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È boom di pensioni anticipate con "Opzione donna"...


Tutti in pensione anticipata con l'"opzione donna." La paura dell'innalzamento dei requisiti per la pensione sta facendo scegliere l'opzione donna: ma conviene rinunciare tanto all'assegno mensile?

Sono stati resi noti i dati delle lavoratrici che hanno preferito andare in pensione anticipata con l'opzione donna, facendo valere i requisiti raggiunti entro il termine del 2015. E sono cifre che rivelano il boom delle adesioni alla forma di anticipo pensionistico, testimonianza del fatto che chi può va in pensione il prima possibile, proprio per evitare gli innalzamenti dei requisiti anagrafici, oltre alle incertezze sui tagli alle pensioni. I dati sono racchiusi nel rapporto per il 2015 dell'Istituto nazionale di previdenza e rilevano che il ricorso all'opzione donna è stata anche più alto rispetto alle attese.
Opzione donna: quante lavoratrici l'hanno scelta?

Il deciso passo in avanti nella scelta dell'opzione donna come forma di pensione anticipata si è avuto negli ultimi due anni: nel 2014 sono state 11.568 le donne del settore privato a sceglierla più altre 3.911 del settore pubblico. Nello scorso anno, invece, ben 19.905 lavoratrici del privato e 8.297 tra le statali hanno preferito l'opzione donna. Nel totale, dal 2008 al 2015, 47.681 donne del privato e 16.973 del pubblico sono andate in pensione usando l'opzione, ma nei primi anni si contavano appena alcune decine o centinaia di adesioni. Fino al termine del 2015 (e in attesa di una proroga per il 2016 e per i prossimi anni), l'opzione donna può essere scelta da chi ha compiuto 57 anni e tre mesi di età (per le donne del settore autonomo occorre un anno in più), ma con lo strumento, secondo quanto riportato nel rapporto, si va in pensione anticipata anche di sette oppure di otto anni.
Opzione donna 2016, qual è il taglio dell'assegno mensile per la pensione anticipata?

A requisiti raggiunti (entro il 31 dicembre 2015 l'ultimo traguardo in vigore) mediamente le donne optano di ritardare l'uscita da lavoro di un anno: è consentito dal cosiddetto meccanismo delle finestre mobili ed infatti si attende una nuova ondata di lavoratrici che potranno far valere il raggiungimento dei requisiti già maturati. Ma occorrerà farsi due calcoli della convenienza dell'uscita anticipata a fronte della perdita di pensione: nel rapporto si legge che il mensile medio delle lavoratrici che hanno scelto l'opzione donna è di 977,00 euro, con un taglio del 35 per cento rispetto a quanto avrebbero percepito se avessero scelto la pensione anticipata liquidata nel 2015. La decurtazione sarebbe stata, conseguentemente, ancora più alta se raffrontata alla media delle pensioni di vecchiaia che implicano, da parte dell'Inps, il versamento di un assegno integrale di pensione.

Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web.


Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web, sarebbe coinvolto anche un calciatore del Boavista.

Secondo le prime ricostruzioni, la giovane, dopo avere partecipato a una festa in una favela di Rio de Janeiro, è stata drogata e stuprata da un gruppo di persone che hanno filmato gli abusi per poi pubblicarli su internet. Quattro sospetti sono intanto stati identificati: tra loro, spiega la stampa locale, c'è il giocatore del Boavista "Luquinhas".

Alle forze dell’ordine, la ragazza ha raccontato di essere andata nella baraccopoli sabato scorso per partecipare a una festa. Dopo essersi recata in casa di Luquinhas, con cui – sostengono i media – manteneva una relazione da circa tre anni, la ragazza ha detto agli agenti di non aver ricordato più niente fino all’indomani, quando si è risvegliata, nuda e drogata, in un’altra casa, circondata da narcos armati che la osservavano ridendo e sbeffeggiandola.

In seguito alla denuncia della giovane la polizia ha emesso 33 mandati di cattura, compreso uno per il fidanzato della sedicenne. Secondo la stampa brasiliana, il giovane fidanzato sarebbe membro di una delle tante gang criminali di Rio de Janeiro e sospetto trafficante della favela Morro da Barao a Jacarepagua, nella zona ovest della città. All'origine delle violenze si ipotizza ci possa essere una vendetta proprio dell'ex.

Il suo caso ha provocato reazioni di shock e rabbia su internet, dove vari gruppi stanno organizzando manifestazioni di protesta “contro la cultura dello stupro”. La maggioranza dei commenti sono stati di appoggio alla vittima, che ha anche risposto ad alcuni e ringraziato. “A far male non è l’utero, ma l’anima, per il fatto di esistere persone crudeli che restano impunite”, ha scritto in uno dei post.

Facebook VOLA, profitti netti triplicati a 1,51 miliardi... (Clicca e leggi tutto)


Facebook surclassa Apple e Google, profitti netti triplicati a 1,51 miliardi. Vola a Wall Street con una trimestrale sopra ogni aspettativa. Il re dei social network si è scrollato di dosso le difficoltà del settore hi-tech e Internet che hanno tradito le grandi rivali: ha riportato profitti netti triplicati a 1,51 miliardi rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. All’indomani della pubblicazione dei conti il titolo della società cofondata da Mark Zuckerberg segna un balzo di oltre il 9%.

