ATTENZIONE: Il sito "GUIDASITISICURI" è un sito truffa costruito per accaparrare acquirenti di repliche di orologi famosi, infatti vi sono diverse testimonianze di acquisti andati a buon fine rilasciate "ad hoc" probabilmente dai proprietari truffatori stessi del sito, per invogliare i malcapitati a fare acquisti sui loro siti di vendita che appaiono appunto nel sito, gli acquirenti infatti credendo a queste recensioni positive (in effetti fasulle) si rivolgono ai siti sotto menzionati per gli acquisti ignari della truffa. In ogni caso se vi è capitato di venire truffati dai suddetti siti e/o da qualsiasi sito truffa (avete pagato ma non avete ricevuto nulla, oppure avete ricevuto merce da pochi euro assolutamente non conforme a quello per cui avete pagato) dovete rivolgervi alla Polizia Postale o alla Guardia di Finanza e sporgere denuncia immediatamente.
Potete sporgere denuncia anche attraverso il sito internet delle Forze dell'Ordine sopracitate compilando il modello presente sul sito.
Ovviamente la cosa migliore è quella di rivolgersi all'ufficio della propria città ed avviare tutta la procedura.
Probabilmente non riceverete più il vostro denaro, perchè purtroppo questi pseudo venditori on-line sono ben tutelati, addurranno varie scuse, tipo: la merce è stata spedita ecc... e i loro siti web sono hostati su server fuori dalla comunità europea, e nessuno può perseguirli, probabilmente sono a capo di una certa Marianna Bede nota truffatrice del web di nazionalità ungherese che pare abiti in Thailandia. In ogni caso sarà facile (per le forze dell'ordine) mettere sotto sequestro il/i siti, così da evitare di incorrere in futuro in nuove truffe.
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ATTENZIONE. Siti truffa: "replicageneve" "rolexreplica4us"...
Attenzione ai siti truffa come questi: "replicageneve", "rolexreplica4us", "watchdiffusion", "orologireplicablog", si tratta di siti truffaldini, che vi chiedono il pagamento con ricarica sulla loro postepay, oppure tramite bonifico bancario, o anche con pagamento alla consegna, ma alla consegna non potete aprire il pacco per eventualmente ispezionarlo, dovete pagare al corriere (che naturalmente si manleva ogni responsabilità attenedosi alle istruzioni, che sono quelle di consegnarvi il pacco dopo aver riscosso la cifra.) Alle volte ricevete la merce, ma si tratta di merce cinese di pochi euro di valore, reperibile anche nei mercatini nemmeno lontanamente simile a ciò che avete ordinato. Attenzione a questo nome: Franco Esposito, se vi capita anche in altri siti di incappare in questo nome evitate di mandargli denaro e/o di ordinare merce di qualsiasi tipo (in genere si tratta di riproduzione di falsi di orologi di grandi marche, che non corrispondono a quello che vi offrono) segnalatelo piuttosto alle autorità competenti (Guardia di Finanza, Carabinieri ecc..) le quali provvederanno a controllare il/i siti in questione e nel caso a porli sotto sequestro. LEGGETE A PROPOSITO UN'INTERVISTA FATTA DA Dody Giussani AD UNO DEI SUDDETTI VENDITORI DI COPIE DI OROLOGI FAMOSI:
Un estratto dell’esclusiva intervista, in edicola in questi giorni, che vi svela tutti i trucchi, le furbizie e le insidie di chi specula sull’orologeria on-line (e non solo), raccontate proprio da uno degli “squali” della Rete.
D:Quando ha iniziato la sua “attività”?
R:Faccio questo da circa dieci anni. All’inizio era un gioco, poi arrotondavo le mie entrate, oggi è diventato la mia primaria e unica fonte di guadagno.
D:Qual è il suo “cliente” preferito?
R:Sempre il privato naturalmente, perché tutti pensano di capirci qualcosa e invece non ci capiscono nulla, specie per il vintage. Cosa ne può sapere una persona anche della mia età, di un orologio anni ‘70? Nessuno all’età di cinque o sei anni si mette a guardare che orologi indossano le persone e poi, oggi, quanti può averne visti?
D:Quali sono i suoi canali di “lavoro”?
R:Senza dubbio internet è il più sicuro: non ti conosce nessuno, non ti vede nessuno. Vado sulle aste on-line, apro e chiudo “negozi virtuali” sul web…
D:Negozi virtuali?
R:Compro un dominio, apro un “negozio” che naturalmente esiste solamente sul web. Poi all’interno metto in vendita una cinquantina di modelli diversi, quelli che tutti chiedono. Magari l’idea è quella di piazzare dieci pezzi falsi, comprati per poche lire.
D:E con le foto?
R:Facile, prendo quelle dei siti ufficiali oppure le cerco sempre in giro su internet.
