Efsa: Attenzione, ecco perchè fa male bere più di 4 tazzine di caffè al giorno..


Lo ha stabilito l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare nel primo studio condotto in Ue sulle conseguenze per la salute dell'assunzione di caffeina. I pericoli riguardano soprattutto le malattie di tipo cardiovascolare.

Bere più di 4 tazzine di caffè al giorno può essere pericoloso per la salute, soprattutto per le donne incinte e i giovani sotto i 18 anni. E' quanto ha stabilito l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel primo studio condotto in Ue sulle conseguenze per la salute dell'assunzione di caffeina. L'agenzia raccomanda quindi che vengano stabilite le dosi giornaliere massime oltre le quali l'assunzione di caffè diventa "a rischio". I pericoli riguardano soprattutto le malattie di tipo cardiovascolare.

Mai più di 400 milligrammi al giorno. Secondo l'Efsa, per un adulto la dose giornaliera per un consumo sicuro di caffeina è di 400 milligrammi. Considerando che una tazzina di espresso contiene dai 70 ai 100 milligrammi di caffeina, l'autorità europea fissa quindi a 4 il limite massimo di tazzine di caffè da bere al giorno. La dose massima raccomandata per le donne incinte è 200 milligrammi: oltre le due tazzine di caffè si rischia di danneggiare il feto. Per i bambini e gli adolescenti, invece, il consumo di caffeina non dovrebbe superare i 3 milligrammi per ogni chilogrammo di peso corporeo. L'Efsa ha precisato che, specialmente per i più piccoli, attenzione maggiore deve essere riposta nel consumo di bevande energetiche e bibite contenenti caffeina. "Il rischio per la salute non è enorme - ha detto il portavoce dell'Efa - ma c'è. Il messaggio principale è che i consumatori dovrebbero tenere conto delle diverse fonti di caffeina, oltre il caffè". E' la prima volta che i rischi connessi alla caffeina presente in fonti alimentari vengono valutati a livello europeo.

Cosa si nasconde in una tazza di caffè?
I paesi dove se ne beve troppo. In ben 7 dei 13 paesi europei presi in esame dall'Efsa, una parte della popolazione consuma più di 400 mg. A sorpresa, tra i più dipendenti da questa sostanza ci sono i danesi con il 33% degli adulti che ne bevono troppo, seguiti dai Paesi bassi (17,6%), dalla Germania, (14,6%), dalla Finlandia(13,4%), dal Belgio (10,4%), da Svezia (9%) e Francia (5,8%). Nel mondo il paese dove se ne consuma di più è la Finlandia, con una media di 12 chili a pro capite e l'Italia è al dodicesimo posto della classifica con 5,9 chili, dopo Svizzera, Danimarca, Austria. Va sempre considerato che quando si parla di questa sostanza non va solo valutata la tradizionale tazza di caffé, ma tutte le sostanze che contengono caffeina come, ad esempio, il thé, la coca-cola e le barrette di cioccolato.

Lo studio Usa. Sono numerose le ricerche scientifiche che nel tempo hanno preso in esame i benefici di questo alimento. Secondo uno studio della Harvard School of Public Health , il caffè fa bene, ma è l’organismo di ciascuno che determina in base al proprio corredo genetico la quantità giusta di caffeina da assumere. La ricerca ha analizzato analizzando il Dna di 120mila persone hanno individuato 8 diverse mutazioni genetiche che predispongono alcuni a bere di più questa bibita di altre.

Secondo un'altra ricerca della stessa università di Harvard, le persone che consumano fra 2 e 4 tazzine al giorno hanno il 50% di possibilità in meno di avere una depressione grave rispetto alle altre. (Fonte: la Repubblica.it)

2 giugno 1946 La nascita della repubblica italiana..


Il 2 giugno 1946 gli italiani votano il referendum popolare per decidere tra repubblica e monarchia. Il 54,3% degli elettori sceglie la repubblica, con un margine di appena 2 milioni di voti, decretando la fine della monarchia e l’esilio dei Savoia.

La Festa della Repubblica italiana si tiene il 2 giugno in ricordo del referendum attraverso il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani scelsero la forma istituzionale dello Stato tra repubblica e monarchia.

I risultati ufficiali di quella consultazione, per la prima volta nella storia italiana a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno: 12.718.641 di italiani avevano votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla. Alla luce di questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.

Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro neppure 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia furono più di quelli per la repubblica, di poco (circa 30 mila schede).

La festa della Repubblica venne celebrata ufficialmente per la prima volta nel 1948 e si festeggiò il 2 giugno fino al 1977, quando a causa della crisi economica fu stabilito che venisse festeggiata ogni anno la prima domenica di giugno (nell’anno precedente, il 1976, la tradizionale parata militare fu annullata a causa del violento terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia il 6 maggio e che provocò quasi 1000 morti). Il 2 giugno come giorno di festa nazionale fu poi ristabilito, insieme alle celebrazioni, dal secondo governo Amato con una legge del novembre 2000, grazie anche all’iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Il cerimoniale ufficiale prevede la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica, e la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.