Il fatturato è contemporaneamente aumentato del 52% a 5,38 miliardi di dollari rispetto ai 5,26 anticipati. La raccolta pubblicitaria ha rappresentato quasi gli interi ricavi, 5,2 miliardi con un incremento del 57 per cento. Il mobile ha contribuito l'82% del totale delle entrate da inserzioni, in crescita dal 73% di un anno fa. Facebook quest'anno dovrebbe aggiudicarsi il 12% della pubblicità digitale globale.

La società di Mark Zuckerberg, con i conti, ha letteralmente polverizzato le stime degli analisti: gli utili sono stati del 10% superiori alla più ottimistica previsione. In crescita migliore delle attese anche il numero degli utenti mensili attivi: alla fine del primo trimestre hanno raggiunto gli 1,65 miliardi contro gli 1,63 miliardi ipotizzati alla vigilia, in aumento del 15 per cento. Dal mobile sono aumentati del 21% a 1,51 miliardi. Gli utenti quotidiani medi sono cresciuti in tutto del 16% a 1,09 miliardi e sul mobile sono aumentati del 24% a 989 milioni.

“Abbiamo avuto un ottimo inizio d'anno”, ha detto Zuckerberg. Wall Street ha concordato: il titolo nel dopo mercato ha risposto con un rialzo del 9 per cento. Facebook ha anche proposto la creazione di una nuova classe “C” di azioni per effettuare di fatto uno stock split in tagione di 3 titoli a uno. Se approvata, i soci riceveranno due titoli C per ciascun titolo di classe A o B in loro possesso. I nuovi titoli non avranno diritto di voto preservando il controllo della società nelle mani di Zuckerberg. (Fonte: IlSole 24ORE)

Ha subito violenza a 8 anni, dopo 6 anni il suo stupratore esce di prigione e...


Bradford (Inghilterra) Ha subito violenza a 8 anni, dopo 6 anni il suo stupratore esce di prigione, e lei lo ammazza, ma il Giudice la assolve.

Ha subito una violenza inaccettabile quando era solo una bambina. Uno stupro che le ha rovinato per sempre la vita. Ma il suo carnefice, dopo solo sei anni di carcere, è tornato libero. E lei non l’ha sopportato, quindi l’ha ucciso. Ecco la strabiliante decisione del giudice nei confronti della ragazza.

Quante volte gridiamo alla malagiustizia, chiedendoci quali siano i criteri che guidano le decisioni di un giudice che spesso da fuori sembrano così ingiuste, illogiche, insensate? Non stavolta: la sentenza di cui stiamo per parlare è con ogni probabilità quella che avrebbe pronunciato anche l’opinione pubblica. Non è successo in Italia, bensì nel Regno Unito, ma di casi come questo – conclusione e sentenza a parte – è pieno, purtroppo, anche il nostro Paese.

Un pedofilo. Una bambina violentata. Un’infanzia devastata, cicatrici inimmaginabili che non se ne vanno e non se ne andranno, che nemmeno si schiariscono né tendono a farsi meno evidenti. Un dolore pulsante che non si placa col passare degli anni. L’interrogativo costante di come sarebbe stata la vita senza le violenze di quel mostro. E una conseguente, insanabile, sete di vendetta. A Bradford, nel 2009, una bambina di soli 8 anni è stata violentata da un uomo di 55, che ha approfittato del suo corpo rovinando la sua mente, gli anni futuri, un bocciolo di vita che era tutta una promessa.

Il pedofilo è stato condannato e rinchiuso in carcere, ma – come spesso accade in questi casi, che ci lasciano attonite e senza parole – ha riguadagnato la libertà già lo scorso anno, dopo aver scontato una pena di soli sei anni. La vittima, sapendo che a lei non sarebbe bastata una vita intera per riprendersi da quanto le aveva fatto quello che definire uomo è davvero impossibile, è rimasta comprensibilmente delusa dalla giustizia, amareggiata e divorata dalla rabbia. “Se la giustizia non funziona – sembra che abbia pensato – allora mi farò giustizia da me”. E ha deciso di vendicarsi, non sopportando la libertà del pedofilo dopo così poco tempo, impotente e impossibilitata ad accettare che il mostro avrebbe potuto colpire di nuovo, lei o qualcun altro, che si sarebbero potuti reincontrare o, comunque, che lui avrebbe potuto vivere una vita serena mentre la sua era tormentata dai fantasmi.

La ragazza, ormai adolescente, si è quindi presentata a casa del pedofilo armata di un coltello; quando l’uomo le ha aperto la porta, gli ha comunicato senza esitazione le sue intenzioni:

"Ho intenzione di ucciderti."

E così ha fatto, accoltellandolo al petto dinanzi allo sguardo dei suoi due figli. Dopo aver commesso l’omicidio non è fuggita, né si è sottratta alla sue responsabilità. Tutt’altro: si è consegnata spontaneamente alle autorità, assumendosi la colpa dell’omicidio. Ma non sconterà una pena in carcere: il giudice responsabile del procedimento non solo si è opposto, rifiutando di comminare alla ragazza una pena detentiva, ma si è offerto di pagarle le spese processuali. Motivo: ha riconosciuto la delusione della vittima, la sua sfiducia nella giustizia, la rabbia, la voglia di vendetta.

