Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Marito e moglie e 5 mesi d'astinenza.. (Barzelletta)
Il marito fuori per lavoro.. finalmente torna a casa dopo 5 mesi. Cinque mesi che non vede la moglie. Arriva a casa a sera inoltrata, parcheggia scende dalla macchina e il suo ingrifamento aumenta, e grida: -“5 mesi che non la vedo, 5 mesi che non mi vede”.
Entra in casa, sale le scale e ancora più ingrifato urla: -“Cara 5 mesi che non ti vedo, 5 mesi che non mi vedi”.
Entra in camera da letto al massimo ingrifamento, prende la moglie la sbatte sul letto e PATAPIM PATAPAM, e dall’altra parte della stanza i vicini:
-“Ma insomma, la vogliamo finire, 5 mesi.. e tutte le notti la stessa storia”.
Pensioni: cade la maschera a Renzi: "Restituiremo solo una
Sentenza pensioni, Corte costituzionale: via libera al rimborso delle pensioni.
Ma Renzi dice no!.. Cade la maschera al premier: "Restituiremo le pensioni, ma solo una parte." terremo conto della sentenza della Consulta, ma anche del bilancio.
Restituiremo i soldi: a metà. Lo dicono e non è uno scherzo. Dopo il pasticciaccio delle pensioni censurato dalla Consulta, Renzi e i suoi ministri sembrano voler comunque tirare dritto. «Non interveniamo sulle pensioni. Il governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani, non toglieremo niente a nessuno. Il governo Monti ha bloccato l'indicizzazione. Questo blocco è stato giudicato incostituzionale. Ormai ci troviamo a risolvere i problemi provocati da altri». Dichiarazioni rese sul buco-pensioni dal premier ai microfoni di Radio Anch’io, che ieri mattina hanno dato la stura ad un’altra serie di proteste. Mentre il presidente del consiglio dei ministri si rifugiava comunque nell’annuncite («ripenseremo il modello di organizzazione delle pensioni: lo faremo nei prossimi giorni e mesi»), si è infine smascherato da sé, affermando che il governo «restituirà una parte dei soldi». Per farlo, «dovrà agire con il limite della sentenza della Corte e il limite del bilancio». Tra i primi a replicare al premier il leader della Lega Matteo Salvini, che affida il suo commento a Facebook: «Renzi dice ”restituiremo una parte dei soldi” tolti ai pensionati. Una parte? Vergogna, la Lega farà le barricate! Restituire tutto a tutti, con lettera di scuse, e cancellare la Fornero. Siamo pronti a bloccare i lavori in Parlamento».
Ma anche dalla sua maggioranza fioccano le perplessità: con inevitabile terrore di ciò in cui potrebbero tradursi forzature del genere presso l’elettorato chiamato, a milioni, al voto entro le prossime settimane: «Ci auguriamo che, sul tema del ripristino della indicizzazione delle pensioni, prevalga nel Governo l'idea di indicare la soluzione definitiva dopo le elezioni» ha dichiarato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. «Questo - ha spiegato Damiano - consentirebbe di effettuare la scelta avendo perlomeno ascoltato l'opinione di merito delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato, e delle organizzazioni confederali dei pensionati». E magari di evitare spallate dalle urne.
Il consiglio dei ministri, come previsto, è convocato per lunedì prossimo. Al momento l’ordine del giorno non c’è. E forse non è un caso. Nel governo, e anche nel Pd, c’è chi preferirebbe rinviare la soluzione a dopo le elezioni regionali di fine maggio. Per questo non è ancora escluso che lunedì, sul tavolo del consiglio dei ministri, arrivi un testo che parli sì di pensioni. Ma che stabilisca solo i principi generali dell’operazione, senza fissare fin da ora soglie e percentuali, senza dire esattamente quanto sarà rimborsato e a chi. Insomma un decreto ponte per un percorso a tappe. I dettagli arriverebbero dopo, il governo potrebbe fissare un periodo di tempo entro il quale completare tutte le simulazioni del caso.
La vita.. (Fabio Volo)
Quanto dolore c'è nella vita, è vero, ma quanta vita c'è nel dolore? Anche quando si soffre per amore, in quella morte, in quel dolore, io c'ho trovato un sacco di vita. Non sai dove sbattere la testa, non ci sono medicine per farti sentire meglio c'è solo il tempo, quello biologico, solo lui può curarti. Ma sembra non passare mai e come dice Troisi in un suo film a un amico che gli dice che non ci si ammazza per amore, perché il tempo sistema tutto: "Allora, io ammazzo per impazienza".
