di annientare i batteri resistenti alle cure antimicrobiche. Si tratta della teixobactina, che uccide tre dei più pericolosi "superbatteri" facendo crollare le cellule del loro involucro. Secondo i ricercatori l'eventualità che questi ceppi sviluppino resistenza anche contro il nuovo antibiotico non si verificherà per almeno 30 anni.

Un'arma provvidenziale - Sulle pagine della rivista Nature, lo studio spiega che molti degli antibiotici finora ricavati, erano prodotti analizzando i microorganismi del suolo, ma già dagli Anni '60 si erano esauriti i batteri coltivabili in laboratorio. Analizzando circa 10mila composti antimicrobici, il team guidato da Kim Lewis ha scoperto che la teixobactina riesce a debellare tre dei batteri più pericolosi e resistenti in circolazione: il Clostridium difficile, il Mycobacterium tuberculous e lo Staphylococcus aureus. Questa molecola riesce ad ottenere i suoi effetti legandosi a bersagli multipli, molecole di lipidi e non proteine, come gli altri antibiotici, rallentando così lo sviluppo di eventuali resistenze.

La minaccia globale dei "superbatteri" - Resistono alle cure antibiotiche e in alcuni casi provocano infezioni mortali. Sono i cosiddetti "superbatteri", che costituiscono la nuova minaccia alla salute globale. Secondo il rapporto sulla resistenza antimicrobica pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2014, questi ceppi "invincibili" hanno causato in totale almeno 25mila morti nella sola Unione Europea e una spesa sanitaria di circa 1,5 miliardi di euro. Dall'India all'Europa e gli Stati Uniti, sono sempre più frequenti i casi di infezioni causate da Streptococchi, Klebsielle ed escherichia coli, che diventano incurabili perché non rispondono agli antibiotici. La minaccia si estende anche ad alcuni ceppi di tubercolosi iper resistenti.

Italia tra i Paesi più a rischio - Il nostro Paese è tra quelli con la più alta percentuale di resistenza per (quasi) tutti i ceppi di batteri. La resistenza ai carbapenemi del batterio Klebsiella Penumonie, ad esempio, in Italia è tra il 25 e il 50%, seconda solo alla Grecia, mentre quella alla terza generazione di cefalosporine, sempre per la Klebsiella, ci vede nella fascia peggiore, quella tra il 25 e il 50%. Lo stesso discorso vale per Escherichia Coli e Acinetobacter, due dei batteri che causano più comunemente infezioni, mentre anche per lo Stafilococco Aureo resistente alla Meticillina (Mrsa), la cui percentuale di resistenza agli antibiotici è in calo in tutta Europa, l'Italia ha percentuali da primato europeo, fra il 25 e il 50%.

Una situazione preoccupante al punto che i pediatri italiani hanno lanciato l'allarme, evidenziando come l'uso eccessivo di questi farmaci ha fatto sì che ormai il "bagaglio antibiotici" si sia "esaurito" e che non si potrà contare su nuove molecole per almeno i prossimi 5 anni.
(Fonte: )

Schumacher, un anno dopo.. Adesso riconosce i familiari, ma la



strada della ripresa è ancora lunga.

Un anno fa una caduta banale quanto tragica cambiò per sempre la sua vita. Rimasta appesa a un filo per mesi. Per vedere la luce fuori dal tunnel Michael Schumacher di strada ancora ne deve fare molta, lui che ha divorato chilometri sui circuiti di tutto il mondo, diventando uno dei miti della formula uno: dall'incidente sulle nevi di Meribel il 29 dicembre 2013 Schumi però non ha mai smesso di lottare, e la sua battaglia per la vita ha portato i suoi frutti. Ancora non parla, ha problemi di memoria, ma "riconosce i suoi cari".