Il giudice, Jonathan Durham Hall, ha dichiarato che:
"Sarebbe una vergogna mandare una sopravvissuta come lei in prigione. Ha agito come una persona che ha perso ogni fiducia nel nostro sistema legale."

Per la giovane, quindi, l’autorità giudiziaria si è limitata a disporre un periodo di due anni in un centro di riabilitazione per minori.

E voi che he ne pensate? (Fonte: AllNews24)

"Mix di farmaci" l’ultima assurda moda che dilaga tra i giovani...


L'ultima moda giovanile (peraltro assurda oltrechè pericolosissima) arriva, ovviamente, dagli Usa. La chiamano “roulette russa dei farmaci”. Sostanzialmente i ragazzi rubano medicinali a caso dagli armadietti dei loro genitori e li portano alle feste, dei veri e propri “farma-party”. Qui li mescolano e ne ingeriscono grandi manciate, magari prima bagnati con l'alcol, senza sapere cosa stanno assumendo (e senza poterlo spiegare a chi li soccorrerà, in caso di successivo malessere, peraltro molto, molto probabile). La moda, neanche a dirlo, è pericolosissima e nei casi peggiori può portare anche alla morte. È l'allarme lanciato dalla Food and drug administration (Fda), l'agenzia Usa che regola i farmaci, che sul suo sito ha pubblicato un video in cui spiega come evitare questi incidenti. È così che nel corpo dei ragazzi finiscono antidepressivi mescolati ad antidolorifici, banali farmaci da banco contro il raffreddore e sostanze ben più potenti e, se prese in questo modo, pericolosissime.

Accanto a questi abusi, possono verificarsi altri incidenti con i farmaci in casa con i bambini più piccoli, che ''sono attirati dalle confezioni colorate delle pillole, che scambiano per caramelle - rileva Connie Jung, farmacista Fda - o perché magari i farmaci vengono smaltiti in modo non corretto e li trovano così nella spazzatura''. Ogni anno oltre 60mila bambini finiscono al pronto soccorso per l'assunzione di medicinali, sottolinea l'Fda, fatta mentre un adulto non li guardava. La soluzione ''è chiudere i farmaci a chiave e metterli in posti - conclude Jung - dove non li possono raggiungere, al di fuori della loro portata''. L'unico dubbio che viene è: per evitare che mode folli come queste dilaghino fra i giovani non sarebbe meglio anche evitare di... lanciare l'allarme sulle nuove mode? Il rischio è che gli appelli determinino più un effetto emulazione che un effetto deterrente.

È lui l'eroe di Natale: Poppy cane eroe salva bimba...


smarrita: l'ha scaldata tutta la notte.
Una storia natalizia che arriva dall'Australia: una bimba di due anni che si era smarrita è stata salvata dal suo cane, Poppy. Il piccolo meticcio ha vegliato per sette ore la sua padroncina scaldandola col suo pelo e quando ha udito i soccorritori coi suoi latrati li ha condotti fino alla piccola Sophia.

La bimba e il suo cagnolino sono stati trovati a pochi metri da una pericolosa diga nei pressi di Warragul, cittadina a sudest di Melbourne. La piccola si era persa mentre giocava fuori di casa, fortunatamente Poppy ha seguito la sua padroncina tenendola lontano dai pericoli.

"E' stato fondamentale per il salvataggio", ha detto ai media australiani il sergente Graeme Carter della polizia di Warragul. "E' stato lui a segnalarci la presenza di Sophia con il suo abbaiare".

La bimba al momento della scomparsa aveva solo una maglietta e un pannolino e non indossava nemmeno le scarpe. La fredda notte australiana avrebbe potuta ucciderla ma il caldo del suo cane ha evitato il peggio. "Eravamo certi che l'avrebbe protetta", ha detto la nonna di Sophia". E ora per Poppy un po' di riposo e un lauto pasto come ricompensa.

Nascono 4 gemelli monozigoti: “miracolo” al Gaslini di Genova..


Genova - Vittoria, Costanza, Geremia e Marcoantonio. Si chiamano così i 4 gemelli nati il 4 dicembre da Maria Antonietta e Andrea. È un caso rarissimo di gravidanza quadrigemina, dove per la prima volta in Italia hanno visto la luce una coppia di maschi identici, ed una coppia di femmine identiche.

|Fotogallery: Gaslini, nascita record: 4 gemelli omozigoti|

Sono tutti in buone condizioni nonostante il basso peso alla nascita e sono ora ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Gaslini. Una storia di medicina d'avanguardia e coraggio: in seguito ad un problema di infertilità al primo tentativo di fecondazione in vitro gli embrioni erano andati incontro a divisione, con la creazione di due set di gemelli identici, monozigoti.

La gravidanza da bigemina è diventata quadrigemina. Alla coppia era stata illustrata la possibilità dell'interruzione selettiva di gravidanza, per evitare i rischi importanti di parto pretermine dovuti alla gravidanza multipla. Nonostante il consiglio di procedere ad interruzione di gravidanza di una coppia di gemelli, la coppia ha deciso di andare avanti.