D:E poi?
R:Ci vuole solamente un po’ di pazienza. Bisogna infatti attendere che arrivino gli ordini. Poi, quando sei arrivato alla cifra che ti eri prefissato, continuando nell’esempio di prima 50.000 euro per i dieci pezzi, e gli acquirenti hanno già inviato i soldi, spedisci i falsi.
D:Ma quanto li fa pagare?
R:La cifra di mercato, come veri naturalmente. Poi naturalmente chiudo tutto, cancello il dominio e rincomincio con qualcos’altro.
D:Quindi lei mi stai dicendo che dall’Italia ci sono persone disposte a comperare su di un sito estero degli oggetti di valore, pagando in anticipo e senza richiedere nessuna particolare garanzia?
R:Certo, anzi, la maggior parte delle volte gli italiani, grazie al cambio favorevole, sono molto invogliati ad acquistare all’estero, specie nei paesi dove è il dollaro la moneta di scambio. Sono convinti di risparmiare.
D:E quando i falsi arrivano agli acquirenti?
R:Sicuramente qualcuno reclamerà, ma in realtà nessuno potrà fare nulla perchè non ci sono leggi che tutelano realmente l’acquirente. E poi, nel caso limite che qualcuno riesca ad arrivare a me oppure ad uno che fa quello che faccio io, come farà a provare che l’orologio inviato era quello falso che mostra? Io potrò sempre affermare che l’orologio spedito era vero e anzi dirò “sei tu che mi vuoi truffare!”. Senza poi contare i tempi lunghissimi per una causa quasi sicuramente perdente, gli infiniti accertamenti e perizie, le spese legali…
D:Quindi come finisce?
R:Finisce sempre che, quando va bene, si tengono i falsi.
D:E quando va male?
R:Non ricevono nemmeno quelli. C’è chi manda una scatola con un pezzo di mattone dentro e dello scotch pasticciato, così da sembrare manomesso durante il trasporto. Altri che, per togliersi il pensiero, non mandano proprio nulla.
D:E come funziona invece con le aste on-line?
R:Lì è ancora più facile, perchè non bisogna neanche registrare il sito e spendere così dei soldi. L’idea parte sempre dalla pressoché totale mancanza di controllo, o meglio, controllano solamente se c’è qualcuno che segnala delle anomalie. Ci facilita di molto il fatto che le inserzioni siano generalmente così tante da essere facile inserirvi anche qualcuna “tarocca”.
D:E come fa nella pratica?
R:Sono diverse le modalità. La più pulita è quando si vende un orologio replica, senza dire che è falso, ma chiedendo una cifra molto bassa, non congrua con l’effettivo valore dell’oggetto.
D:Un esempio?
R:Vendere a 300 euro un pezzo che ne vale 10.000 euro. Nessuno ragionevolmente si dovrebbe aspettare che sia vero. Anzi, per maggiore tranquillità alle domande poste dagli acquirenti si risponde sempre in maniera sincera, dicendo che si tratta di una replica perfetta, di un pezzo bellissimo, ma in quel caso chiarendo che non si tratta di un modello originale.
D:E le altre modalità?
R:In realtà i soldi veri si fanno quando si vendono per veri degli orologi falsi.
D:Qualcuno ci casca?
R:Eccome, più di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
D:E come va a finire?
R:Quando arrivano i soldi li ritiri, chiudi il tuo nick-name sul sito delle aste, cancelli l’indirizzo e-mail che avevi utilizzato e ricominci tutto da capo. Diciamo che con un impegno economico di 100 euro, e con diverse ore al computer, si riescono a fare tranquillamente tre o quattromila euro.
D:E sui forum? Valgono le stesse regole delle aste on-line?
R:No, li è difficile “mollare il pacco”, perchè in realtà i forum sono delle comunità molto più chiuse di quanto si pensi. Sono sempre le stesse persone che li frequentano e li gestiscono, anche tra forum “concorrenti”, e alla fine sono tutti amici, si conoscono e quindi è quasi impossibile fare i “miei” affari.
D:Allora nessuna vendita sui forum?
R:Ma cosa sta dicendo? È esattamente il contrario! I forum, ma non solo quelli di orologeria, servono quasi esclusivamente a vendere e a comperare. Si sostengono generalmente grazie all’apporto di commercianti, mercanti o traffichini vari, che hanno creato lì il proprio giro di affari, palese o mascherato. Sono loro che fanno barriera all’arrivo di persone come me, ma non per proteggere il forum, semplicemente per proteggere i loro affari.
Un estratto dell’esclusiva intervista, in edicola in questi giorni, che vi svela tutti i trucchi, le furbizie e le insidie di chi specula sull’orologeria on-line (e non solo), raccontate proprio da uno degli “squali” della Rete.
