Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Due carabinieri.... (barzelletta)
Due carabinieri:
- ciao
- ciao, sei venuto in bici stamattina?
- si
- l’hai comprata?
- no, se tu sapessi come l’ho avuta... stavo passeggiando in campagna quando mi si è avvicinata una donna in bicicletta; abbiamo cominciato a chiacchierare del più e del meno poi improvvisamente lei si è diretta verso un pagliaio che stava lì vicino e buttando a terra la bici si è tolta le mutande e mi ha detto: “prendi quello che vuoi”
- tu cos’hai fatto?
- mi sono preso la bicicletta;
- giusto! - dice l’altro carabiniere - cosa te ne facevi delle mutande?
Bisognerebbe essere più coerenti, guardarsi allo...
Bisognerebbe essere più coerenti, guardarsi allo specchio di tanto in tanto senza dover sempre additare gli altri quando sbagliano o fanno qualcosa che a noi da fastidio. Anche noi a volte abbiamo le nostre responsabilità e ci comportiamo male, ma chissà perché il più delle volte non ce ne rendiamo conto e critichiamo sempre il comportamento altrui. (Beppe Tardito)
La bionda e il volo per Montreal.
Durante un volo per Montreal, pochi minuti dopo il decollo, una bionda seduta nella classe economica si alza e si dirige verso la prima classe e vi prende posto.
L' agente di bordo la vede fare e decide di chiedergli di vedere il suo biglietto.
Quindi spiega alla bionda che ha pagato per un posto in classe economica e che non può sedersi in prima classe, che deve tornare in classe economica.
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
L' agente di bordo va nella cabina di pilotaggio e spiega al pilota e al co-pilota che c'è una bionda seduta nella prima classe che ha pagato per la classe economica e che rifiuta di tornare nella classe economica
Il co-pilota va a vedere la bionda e cerca di spiegargli che dato che ha pagato solo per un biglietto in classe economica deve tornare in classe economica
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
Il co-pilota dice al pilota che devono contattare la polizia per fermare la bionda durante l'atterraggio, perché si rifiuta di tornare in classe economica.
Il pilota chiede al co-pilota: " hai detto che è bionda? Risolvo io il problema, perche' sono sposato con una bionda e parlo il linguaggio delle bionde. "
Il pilota si rivolge alla bionda e gli parla all'orecchio.
La bionda gli dice:
" Oh, mi dispiace!" e lei si alza e torna al suo posto in classe economica.
L' agente di bordo e il co-pilota sono sorpresi e chiedono al pilota che cosa le ha detto per accettare di tornare in classe economica senza fare confusione.
" gli ho detto:
" la prima classe non va a Montreal."
L' agente di bordo la vede fare e decide di chiedergli di vedere il suo biglietto.
Quindi spiega alla bionda che ha pagato per un posto in classe economica e che non può sedersi in prima classe, che deve tornare in classe economica.
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
L' agente di bordo va nella cabina di pilotaggio e spiega al pilota e al co-pilota che c'è una bionda seduta nella prima classe che ha pagato per la classe economica e che rifiuta di tornare nella classe economica
Il co-pilota va a vedere la bionda e cerca di spiegargli che dato che ha pagato solo per un biglietto in classe economica deve tornare in classe economica
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
Il co-pilota dice al pilota che devono contattare la polizia per fermare la bionda durante l'atterraggio, perché si rifiuta di tornare in classe economica.
Il pilota chiede al co-pilota: " hai detto che è bionda? Risolvo io il problema, perche' sono sposato con una bionda e parlo il linguaggio delle bionde. "
Il pilota si rivolge alla bionda e gli parla all'orecchio.
La bionda gli dice:
" Oh, mi dispiace!" e lei si alza e torna al suo posto in classe economica.
L' agente di bordo e il co-pilota sono sorpresi e chiedono al pilota che cosa le ha detto per accettare di tornare in classe economica senza fare confusione.
