Immagina di avere un conto in banca sul quale ogni...


Immagina di avere un conto in banca sul quale ogni mattina vengono accreditati 86.400 Euro. Sì, hai capito bene: 86.400 Euro al giorno.

Ogni sera a mezzanotte però la banca, da quello stesso conto, cancella qualsiasi cifra tu non sia riuscito a spendere durante la giornata.

Riesci a immaginare cosa faresti ogni giorno con 86.400 Euro al giorno?

Non cercheresti forse di spenderli fino all'ultimo centesimo?

In realtà tu già disponi di un deposito simile: si chiama Tempo.

Ogni giorno sul tuo conto vengono accreditati 86.400 secondi, e a mezzanotte in punto puoi considerare perso qualsiasi ammontare tu non abbia investito saggiamente durante la giornata.

Non puoi andare in rosso e non puoi accumulare tempo. Non puoi chiedere anticipi o dilazioni di pagamento. Devi vivere nel presente.

Morale: investi ogni giorno i tuoi 86.400 secondi in salute, felicità e successo. L'orologio non si ferma, va sempre avanti. Non sprecare questa giornata.

Oggi è la domenica delle Palme, ma sapete perchè si chiama così..


La Domenica delle Palme si festeggia una settimana prima della Pasqua e celebra l’ingresso di Cristo a Gerusalemme.

Secondo il calendario liturgico cattolico, è infatti la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”.

Cos’è il Triduo:
Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, ossia quel periodo che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa con la nuova legge donata da Dio.

Cosa c’entrano le palme?
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, acclamato come si faceva solo con i re però a cavalcioni di un’asina, in segno di umiltà e mitezza.. La cavalcatura dei re, solitamente guerrieri, era infatti il cavallo. – Come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni – fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma.

L’ulivo compare in molti racconti biblici:
è tra il becco della colomba che ritornò da Noè dopo il diluvio; è nell’Orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto e, ramoscelli di ulivo, erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme, pochi giorni prima che fosse Crocefisso. Ed è per questo che durante la festa delle Palme, giorno in cui si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, si benedicono i rami d’ulivo.

La liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo adatto al di fuori della chiesa; i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma, che dopo la lettura di un brano evangelico, vengono distribuiti ai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa.

Al termine della Messa, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo benedetti, conservati quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici. Si usa in molte regioni, che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.

La pianta dell’ulivo quindi assume un ruolo fondamentale durante il periodo Pasquale. Ed è tradizione che, il giorno di Pasqua, la tavola imbandita venga benedetta proprio con questi ramoscelli di ulivo.

Oggi è primavera, ma come mai l’equinozio di primavera è già oggi?


La nuova stagione non comincia domani come pensate, ma è iniziata stamattina presto: e capiterà così ogni anno, questo secolo.

Alle cinque e mezzo del mattino di domenica 20 marzo 2016 c’è stato l’equinozio di primavera, l’evento astronomico che corrisponde all’inizio della primavera. Anche quest’anno infatti l’equinozio di primavera è arrivato un giorno prima del 21 marzo, il giorno tradizionalmente considerato data d’inizio della primavera. L’equinozio di primavera dipende dalla rivoluzione terrestre, e non cade ogni anno nello stesso giorno: molte persone però sono abituate a pensare che la primavera cominci, per l’appunto, il 21 marzo, giorno in cui si festeggia San Benedetto da Norcia.

Spesso si ritiene infatti che le stagioni cambino il 21 del mese, ogni tre mesi: e che la primavera inizi il 21 marzo. Ma le stagioni non sono determinate per convenzione, e la dichiarazione del loro avvio è una tradizione culturale che è conseguenza di un evento astronomico ben preciso che capita quattro volte nel corso dell’anno: agli equinozi (due) e ai solstizi (altri due), istanti precisi che la costruzione dei nostri calendari “muove” nell’arco di alcune decine di ore ogni anno. E per tutto questo secolo, l’equinozio sarà il 20 marzo, con qualche eccezione per il 19 (nella tarda serata). La primavera astronomica tornerà a cominciare il 21 marzo solo nel 2102.

Autunno e Primavera iniziano nel giorno dell’equinozio, ovvero della uguale lunghezza di notte e giorno (che poi non lo è esattamente per una serie di variabili, ed è diversa alle diverse latitudini). Estate e Inverno iniziano invece nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo.

A loro volta, equinozi e solstizi (e durate del giorno e della notte) sono determinati dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole. L’equinozio corrisponde ai momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano. Al solstizio invece sono massimamente distanti, e il Sole a mezzogiorno è alla massima o minima altezza rispetto all’orizzonte.

Sia gli equinozi che i solstizi avvengono in un istante preciso, che è quello in cui astronomicamente inizia la stagione successiva (quindi non in un giorno): quell’istante può variare di anno in anno sull’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno.

Oltre alle stagioni astronomiche, ci sono anche le stagioni meteorologiche: iniziano in anticipo di una ventina di giorni rispetto a solstizi ed equinozi, e durano sempre 3 mesi. Indicano i periodi in cui si verificano le variazioni climatiche annuali, specialmente alle medie latitudini con climi temperati.

