Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
2 febbraio: La candelora..
Il 2 Febbraio si celebra per i Cristiani la Candelora, ovvero la festa che celebra il ricordo della presentazione di Gesù al Tempio, quaranta giorni dopo la nascita. Viene così definita perchè in questa data si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempo di Gerusalemme, regola prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.
La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi.
Nella ruota dell’anno, la Candelora è una sorta di porta tra l’inverno, oramai verso il declino e l’imminente primavera, almeno nell’Italia centro/settentrionale.
Tutti abbiamo sentito almeno una volta il detto: per la Candelora, se nevica o se plora, dell’inverno siamo fora, ma se c’è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno oppure in una delle sue varianti: per la Candelora dell'inverno siamo fora, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo dentro.
Il 3 febbraio, la festa di san Biagio con la tradizionale benedizione della gola, la cui formula, pronunciata dal sacerdote in italiano è: "Per intercessione di San Biagio, Vescovo e Martire, Dio ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen" Questa benedizione viene impartita usando due candele benedette (secondo il costume di alcuni luoghi) nel giorno precedente, cioè per la festa della Candelora. (Posted by Beppe Tardito on 02/02/2015)
Cosa voglio per me?.. (Bellissima)
Solo serenità niente di più, non mi importa la bella vita i bei vestiti no non sono queste le cose che mi rendono felice. Sono una di quelle persone che è felice con poco. Mi basta avere accanto le persone che amo vedere nei loro volti la gioia la tranquillità. Mi basta una tazza di caffè calda al mattino per sorridere. Mi basta una passeggiata in riva al mare. Mi basta la stima e l’amore delle persone che sono nel mio cuore. La grandezza non è in me sono una persona umile. Le grandezze le lascio a chi vive di superficialità… Io vivo di Emozioni! (V. Bianco)
I più forti sono quelli che..
I più forti sono quelli che piangono la notte, in silenzio, senza farsi vedere né sentire da nessuno. I più forti sono quelli che, se chiedi loro come stanno ti rispondo “Tutto bene, grazie.” con un sorriso a trentadue denti, anche se stanno morendo. I più forti sono quelli che non si asciugano le lacrime, ma le fanno scorrere sul viso, finché non cadono per terra. I più forti sono quelli che non chiedono aiuto, ma sarebbero i primi ad avere bisogno di essere salvati. I più forti sono quelli che hanno imparato a convivere con il loro dolore. I più forti sono quelli che sono caduti tante, troppe volte. E sono sempre riusciti a rialzarsi.
Il messaggio di un angelo.. Dedicato a te. (Bellissimo da leggere)
Sii felice… Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo. Vestiti di un sorriso e di tanta speranza allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte. Ricorda, c’è un tempo per piangere e un tempo per sorridere, SEMPRE se questo è il giorno della tua lacrima ricordati che domani si potrà trasformare in sorriso se tu lo vorrai. Gli ANGELI ti sono accanto qualunque cosa tu vivi, quando ti senti più sola è perchè non tendi loro l’orecchio del cuore. Liberati dai pensieri negativi allenta il legaccio che da sola ti stringi nel tuo grande cuore e continua a respirare, vedrai che il ritmo del tuo cuore aumenterà con i battiti della tua vita. Ascolta gli altri, ama e sorridi, riappropriati di ciò che sei e VOLA, vola più in alto del sole e sii felice… perchè è questo che desidera Dio da te, oggi e sempre… SII FELICE.
ATTENZIONE: ecco i 6 cibi da evitare (favoriscono l'insorgere dei tumori)..
Il rapporto tra cancro, diabete, malattie cardiache, morte prematura e cibo è una realtà che la scienza moderna non smentisce più.
In primis è buona norma mangiare poco ma bene evitando cioè porzioni abbondanti e alimenti “ad alto contenuto calorico” o con un’alta concentrazione di grassi.
Ma vediamo quali sono i 6 cibi da evitare o perlomeno ridurre l'assunzione:
1 - I grassi vegetali ricchi di acidi grassi trans, si trovano nei biscotti, nelle torte ed in molti dolciumi, leggere sempre le etichette, i più nocivi sono: l’acido laurico, miristico, palmitico e stearico, l'olio di palma e di colza.
2 - Bevande a base di zuccheri raffinati, infatti ad essere dannoso per la salute è l'eccessiva quantità di zuccheri raffinati che queste bevande contengono, Bisogna ricordare anche che alimenti di questo tipo devono la loro caratteristica anche all’uso di alcune spezie, come la noce moscata e la cannella. Il problema è che, invece, nei prodotti già pronti a volte vengono utilizzati, al posto di queste spezie tradizionali, degli aromi artificiali.
3 - Il dado per brodo, che contiene il glutammato. Diversi studi hanno scoperto la correlazione che esiste tra il consumo di questo alimento e i tumori. In particolare le cellule esposte al glutammato monosodico (presente nei dadi) diventerebbero più mobili e quindi sarebbero più propense alla diffusione di metastasi.