Dal bunker in cui la moglie Corinna ha trasformato la residenza in Svizzera dove il campione tedesco è stato trasferito per la lunga riabilitazione, trapelano i piccoli passi fatti dall'ex pilota in questi mesi. Sei mesi fa l'uscita dal coma, a settembre quella dall'ospedale di Grenoble per fare ritorno a casa fare ritorno a casa. "Non ha ancora ritrovato l'uso della parola e comunica con gli occhi. Comincia comunque a riconoscere i suoi cari, sua moglie e i figli, ma ha grossi problemi di memoria" racconta l'ex pilota e amico di Schumacher Philippe Streiff, paraplegico dopo un incidente in gara del 1989. 'Schumi' starebbe quindi lentamente recuperando parte delle sue facoltà dopo la caduta sugli sci. "Anche la memoria? In futuro può essere... - ha detto -. In un ospedale, in una stanza in cui lo assistevano degli infermieri che lo conoscevano solo di fama, per lui era difficile ritrovare i ricordi. E' anche per questo che è stato portato a casa, perché è probabile che in un ambiente familiare possa ritrovare la memoria molto più velocemente".

Ma Streiff riconosce che il sette volte campione del mondo non ha ancora praticamente capacità motorie. "Michael ha iniziato a lavorare su questo - racconta ancora l'amico -. A lungo termine potrebbe essere in grado di sperare in una passeggiata con le stampelle perché il suo midollo spinale non è stato danneggiato. Ma non possiamo dire nulla, né fare piani". Tutto dipenderà dalla riabilitazione". La famiglia e la voglia di battersi ancora farà il resto.

Facebook: "il 2014 raccontato in un video," ma un padre attacca...



il network: "Così ho rivissuto il dolore per la morte di mia figlia."

ROMA. L'ultima trovata di Facebook permette in questi giorni, a tutti gli utenti sparsi nel mondo, di vedere in un breve filmato i momenti migliori del 2014 ormai agli sgoccioli. Si tratta di una "cartolina digitale" realizzata con una serie di foto già caricate sul proprio profilo accompagnata dal commento: “È stato un anno meraviglioso. Grazie di aver contribuito a renderlo tale”. Di fatto però, questa nuova applicazione sta creando anche diversi malumori soprattutto a quelli che quest'anno vorrebbero dimenticarlo invece che ricordarlo. Per alcuni utenti, infatti, rivivere le tappe di quest'anno significa far riemergere dei ricordi dolorosi.

E' questo il caso di Eric Meyer, scrittore e consulente di web design. All’inizio di quest’anno, infatti, l'uomo ha perso la figlia a causa di un cancro al cervello proprio il giorno del suo sesto compleanno. Ecco che aveva in tutti i modi evitato di guardare il video del suo anno. Tuttavia, Facebook gli ha presentato l'anteprima automaticamente, mettendo il volto della figlia al centro dell’anteprima.

Ecco che i brutti ricordi sono venuti a galla, facendo stare male Meyer. Insomma, questo non è stato un anno bello per tutti: c'è chi ha perso dei familiari, hanno tascorso del tempo in ospedale, hanno divorziato o perso il lavoro. Ecco che Meyer ha subito suggerito una serie di modifiche per evitare inutili strazi ad altre persone che, come lui, non hanno il piacere di ricordare questo 2014. Alla luce di quanto successo, Jonathan Gheller - product manager della funzione di Facebook “L’anno di X”- ha detto di essersi scusato con Meyer per il dolore procurato dalla visione dell’anteprima. «Questa funzione è stata incredibile per un sacco di persone ma in questo caso, chiaramente, abbiamo causato più dolore che gioia» ha detto Gheller al Washington Post. (di: Rosaria Baiamonte)

I superbatteri provocheranno più morti del cancro entro il 2050..

Batterio "escherichia coli"

Ogni anno circa 700 mila persone muoiono a causa della resistenza ai farmaci di alcune malattie come la tubercolosi, la malaria ed il batterio Escherichia Coli.

Basta pensare che solo in Europa e negli Stati Uniti la resistenza agli antibiotici ogni anno provoca la morte di oltre 50 mila persone. Numeri impressionanti che fanno ancora più riflettere se si paragonano ai morti di cancro. Secondo quanto scrive la BBC infatti, entro il 2050 le infezioni resistenti ai farmaci uccideranno 10 milioni di persone in più in tutto il mondo contro gli 8,2 milioni che attualmente muoiono per il cancro. L’economista Jim O’Neill ha rilasciato i risultati di uno studio a lui commissionato dal governo britannico in cui vengono spiegati i costi relativi alla produzione di nuovi farmaci per limitare i danni causati dalla resistenza agli antibiotici.