Ricordati di essere felice.. (bellissima da leggere)


Lascia tutto lì, la tavola da sparecchiare, i piatti da lavare, per una volta puoi rinunciare a qualcosa.. Spegni la TV , appoggia quello che hai in mano, interrompi quello che stai facendo, non rispondere se il telefono continua a squillare… Corri , abbraccia il tuo bambino, la tua bambina…. fatevi il solletico fino alle lacrime, baciatevi, sorridetevi, datevi i morsini nelle manine, sulle guance, nel pancino. Cantate a voce alta una canzone impertinente, disturbate i vicini, fate la lotta con i cuscini, tiratevi i coriandoli anche se è Luglio. Poi sedetevi per terra, con le gambe incrociate, mangiate pane e cioccolato, e con le dita sporche e la musarella, abbracciatevi ancora una volta. Nel tempo nessuno ricorderà il disordine di quel giorno, ma l’amore di quel momento resterà come un tatuaggio sul cuore. “ P.S. La foto che vedete ha fatto il giro del mondo. E’ un bambino dell’Iraq che ha perso la madre e la disegna per terra col gesso per poterla ancora abbracciare, in qualche modo. Non sottovalutiamo “MAI” l’importanza di dare amore.

Per una cara amica...(da dedicare ad una persona speciale)


Se potessi trovare una parola, un gesto, una canzone… una cosa qualsiasi per poterti sollevare l’anima, per cambiare le cose che non vanno, per vederti sorridere, non solo con la bocca ma anche con gli occhi, per vederti FELICE, totalmente, senza macchie senza preoccupazioni, senza quel piccolo dolore insistente nel cuore, sarei disposta anche ad andare in un posto lontano magari a prendere una pianta per estrarre una tisana che ne so?
Invece non posso fare proprio niente, niente di niente, se non farti sentire che ti voglio bene e che se sei triste tu son triste anch’io nonostante le mie pagliacciate e la mia allegria apparente, che per fortuna maschera quel senso di impotenza che ho e che mi fa sentire così inutile quando le persone a cui voglio bene sono giù ed io non posso farci nulla!

"Non importa" di Madre Teresa di Calcutta (Bellissima da leggere)


“L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico : non importa, amalo. Se fai il bene, diranno che lo fai per secondi fini egoistici : non importa, fa il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi, incontrerai chi ti ostacola : non importa, realizzali. Il bene che fai forse domani verrà dimenticato : non importa, fa il bene. L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile : non importa, sii onesto e sincero. Quello che hai costruito può essere distrutto : non importa, costruisci. La gente che hai aiutato, forse non te ne sarà grata : non importa, aiutala. Dà al mondo il meglio di te, e forse sarai preso a pedate : non importa, dà il meglio di te”. (Madre Teresa)

La suora dal medico... Bellissima. (Barzelletta)


Una suora va dal medico:
- “Dottore, dottore.. ho un attacco di singhiozzo terribile, sono già due giorni.. non riesco più a mangiare e men che meno a dormire.”
- “Stia calma che adesso la controllo” -
Terminata la visita le dice:   
- “Ma sorella, lei è incinta!!”-
La sorella si alza immediatamente e presa dal panico esce di corsa dall’ambulatorio.
Un’ora dopo il medico riceve una telefonata dalla madre superiora del convento:
- “Dottore, ma che cosa ha detto a sorella Carmen?” -
“Madre superiora, sorella Carmen aveva un attacco molto forte di singhiozzo e per guarire questa malattia la cura migliore sono dei grossi spaventi e così le ho detto che era incinta. Ha smesso di singhiozzare?” -
Sì, sorella Carmen ha smesso di singhiozzare ma padre Paolo si è buttato dalla finestra…

Un video sulla vita molto commovente.. (Video)



Candid camera: scherzo ai passanti.. Divertentissimo. (Video)



Bimbo che balla la salsa... Troppo forte. (Video)



E Dio creò il papà.. (Bellissima)


Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta.
Una angelo che svolazzava sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito. Dio si girò e l’angelo “scoperto” arrossendo gli chiese “Cosa stai disegnando?”.
Dio rispose “Questo è un grande progetto”.
L’angelo annuì e chiese “Che nome gli hai dato?”.
“L’ho chiamato papà” rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà sul foglio.
“Papà….” pronunciò l’angelo “E a cosa servirebbe un papà?” chiese l’angioletto accarezzandosi le piume di un’ala.
“Un papà” spiegò Dio “Serve per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli nei momenti difficili, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro quando tornerà dal lavoro, saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no.”.
Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento.
L’angelo che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando.
“Stai ancora lavorando al progetto del papà?” chiese curioso.
“Sì” rispose Dio con voce dolce e calma “Richiede tempo”.
L’angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse “Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?” Dio abbozzando un sorriso rispose: “E’ della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel po’ di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi”.
L’angelo proseguì con un’altra domanda: “Non sono troppo grosse quelle mani?”.
“No”, rispose Dio continuando il suo disegno “Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro”. “E quelli sono i suoi occhi?” chiese ancora l’angioletto indicandoli sul disegno.
“Esatto”, rispose Dio “Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti”.
L’angelo storse il nasino e aggiunse “Non ti sembrano un po’ troppo severi?”.
“Guardali meglio” rispose Dio.
Fu allora che l’angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino. (web)

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