«Non abbiamo mai pensato di abortire - spiega la mamma - ci siamo aggrappati alla fede. Ho pensato sono dentro di me e li devo far nascere, se non c'è stato nessuno prima di me, devo essere io il primo caso positivo per un'altra donna, oggi sappiamo che è andata così, abbiamo i nostri piccoli e possiamo dare coraggio agli altri, è un grande risultato».

«L'eccezionalità dell'evento è almeno duplice - spiega il prof. Dario Paladini, responsabile del dipartimento di Medicina e Chirurgia fetale dell'ospedale Gaslini - per la prima volta in Italia, a quanto noto, sono nate due coppie di gemelli identici. È infatti noto che le pratiche di Procreazione Medicalmente Assistita sono associate ad un aumento dell'incidenza di divisione embrionale precoce, tuttavia a oggi sono stati pubblicati solo 2 casi precedenti in cui è avvenuto lo stesso processo. Ma, da quanto emerge da una rewiev critica della letteratura scientifica, in entrambi i casi le coppie hanno optato per l'interruzione delle gravidanze». (Fonte: IL SECOLO XIX)

Belen Rodriguez interviene contro i "pagliacci" che pubblicano su facebook diete a


suo nome.

«Pazzesco!! Con la dieta consigliata da Belen in TV ho perso 14 kili in soli 28 giorni!», «Avete qualche chilo di troppo e non sapete come fare? Provate questo nuovo metodo che ha sorpreso ormai già milioni di persone», o ancora «Finalmente la bellissima BELEN ha svelato il PRODOTTO che usa per ottenere il suo strepitoso fisico, il PRODOTTO è possibile vederlo e ordinarlo da qui»: sono solo alcuni dei post che da mesi invadono il profilo Facebook di Belen Rodriguez e di molte pagine su facebook.

Centinaia di messaggi che, sfruttando la bacheca della bellissima showgirl argentina, pubblicizzano prodotti dietetici e diete che sarebbero in grado di far perdere diversi chili in pochi giorni, e, per di più, senza il consulto di un medico. Così, stanca, di queste continue intrusioni ma soprattutto di vedersi associata a queste pubblicità, Belen ha messo le cose in chiaro una volta per tutte.

«Ci tenevo tanto a precisare che tutti gli utenti che promuovono diverse diete consigliate da me sono dei pagliacci! Ma la volete smettere con queste cavolate?», ha scritto la showgirl su Facebook dissociandosi dunque da questo tipo di pubblicità che farebbe guadagnare soldi a chi le pubblica sfruttando la sua immagine. Una presa di posizione che i suoi fan hanno decisamente apprezzato. (Fonte: IL SECOLO XIX)

Le regioni: "Niente scuola per i bimbi non vaccinati" (Clicca per leggere)


"Non vietiamo l'accesso alla scuola pubblica ma ci poniamo il tema che la frequenza della scuola sia coerente alle vaccinazioni obbligatorie", ha osservato il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi.

Il piano vaccinale andrà il 20 ottobre alla Conferenza delle Regioni e successivamente, teoricamente anche lo stesso giorno, alla Stato-Regioni.

Che all'accesso nella scuola sia presentato il libretto vaccinale è già previsto nel Piano Vaccinale attuale del ministero della Salute. Se c'è un bambino immunodepresso e il compagno di banco prende una malattia infettiva, è giusto che venga tutelato. Secondo il responsabile del coordinamento degli assessori, si trattava di tempi in cui la copertura era totale, mentre al giorno d'oggi esistono realtà molto eterogenee e alcune province presentano tassi molto bassi, che arrivano anche all'85% di soggetti vaccinati. E' un tema sul quale tutti gli assessori hanno concordato che bisogna parlarne ma non vietiamo nulla. "Credo che tra Governo e Regioni se ne debba discutere e assumere una posizione", ha dichiarato l'Assessore Venturi.

Per i più giovani, bambini e ragazzi, la stessa propone di inserire l'antivaricella tra i vaccini raccomandati, insieme a quello contro il meningococco B e l'antirotavirus. "Nel testo definitivo verrà quindi messa in evidenza la necessità di un migliore consenso informato, con l'aiuto di pediatri di libera scelta e medici di base" ha spiegato D'Incecco.

I PEDIATRI - Intanto l'Associazione culturale pediatri (Acp) alza la voce e scrivono direttamente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

"Di ben 22 apparati indipendenti che pensano, si organizzano, decidono in modo diverso e a volte contrastante " e continua la lettera rimarcando " Spesso poggiando su interessi diversi da quello della salute (allontanando i cittadini dalle vaccinazioni), vanifica tentativi di verifica e controllo impedendo una attenta politica di prevenzione - continuano nella lettera - produce sprechi enormi con la moltiplicazione di commissioni, gare di appalto, obiettivi differenti, e offende l'epidemiologia".

I dati del 2014 hanno evidenziato come nessun vaccino sia riuscito a raggiungere il 95% della copertura sul territorio italiano. L'allarme arriva direttamente da uno studio condotto dalla Società italiana di igiene e medicina preventiva (siti) e dal ministero della Salute. "Per invertire il trend serve innanzitutto che si vari il nuovo Piano vaccinale, ma anche un maggiore lavoro sulla comunicazione, specie sui social media che sono la fonte principale della disinformazione".