Per cercare di limitare il problema è necessario che ogni intervento come chemioterapia, trapianti e parti cesarei sia effettuato in modo sicuro e protetto, con gli antibiotici richiesti così da prevenire eventuali infezioni. Se non si utilizzano i farmaci richiesti si rischia di aumentare le possibilità di infezione e spesso si può addirittura arrivare all’impossibilità di portare a termine un eventuale operazione medica. Come sottolinea nel suo studio l’economista Jim O’Neill, i paesi più a rischio sulla resistenza ai farmaci sono Russia, Brasile, India, Cina, Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia: “In Nigeria nel 2050 più di un decesso su quattro sarà attribuibile a infezioni resistenti ai farmaci, mentre l’India andrà incontro a due milioni di vittime ogni anno a causa di questo problema”.

Inghilterra: Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale..


Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale di cancro.

«Prima di morire voglio rivedere il mio Bronwen»,
aveva detto la 77enne Sheila Marsh, malata terminale di cancro ricoverata al Royal Infirmary di Wigan, nel nord dell’Inghilterra.

Il problema, come riporta il Telegraph, è che il Bronwen prediletto dalla nonna, a sua volta amatissima da quattro nipoti, avrebbe avuto più di una difficoltà a raggiungere l’ospedale e non solo perché anche lui avanti negli anni. Sì, i 25 anni dello stallone marrone con il muso bianco equivalgono ai 77 della sua padrona che l’aveva tenuto nella su fattoria fin da quando era un puledrino, ma come far incontrare per l’ultima volta i due visto che la nonna non poteva assolutamente essere trasportata? Ci ha pensato la responsabile dell’accoglienza dell’ospedale, Gail Taylor ad organizzare il meeting che ha commosso l’Inghilterra. La famiglia della malata ha pensato a portare Bronwen nel parcheggio dell’ospedale e gli infermieri hanno attrezzato il letto di Sheila Marsh perché potesse uscire dall’edificio anche solo per pochi minuti. Quando la donna ha chiamato con un filo di voce l’amico di una vita, il cavallo si è avvicinato adagio al letto e ha avvicinato le labbra alla guancia di Sheila. Sì, l’ha baciata per dirle addio. Lacrime e occhi lucidi e silenzio in quel parcheggio diventato il maneggio dell’Haydock Park Racecourse in cui la donna aveva lavorato. Poche ore dopo Sheila è morta.. Con un sorriso. (Fonte: Il Mattino.it)

Vaccini, Aifa: "I primi contro il cancro nei prossimi 3 anni." I primi vaccini terapeutici...


Ancora una decina di anni per ottenere anche le vaccinazioni contro Alzheimer.

ROMA - I primi vaccini terapeutici contro il cancro potrebbero arrivare entro i "prossimi tre anni e gli studi in questo settore sono già in fase avanzata". Ad annunciarlo, parlando della nuove prospettive nel settore delle vaccinazioni, è stato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, in occasione del convegno sulla vaccinazioni in Europa promosso dal ministero della salute nell'ambito del semestre di presidenza Ue.

"Oltre alle vaccinazioni 'classiche' contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione - ha detto Pani - ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l'immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, ed i vaccini contro l'Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni". "Ci saranno vaccini per tutte le età della vita - ha aggiunto Pani - . La tecnologia sta progredendo, e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata". Ciò permette di scoprire "meccanismi vaccinali che rappresentano un'arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie".

Il problema dei costi. Allo studio, ha rilevato il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, "sono dunque vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini 'su misura', tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò - ha concluso - porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato". La questione dei costi è stata sottolineata anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha sottolineato come si stia lavorando ad una "strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini", puntando ad esempio sulla valutazione di meccanismi come quello dell'individuazione di prezzi sovranazionali.