I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi. Gli eroi veri non stanno a cavallo. (Fabio Volo)
L'asino nel pozzo.. (Bellissimo insegnamento)
Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne. L’asino ragliò per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi. Finalmente, il contadino prese una decisione crudele: l’asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla, il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo. Non valeva la pena sforzarsi per tirare fuori l’animale dal pozzo. Al contrario, chiamò i suoi vicini, perché lo aiutassero a seppellire vivo l’asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro il pozzo.
L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto. Il contadino guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide. Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare fino all’imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscire trottando.
Nella vita ti sarà buttata addosso molta terra e ogni tipo di fango.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuoterti di dosso la terra che avrai ricevuto e nel salirci sopra.
La romantica lettera d'amore scritta da un 88enne a sua moglie..
Tutti sognano un amore eterno che duri per anni, ognuno spera di superare le difficoltà avendo qualcuno al proprio fianco, di avere accanto per la vita una persona da amare, un persona di cui fidarsi e che sarà fedele in eterno. E’ proprio un amore senza confini, un amore da favola quello che lega un uomo di 88 anni a sua moglie, quest’uomo da oltre 67 anni è rimasto al fianco di sua moglie amandola e adorandola come proprio come il primo giorno. Quest’uomo non perde mai occasione per dimostrare a sua moglie l’amore che prova ed ha voluto scrivere una commovente lettera in cui raccontare il suo sentimento che ancora oggi, dopo anni e anni di vita insieme, non accenna a spegnersi o a diminuire ma continua a crescere ogni giorno di più. Ecco le commoventi parole scritte da un uomo innamorato della donna della sua vita:
"Ogni volta che mi fermo per un attimo,
e guardo nei tuoi occhi,
io sento ancora una scintilla,
quella stessa scintilla che ci ha fatto innamorare,
sento ancora nel mio cuore quelle parole
che mi dicevano che eravamo fatti l’una per l’altro,
e che saremo invecchiati insieme.
Lo abbiamo fatto.
Oggi ti vedo bella come il primo giorno in cui ti ho vista.
Te l’ho sempre detto,
quando ti ho visto per la prima volta ho pensato
di essere dinanzi alla donna
più bella del mondo.
Oggi sei ancora la più bella.
Grazie per aver scelto di passare la tua vita con me.
Per te io scalerò le montagne più alte."
Nella vita prima o poi tutto quello che dai ti ritorna.. (bellissima)
Renato non aveva quasi visto la signora, dentro la vettura ferma al lato della carreggiata. Pioveva forte ed era buio. Ma si rese conto che la donna aveva bisogno di aiuto. Così fermò la sua macchina e si avvicinò.
L’auto della signora odorava ancora di nuovo. Lei pensava forse che poteva essere un assalitore: non ispirava fiducia quell’uomo, sembrava povero e affamato. Renato percepiva che la signora aveva molta paura e le disse: “Sono qui per aiutarla, signora, non si preoccupi. Perchè non aspetta nella mia auto dove fa un po’ più caldo? A proposito, il mio nome è Renato.”
La signora aveva bucato una ruota e oltretutto era di età avanzata.
Mentre la pioggia cadeva a dirotto, Renato si chinò, collocò il crick e alzò la macchina. Quindi cambiò la gomma, sporcandosi non poco. Mentre stringeva i dadi della ruota, la donna aprì la portiera e cominciò a conversare con lui.
Gli raccontò che non era del posto, che era solo di passaggio e che non sapeva come ringraziarlo per il prezioso aiuto.
Renato sorrise mentre terminava il lavoro e si sollevava.
Lei domandò quanto gli doveva. Già aveva immaginato tutte le cose terribili che sarebbero potute accadere se Renato non si fosse fermato per soccorrerla. Ma Renato non pensava al denaro, gli piaceva aiutare le persone. Questo era il suo modo di vivere.
E rispose: “Se realmente desidera pagarmi, la prossima volta che incontra qualcuno in difficoltà, si ricordi di me e dia a quella persona l’aiuto di cui ha bisogno.”