Poi, se non ve ne importa niente di tutto questo e volevate solo avere informazioni su quando cominciano primavera e autunno, eccovi serviti per qualche anno (orari di Greenwich, aggiungete uno per l’Italia). Il prossimo cambio di stagione, col solstizio e l’arrivo dell’estate, avverrà invece la sera del 20 giugno 2016.

Mamma cane che allatta gattini, bellissimi. (Video)

L’aspirina per il raffreddore, ma anche contro i tumori gastrointestinali..


Una recente ricerca americana ha dimostrato che assumere con regolarità aspirina (Acido Acetilsalicilico) riduce di circa il 15% il rischio di avere tumori gastrointestinali, in primis per quanto riguarda il tumore al colon retto.

I pareri relativi ad un’assunzione frequente dell’aspirina (Acido Acetilsalicilico o ASA), l’antinfiammatorio più conosciuto al mondo, sono spesso molto contrastanti.

Ora una ricerca condotta da un gruppo di esperti del Massachusetts General Hospital di Boston e pubblicata sulle riviste “JAMA Oncology” e “The Journal of the American Medical Association“, ha dimostrato che assumere aspirina, almeno due volte alla settimana per un periodo di tempo di sei anni, protegge da alcuni tipi di tumori, tra cui i tumori gastrointestinali, il cui rischio di incidenza si riduce di circa il 15%, arrivando fino al 19% nel caso del tumore del colon-retto. Inoltre, nei pazienti già colpiti dalla neoplasia abbasserebbe la mortalità. Non comporterebbe, invece, una riduzione del rischio di cancro al seno o alla prostata.

Questo effetto benefico è probabilmente legato alla capacità dell’aspirina di agire sulla prostaglandina E2 (o Pge2), la molecola che “nasconde” le cellule potenzialmente pericolose al sistema immunitario che dunque non è più in grado di riconoscerle. Dunque l’aspirina potrebbe essere utile non solo per combattere i dolori legati all’emicrania, al mal di denti e ai sintomi influenzali.

Per arrivare a questa evidenza i ricercatori hanno osservato, per ben 32 anni, un campione costituito da più di 135.000 persone, uomini e donne, malati e sani, di età 40-75 anni, che sono stati arruolati negli studi Nurses’ Health Study e Health Professionals Follow-up Study.

Aspirina, effetti collaterali del farmaco:
Andrew Chan, professore di medicina alla Harvard Medical School e coautore dello studio, ha commentato: “A questo punto potrebbe essere considerato ragionevole parlare col proprio medico dell’ipotesi di assumere l’aspirina per prevenire i tumori gastrointestinali, in particolare se ci sono fattori di rischio in famiglia, ma i pazienti devono anche essere correttamente informati sugli effetti collaterali potenziali di questo farmaco e proseguire comunque i test di screening”.

Quindi attenzione, in ogni caso, a ricorrere a terapie “fai da te”, soprattutto alla luce del fatto che questo farmaco può portare a forme emorragiche, a causa della sua proprietà anticoagulante, ad ulcere e ad orticarie. In attesa di ulteriori ricerche e sperimentazioni sarebbe quindi meglio continuare ad utilizzare questo farmaco per gli scopi tradizionali.

Diede alla luce 7 gemelli, bellissimi.. Eccoli 19 anni dopo..

Nel 1997, Bobbi e Kenny McCaughey sono finiti su tutti i notiziari per aver messo al mondo ben 7 gemelli, tutti sopravvissuti al parto.

I loro nomi sono Kenny, Kelsey, Natalie, Brandon, Alexis, Nathan e Joel McCaughey. Ecco in questa foto accanto alla loro mamma orgogliosa.
Bellissimi!


Eccoli in quest’altra foto quando erano ancora più piccoli.
Con tre femmine e quattro maschi, Bobbi può certamente ritenersi soddisfatta della sua prole ed anche di se stessa, che è stata molto brava a portare avanti una gravidanza certamente molto complessa e pericolosa per la sua vita e per quella dei suoi piccoli.


Ecco Bobbi con i suoi 7 gioielli in una foto davvero esilarante.

Avevate mai visto un passeggino così capiente? Beh sicuramente no. Ma quello che stupisce maggiormente è la naturalezza con la quale Bobbi porta in giro i suoi piccoli. E’ riuscita subito ad organizzarsi e a trovare il giusto equilibrio.


Dopo 19 anni sono stati ospitati in un programma televisivo per raccontare la loro storia,

certamente non facile, fatta di alti e bassi ma con una grande certezza di fondo che li ha sempre tenuti uniti: l’amore. Fratelli e sorelle si vogliono molto bene e ne vogliono tanto anche ai loro genitori.


Eccoli oggi, sono una famiglia felice

ed hanno voluto raccontare a tutti la loro storia. Hanno tutti interessi diversi presto prenderanno direzioni differenti ma anche a chilometri di distanza saranno legati da quel filo sottile che solo i gemelli hanno e che li legherà per tutta la vita.

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