Ebola. Sulla messa a punto di vaccini contro il virus Ebola, l'Europa e le autorità sanitarie mondiali "stanno accelerando", hanno affermato il ministro della Salute Lorenzin e Pani. "Si stanno accelerando i tempi per verificare i vaccini contro il virus Ebola, prima di metterli in produzione su larga scala. Siamo naturalmente orgogliosi" del vaccino italiano, ha detto il ministro, riferendosi in particolare al vaccino della Gsk in produzione a Pomezia. La "politica - ha inoltre sottolineato Pani - è di accelerare ogni procedura, ma chiederemo comunque che i test siano fatti secondo le regole, seguendo una sperimentazione clinica precisa".

La Francia dice "No" alla Germania e si rifiuta di adottare nuovi tagli...


all'economia: “Niente compiti, basta austerity”...Parigi è ormai entrata in piena polemica con il regime di austerity imposto dalla Germania e da Bruxelles e mentre dalla Francia arriva un chiaro segnale di insofferenza, la Merkel risponde alimentando il focolaio: ”fate i compiti”.

È guerra aperta Parigi-Berlino. Michel Sapin, ministro delle finanze francesi, ha fatto intendere senza troppi giri di parole che il Governo francese è stufo di ricevere diktat: così come la Francia «si è assunta le proprie responsabilità» per quanto riguarda i conti pubblici, allo stesso modo l’Unione europea «deve a sua volta assumersi le sue responsabilità, in tutte le sue componenti» per far fronte ai problemi riguardanti la scarsa crescita di tutta l’eurozona e la deflazione. Inoltre, il ministro francese ha rilanciato dicendo che “Non chiederemo ulteriori sforzi ai francesi. Perché il governo adotta la serietà di bilancio per rilanciare il Paese, ma rifiuta l’austerità”, ricordando come le stime del rapporto debito pil siano superiori al 3% almeno fino al 2017.

Il tetto imposto da Bruxelles sarà così sforato per altri 3-4 anni con quote che quest’anno arrivano a toccare il 4.4%.Sarebbe come dire noi sforiamo e non seguiamo i vostri diktat e se non vi sta bene la cosa non ci riguarda, un messaggio forte e chiaro che arriva anche alla Merkel ed alla Germania, convinti di voler perseguire l’asuterity ad ogni costo.

La replica da Berlino non si è fatta attendere con le parole della Cancelliera tedesca: “Non siamo ancora al punto in cui si possa dire che la crisi è alle nostre spalle. I Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere” rimarcando come il patto di stabilità e crescita “si chiama così perchè non può esserci crescita sostenibile senza finanze solide”, ma dimenticando una parte molto importante. Che i compitini si chiedono di fare agli studenti, mentre chi vuol fare politica in maniera seria non può dimenticare che ha un popolo alle spalle.

11 settembre 2001: L'attentato alle torri gemelle, per non dimenticare...(Video)



Per non dimenticare l'11 settembre 2001: una poesia di Mario Luzi che esorta le “gemelle di dominanza” a cercare la pace e ad accantonare l'alterigia.

L’11 settembre 2001 avveniva il ben noto attacco alle Torri Gemelle di New York: oggi, a distanza di tredici anni da quella data noi vogliamo ricordare quanto avvenuto, nella speranza che non debbano più avvenire tragedie simili e che, soprattutto, la pace regni nel mondo. Appello, questo, più che mai sentito in questi giorni in cui i venti di guerra continuano a soffiare, sempre più forti a quanto pare.

Notizie di situazioni drammatiche giungono dai quattro angoli del mondo e confermano che, purtroppo, gli esseri umani non riescono proprio a capire quanto sia preziosa la pacifica convivenza. È incredibile quanto, anno dopo anno, l’umanità appaia sempre più stupida, una stupidità che non ha colore o connotazione geografica o religiosa.

Mario Luzi (1914-2005) ha dedicato una poesia a quel giorno del settembre 2011 e invita tutti – ripetiamo: tutti – a dimettere la propria alterigia e a conseguire, insieme, la pace. Che è delicata come gli steli dei fiori:
"Dimettete la vostra alterigia sorelle di opulenza gemelle di dominanza, cessate di torreggiare nel lutto e nel compianto dopo il crollo e la voragine, dopo lo scempio. Vi ha una fede sanguinosa in un attimo ridotte a niente. Sia umile e dolente, non sia furibondo lo strazio dell’ecatombe. Si sono mescolati in quella frenesia di morte dell’estremo affronto i sangui, l’arabo, l’ebreo, il cristiano, l’indio. E ora vi richiamerà qualcuno ai vostri fasti. Risorgete, risorgete, non più torri, ma steli, gigli di preghiera. Avvenga per desiderio di pace. Di pace vera."

