Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
La donna è come una principessa. (Leggetela ne vale la pena)
La donna è come una principessa e ogni uomo dovrebbe ricordarselo.
Ricordati di trattarla come una “Principessa”
perchè è questo che tutte le donne sono
delle “Principesse.” Ricordati che quando guarda il vuoto,
pensierosa e triste, ha bisogno di una tua carezza
senza fare troppe domande.. Ricordati che dopo aver fatto l’Amore per lei è importante che
tu rimanga abbracciato e la stringa forte..
sarà bello farle capire che.. sei presente anche dopo.
Ricordati che la mattina appena sveglio,
sarà bello darle un bacio sulla guancia…mentre ancora dorme..Ricordati di fermarti un istante a guardarla
mentre lei non ti vede per ricordarti quanto meravigliosa sia amarsi nel suo viver quotidiano. Ricordati di portarle un Fiore quando meno se lo aspetta
perchè dire “Ti Amo” non ti autorizza a dare tutto per scontato. Ricordati che quanto gli dici
“Ti Amo” lei ci crede, sussurraglielo in un orecchio
ma poi diglielo sempre guardandola negli occhi..
Ricordati che se tra amici lei si veste in modo provocante
non lo fa perchè è una pu**ana quindi anziché incavolarti
falle il complimento che merita. Ricordati che le attenzioni
che le hai rivolto per conquistarla
devono durare in eterno, perché lei non è di tua proprietà.
Ricordati che tutto ciò che fai con lei anche le cose più stupide saranno speciali.. proprio perché lo fai con lei.
Ricorda di farla partecipe delle tue passioni perchè magari non è vero che lei non ne capisce niente. Ricorda
quando litigate di non dirle mai “sei una pu**ana”
perché ti sembrerà incredibile ma per loro equivale
allo schiaffo di un padre ingiusto. Ricordati di ricordarle
che non ci sarà mai uno che l’Amerà come fai tu
perché lei già lo fa. Ricordati di darle un bacio
tenendole il viso tra le mani qualche volta
perché… perché è bello.. Ricordati che prima di fare l’Amore i preliminari sono importanti,
sopratutto quelli che tu fai a lei. E ricorda di dosare bene
dolcezza e forza insieme perché oltre che una “principessa”
è sopratutto una “Donna” e tale la devi fare sentire
anche a letto. Ricordati che quando l ‘accompagni
a fare shopping un tuo consiglio può essere più importante di quanto pensi. Ricordati che lei a volte ha bisogno di sensazioni forti, di piacevoli imprevisti.
Ricordati che è stupenda una sera sensuale
a lume di candela ma che a volte è bello anche tirare il freno a mano dell’auto all’improvviso e fare l’amore
nel primo posto che ti capita e, fidati, fallo tu prima che lo faccia qualcun altro. Ricordati che le parole “Ti Amo”
non sono un saluto. Ricordati che quando ti parla ha bisogno di essere ascoltata. Ricordati che lei non è “tua madre” ma a volte può essere “tua figlia.” Prendila per mano e asciugale le sue lacrime.
Ricordati che lei è una stella non farla cadere.
Ricordati di custodirla come un fiocco di neve su un palmo aperto se lo chiudi si scioglie.
Ricordati che per quanto tu possa soffrire
ne sarà sempre valsa la pena.
Ricordati se ancora non l ‘hai fatto di dirle che l’Ami
non solo quando siete soli perché è bello gridarlo al mondo..
Ricorda tutto questo prima che lo ricordino le sue spalle mentre vanno via. (“Riflessi di sole su lettere di Ferro” di Elio Mancuso)
Le suore e i tre malviventi. (Barzelletta)
Un prete esce dalla sua parrocchia una mattina presto e va in città a fare delle commissioni.
Al suo ritorno trova la chiesa spoglia e in disordine, và da una suora che piange disperata e le chiede:
“Sorella, ma cos’è successo!?”
E la suora: ”Sono venuti tre malviventi, hanno rubato tutto, ci hanno violentate e sono scappati! Ma deve vedere suor Margherita!”.
Allora il prete va da un’altra suora che piange disperata e le chiede:
“Sorella, ma cos’è successo!?”
E la suora: ”Sono venuti tre malviventi, hanno rubato tutto, ci hanno violentate e sono scappati! Ma deve vedere suor Margherita!”.
Il prete, allora, va da suor Margherita, che piange disperata e le chiede:
“Sorella ma cos’è successo!?”