4 - Stesso problema per i ripieni alle carni, quelli che si comprano già pronti al supermercato e che contengono anch'essi il Glutammato monosodico (quest'ultimo viene indicato con la sigla E621). Varie ricerche hanno insistito sugli effetti nocivi di questa sostanza, fra le quali è da annoverare un maggior rischio di arrivare alla morte delle cellule neurali.
5 - Carni già imbustate che si trovano spesso ai supermercati, ed hanno una lunga conservazione nel tempo, conservazione che è garantita dal nitrito di sodio, una vera e propria sostanza chimica di cui la ricerca scientifica ha molto insistito sull'opportunità di evitare perchè in combinazione con il glutammato monosodico ci sarebbero delle documentate correlazioni di sviluppo di alcuni tipi di tumore: leucemia, cancro al colon, al pancreas e al cervello. Ad essersi occupato della questione è stato anche il World Cancer Research Fund e l’American Institute for Cancer Research.
6 - Anche i coloranti sono fra quegli additivi alimentari, che andrebbero evitati, se vogliamo badare al nostro benessere. Spesso i coloranti si ritrovano nei biscotti, nelle torte e negli altri dolci che siamo soliti introdurre nella nostra alimentazione quotidiana. Essi devono essere necessariamente segnalati nelle etichette dei cibi confezionati e sono tutti quegli elementi, che vengono identificati con una dicitura a partire da E100, per arrivare ad E199.
Buone notizie per gli amanti della nutella: Il cioccolato ringiovanisce la mente di 30 anni...
Il cioccolato ringiovanisce la mente di 30 anni. A dimostrarlo sono stati i ricercatori della Columbia University. Vuoti di memoria? Dimenticanze di ogni genere? Ci sarebbe un rimedio efficace, che consiste nel mangiare più cacao. Questo non significa che dobbiamo fare una scorta enorme di barrette, tuttavia i benefici per la memoria resi dal cioccolato sono molti, come ha messo in evidenza lo studio statunitense, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Neuroscience. Gli studiosi hanno coinvolto 37 volontari, tutti di età compresa fra i 50 e i 69 anni.
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo di essi ogni giorno ha bevuto una bevanda ad alto contenuto di cacao, mentre il secondo gruppo ne ha assunto soltanto una piccola dosa quotidiana. Tutto l’esperimento è durato 3 mesi e alla fine si è visto che coloro che avevano assunto più cioccolato erano più abili degli altri nel fare collegamenti mentali più facili e veloci.
Tutto merito dei flavonoli, gli antiossidanti che sono contenuti nei chicchi di cacao, che, secondo quanto è stato affermato dalla ricerca, possono far tornare la memoria di una persona di 60 anni a quella di un 30enne o di un 40enne. Sono davvero efficaci le proprietà benefiche del cioccolato, perché esso ci dà una carica di energia in più che possiamo sfruttare nelle performances da affrontare.
Il cioccolato inoltre rientra fra i cibi da consumare contro lo stress da lavoro. Quindi, via libera al cacao, anche se i ricercatori hanno spiegato che la bevanda somministrata era stata appositamente studiata. Il segreto per migliorare la memoria consisterebbe nel leggere le informazioni sulle confezioni, optando per quelle barrette in cui la concentrazione di cacao è più alta.
Un paio di birre.. (Barzelletta)
Un uomo e una donna sono a letto che fanno l'amore, nel frattempo suona il cellulare di lei.. la donna risponde:
"Si? pronto?.. ah si! si!.. non ti preoccupare amore, un bacione, buona serata.."
L'uomo allora le chiede:
"scusa, ma chi era?"
E lei:
" No niente, era solo mio marito che mi avvisava che farà un pò più tardi del solito perchè si sta bevendo un paio di birre con te."
Una coppietta sta festeggiando il San Valentino in.. (Barzelletta)
Una coppietta sta festeggiando il San Valentino in un ristorante molto famoso, ad un certo punto la donna guarda verso il bancone del bar e con un’espressione molto schifata dice al suo ragazzo:
– Lo vedi quell’uomo laggiù? E’ il mio ex marito, beve da quando abbiamo divorziato 3 anni fa…
Alché l’uomo scioccato risponde:
– Davvero?!? Incredibile… non avevo mai sentito di qualcuno che avesse festeggiato così a lungo.
Non aspettare domani per dire a qualcuno che l'ami. Fallo subito...
HO BISOGNO DI TE! Lui era un omone robusto, dalla voce tonante e i modi bruschi. Lei era una donna dolce e delicata. Si erano sposati. Lui non le faceva mancare nulla, lei accudiva la casa ed educava i figli.