Addio all'attore Robin Williams trovato morto nella sua casa in California. Si sospetta un..


suicidio. L'attore è stato trovato soffocato nella sua casa in California, nella baia di San Francisco. Secondo la polizia si sarebbe tolto la vita. Aveva 63 anni e soffriva di depressione. Il mondo del cinema, da Glenn Close a Steven Spielberg fino a Jeff Bridges e Terry Gillian, lo ricorda con grande affetto.

NEW YORK- “Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore”, ha scritto la moglie, Susan Schneider, in un comunicato che ieri notte ha sconvolto Hollywood e tutto il mondo dello spettacolo, perché dava la notizia della morte a soli 63 anni del premio Oscar Robin Williams. “Ma vi prego di rispettare la nostra privacy – continuava la Schneider - e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo in cui è morto”.

Eppure sarà difficile dimenticare che Williams, protagonista di Popeye, Good Morning Vietnam e soprattutto Will Hunting, Genio Ribelle - che gli valse la prestigiosa statuetta nel 1997 - è morto suicida. Da tempo soffriva per una forte depressione. E il mese scorso era stato brevemente in un centro di recupero per alcolizzati del Minnesota. Aveva annunciato la ripresa di un programma di cura in 12 step, di cui diceva di avere bisogno dopo 18 mesi di lavoro ininterrotto. Aveva provato il trattamento già nel 2006.

L'attore è stato visto vivo per l'ultima volta l'altro ieri 10 agosto alle 22. L'ufficio dello sceriffo, nella contea di Marin, intorno a mezzogiorno ora locale ha ricevuto una chiamata di emergenza secondo cui Williams aveva perso conoscenza e non respirava più. Ma quando gli agenti sono arrivati nella sua villa di Tiburon - nella baia di San Francisco - non dava cenni di vita. Poco dopo i medici hanno firmato il certificato di morte, probabilmente per asfissia: ma la vera causa sarà determinata dall’autopsia.

(il 12 agosto alle 20 ora italiana - le 11 della California -) le autorità della contea di Marin terranno una conferenza stampa.

L'ultimo tweet di Robin Williams risale a 20 giorni fa: un messaggio per il compleanno della figlia Zelda, 25 anni. Ora è lei a salutare il padre, tramite Twitter, con una frase tratta da Il piccolo Principe: "Ti voglio bene. Mi mancherai, cercherò di guardare in su. Z". Gli altri figli dell'attore scomparso sono Zachary di 31 anni e Cody di 19.

Ebola, L’Oms lancia l’allarme: “È la peggior epidemia da quarant’anni." Cosa rischia l'Europa?


L’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Un’emergenza di livello internazionale»

A nove mesi dall’inizio dell’epidemia di Ebola, quando il conteggio dei morti si avvicina ormai a quota mille, l’Oms ha deciso di chiamare tutto il mondo alla mobilitazione contro il virus, che non è mai stato così letale. Con la dichiarazione dello status di “emergenza di salute pubblica di livello internazionale” l’agenzia ha certificato oggi la gravità della situazione, anche se ha ribadito che l’epidemia “si può fermare”, e che non è necessario neanche interrompere i voli per i paesi colpiti purché si rispettino le norme di prevenzione.

Ebola «non è una malattia misteriosa, si può fermare - ha affermato Keiji Fukuda, vicesegretario dell’Oms, durante la conferenza stampa del Comitato di emergenza -. Abbiamo preparato raccomandazioni sia per gli stati affetti che per quelli che ancora non lo sono. La prima è che tutti i paesi in cui c’è trasmissione del virus dichiarino lo stato di emergenza nazionale».
Insieme al nuovo status l’agenzia ha reso noto anche l’ultimo conteggio delle vittime, aggiornate al 6 agosto. Sono 961 i morti per il virus, con 1779 casi. In Nigeria, dove il virus è stato portato da un liberiano sbarcato all’aeroporto di Lagos, i casi sono ora 13, e il governo ha dichiarato lo stato di emergenza stanziando 11,6 milioni di dollari per affrontare l’emergenza.

