Suor Cristina la vincitrice di "The voice of ITaly 2014" (Video)

Dichiaro ufficialmente aperta la stagione delle grandi docce. (Video)

Lettera della moglie al marito.. E che risposta!


Caro marito,
ti scrivo questa lettera per dirti che ti lascio per qualcosa di meglio. Sono stata una brava moglie per te per sette anni e non devo dimostrartelo. Queste due ultime settimane sono state un inferno. Il tuo capo mi ha chiamato per dirmi che oggi ti sei licenziato e questa e’ stata solo la tua ultima cazzata. La settimana scorsa sei tornato a casa e non hai notato che ero stata a farmi i capelli e le unghie, che avevo cucinato il tuo piatto preferito ed indossavo una nuova marca di lingerie. Sei tornato a casa e hai mangiato in due minuti, e poi sei andato subito a dormire dopo aver guardato la partita. Non mi dici più che mi ami, non mi tocchi più. Che tu mi stia prendendo in giro o non mi ami più, qualsiasi cosa sia, io ti lascio. Buona fortuna!
Firmato: la tua ex moglie P.s.: se stai cercando di trovarmi, non farlo: tuo fratello e io stiamo andando a vivere a Rimini insieme

Il marito risponde:
Cara ex moglie, niente ha riempito la mia giornata come il ricevere la tua lettera. E’ vero che io e te siamo stati sposati per sette anni, sebbene l’ideale di brava moglie, a patto che esista, sia molto lontano da quello che tu sei stata. Guardo lo sport così, tanto per cercare di affogarci i tuoi continui rimproveri. Va così male che non può funzionare. Ho notato quando ti sei tagliata tutti i capelli la scorsa settimana, e la prima cosa che ho pensato e’ stata: “sembri un uomo!”. Mia madre mi ha insegnato a non dire nulla se non si può dire niente di carino. Hai cucinato il mio piatto preferito, ma forse ti sei confusa con mio fratello, perchè ho smesso di mangiare maiale sedici anni fa. Sono andato a dormire quando tu indossavi quella nuova lingerie perché l’etichetta del prezzo era ancora attaccata: ho pregato fosse solo una coincidenza il fatto di aver prestato a mio fratello 50 euro l’altro giorno e che la tua lingerie costasse 49,99 euro.
Nonostante tutto questo, ti amavo ancora e sentivo che potevamo uscirne. Così quando ho scoperto che avevo vinto alla lotteria 10 milioni di euro, mi sono licenziato e ho comprato due biglietti per la Giamaica. Ma quando sono tornato tu te ne eri andata. Penso che ogni cosa succeda per una precisa ragione. Spero tu abbia la vita piena che hai sempre voluto. Il mio avvocato ha detto, vista la lettera che hai scritto, che non avrai un centesimo da me. Abbi cura di te! Firmato: ricco come il demonio e libero P.s.: non so se te l’ho mai detto ma mio fratello, prima di chiamarsi Carlo.. Si chiamava Carla: spero che questo non sia un problema.

Beppe Grillo e la pubblicità occulta.. (Video)

«Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte "maalox" nel suo spot?»