Alcuni chilometri dopo la signora si fermò in un piccolo ristorante, la cameriera arrivò e le porse un asciugamano pulito per farle asciugare i capelli rivolgendole un dolce sorriso. La donna notò che la cameriera era circa all’ottavo mese di gravidanza, ma lei non permetteva che la tensione e i dolori cambiassero il suo atteggiamento e fu sorpresa nel constatare come qualcuno che ha tanto poco, possa trattare tanto bene un estraneo. Allora si ricordò di Renato.
Dopo aver terminato la sua cena, e mentre la cameriera si allontanò ad un altro tavolo, la signora uscì dal ristorante.
La cameriera ritornò curiosa di sapere dove la signora fosse andata, quando notò qualcosa scritto sul tovagliolo, sopra al quale aveva lasciato una somma considerevole. Le caddero le lacrime dagli occhi leggendo ciò che la signora aveva scritto. Diceva: “Tieni pure il resto. Qualcuno mi ha aiutato oggi e alla stessa maniera io sto aiutando te. Se tu realmente desideri restituirmi questo denaro, non lasciare che questo circolo d’amore termini con te, aiuta qualcuno”.
Quella notte, rincasando, stanca, si avvicinò al letto; suo marito già stava dormendo e rimase a pensare al denaro e a quello che la signora aveva scritto. Quella signora come poteva sapere della necessità che suo marito e lei avevano di quel denaro: con il bebè che stava per nascere, tutto sarebbe diventato più difficile.. Pensando alla benedizione che aveva ricevuto, fece un grande sorriso. Ringraziò Dio e si voltò verso il suo preoccupato marito che dormiva al suo lato, lo sfiorò con un leggero bacio e gli sussurrò: “Andrà tutto bene..Ti amo.. Renato!”.
L'autobus per il paradiso.. (Barzelletta)
Due trapassati sull'autobus che li porta in paradiso per ingannare il tempo si mettono a chiacchierare.
Uno chiede all'altro:
- "E te come sei morto?"
- "ehh... io son morto congelato e tu?"
- "Io son morto dal ridere"
- "Ma come si fa a morire dal ridere?"
- "Ora ti spiego, credevo che la mi moglie avesse l'amante, arrivo a casa all'improvviso, guardo sotto il letto e non c'è e mi metto a ridere guardo nell'armadio e non c'è e in tanto rido rido, poi guardo sul terrazzo e non c'è e rido rido rido tanto dalla gioia che così sono morto dal ridere"
- "E Bravo.. ma non potevi guardare anche nel frigo.. Che si rimaneva vivi tutti e due"?!?
Il sesso rende felici? Si!.. ma solo se “lo famo strano” ...
Roma, 12 mag – Due anni fa uno studio americano condotto del sociologo Tim Wadsworth della University of Colorado Boulder (negli Stati Uniti) e pubblicato sulla rivista scientifica “Social Indicators Research” aveva svelato che il sesso rende felici solo se si pensa di farlo più degli altri perché il paragone con amici e conoscenti inciderebbe sull’autostima e sulla serenità: dai risultati è infatti emerso che chi dichiara di fare sesso 2-3 volte al mese, ma pensa che i suoi amici lo facciano ogni settimana, ha una probabilità minore del 14% di riportare un alto livello di felicità. Una sorta di competizione dunque, che spingerebbe le persone, senza distinzione di genere, ad indugiare nella carnalità più spesso che si può: per gli uomini sarebbe un modo per riaffermare la propria funzionalità e mascolinità, mentre per le donne una rassicurazione sull’essere desiderate.
Contrordine: un gruppo di esperti ricercatori e scienziati della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania hanno smentito, tramite la loro ricerca, anni di credenze popolari e luoghi comuni: fare troppo sesso rende infelici. La sperimentazione è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista specializzata Journal of Economic Behavior & Organization. A quanto pare fare più sesso non corrisponde a essere più felici, anzi, dedicare molto tempo all’attività sessuale può avere un effetto boomerang e far ottenere l’effetto opposto. I ricercatori hanno coinvolto nello studio 64 coppie sposate di età compresa tra i 35 e i 65 anni d’età, che sono state poi divise in due gruppi: ad uno è stato richiesto di raddoppiare la propria vita sessuale, all’altro di proseguire nella propria routine. Il periodo di osservazione è durato circa dodici settimane. Durante questo periodo hanno sottoposto, ai soggetti coinvolti nell’analisi, un questionario online in base al quale hanno notato che nelle coppie a cui era stato richiesto di fare più sesso e darsi più da fare sotto le lenzuola, si registravano cali di desiderio tra i due partner e una preferenza a ridurre il numero degli amplessi. Questo perché l’incremento dell’attività sessuale ha in un certo senso compromesso la spontaneità, il romanticismo e il desiderio della coppia. Al contrario, le coppie che hanno continuato a consumare rapporti sessuali come d’abitudine, hanno mantenuto invariata l’attrazione reciproca.