D:Quando ha iniziato la sua “attività”?
R:Faccio questo da circa dieci anni. All’inizio era un gioco, poi arrotondavo le mie entrate, oggi è diventato la mia primaria e unica fonte di guadagno.
D:Qual è il suo “cliente” preferito?
R:Sempre il privato naturalmente, perché tutti pensano di capirci qualcosa e invece non ci capiscono nulla, specie per il vintage. Cosa ne può sapere una persona anche della mia età, di un orologio anni ‘70? Nessuno all’età di cinque o sei anni si mette a guardare che orologi indossano le persone e poi, oggi, quanti può averne visti?
D:Quali sono i suoi canali di “lavoro”?
R:Senza dubbio internet è il più sicuro: non ti conosce nessuno, non ti vede nessuno. Vado sulle aste on-line, apro e chiudo “negozi virtuali” sul web…
D:Negozi virtuali?
R:Compro un dominio, apro un “negozio” che naturalmente esiste solamente sul web. Poi all’interno metto in vendita una cinquantina di modelli diversi, quelli che tutti chiedono. Magari l’idea è quella di piazzare dieci pezzi falsi, comprati per poche lire.
D:E con le foto?
R:Facile, prendo quelle dei siti ufficiali oppure le cerco sempre in giro su internet.
D:E poi?
R:Ci vuole solamente un po’ di pazienza. Bisogna infatti attendere che arrivino gli ordini. Poi, quando sei arrivato alla cifra che ti eri prefissato, continuando nell’esempio di prima 50.000 euro per i dieci pezzi, e gli acquirenti hanno già inviato i soldi, spedisci i falsi.
D:Ma quanto li fa pagare?
R:La cifra di mercato, come veri naturalmente. Poi naturalmente chiudo tutto, cancello il dominio e rincomincio con qualcos’altro.
D:Quindi lei mi stai dicendo che dall’Italia ci sono persone disposte a comperare su di un sito estero degli oggetti di valore, pagando in anticipo e senza richiedere nessuna particolare garanzia?
R:Certo, anzi, la maggior parte delle volte gli italiani, grazie al cambio favorevole, sono molto invogliati ad acquistare all’estero, specie nei paesi dove è il dollaro la moneta di scambio. Sono convinti di risparmiare.
D:E quando i falsi arrivano agli acquirenti?
R:Sicuramente qualcuno reclamerà, ma in realtà nessuno potrà fare nulla perchè non ci sono leggi che tutelano realmente l’acquirente. E poi, nel caso limite che qualcuno riesca ad arrivare a me oppure ad uno che fa quello che faccio io, come farà a provare che l’orologio inviato era quello falso che mostra? Io potrò sempre affermare che l’orologio spedito era vero e anzi dirò “sei tu che mi vuoi truffare!”. Senza poi contare i tempi lunghissimi per una causa quasi sicuramente perdente, gli infiniti accertamenti e perizie, le spese legali…
D:Quindi come finisce?
R:Finisce sempre che, quando va bene, si tengono i falsi.
D:E quando va male?
R:Non ricevono nemmeno quelli. C’è chi manda una scatola con un pezzo di mattone dentro e dello scotch pasticciato, così da sembrare manomesso durante il trasporto. Altri che, per togliersi il pensiero, non mandano proprio nulla.
D:E come funziona invece con le aste on-line?
R:Lì è ancora più facile, perchè non bisogna neanche registrare il sito e spendere così dei soldi. L’idea parte sempre dalla pressoché totale mancanza di controllo, o meglio, controllano solamente se c’è qualcuno che segnala delle anomalie. Ci facilita di molto il fatto che le inserzioni siano generalmente così tante da essere facile inserirvi anche qualcuna “tarocca”.
D:E come fa nella pratica?
R:Sono diverse le modalità. La più pulita è quando si vende un orologio replica, senza dire che è falso, ma chiedendo una cifra molto bassa, non congrua con l’effettivo valore dell’oggetto.
D:Un esempio?
R:Vendere a 300 euro un pezzo che ne vale 10.000 euro. Nessuno ragionevolmente si dovrebbe aspettare che sia vero. Anzi, per maggiore tranquillità alle domande poste dagli acquirenti si risponde sempre in maniera sincera, dicendo che si tratta di una replica perfetta, di un pezzo bellissimo, ma in quel caso chiarendo che non si tratta di un modello originale.
D:E le altre modalità?
R:In realtà i soldi veri si fanno quando si vendono per veri degli orologi falsi.
D:Qualcuno ci casca?
R:Eccome, più di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
D:E come va a finire?
R:Quando arrivano i soldi li ritiri, chiudi il tuo nick-name sul sito delle aste, cancelli l’indirizzo e-mail che avevi utilizzato e ricominci tutto da capo. Diciamo che con un impegno economico di 100 euro, e con diverse ore al computer, si riescono a fare tranquillamente tre o quattromila euro.