Le pastiglie per i bruciori di stomaco inghiottite da Grillo nel tremendo day after delle Europee sono diventate un mega spot per la Sanofi Aventis, multinazionale farmaceutica francese. Il video dove Grillo inghiotte una pastiglia per digerire la mazzata elettorale, e chiama Casaleggio per fare altrettanto («Casaaa! C'è il maalox anche per te, vieni qua!») è stato visualizzato, commentato e twittato migliaia di volte, pubblicizzando il maalox come nessuno spot a pagamento avrebbe mai fatto. Una «pubblicità occulta», dunque, denunciano i ricercatori di furbate on line, stavolta avendo come bersaglio proprio Grillo, massimo esperto di trame occulte specie se manovrate da multinazionali del farmaco. La «prova» sarebbe nel link inserito da Beppe Grillo nel testo post voto. Cliccando sulla parola maalox, insomma, si viene rimandati alla pagina ufficiale del farmaco, come se il messaggio del leader M5S invitasse chi legge a conoscere meglio il prodotto della Sanofi e acquistarlo. Ha cominciato il giornale on line Diritto di critica, chiedendo persino un intervento dell'Agcom, quindi il Manifesto («se beppegrillo.it fosse stato un programma televisivo sarebbe stato sanzionato per pubblicità occulta»), e poi Twitter si è scatenato. «Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte maalox nel suo spot di ieri?» dice un tweet; «Pure la pubblicità al #maalox, una carezza sulla fronte a chi pensa che è involontaria» scrive un altro twittatore; «Un genio del maalox». Già la Rete si era insospettita per il brand sul cappello di Casaleggio, durante la lunga intervista a In mezz'ora su Raitre. Il marchio «Marlboro» ben visibile davanti a qualche centinaia di migliaia di persone. Ma la dietrologia era partita già prima, a proposito dei diversi piumini Woolrich che Grillo ha usato in tutte le piazze del suo tour elettorale, finiti poi nelle foto sui giornali e nei servizi tv, con il marchio visibile. Il sospetto, lanciato dal sito IlPortaborse, è che anche lì, sotto il piumino, ci fosse dell'altro. «Quei giubbini “fighetti” che piacciono tanto a Grillo, li commercializza in Italia una signora bolognese di nome Cristina Calori, che anche recentemente al Pitti Uomo di Firenze ha ospitato Grillo nel suo stand sottolineando di essere “una sua grande amica”. Probabilmente Grillo quei piumini di lusso li riceve in regalo o in comodato d'uso. E questi sono fatti suoi. Quello che interessa noi è perché non si pone il problema di spiegare ai suoi elettori i motivi di cotanta “pubblicità occulta”». Mentre un lettore del blog di Grillo ha inserito questo commento: «Buongiorno sig. Grillo, sono rimasta alquanto colpita dal fatto che sia stato l'ospite d'onore dell'inaugurazione del negozio Woolrich di Padova. L'ho saputo sfogliano in un bar il giornalino dei fighetti padovani, Gotha... Saluti, Elisabetta». Malignità, cattiverie, sospetti velenosi come quelli sui guadagni fatti con la pubblicità sul blog. Serve altro maalox per mandare giù tutta l'amarezza.
(Fonte: il Giornale.it)

Buona serata. (video)

Pietro Grasso: "Stop ai vitalizi dei politici condannati per mafia e corruzione" (leggi tutto)


Il presidente del Senato a Comiso: «Sono d’accordo con Renzi sul Daspo per imprese e politici corrotti. Estendere incandidabilità e decadenza»

La presa di posizione è forte: «Via da subito e per sempre i vitalizi ai politici condannati per mafia e corruzione, estendere la decadenza e l’incandidabilià alle elezioni nazionali»: sono le parole di Pietro Grasso, presidente del Senato, pronunciate in Sicilia a Comiso, a margine della cerimonia di intitolazione dell’aereoporto a Pio La Torre, leader del Pci ucciso dalla mafia.

È una sorta di«mozione La Torre» contro la corruzione, pensando alle inchieste sugli appalti dell’Expo di Milano e del Mose di Venezia. «Non c’è più spazio per dubbi o perplessità - ha detto - è il momento di dare segnali forti. In questo senso apprezzo molto l’idea del presidente Renzi del Daspo per le imprese e i politici corrotti». Nelle competenze della Dda (la direzione antimafia), secondo l’ex magistrato sarebbe giusto inserire anche reati di corruzione. «La politica, quando ha veramente voluto reprimere un fenomeno, ha saputo trovare risorse tecnico-giuridiche, materiali e umane, come ha fatto per la criminalità organizzata - ha detto Grasso -. Abbiamo la soluzione, si tratta di avere la volontà politica di attuarla: basta inserire i reati di corruzione tra quelli di competenza delle direzioni distrettuali antimafia». Seguendo l’esempio di La Torre: «Un segretario regionale di partito che prende per il bavero i politici timidi contro la mafia e contro la corruzione: i recenti fatti ci hanno dimostrato che il malcostume è diffuso in tutto il Paese, ad ogni livello e che è necessario un impegno preventivo e repressivo mai messo in pratica finora».

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