Lo stato più colpito rimane al momento la Sierra Leone, dove sono stati chiusi i cinema e gli stadi e ci sono forti limitazioni alla circolazione, con 717 casi e 298 morti. Proprio in Sierra Leone, come parte dello sforzo internazionale richiesto dall’Oms, arriverà nei prossimi giorni un laboratorio mobile, destinato all’analisi dei campioni di sangue dei casi sospetti, che attualmente è all’istituto Spallanzani di Roma. «Il laboratorio è qui da noi - spiega il direttore scientifico Giuseppe Ippolito -, era destinato originariamente alla Tanzania».

La struttura si aggiunge a quella, sempre gestita dallo Spallanzani, operativa in Guinea. Non è ancora decisa invece la composizione del team che opererà nel laboratorio, che potrebbe comprendere anche personale italiano. Oltre al laboratorio la Commissione, che ha ribadito che «il rischio che l’Ebola arrivi su territorio europeo è estremamente basso», ha stanziato altri otto milioni di euro, che portano a oltre undici l’impegno complessivo.

L’attenzione, ha rilevato anche l’Oms, deve essere massima soprattutto negli aeroporti internazionali, che per l’Europa sono praticamente l’unico possibile punto d’ingresso per il virus. Nel vecchio continente per ora sono in campo più che altro protocolli d’emergenza nel caso in cui si presenti un passeggero con sintomi sospetti, mentre quelli africani e asiatici hanno predisposto controlli della temperatura a tappeto sui voli provenienti dalle zone colpite. L’Italia è già in stato di massima allerta dallo scorso aprile. «In Italia i controlli sanitari alle frontiere sono efficaci e bene organizzati - spiega Aldo Morrone, primario di Medicina delle Migrazioni dell’Ifo San Gallicano di Roma - e il nostro sistema di sorveglianza epidemiologico è tra i migliori al mondo. Non ci sono quindi rischi di contagio da Ebola’’.

Ultimissime sul Kebab: Allarme dall’Inghilterra, il Kebab Conterrebbe carne di..


topo, gatto e cane. Il governo britannico è preoccupato per il kebab perchè teme sia fatto con carne di topo o altri animali come cani e gatti. Alcuni studi realizzati dalla Food Standards Agency e da altre associazioni dei consumatori in Inghilterra hanno stabilito che il Kebab che viene venduto nel paese non contiene sempre e solo agnello, ma anche carne di origine sconosciuta.

I piatti che venivano serviti come agnello erano in realtà composti anche maiale, manzo, pollo, tacchino o carni che non sono state identificate, senza che sia stato possibile capire se vi era la presenza dell’agnello o di altro.

L’indagine realizzata, ha mostrato che su 60 Kebab che vengono spacciati per agnello, 17 erano stati realizzati mischiando anche altri tipi di carne mentre 5 presentavano una materia prima non identificabile. Un altro studio, che ha analizzato 145 campioni di Kebab, ha determinato che 43 di questi non erano stati cucinati esclusivamente con agnello.

Diffusa la notizia, è stato interpellato il vice ministro britannico Nick Clegg, a cui è stato chiesto in onda sulla radio LBC se esiste la possibilità che al posto dell’agnello siano state usate carni meno costose, come quelle di cani, gatti o topi, come riportano diversi quotidiani internazionali, tra cui il The Telegraph.

“Certo che mi preoccupo se stanno vendendo spiedini di ratto. Penso che le autorità sanitarie dovrebbero iniziare a lavorare su questo”, ha detto Clegg, mentre il governo ha una procedura ufficiale di analisi per approfondire la vicenda. Oltre alla qualità discutibile delle carni utilizzate, gli autori dello studio avvertono altresì che il kebab è generalmente un prodotto poco sano, a causa del suo alto contenuto di sale e grassi saturi. (fonte: Il Messaggero.it)

ULTIMISSIME su Schumacher: Losanna, comincia la riabilitazione dopo..


il coma. L’amore è capace di miracoli e nel caso di Michael Schumacher si sta dimostrando un aiuto formidabile. La vicinanza dei suoi cari, l’affetto della famiglia, i dialoghi continui con cui la moglie cerca di stimolarlo, hanno contribuito agli importanti passi avanti degli ultimi mesi. Schumi non ha ancora recuperato la parola e il movimento, dovrà reimparare a mangiare e a fare qualsiasi altra cosa, ma ha momenti di coscienza sempre più lunghi, frequenti e profondi. Soprattutto c’è la certezza che riconosca le persone a lui più vicine. Dà piccoli segnali: per esempio il movimento degli occhi.