E la suora: ”Sono venuti tre malviventi.. E IO NON C’ERO!”
Due poveri immigrati.. (Barzelletta)
Due immigrati, Salek e Youssef, vogliono ritornare in patria.
Decidono allora di separarsi per un momento e chiedere l’elemosina onde racimolare la cifra necessaria per far ritorno nel loro paese. Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano nel giro di un’oretta. Dopo un’ora, i due si ritrovano e Salek chiede a Youssef come gli sia andata. Youssef risponde:
– Salek, è proprio vero… gli italiani sono gente fredda… pensa un po', mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi son messo a Piazza Duomo con un cartello con sù scritto “POVERO CIECO HA FAME” e nonostante tutto ho racimolato solo 11 euro. A te invece com’è andata?
E Youssef:
– Ho raccolto tremila euro…
Salek rimane allibito ed esclama:
– E come hai fatto?
E Youssef con molta calma glielo spiega:
– Semplice Salek… sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto: “POVERO MIGRANTE VUOLE TORNARE A CASA!”
La storiella dell'asino.. (Racconto di riflessione)
C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino.
Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato…lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.
Allora la moglie disse a suo marito: “non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.” Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “guardate che svergognato quel tipo…lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”.
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino. Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “pover’uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino. E povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere! Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio. Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta. Gli spaccheranno la schiena!
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”
Conclusione: ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi. fai cosa ti dice il cuore, ciò che vuoi.. la vita è solo tua, ed è come un’opera di teatro che non ha prove iniziali.
Perciò canta, ridi, balla, ama.. e vivi intensamente ogni momento della tua vita.. prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.
Il politico e le vacanze.. (Barzelletta)
Un affermato dirigente facente parte della casta politica decide di fare vacanze alternative. Basta Mar Rosso, basta Kenya, basta Maldive: sceglie quindi di passare due settimane dalla zia, la quale ha una fattoria.
Il primo giorno si alza molto tardi e si ritrova solo in casa senza sapere cosa fare, annoiandosi un sacco.
Alla sera quando la zia rientra dai campi le dice:
- Sai zia, oggi mi sono annoiato parecchio, vorrei potermi rendere utile con qualche lavoretto, in modo da contraccambiare la tua ospitalità. C’è niente che posso fare per aiutarti?
E la zia:
- Volentieri. La settimana scorsa abbiamo raccolto il fieno; dovresti contare quante balle di fieno ci sono, così so quante posso venderne ai vicini. Io domani mi alzerò presto perché devo andare al mercato a vendere le uova, ci vediamo domani sera!
Il giorno dopo, il nostro amico dirigente-politico lo passa a contare le balle di fieno. Alla sera, quando la zia rientra le dice:
- Ho contato le balle di fieno, sono 211!
- Bravo nipote, hai fatto proprio un buon lavoro!
- Grazie zia; potresti darmi qualcosa da fare anche per domani?
- Ma… veramente… non saprei… in effetti ci sarebbe un lavoro abbastanza urgente da fare, però mi dispiace dovertelo chiedere…
- Non farti problemi zia, sono contento di poterti aiutare. Di cosa si tratta?
- Dovresti concimare tutti i campi, così io posso andare al mercato a vendere la frutta.
- Ottimo, così potrò stare tutta la giornata all’aria aperta. Spiegami come devo fare, e vedrai che per domani sera sarà tutto a posto.
Detto, fatto: il giorno seguente lo trascorre a spandere letame sui campi della zia. Alla sera, la zia:
- Bravo hai fatto un lavoro perfetto, mi hai fatto proprio un gran piacere!
- Già, devi sapere che mi sono anche divertito molto. La vita di campagna comincia davvero a piacermi. Cosa posso fare domani?
La zia:
- Io devo potare gli alberi, ma immagino che tu sarai un po’ stanco, per cui ti assegnerò un lavoretto facile, semplice e poco impegnativo: la settimana scorsa ho raccolto le patate, e prima che io vada a venderle al mercato tu dovresti dividere le patate grosse dalle patate piccole.
Alla sera, quando rientra, la zia trova ancora tutta la montagna di patate da dividere e il nipote sconcertato con due patate in mano:
- Ma come, te ne sei stato li tutto il giorno con quelle due patate in mano? L’altro giorno mi hai contato tutte quelle balle di fieno, ieri mi hai concimato tutti i campi e hai fatto dei lavori perfetti, non avrei potuto chiedere di meglio. Oggi, che dovevi semplicemente dividere le patate non hai fatto nulla, com’è
possibile?