La misura è una conseguenza del fatto che, recentemente, il numero dei bambini vaccinati è calato in maniera vertiginosa: sono molti, infatti, le famiglie che rinunciano a "immunizzare" i propri figli.

Campania, Calabria, Veneto, Emilia Romagna e Provincia di Trento sono le uniche sopra il 50% mentre in fondo alla classifica ci sono provincia di Bolzano e Abruzzo che non arrivano al 40%.

Usa poche ore fa, ex veterano settantenne blocca giovane che voleva fare strage..


di bambini.E' accaduto a Morton, nell'Illinois. L'aggressore è entrato in una biblioteca dove si stava tenendo un corso di scacchi. Era armato con due coltelli.

WASHINGTON - Un ex militare americano settantenne è riuscito a bloccare un giovane che voleva fare una strage di bambini in una biblioteca, utilizzando le tecniche di combattimento corpo a corpo imparate sotto le armi 50 anni prima. Lo riferisce il sito del Pekin Daily Times.

James Vernon, 75 anni, tecnico in pensione e veterano dell'esercito, martedì 13 ottobre stava tenendo una lezione di scacchi con 16 bambini fra i 7 e i 13 anni, nella biblioteca di Morton, una cittadina dell'Illinois. All'improvviso nel locale si è presentato un giovane di 19 anni, Dustin Brown, con due coltelli da caccia, uno in ciascuna mano, gridando "Ucciderò della gente!".

I piccoli si sono rifugiati sotto i tavoli, mentre Vernon ha affrontato il giovane. "Ho cercato di parlargli, di calmarlo - racconta -. Non ci sono riuscito, ma ho distratto la sua attenzione e l'ho tranquillizzato un po'. Gli ho chiesto se era di Morton, se era andato al liceo. Gli ho chiesto che problema aveva. Mi ha detto che la sua vita faceva schifo". Mentre parlava, il veterano si è avvicinato a Brown, lo ha fatto indietreggiare e si è messo fra lui e la porta, con i bambini dietro. Questi ne hanno approfittato per scappare dalla stanza.

Il giovane ha aggredito l'anziano coi coltelli, ma questo ha reagito utilizzando le tecniche del combattimento corpo a corpo imparate nell'esercito negli anni Sessanta. La lotta è durata circa 90 secondi. Il veterano è stato ferito gravemente alla mano sinistra, ma è riuscito a immobilizzare l'aggressore, che è stato poi arrestato. Dustin Brown era libero su cauzione con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. "Ho fallito la mia missione di uccidere tutti", ha detto alla polizia. Vernon ha avuto un tendine e due arterie della mano sinistra recisi. "Se avessi avuto un'arma da fuoco - ha commentato - la storia sarebbe andata diversamente". (Fonte: La Repubblica)

Il canone Rai in bolletta: se non hai tablet o smartphone devi dimostrarlo.. (Clicca per leggere)


La nuova procedura all'insegna del terrorismo fiscale: le compagnie elettriche obbligate a segnalare all'Agenzia delle Entrate gli evasori. Non hai tv o tablet? Devi portare le prove.

La parola chiave dell'articolo 12 della legge di Stabilità sulla tv pubblica è «presunzione». Lo Stato, d'ora in avanti, presume che chi abbia l'elettricità abbia anche «un apparecchio radio-ricevente», vecchia definizione risalente al regio decreto del '38 che il governo non modifica ma integra con questa aggiunta: «La presunzione (di possedere in casa un apparecchio radioricevente, (ndr) sussiste in caso di esistenza di una utenza per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico con residenza anagrafica presso il luogo di fornitura». Il canone Rai viene portato da 113,50 a 100 euro (95 nel 2017, promette Renzi), e sarà diviso in rate con scadenza da definire. Si pagherà una volta sola anche se si hanno più case.

I termini, i criteri e le modalità per il pagamento del canone saranno definiti con decreto legge «sentita l'Autorità per l'Energia» (che è piuttosto scettica e ha detto di essere disponibile solo a «soluzioni praticabili») «da adottare entro 45 giorni dall'entrata in vigore della legge di Stabilità», e dunque non si può prevedere quando perché di mezzo c'è l'iter in Parlamento. «Il gestore del servizio di fornitura di energia elettrica - si legge nella bozza - non opera come responsabile di imposta ed è tenuto ad informare con cadenza bimestrale l'Agenzia delle Entrate al fine dell'attivazione delle procedure di recupero». In sostanza, ai morosi del canone non verrà staccata la corrente, ma saranno segnalati al Fisco. La sanzione amministrativa per chi evade è fissata pari a cinque volte la cifra evasa, spiega il Quotidiano energia che ha pubblicato l'intera bozza. La multa corrisponde a 500 euro, se si è evaso solo un'annualità di canone, altrimenti anche di più (ma Anzaldi del Pd frena: «Non sarebbe accettabile, lo cambieremo», mentre il Codacons prepara i ricorsi e i gestori elettrici restano in fibrillazione). Ma per il premier la norma è «al riparo da impugnative».