D:E sui forum? Valgono le stesse regole delle aste on-line?
R:No, li è difficile “mollare il pacco”, perchè in realtà i forum sono delle comunità molto più chiuse di quanto si pensi. Sono sempre le stesse persone che li frequentano e li gestiscono, anche tra forum “concorrenti”, e alla fine sono tutti amici, si conoscono e quindi è quasi impossibile fare i “miei” affari.
D:Allora nessuna vendita sui forum?
R:Ma cosa sta dicendo? È esattamente il contrario! I forum, ma non solo quelli di orologeria, servono quasi esclusivamente a vendere e a comperare. Si sostengono generalmente grazie all’apporto di commercianti, mercanti o traffichini vari, che hanno creato lì il proprio giro di affari, palese o mascherato. Sono loro che fanno barriera all’arrivo di persone come me, ma non per proteggere il forum, semplicemente per proteggere i loro affari.
Neonata prematura si aggrappa alla mano dell'infermiera: la foto...
Neonata prematura si aggrappa alla mano dell'infermiera: la foto commuove il web.
Con internet una foto può diventare virale in men che non si dica. Così è accaduto con lo scatto postato su Figuere 1, una piattaforma online su cui medici studenti e infermieri si confrontano su casi clinici. La foto scattata in un ospedale degli Stati Uniti, che ha fatto il giro del mondo, ritrae una bimba di appena 26 settimane, che si aggrappa con tutte le forze del suo minuscolo corpicino alla mano dell'infermiera. La sua piccola manina di appena 2 centimetri tiene quella dell'infermiera, che le si avvicina per cambiarle il pannolino. La donna, autrice dello scatto che ha poi postato su Figuere 1, racconta con queste parole l'attaccamento alla vita della neonata: "Le stavo cambiando il pannolino quando lei si è semplicemente attaccata alla mia mano. Mi sono fermata per farglielo fare perché per i prematuri il contatto umano è importantissimo".
La foto che sta commuovendo il web è stata scattata prima che l'ospedale introducesse l'obbligo di utilizzare i guanti per il personale medico e infermieristico. Dall'infermiera è arrivata anche una buona notizia a proposito delle condizioni di salute della piccola, che oggi è una bambina che ha compiuto nove mesi ed "è sana e felice e pesa sei chili".
Non distruggete l’autostima dei vostri figli! Ogni genitore dovrebbe leggere questo...
Hai figli emotivamente avviliti, psicologicamente affranti, demotivati e senza più la minima autostima di se stessi? Ecco quali sono le cause citate dalla pedagogista-docente Dr. Tiziana Cristofari.
Sono molto indignata per la facilità con cui i nostri bambini vengono giudicati e “torturati” psicologicamente. E non sto esagerando! Perché la tortura non è solo quella fisica, ma anche e ai nostri giorni soprattutto, quella psicologica.
Viviamo in una società molto superficiale, dove i tempi frenetici e la poca pazienza che abbiamo nei confronti dei nostri bambini e delle nostre bambine, ci spingono a conclusioni affrettate sulle loro potenzialità e capacità cognitive, purché ci sollevino dall’incombenza di seguirli negli studi.
Troppo spesso i genitori mi portano i loro figli emotivamente avviliti, psicologicamente affranti, demotivati e senza più la minima autostima di se stessi.
Arrivano da me dicendomi che il loro bambino o la loro bambina ha difficoltà nello studio; che piange perché non vuole studiare; che non vuole andare a scuola. Me li portano dicendomi che l’insegnante gli ha detto che sicuramente ha qualche problema cognitivo, e quando arrivano da me hanno già fatto percorsi con il logopedista e il più delle volte, il medico, gli ha certificato un ritardo nell’apprendimento.
Ma sapete una cosa? Nel 99% dei casi, il bambino o la bambina non ha niente, recuperando nel giro di un anno scolastico tutte le carenze!
Mi sono chiesta più volte se voi vi foste mai domandati come reagiscono i vostri figli a tutte queste chiacchiere non vere sulla loro capacità di apprendimento. Vi siete mai chiesti cosa provano? Come stanno? Cosa pensano di tutte quelle ricerche mediche e quelle esercitazioni alienanti, ai quali vengono sottoposti anche solo perché hanno una pessima scrittura? Vi siete mai chiesti guardando la calligrafia di un medico se anche lui fosse disgrafico?
Ve lo dico io cosa pensano i nostri figli! Pensano di essere inferiori, di essere diversi, stupidi, non capaci come i loro compagni di classe. E la loro psiche lentamente cambia e diventa brutta. Perdono la loro autostima, diventano tristi, paurosi e a scuola non rendono più, non si sentono capaci e si convincono di non riuscire negli studi; dentro di loro si domandano perché devono continuare a studiare; perché devono andare a scuola, a cosa serve… perché la scuola non brucia!