- Sai zia, il fatto è che noi politici, finché si tratta di contar balle e spandere merda non abbiamo nessun problema; è quando dobbiamo prendere una decisione che non sappiamo cosa fare!
Padre e figlia.. e i social. (Barzelletta)
La figlia: “Papà, mi sono innamorata di un ragazzo che abita lontanissimo. Io sono qua e lui vive in Australia!”
Il padre: “Ma come è successo?”
Lei: “Beh, vedi, ci siamo incontrati su Meetic, poi lui è diventato mio amico su Facebook, abbiamo fatto delle lunghe chiacchierate con la chat di Whatsapp, si è dichiarato su Skype e ora siamo insieme da due mesi attraverso Viber.. Papà, ho bisogno del tuo benestare e dei tuoi auguri!”
Il padre: “Ma sì, dai, sposatevi con un Sì su Twitter, comprate i bambini su Amazon e pagate con Paypal. E se un giorno non lo sopporterai più, vendilo su eBay!”
Il parroco e la coppia di sposi.. (Barzelletta)
In un paesino di provincia vive una giovane coppia di sposi, che però non riesce ad avere figli. Confidandosi con il parroco del paese, questi gli suggerisce di affidarsi alla preghiera e di fare un viaggio a Lourdes e accendere una candela per ottenere aiuto dal Signore.
I due, approfittando delle vacanze, si recano quindi in pellegrinaggio a Lourdes e seguono i consigli del parroco.
Dopo poco tempo il parroco viene trasferito in un altro paese.
Dopo molti anni, ritorna in visita nel suo paesino e, ricordandosi della coppia di sposi, decide di andarli a trovare.
Quando bussa alla loro porta, gli apre un bambino di circa dieci anni e il parroco fra sé pensa: “Però, il consiglio che gli ho dato è stato utile!”
Il parroco allora:
– Ciao piccolo, sono in casa mamma e papà?
Il bimbo:
– No, sono fuori!
– Ma torneranno tardi?
– Non saprei di preciso, la mamma è andata con i miei due fratellini più piccoli dal dottore perché aspetta due gemelli…
– E tu sei in casa da solo?
– No! C’è mia sorella più grande che sta dando il biberon alla mia sorellina di 7 mesi!
– E tuo papà?
– Non ho capito molto bene, ma mi ha detto che andava a Lourdes a spegnere una candela…
Addio scottature, arriva il bikini hi-tech collegato allo smartphone...
Via le vecchie, care, creme solari. Roba del passato, da oggi c’è il bikini a dire se sei a rischio scottatura. Intendiamoci: non è un bikini qualunque, ma un bikini hi-tech.
Ma come è fatto? Come un normale costume da bagno, solo che è dotato di un sensore speciale in grado di mandare un alert allo smartphone o al tablet appositamente collegato. L’alert scatterà nel momento esatto in cui la quantità di raggi UV incamerata dal corpo sarà vicina al superamento della soglia naturalmente tollerata.
Non solo, la segnalazione è in un certo senso ‘connessa’ con il tipo di pelle che si ha o col livello di abbronzatura che si vuole raggiungere. E in questo modo la tintarella, assicurano gli inventori, sarà semplicemente perfetta e… al punto giusto. Senza eritemi o arrossamenti anti-estetici.
Gli inventori sono i titolari della startup francese “Spinali Design”, ed è opera dell’imprenditrice Marie Spinali. Che spiega di aver avuto l’idea “fulminante” quando un giorno stando al mare “ho visto qualcuno prendere una scottatura sulla spiaggia e mi sono detta: dopo tutto ci sono molti vasi di fiori che avvisano quando le piante sono assetate, dovremmo dunque inventare qualcosa che ci avverta quando il sole è troppo forte”.
Le controindicazioni della modernità ci sono e stanno tutto del bikini hi tech che si può comprare solo su Internet al prezzo di 149 euro. Ma se il progetto prenderà il volo sui mercati, la cifra forse potrebbe essere alla portata di tasche anche un po’ più vuote. Non solo: la Spinali ha in mente di estendere l’applicazione anche ai costumi da bagno maschili e a quelli dei bambini. Quest’ ultimi, potrebbero essere dotato anche di un meccanismo cerca-persone, per la gioia di tutte le mamme.
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