Il vero cambiamento è l'inversione dell'onere della prova, col quale il governo punta a recuperare l'evasione del canone, stimata al 27%. Fino ad oggi si riceveva un bollettino che finiva in molti casi direttamente nel cestino, il nuovo meccanismo è completamente diverso. Il canone verrà infilato direttamente nella prima bolletta che riceveremo, e solo dopo potremo chiedere di esserne esentati, se in grado di dimostrare di non possedere alcun apparecchio per la ricezione tv (gli over 75 restano esentati). «Per i titolari di utenza elettrica, il pagamento del canone avviene previo addebito sulle fatture, di cui costituisce distinta voce». Per superare la «presunzione di possesso» bisognerà prendere carta e penna (dunque «uscire allo scoperto», gongolano già in Rai) e scrivere all'Agenzia delle entrate tramite un'autocertificazione («Io sottoscritto dichiaro di non possedere etc...»), «la cui mendacia comporta effetti anche penali» specifica il governo. Significa che chi ha in casa una tv ma non vuole pagare deve rischiare, se vuol farsi togliere le rate dalla bolletta, un controllo con conseguente multa di 500 euro e pure denuncia penale per aver dichiarato il falso. Il governo scommette che chi prima non pagava, pur avendo la tv, ora pagherà. Non è chiaro se chi ha soltanto un computer in casa sia esentato dal canone, anche se il computer permette la visione in streaming dei programmi Rai. A leggere le specifiche Rai sembra di sì. Potrebbe essere questo l'escamotage per gli irriducibili del no al balzello Rai.

È confermato: canone Rai ogni due mesi in bolletta luce... (Clicca e leggi tutto)


Canone Rai a rate ogni due mesi con la bolletta della luce confermata nella legge di Stabilità per il 2016: chi non paga segnalato all’Agenzia delle Entrate.

Questa volta il Governo fa sul serio: la riforma della riscossione del Canone Rai tramite la bolletta della luce è cosa certa, almeno salvo approvazione finale del Parlamento. Il Consiglio dei Ministri ha appena reso note le misure contenute nella legge di Stabilità di fine anno e, come promesso, tra esse c’è la riscrittura delle norme sul Canone della televisione di Stato.

In particolare, il canone Rai andrà a comporre una voce di spesa della bolletta elettrica (che, quindi sarà più cara); l’importo da pagare verrà frazionato in sei rate, da pagare ogni due mesi, e sarà complessivamente ridotto per il primo anno a cento euro (attualmente ammonta ad euro 113,50) e, se la misura funzionerà, a 95 euro nel 2017, con una “curva discendente” negli anni successivi.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha così commentato la nuova misura che mira a ridurre la forte evasione: “Se non lo pagavi, non ti va bene. Ma se lo pagavi, paghi meno”.

L’esecutivo, però, non ha ancora chiarito i tanti dubbi che restano collegati a tale forma di pagamento. Primo tra tutti l’ipotesi di chi, pur avendo la luce in casa, non ha un televisore. C’è poi da risolvere il problema di chi possiede più case e, quindi, paga più utenze della luce: attualmente, infatti, il canone rai viene corrisposto una sola volta per nucleo familiare, a prescindere dal numero di abitazioni e dagli apparecchi. Invece, con la nuova modalità, per quante utenze sono intestate al titolare di uno o più immobili, tanti canoni questi dovrà pagare. Il Governo tenta di risolvere l’impasse stabilendo la regola secondo cui a pagare dovranno essere le prime case, e non le seconde, o, meglio, pagheranno e le utenze residenziali domestiche (conosciute dalle compagnie elettriche). Chi non pagherà la quota del canone sulla bolletta dovrà dimostrare di non aver alcun apparecchio per ricevere la tv.

Il Governo minimizza e promette che, per chi non pagherà, non sarà previsto il distacco della luce, ma solo una segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

Senza contare poi il costo che peserà sugli italiani per la gestione del servizio di riscossione del canone Rai in capo a un soggetto terzo il quale, per tale attività e gestione di denaro, potrebbe volere la sua parte. Insomma, il prospettato risparmio potrebbe essere neutralizzato dalle maggiorazioni per i costi sostenuti dalla società della luce.

Georgia 30/09/2015: eseguita la prima esecuzione di una donna negli ultimi 70 anni..


Kelly Renee Gissendaner era stata condannata alla pena capitale per l'omicidio del marito. Inutili gli appelli, tra cui anche quello del Papa.
Non hanno avuto successo gli appelli e la mobilitazione per impedire l'esecuzione di Kelly Renee Gissendaner: la condanna a morte della donna, 47 anni, alla fine è stata eseguita nella prigione della Jackson County. Si tratta della prima esecuzione di una donna negli ultimi 70 anni in Georgia. La Gissendaner era stata condannata alla pena capitale per l'omicidio del marito nel 1997, ucciso con l'aiuto dell'amante.
L'esecuzione nel carcere della Jackson County era stata ritardata da tre appelli presentati dai legali della donna. Tutti sono stati respinti dalla Corte Suprema. Per il delitto era stato condannato all'ergastolo l'amante della Gissendaner, Gregory Owen. Quest'ultimo, che durante il processo testimoniò contro la sua donna, potrebbe però uscire nel 2022. Gli avvocati della Gissendaner avevano puntato il dito proprio contro il suo amante, accusandolo di aver avuto un ruolo ben più attivo di quello di solo complice.