Reagisce a quello che gli viene detto e riesce in qualche modo a comunicare. E questi cenni sono più forti quando a parlargli è la moglie Corinna, a cui è legato da più di vent’anni. Ecco perché il trasferimento di Schumacher due giorni fa all’Ospedale universitario di Losanna, distante appena trenta chilometri da Gland, è stata una svolta pure per la famiglia, che è rinata. “Anche il semplice fatto di poter tornare a casa per il pranzo ha valore”, spiega la portavoce Sabine Kehm.

C’è ottimismo. Perché essersi risvegliato dal coma e poter cominciare la riabilitazione neurologica è un grosso passo avanti per Schumi. Per Michael è stato ricavato uno spazio apposito, all’interno dell’ospedale, vigilato dalla sicurezza. Pur essendoci casistiche, il recupero in questi casi è molto individuale: perciò i medici, un team di 20 specialisti, non si sbilanciano su quello che Schumacher potrà tornare a fare e sul tempo che servirà, forse anni. Per il campione tedesco ci sarà anche Errigo, una macchina perfezionata proprio a Losanna che serve a simulare il movimento.

Si chiama Kepler-186f il nuovo pianeta simile alla terra con acqua in superficie..


Il satellite Kepler lanciato nello spazio nel 2009 alla ricerca di pianeti simili alla terra ha scoperto un nuovo pianeta molto simile al nostro chiamato Kepler -186f, dista dalla Terra "soli" 500 anni luce..«Abbiamo scoperto il cugino della Terra». Annuncia Thomas Barclay, del Bay Area Environmental Research Institute al centro Ames della Nasa, in California.

Il nuovo pianeta Kepler-186f ruota attorno ad una stella che è circa la metà del nostro sole, ed è un tipo di astro, noto come nana rossa, molto diffuso e comune nella galassia.

Gli astronomi non hanno ancora potuto stabilire la massa esatta e la sua composizione ma varie ricerche compiute negli ultimi mesi fanno ritenere che la sua natura sia rocciosa.
Il suo giro intorno all'astro "nana rossa" non è di 365 giorni ma bensì di 130 giorni.

È la prima volta che si scopre un pianeta extraterrestre della stessa taglia del nostro, del quale sembra avere diversi elementi in comune. Intanto non è molto lontano da noi in termini astronomici: appena 500 anni luce, nella costellazione del Cigno. E la sua stella-madre, nel mezzogiorno del pianeta, brilla e riscalda come il nostro Sole un'ora prima del tramonto o all'alba in primavera.

Ma come hanno fatto gli astronomi a individuare questo pianeta e a misurarne le caratteristiche? Per portare a termine questa grande sfida osservativa, si sono serviti di due fra i telescopi più grandi del pianeta, entrambi installati sulla cima del Mauna Kea alle isole Hawaii. Il primo, Gemini Nord, è un telescopio riflettore da 8 metri di diametro, mentre il secondo è il riflettore Keck II da 10 metri di diametro. Questi strumenti sfruttano tecnologie di altissimo livello, che consentono di raggiungere risoluzioni angolari altissime. In particolare gli astronomi hanno sfruttato una tecnica chiamata "interferometria a macchie" offerta dal Gemini e l'alta qualità delle ottiche adattive del Keck II. Le osservazioni del Keck e di Gemini, combinate con altri dati e calcoli, ci hanno permesso di essere sicuri al 99,98% che Kepler-186f è reale", ha commentato Thomas Barclay co-autore del lavoro e membro del team della missione Kepler.
Chissà che forse non ci sia anche la vita simile alla nostra?