Io sono molto indignata! con insegnanti impreparati nella didattica che si sentono in diritto di diagnosticare senza averne la competenza.
Sono molto indignata! con la connivenza dei medici psichiatri che devono trovare necessariamente un’anomalia in un bambino che ha solo bisogno di essere rispettato nei suoi tempi di apprendimento, mentre la loro diagnosi è basata su statistiche (vi ricordo che Albert Einstein ha mostrato la sua genialità solo all’università, risultando terribilmente carente in tutti i precedenti corsi di studi, soprattutto in matematica; e nonostante oggi si dica che fosse dislessico, niente e nessuno allora, fortunatamente, gli ha impedito di credere in se stesso e di diventare ciò che tutti noi conosciamo). Vogliamo parlare dei logopedisti? Che uccidono il pensiero del bambino tediandolo con tanti esercizietti che allontanano sempre più il piccolo dalla scuola? E tutto questo pur di non ammettere che quel paziente non ha bisogno del loro aiuto, ma solo di una efficace didattica che loro ignorano completamente.
Ma è tutto un sistema di scarica barile: l’insegnante ai genitori, i genitori al medico, il medico al logopedista e il logopedista sul problema diagnosticato dal medico che purtroppo si può migliorare, ma non curare; e non c’è la cura semplicemente perché non c’è la malattia!
Ma sono indignata anche con voi genitori! Che non avete la pazienza di ascoltarli i vostri figli; che li imboccate come se fossero sempre piccoli, senza svezzarli nel rapporto e nella loro continua e costante crescita di competenze. E questo è un errore grave, molto grave, perché non permettete loro di crescere, di sviluppare indipendenza, di conquistarsi quel pezzettino di mondo a scuola, che
Non avete voglia di seguire e capire i cambiamenti che la scuola li costringe a sviluppare, non avete la voglia di capire che il vero problema potrebbe essere nel rapporto con voi, con la maestra o con i compagni di classe. Perché è così: quasi sempre il problema scolastico ha le sue profonde radici nel rapporto umano.
Allora non distruggiamo la mente e la vitalità dei nostri figli, abbiate il coraggio e l’umiltà di valutare il vostro rapporto, di considerare quello che la maestra ha con vostro figlio o vostra figlia, prima ancora di intraprendere un percorso diagnostico, che in quanto tale, nella mente del bambino, riporta sempre e comunque a una malattia e quindi a una diversità dai compagni di scuola. Ricordandovi inoltre che oggi, quella che viene comunemente definita dislessia, il più delle volte è un abuso di terminologia e medicalizzazione su bambini sanissimi per questione di business. Non confondiamo le difficoltà didattiche e di rapporto con la scusa della malattia, una malattia che nessuno ha organicamente riscontrato e che si basa solo su statistiche. Eviteremo così di crescere bambini insicuri, ribelli, aggressivi, svogliati, tristi, spaventati e senza autostima.
Di Dr. Tiziana Cristofari. (Fonte: Figli Meravigliosi)
PIÙ STIAMO MALE "DENTRO",PIÙ CI AMMALIAMO "FUORI". LA MALATTIA È...
PIÙ STIAMO MALE "DENTRO",PIÙ CI AMMALIAMO "FUORI". LA MALATTIA È UN CONFLITTO TRA ANIMA E CORPO.
IL NOSTRO CORPO SOMATIZZA NELLA SUA MATERIA QUELLO CHE LO SPIRITO SUBISCE IN TUTTA LA NOSTRA ANIMA.ECCO COME UN DISPIACERE PUÒ CONCRETIZZARSI IN MALATTIA.