L'appello del Papa - Per lei anche papa Francesco aveva lanciato un appello contro l'esecuzione. Anche i figli della donna, che intanto avevano perdonato la madre, avevano chiesto inutilmente alla corte di fermare l’esecuzione.

In Oklahoma pronto il boia - Il boia sta per colpire anche in Oklahoma. E' prevista per mercoledì la condanna a morte di Richard Glossip, nel braccio della morte per il suo ruolo nell'uccisione nel 1997 del proprietario del motel Oklahoma City. Glossip si dichiara innocente e ritiene di essere stato incastrato dal vero killer, che sta scontando l'ergastolo e che è stato il testimone chiave per l'accusa di Glossip. A meno di un intervento della Corte Suprema, a Glossip sarà somministrata l'iniezione letale. I legali di Glossip hanno chiesto una nuova udienza nella quale portare nuove prove che dimostrerebbero la sua innocenza. (Fonte: TGCOM24)

Il Papa si schiera coi migranti, Salvini lo attacca: "Nessun perdono ...


17 giugno - La Croce Rossa: verifiche su possibili casi di scabbia. L'appello del Pontefice: "Non chiudete le porte". La replica di Salvini: "Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?"

12:19 - Un gruppo di migranti che da 5 giorni si trova sugli scogli a Ventimiglia, al confine con la Francia, ha chiesto di poter lasciare la scogliera e recarsi alla stazione della città ligure. La Croce Rossa ha spiegato che 17 di loro devono sottoporsi ad accertamenti per stabilire se i sintomi presentati siano attribuibili alla scabbia. Il Papa: "Chiediamo perdono per chi chiude la porta ai rifugiati". Salvini: "Non ne abbiamo bisogno".
Papa Francesco ha auspicato che "la comunità internazionale agisca in maniera concorde e efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate". Il Pontefice ha voluto ricordare i tanti che cercano "rifugio lontano dalla loro terra" e "una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati la loro dignità".

"Vi invito tutti - ha aggiunto il Papa a braccio nel suo appello per la Giornata dei rifugiati - a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita".

Immediata la replica di Matteo Salvini. "Quanti rifugiati ci sono in Vaticano? Il problema è che i rifugiati sono un quarto di quelli che arrivano, noi non abbiamo bisogno di essere perdonati", ha detto a Radio Padania il segretario del Carroccio. "Sono curioso di vedere se a Torino incontrerà qualche sfrattato torinese", ha aggiunto.

La polizia francese, intanto, ha intensificato i controlli in frontiera alla stazione di Menton-Garlaven e alla barriera autostradale de La Turbie. Alla stazione di Garlaven vengono fermati tutti i treni provenienti dall'Italia ed eseguiti i controlli dei documenti.

Secondo quanto appreso da fonti della polizia francese, sui binari che passano dalla zona di confine di Punte San Ludovico, già in territorio francese, è stato collocato un rilevatore acustico per impedire il passaggio a piedi lungo la strada ferrata. (Fonte: TGCOM 24)

Pensioni: cade la maschera a Renzi: "Restituiremo solo una


Sentenza pensioni, Corte costituzionale: via libera al rimborso delle pensioni.

Ma Renzi dice no!..  Cade la maschera al premier: "Restituiremo le pensioni, ma solo una parte." terremo conto della sentenza della Consulta, ma anche del bilancio.

Restituiremo i soldi: a metà. Lo dicono e non è uno scherzo. Dopo il pasticciaccio delle pensioni censurato dalla Consulta, Renzi e i suoi ministri sembrano voler comunque tirare dritto. «Non interveniamo sulle pensioni. Il governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani, non toglieremo niente a nessuno. Il governo Monti ha bloccato l'indicizzazione. Questo blocco è stato giudicato incostituzionale. Ormai ci troviamo a risolvere i problemi provocati da altri». Dichiarazioni rese sul buco-pensioni dal premier ai microfoni di Radio Anch’io, che ieri mattina hanno dato la stura ad un’altra serie di proteste. Mentre il presidente del consiglio dei ministri si rifugiava comunque nell’annuncite («ripenseremo il modello di organizzazione delle pensioni: lo faremo nei prossimi giorni e mesi»), si è infine smascherato da sé, affermando che il governo «restituirà una parte dei soldi». Per farlo, «dovrà agire con il limite della sentenza della Corte e il limite del bilancio». Tra i primi a replicare al premier il leader della Lega Matteo Salvini, che affida il suo commento a Facebook: «Renzi dice ”restituiremo una parte dei soldi” tolti ai pensionati. Una parte? Vergogna, la Lega farà le barricate! Restituire tutto a tutti, con lettera di scuse, e cancellare la Fornero. Siamo pronti a bloccare i lavori in Parlamento».

Ma anche dalla sua maggioranza fioccano le perplessità: con inevitabile terrore di ciò in cui potrebbero tradursi forzature del genere presso l’elettorato chiamato, a milioni, al voto entro le prossime settimane: «Ci auguriamo che, sul tema del ripristino della indicizzazione delle pensioni, prevalga nel Governo l'idea di indicare la soluzione definitiva dopo le elezioni» ha dichiarato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. «Questo - ha spiegato Damiano - consentirebbe di effettuare la scelta avendo perlomeno ascoltato l'opinione di merito delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato, e delle organizzazioni confederali dei pensionati». E magari di evitare spallate dalle urne.