Michael Schumacher - ultime notizie del 5 aprile: Schumi comincia a


muovere gli occhi, in Bahrain si prega per lui. La cautela è ancora d'obbligo, ma il comunicato ufficiale diffuso questa mattina dalla manager e portavoce Sabine Kehm da grande speranza a tutti i tifosi, perchè parla di "progressi nella fase di risveglio" e che mostra "momenti di coscienza". Arrivano dunque conferme importanti sulla notizia che tutti attendono ormai da oltre tre mesi, da quel fatidico 29 dicembre in cui il sette volte campione del mondo di formula 1 subì l'incidente che lo ridusse in coma e per il quale è ancora ricoverato presso l'ospedale di Grenoble. Il cammino verso la guarigione certo sarà ancora lungo, ma la fine del tunnel appare adesso decisamente più vicina, perchè a questo punto Schumi non si troverebbe più in stato vegetativo.

Notizia Shock: Cancro trasmesso nei vaccini? Lo ammette l’azienda MERCK.. (Clicca immagine per leggere)


Una notizia che circola da qualche mese all’interno della rete
e che coinvolge una delle aziende farmaceutiche più famose al mondo: parliamo infatti dell’azienda Merck che, secondo quanto riportato da molti siti autorevoli, pare essere colpevole di aver inoculato il virus del cancro attraverso l’utilizzo dei vaccini. L’azienda farmaceutica MERCK ha confessato, la tragedia mondiale che sembrava frutto di una mente squilibrata purtroppo invece è una realtà con cui bisognerà confrontarsi. L’azienda ha ammesso di aver inoculato il virus del cancro per mezzo dei vaccini.

A questo proposito è necessario ricordare le parole proferite dal professor Veronesi (uno dei massimi esperti nel settore dell’oncologia) qualche anno fa, secondo cui: “Durante questi ultimi tempi (correva l’anno 2008) abbiamo registrato un incremento del tasso dei tumori. Prima si ammalava una persona su 30, ora una persona su 3“.

L’intervista sconcertante che sta facendo discutere la critica internazionale, censurata in parte per questioni di sicurezza, è stata condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per conto dell’emittente televisiva di Boston WGBH. A causa dei suoi pesanti contenuti (in cui viene a galla il fatto di aver trasmesso molti virus, fra i quali quello noto come SV40, presente nelle scimmie rhesus.) l’intervista è stata tagliata dal libro “The Health Century”.

La scioccante intervista ovviamente censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackell Science la potete leggere qui: Trascrizione dell’intervista di Dr. Maurice Hilleman sui vaccini.
SARA' VERO??..Non abbiamo altre notizie al riguardo.

U.S.A. Ecco la coppia più longeva attualmente in vita: sposati da 81 anni..(Leggi e guarda il video)


John ha 101 anni e la moglie Ann Betar ne ha 97. Si sono sposati il 25 novembre 1932. Il loro segreto? "Vivere nella gioia senza andare oltre i nostri mezzi". Un lungo viaggio chiamato amore: ottantuno anni l’uno accanto all’altra. Per John e Ann Betar il regalo di San Valentino è una immagine. Il loro matrimonio, avvenuto ottantuno anni fa nel Connecticut, Stati Uniti. John e Ann sono la coppia più longeva degli Stati Uniti. Lui ha 101 anni e lei 97 anni e il 14 febbraio nella festa degli innamorati a Fairfiled, è stato riconosciuto il loro record negli Stati Uniti e nel mondo. I due si sono sposati il 25 novembre 1932 e quest’anno andranno ben oltre le nozze di platino; hanno cinque figli, 14 nipoti e 16 pronipoti.
L’amore è iniziato da ragazzini e non è stato privo di travagli: i genitori di Ann avevano promesso la giovane in sposa ad un altro ma pur di stare assieme la coppia decise di scappare. Lo scorso anno fu premiata una coppia di Las Vegas, con alle spalle 78 anni di matrimoni. John e Ann hanno visto alternarsi ben 14 presidenti degli Stati Uniti, da quando, all’epoca, nel 1932, era in carica Herbert Hoover. Il segreto della loro unione? “Vivere nella gioia - ha detto John - senza andare oltre i nostri mezzi”.

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