Il nostro corpo somatizza nella sua materia quello che lo spirito subisce in tutta la nostra anima, quello che il nostro inconscio tace, lo urlano le nostre malattie dolori e malesseri. La malattia è un conflitto tra la personalità e l'anima Quando ti manca calore affettivo, basta una minima frescata di vento freddo e subito prendi un raffreddore. Il raffreddore "cola" quando il corpo non piange. Forti mali di schiena (ovvio non causati da un peso caricato male) ti dicono che stai subendo un dolore, porti con te un peso un trauma una tristezza immensa; il mal di gola "tampona" ti assale sicuramente quando hai tanti dolori da sfogare ed afflizioni da dire e non hai con chi confidarti. Quando una persona non la sopporti, non la digerisci e la devi sopportare ti viene acidità allo stomaco, le coliche spesso sono rabbie accumulate che non riesci a sfogare.Il diabete "invade" quando la solitudine ti attanaglia. Il cancro ti divora come l'odio che corrode l'amore mancato. Il corpo ingrassa quando sei insoddisfatto o dimagrisci quando ti senti logorato. Dubbi preoccupazioni ansietà ti portano via il sonno e soffri di insonnia. Se non trovi un senso alla tua vita la pressione del cuore rallenta o accelera quindi ipotensioni e pressioni alte al cuore sono sbalzi che ti condizionano l'umore e le forze. Il nervosismo aumenta i respiri, come se ti mancasse l'aria, donde dolori al petto ed emicranie (molti fumatori prendono aria extra dal fumo fatidico ed effimero che li rilassa in maniera compensatoria ma illusoria) La pressione "sale" quando la paura imprigiona.Quando ti senti sopraffatto di un problema che sei ai limiti, allora la febbre ti assale, le frontiere dell'immunità sono all'erta. Le ginocchia "dolgono" quando il tuo orgoglio non si piega. le artrosi vengono quando la tua mente non si apre, sei troppo rigido e i muscoli ti si contraggono. I crampi indicano che stai subendo una situazione ai limiti della sopportazione. La stitichezza ti indica che hai residui nel tuo inconscio, hai segreti che ti otturano (quanta merda ci teniamo dentro che non è utile) e non trovi chi ti comprenda senza giudicarti. la diarrea è un atto di difesa dell'organismo che vuole eliminare ciò che percepisce come dannoso (come il vomito) vale per i virus ma anche per le situazioni, i sentimenti... forse chi ha diarrea non riesce a trattenere o assimilare.
La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino. Ascolta il tuo corpo ed impara a guarire con il tuo spirito, non c'è altra medicina che la tua stessa natura non possa darti. E' ovvio che non generalizziamo, non è un catalogo farmacologico ma una linea guida... chi una preoccupazione la somatizza nella testa (emicrania) chi nello stomaco (indigestione). E i bambini? pur innocenti sono spugne emotive e recepiscono ogni energia negativa di chi li sta accanto, non per caso i bambini più sani sono quelli che crescono in famiglie unite ed amorose. L'amore è vita, dunque qualsiasi mancanza d'amore produce in noi morte: psichica, mentale, emotiva e alla fine anche fisica.
Torino: Ragazzina 17enne coinvolta in sedute spiritiche per stupri di gruppo...
TORINO: Ragazzina 17enne nella rete dell’ex prof mago santone: 3 arresti a Torino, sedute spiritiche e stupri di gruppo.
Sedute spiritiche per compiere abusi. Tre arrestati, le vittime sarebbero un centinaio I filmati e i ricatti Gli incontri registrati in mille video che servivano anche come strumento di ricatto La denuncia È stata la giovane a denunciare a un consultorio comunale le violenze subite.
«Magie, riti esoterici o sedute spiritiche sono la copertura per chi vuole fare sesso a buon mercato». Ne era convinto il pittore torinese Lorenzo Alessandri, maestro del Surrealismo indicato, fin quando è stato in vita, come il capo dei satanisti italiani (lui ha sempre negato: «Sono cattolico - diceva -, credo in Dio, quindi anche a Lucifero»
Le sue parole sono la chiave per comprendere l’ultima incredibile vicenda accaduta a Torino, città dalla tradizione esoterica secolare. Tre persone sono state arrestate e venti indagate perché, con la promessa di purificazioni di varia natura, inducevano le loro vittime, donne, qualche uomo e molte ragazzine, a partecipare a riti magici che si concludevano con stupri di gruppo e violenze sessuali. Le vittime sarebbero un centinaio, più di mille i video registrati dai santoni che documentano le liturgie esoteriche. Proprio quei filmati sarebbero stati usati per ricatti ed estorsioni.
Sono finiti in manette Paolo Meraglia, 69 anni, professore di matematica a riposo, il suo vice, Biagino Viotti, di 73, già candidato alle elezioni politiche per la list a dei Pensionati, e M.F., un ragazzo di 22 anni, fidanzato di una 17enne che il giovane non avrebbe esitato a consegnare nelle mani dei due santoni per una sorta di «Ius primae noctis». È stata la ragazza, Angela (il nome è di fantasia), dopo aver subìto una serie di violenze, a recarsi presso un consultorio comunale per denunciare gli stupri: «Quei due vecchi mi hanno drogata e poi violentata». Poi ha inviato una mail confessione al quotidiano La Stampa : «All’inizio mi fidavo di loro, pensavo potessero aiutarmi».
Nei riti, Angela era al centro dell’attenzione dei componenti della setta, vi era anche la madre del suo fidanzato, che faceva da «ancella». «Nel gruppo - hanno spiegato i dirigenti della Squadra mobile Marco Martino e Fulvia Morsaniga -, ognuno ricopriva un ruolo. C’erano i maestri, gli apostoli, le vestali, i catalizzatori e le ancelle». Ogni trattamento, come documentato nei video girati in due appartamenti della città, terminava con rapporti sessuali di gruppo, con tanto di candele e fumi d’incenso. Sesso, violenze, stupri, incesti e psicofarmaci, secondo le formule pronunciate dal santone, erano le pratiche per allontanare il malocchio: «Per il potere di questi angeli - ripete Meraglia nei video -, io indosso questa potente missione e grazie ad esi porterò al successo le cose che ardo dal desiderio di compiere».