Il consiglio dei ministri, come previsto, è convocato per lunedì prossimo. Al momento l’ordine del giorno non c’è. E forse non è un caso. Nel governo, e anche nel Pd, c’è chi preferirebbe rinviare la soluzione a dopo le elezioni regionali di fine maggio. Per questo non è ancora escluso che lunedì, sul tavolo del consiglio dei ministri, arrivi un testo che parli sì di pensioni. Ma che stabilisca solo i principi generali dell’operazione, senza fissare fin da ora soglie e percentuali, senza dire esattamente quanto sarà rimborsato e a chi. Insomma un decreto ponte per un percorso a tappe. I dettagli arriverebbero dopo, il governo potrebbe fissare un periodo di tempo entro il quale completare tutte le simulazioni del caso.

Nata la pagina facebook che permette agli utenti iscritti sul network di vendere qualsiasi articolo..


Martedi 12 maggio: facebook lancia una nuova pagina per la vendita di articoli di seconda mano degli utenti.

Facebook come eBay: il social network lancia una pagina dove gli utenti potranno mettere in vendita o cercare articoli di seconda mano postati da altri utenti.

Facebook - Sembra che Facebook stia testando una nuova opzione nel News Feed. Si chiama All Sale Groups e ci mostra una Pagina unificata dove trovano posto gli articoli messi in vendita dai gruppi di utenti di cui facciamo parte e dove viene aggiunta la possibilità di cercare altri gruppi aperti al pubblico. In pratica Facebook ha creato una pagina in stile eBay: qui vedremo gli articoli messi in vendita da altri utenti. Se ricordate all'inizio di quest'anno Facebook aveva incrementato le azioni possibili per gli utenti che fanno parte di gruppi di tipo "acquisto e vendita" dando loro la possibilità di fissare prezzi, luoghi, foto e descrizione degli oggetti nei post relativi. E adesso diciamo che sta espandendo questo concetto.

Al momento questa nuova sezione, per chi è così fortunello da essere vittima della fase di test, si trova nella colonna di sinistra del News Feed, subito sotto la voce Elementi salvati. Questa nuova opzione All Sale Groups mostra tutti gli oggetti disponibili all'acquisto presenti nei gruppi di cui l'utente fa parte in modo da fornire un quadro di insieme di tutto ciò che è in vendita.

All'interno di questa nuova pagina ci sarà anche un motore di ricerca interno che però, essendo un motore di ricerca di Facebook, al momento sembra funzionare solo parzialmente. Ma tanto ci siamo abituati ormai, no? In teoria se questa Search funzionasse dovrebbe essere possibile cercare articoli in vendita nei gruppi pubblici con risultati filtrati in base alla categoria prescelta.

Questa funzione attualmente è in fase di test, ma si vocifera che verrà rilasciata in tutto il mondo nel corso delle prossime settimane. Di sicuro questa mossa non farà piacere ad aziende come Craigslist e eBay: vendere merce direttamente su Facebook evita le spese associate a siti di terze parti e fa sì che gli utenti stiano maggiormente sulla piattaforma. I pro? E' un sistema veloce, economico e più facile rispetto a eBay. I contro? Non esiste ancora nessun sistema per verificare la credibilità di un venditore.

Eliminare lo stress in modo naturale ? Oggi si può, ecco il cibo che...


Contro lo stress e lo stress post-traumatico mangiate mirtilli: uno studio americano rivela che mangiare frutti di bosco (in particolar modo i mirtilli) aiuta a superare i disturbi legati a esperienze forti ed allevia lo stress.

Lo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università della Louisiana, presentato al meeting Experimental Biology che si è tenuto a Boston, rivela che mangiare mirtilli è un ottimo supporto nel superamento degli stress post traumatici, e rende più efficace il supporto della psicoterapia e del trattamento farmacologico utilizzato per questo tipo di disturbi.

Secondo quanto si apprende dallo studio americano, condotto su cavie da laboratorio, i mirtilli sono in grado di aumentare la secrezione di serotonina, neurotrasmettitore responsabile dello stato del nostro umore. I roditori sottoposti all’esperimento hanno infatti mostrato evidenti segnali di miglioramento. Nutriti con mirtilli, i topolini hanno reagito con maggiore vigore ai nuovi incontri avuti con il loro nemico con eccellenza, il gatto, che aveva prodotto in loro i tipici sintomi dello stress post-traumatico nei precedenti incontri.

Per tali ragioni, gli studiosi dell’università americana ritengono che i mirtilli possano aiutare i pazienti affetti da stress (che oggi rappresentano l’8 per cento della popolazione mondiale) a tollerare meglio l’impatto dei farmaci antidepressivi sulla loro psiche.

I mirtilli, oltre a risultare efficaci anche nel trattamento dei traumi psicologici, sono frutti di cui da tempo sono note le caratteristiche benefiche legate alla presenza di antociani e vitamina C. Ottimo alimento antiossidante, il mirtillo è infatti un tonico per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e contrasta con efficacia lo stress ossidativo generato dall’accumulo di radicali liberi nell’organismo, che spesso sfocia in patologie degenerative come i tumori e il morbo di Alzheimer (e fanno bene a chi soffre di pressione alta).


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