I figli crebbero, si sposarono, se ne andarono. Una storia come tante. Ma, quando tutti i figli furono sistemati, la donna perse il sorriso, divenne sempre più esile, non riusciva più a mangiare e in breve non si alzò più dal letto. Preoccupato, il marito la fece ricoverare in ospedale. Vennero al suo capezzale medici e specialisti famosi. Nessuno riusciva a scoprire il genere di malattia. Scuotevano la testa e dicevano: “Mah!”. L’ultimo specialista prese da parte l’omone e gli disse: “Direi semplicemente che sua moglie non ha più voglia di vivere!”. Senza dire una parola, l’omone si sedette accanto al letto della moglie e le prese la mano. Una manina sottile che scomparve nella manona dell’uomo. Poi, con la sua voce tonante, disse deciso: “Tu non morirai!”. “Perché?”, chiese lei, in un soffio lieve. “Perché io ho bisogno di te!”. “E perché non me l’hai detto prima?”.
Da quel momento la donna cominciò a migliorare. E oggi sta benissimo. Mentre medici e specialisti continuano a chiedersi che razza di malattia avesse e quale straordinaria medicina l’avesse fatta guarire così in fretta.
Non aspettare mai domani per dire a qualcuno che l’ami. Fallo subito. Non pensare: “Ma mia madre, mio figlio, mia moglie lo sa già”. Forse lo sa. Ma tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere? Non guardare l’ora, prendi il telefono: “Sono io, voglio dirti che ti voglio bene”. Stringi la mano della persona che ami e dille: “Ho bisogno di te! Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene”. L’amore è la vita. Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi. Chi li distingue è l’amore. (di Bruno Ferrero)
Lettera a me stessa.. (stupenda da leggere)
Questa lettera va a me stessa… a me che, ogni volta che piango e qualcuno mi chiede cosa sia successo, mi limito a dire che mi bruciano gli occhi. Va a me… A me, che cerco di sorridere anche quando sembra impossibile, a me che guardo allo specchio e vedo le rughe dell’età, alla mia fottuta sensibilità che mi fotte nel vero senso della parola, perché fa approfittare gli altri di me. Va a me, al mio essere troppo buona e spudoratamente generosa. Va a me che quando cado trovo sempre la forza di rialzarmi, a me che guardo intorno e vedo tante, tantissime luci, una città colorata… ma poi mi guardo intorno e vedo sorrisi spenti. Questa lettera va a me, ai miei sorrisi, alle mie lacrime sprecate, alle mie grida, ai miei momenti di pazzie, ai miei momenti noiosi, semplicemente a me stessa. Va a me, che quando devo aiutare gli altri sono un’esperta e quando devo aiutare me stessa, non sono neanche una dilettante. A me, che trovo sfogo in una stupida sigaretta, a me che faccio l’indifferente e poi dopo piango, a me che quando mi trovo sola mi sento ansiosa perché i miei pensieri mi occupano la mente. A me, che do tanto amore alle persone e non vengo mai ricambiata. A me che sono stata delusa, a me… Una me che molte volte non riesco ad accettare, ma con la quale sto imparando a convivere, una me che tutti hanno cercato di cambiare, ma che nessuno è riuscito a farlo. Mi vedo… un passo dal cambiamento, dalla voglia di essere presente a me stessa, ai miei sogni. Ma come tutti i cambiamenti, prima che diventino qualcosa c’è la confusione, la paura, la solitudine. Ora mi sento persa dentro mille pensieri e parole, ma un giorno tutte queste vite che sto vivendo mi daranno ragione di quello che sono e sarò. Nel ritrovarmi mi sono accorta di aver lasciato qualcosa per strada ma è questo il momento di continuare il viaggio, con prospettive nuove. Non devo aggrapparmi solo al passato, ma devo attingere ora da me stessa, da questo mio presente, doloroso sì, ma ricco di prospettive di me, dei miei sogni, dei miei desideri; ricordo di aver letto da qualche parte: “ i sogni sono mere rappresentazioni dei nostri più reconditi desideri, né via di fuga, sono al contrario strade maestre da percorrere”. Ascolto me stessa i miei sogni, il gusto del bello che da sempre mi seduce, vela i pensieri dei miei desideri più veri, dei miei ideali, ho certezza che tutto questo non è vano, non è destinato a perdersi per sempre. Sono onde di un mare che non conosce né confini né tempeste e quando lo sconforto sarà più grande dei miei desideri allora mi affaccerò alla finestra, guarderò quella montagna che ho davanti, ascoltando il suono e godere del suo profumo, farmi accarezzare dal vento che soffia leggero, come un giorno… leggeri saranno i miei affanni. Penso che per ognuno di noi c’è un giardino, fatto di memorie, parole, profumi e suoni, che germoglia di anno in anno, attraverso il nostro cuore. Quando la vita morde ed il pianto sembra vano, là troverò sempre me stessa e chi mi ama.
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