Incredulo il figlio del sedicente mago che vive con la madre in un palazzo popolare di Moncalieri: «Mai avuto sospetti, mio padre ha altri interessi». Come quello della musica: anni fa il mago aveva inciso un 45 giri in vinile, Dolcemente Laura , cover sulle note di Una rotonda sul mare dove Meraglia imita Fred Bongusto. Le indagini, coordinate dai pm Fabiola D’Errico e Marco Sanini, sono all’inizio e non si escludono altri arresti. L’avvocato Elena Beltramo, che difende Paolo Meraglia, si limita a dire: «Siamo solo in fase istruttoria». (Fonte: CORRIERE DELLA SERA www.corriere.it/cronache)
Ancora sui benefici del caffè: il caffè proteggerebbe il cervello...
Ancora sui benefici del caffè: il caffè proteggerebbe il cervello dall'avanzare della demenza dell'Alzheimer.
Alzheimer, il caffè aiuta a prevenire la demenza. Merito della caffeina, che sembrerebbe in grado di azionare un enzima difensivo che protegge il cervello chiamato ‘NMNAT2’ e solo di recente scoperto come un’arma molecolare importante contro la formazione di aggregati tossici nelle cellule nervose.
La notizia arriva da uno studio condotto presso e l’Indiana University e pubblicato sulla rivista Scientific Reports. Solo di recente in un altro lavoro pubblicato sulla rivista Plos Biology sono stati scoperti gli effetti protettivi di NMNAT2 contro l’Alzheimer. Inoltre un altro studio pubblicato sulla rivista The Journals of Gerontology, Series A: Biological Sciences and Medical Sciences dimostrava che consumare abitualmente caffè o altre bevande contenenti caffeina protegge dalla demenza.
In questo nuovo studio gli esperti americani hanno testato quasi 2000 molecole attive, tra cui la caffeina, per selezionare quelle con un ruolo nell’aumentare la produzione di NMNAT2. Di tutte le molecole testate, la caffeina è risultata il più potente attivatore della produzione di NMNAT2. Testata su topolini a rischio di demenza perché geneticamente incapaci di produrre quantità idonee di NMNAT2, la caffeina ha riportato il cervello degli animali a una quantità normale di enzima.
Lo studio apre la strada a nuove possibilità terapeutiche basate appunto sulla caffeina e su composti affini: altre 23 molecole tra tutte quelle studiate hanno dimostrato una sia pur minore efficacia nell’aumentare la produzione dell’enzima protettivo.
Sanità: la beffa dei ticket, alcune regioni pagano il quadruplo rispetto ad altre...
Gli squilibri Nord-Sud su analisi e visite specialistiche. Allarme falsi esenti. Ma tra i motivi c'è anche la crisi.
Tutti lo criticano, lo vorrebbero cancellare, lo accusano di allontanare i malati dal sistema sanitario pubblico, eppure le Regioni non potrebbero farne a meno. L'odiato ticket dà alle casse della sanità locale un po' di respiro, facendo entrare soldi freschi in fondi sempre più spompati. Il problema è che la tassa non assicura introiti uguali per tutti. I dati di Agenas, l'Agenzia nazionale delle Regioni, rivelano grandi differenze di incasso per le varie realtà locali e quindi di spesa pro capite. A pagare meno sono gli abitanti delle regioni del Sud, dove le false esenzioni sono più diffuse ma anche dove la crisi batte più duramente. I siciliani sborsano in media 8,7 euro, i veneti 36,2.
Non solo, analizzare il gettito del ticket per la specialistica (visite, analisi e esami) permette di capire quanto lavora il sistema sanitario nazionale. La risposta? Sempre meno. L'attività si è contratta: tra il 2012 e il 2015 la spesa dei pazienti italiani è calata del 9%, arrivando a un miliardo e 400 milioni di euro. E questo malgrado ogni tanto qualche Regione ritocchi verso l'alto le tariffe, spesso assai diverse da una all'altra. Non è facile dire perché sono state richieste meno prestazioni pubbliche. Secondo alcuni osservatori, i pazienti si sono spostati nel privato puro, dove non ci sono le liste di attesa e talvolta si spende lo stesso o addirittura si risparmia rispetto al costo del ticket. Però anche i dati, sempre di Agenas, sulla libera professione intramoenia, che è a pagamento, raccontano di un calo di prestazioni del 9%. E allora, a voler essere ottimisti, potrebbe esserci anche un po' più di appropriatezza nelle prescrizioni, cioè un'attenzione di medici e pazienti a evitare gli esami inutili.