«Il desiderio di avere rapporti sessuali diminuisce molto più velocemente una volta iniziato il sesso», ha dichiarato uno dei ricercatori che hanno condotto questa analisi Tamar Krishnamurti, del Dipartimento di Ingegneria e Politiche Pubbliche. La professoressa ha quindi continuato: «Invece di concentrarsi sull’aumento della frequenza dei rapporti sessuali, su ritmi tipici della prima fase del rapporto, le coppie potrebbero preferire la creazione di un ambiente che renda il sesso più divertente».
Predittivo forse Ivano, interpretato da Carlo Verdone in Viaggi di Nozze, quando si rivolgeva alla provocante moglie con: “Lo famo strano?”. A quanto pare, infatti, la quantità si rivelerebbe un fattore nettamente meno importante rispetto alla qualità: un rapporto ben consumato procurerebbe una soddisfazione nettamente maggiore rispetto al farlo spesso.
Insomma, spesso si crede erroneamente che per salvare una relazione sia necessario incrementare il tempo da dedicare al sesso, oggi sappiamo che questa non è una buona idea perché alla lunga si ha una flessione del desiderio e della passione. È consigliabile invece evitare il lato meccanico del rapporto sessuale spendendo più tempo nella ricerca di ambienti e situazioni maggiormente stuzzicanti e appetibili dal punto di vista sessuale.
Nata la pagina facebook che permette agli utenti iscritti sul network di vendere qualsiasi articolo..
Martedi 12 maggio: facebook lancia una nuova pagina per la vendita di articoli di seconda mano degli utenti.
Facebook come eBay: il social network lancia una pagina dove gli utenti potranno mettere in vendita o cercare articoli di seconda mano postati da altri utenti.
Facebook - Sembra che Facebook stia testando una nuova opzione nel News Feed. Si chiama All Sale Groups e ci mostra una Pagina unificata dove trovano posto gli articoli messi in vendita dai gruppi di utenti di cui facciamo parte e dove viene aggiunta la possibilità di cercare altri gruppi aperti al pubblico. In pratica Facebook ha creato una pagina in stile eBay: qui vedremo gli articoli messi in vendita da altri utenti. Se ricordate all'inizio di quest'anno Facebook aveva incrementato le azioni possibili per gli utenti che fanno parte di gruppi di tipo "acquisto e vendita" dando loro la possibilità di fissare prezzi, luoghi, foto e descrizione degli oggetti nei post relativi. E adesso diciamo che sta espandendo questo concetto.
Al momento questa nuova sezione, per chi è così fortunello da essere vittima della fase di test, si trova nella colonna di sinistra del News Feed, subito sotto la voce Elementi salvati. Questa nuova opzione All Sale Groups mostra tutti gli oggetti disponibili all'acquisto presenti nei gruppi di cui l'utente fa parte in modo da fornire un quadro di insieme di tutto ciò che è in vendita.
All'interno di questa nuova pagina ci sarà anche un motore di ricerca interno che però, essendo un motore di ricerca di Facebook, al momento sembra funzionare solo parzialmente. Ma tanto ci siamo abituati ormai, no? In teoria se questa Search funzionasse dovrebbe essere possibile cercare articoli in vendita nei gruppi pubblici con risultati filtrati in base alla categoria prescelta.
Questa funzione attualmente è in fase di test, ma si vocifera che verrà rilasciata in tutto il mondo nel corso delle prossime settimane. Di sicuro questa mossa non farà piacere ad aziende come Craigslist e eBay: vendere merce direttamente su Facebook evita le spese associate a siti di terze parti e fa sì che gli utenti stiano maggiormente sulla piattaforma. I pro? E' un sistema veloce, economico e più facile rispetto a eBay. I contro? Non esiste ancora nessun sistema per verificare la credibilità di un venditore.
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