L'unica grande Regione a non aver visto un calo degli introiti da ticket sulla specialistica nel 2015 rispetto al 2012 è l'Emilia-Romagna, che ha segnato un +4,8%. I suoi cittadini spendono in media quasi 36 euro l'anno per la tassa su esami e visite. Il dato pro capite è in linea con quelli di Toscana, Veneto, Friuli, Trento e Bolzano. Al Sud cambia tutto, e c'è chi non arriva nemmeno ai 10 euro, come Campania e Sicilia, o li sorpassa di poco, tipo Puglia e Calabria. Altri stanno comunque sotto ai 23 euro di media spesi in Italia. Il sospetto è che le regioni meridionali siano zavorrate dalle esenzioni, che possono essere per patologia, invalidità o reddito-età (riguardano chi ha meno di 6 o più di 65 anni e un reddito familiare sotto i 36mila euro). Si stima che in certe realtà addirittura l'80% di coloro che si rivolgono alla sanità pubblica abbiano un certificato di esenzione, un dato enorme che fa pensare a una alta diffusione di falsi esenti. Finisce così che la Campania incassi in un anno 56 milioni di euro e l'Emilia Romagna, che ha oltre un milione di abitanti in meno, 159 milioni. La Regione che più avrebbe bisogno di soldi ne vede entrare molti meno.
Tra falsi esenti, tariffe ballerine e bilanci in difficoltà si è completamente perso il significato iniziale dei ticket. "Sono nati come strumento per migliorare l'efficienza, rendere le prescrizioni più appropriate e dare equità al sistema", dice Francesco Bevere, direttore generale di Agenas: "Ora dobbiamo evitare che un eccesso di ticket allontani le persone dal servizio pubblico. Inoltre non dovrebbero esserci queste differenze tra i diversi territori regionali". Secondo il direttore dell'agenzia "sarebbe utile ridefinire la regolazione dei ticket, così da consentire da una parte una possibilità di applicazione differenziata a seconda delle regioni, e dall'altra, soprattutto nelle realtà in piano di rientro, stabilire tetti
massimi di spesa a salvaguardia dell'accesso alle prestazioni che sono nei livelli essenziali di assistenza. Così da evitare che chi non ha reddito sufficiente si allontani da cure importanti". Ma di una riforma del ticket si parla senza arrivare a risultati ormai da troppo tempo.
Una card di 480 euro al mese contro la povertà diventa legge. Ecco i requisiti per averli...
Roma - Via libera dall’Aula del Senato al Disegno di legge delega sul contrasto alla povertà che è stato approvato con 138 Sì, 71 No, 21 astenuti. Il provvedimento che ha già incassato l’ok della Camera diventa legge e verrà così introdotto il cosiddetto reddito di inclusione per quei nuclei familiari che avranno i requisiti previsti dalla legge.
L’approvazione del ddl sulla povertà rappresenta un «passo storico» verso l’introduzione di una misura universale che tenga conto della condizione di bisosgno economico e non dell’appartenenza a singoli categorie (anziani, disoccupati, genitori soli, ecc.» Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti saluta l’approvazione definitiva del provvedimento che introduce il reddito da inclusione, cosiddetto REI.
Tale strumento, dice il ministro, «rappresenta il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla povertà e colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito, che ci vedeva come l’unico Paese, insieme alla Grecia, privo di una misura strutturale di contrasto alla povertà. Il REI è il segno di un nuovo approccio alle politiche sociali, fondandosi sul principio dell’inclusione attiva, ovvero sul vincolo di affiancare al sussidio economico misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi».
«Per quanto riguarda il reinserimento al lavoro -aggiunge Poletti- sarà naturalmente determinante il ruolo dei Centri per l’impiego che potranno contare su 600 ulteriori unità di personale che, nella prospettiva di attuazione del REI, avranno il compito, in collaborazione con i servizi sociali del territorio, di favorire il collocamento al lavoro delle persone più deboli». (Fonte: IL SECOLO XIX)
Guardate cosa fa questa domestica addetta alle pulizie in albergo.. (Video)
Attenti a quando viaggiate e soggiornate in albergo, vi può succedere questo: è di certo uno dei peggiori incubi degli ospiti di qualunque albergo, la cameriera o il cameriere che nel tempo dedicato al riassetto e alla pulizia della stanza, apre i nostri bagagli, apre e sbircia il nostro pc. Ad alimentare le nostre paranoie arriva il video di Vince Stravix, un utente di Youtube che ha ripreso attraverso una telecamera nascosta l'intrusione di una donna delle pulizie nella sua camera in un albergo degli Stati Uniti.
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