" gli ho detto:
" la prima classe non va a Montreal."
Ho imparato che la vita qualche volta...
Per quanto se ne possa dire... "Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l'oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e... il domani sarà migliore. Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata uggiosa, la perdita del bagaglio, l'intrico delle luci dell'albero di Natale. Ho imparato, a proposito della relazione con i propri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita. Ho imparato che semplicemente sopravvivere, è diverso da vivere. Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance. Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle. Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta. Ho imparato che anche quando non sto bene, non devo stare da sola. Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno. Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle. Ho imparato che ho ancora molto da imparare. Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire. " (Maya Angelou)
“Se non comprendi alla perfezione di cosa necessiti, non... (bellissimo racconto)
Ti dissi "Rendimi viva", e tu dicesti "Cammina sul sentiero sino al pozzo nero e lì disseta la tua sete". Io giunsi al pozzo e nel guardare le sue buie profondità non scorsi acqua, ma senza secchio come avrei confermato quel che credevo d’aver visto? Attorno non c’erano mezzi per attingere quel che mi avrebbe dissetata, decisi che non vi sarei scesa, era tanto più grande di me l’impresa, ma ero stanca e confusa e decisi che sarei rimasta a riposare a lungo presso quella fonte irraggiunta. Mi venne incontro un piccolo d’uomo e chiese acqua per sé, riguardai il buio abisso e il coraggio giunse ad animarmi il cuore: "Piccolo aspetta scendo a prenderla!", dissi con una decisione tale da sbalordire anche me. Mi calai negli abissi per cercare la fonte che disseta e nello scendere in basso, sempre più in basso, trovai il nulla, ma alimentai a dismisura la mia voglia di risposte e il pensiero divenne definito e non più annebbiato come sempre lo era stato. “Se non comprendi alla perfezione di cosa necessiti, non potrai mai trovare quel ti occorre, nella mancanza la danza che ti renderà la coscienza di decidere all’evenienza, con piena presenza e perseveranza.” Risalii il pozzo con in mano un pugno di mosche, e quando rividi il piccolo che attendeva speranzoso il cuore mi si strinse in una morsa, come lo avrei dissetato se non avevo niente per lui? Lo presi in braccio, pesava tanto ma non sapeva camminare e lo portai con me, mentre perlustravo la zona alla ricerca di qualcosa per dissetarci, e il passo si faceva sempre più stanco. Ci guardammo attorno, cogliemmo fiori, cantammo amori e trovammo tanti tesori, il piccolo crebbe, e quando io non seppi più camminare fu lui a prendermi in braccio e a continuare il sentiero che avevo iniziato. “Mamma un giorno cercammo insieme acqua e trovammo fiumi d’oro, se tu non avessi camminato sarei cresciuto nei pressi di quel pozzo nero, invece tu per amore scendesti, vedesti e tornasti per portarmi avanti nei passi.” Una mamma è l’inizio di ogni cosa, ma che non resti mai solo e semplicemente l’inizio, una mamma deve essere il sentiero maestro che non impone la sua via, ma che semplicemente diffonde la luce dell’esempio, una mamma è manna quando se stessa non inganna. Il piccolo uomo, solido ormai sui suoi passi, portò la mamma in braccio sino a quando il suo peso non fu più peso e il suo cuore leggero volò alto nel cuore eterno del mondo. Una mamma è manna se non si inganna. (Cleonice Parisi)
Dedicata a mia mamma che non c'è più..
"Mamma, questa lettera è per te: è come se puntassi il cannocchiale verso le stelle e quella più bella riuscisse a splendere ancor di più perché nutrita dalla lucentezza di queste parole. Sei sempre stata con me, ogni momento della nostra vita lo abbiamo condiviso e vissuto con forza, coraggio e determinazione e ora queste parole voglio scrivertele perché mi manchi, mi ero ripromessa di non dirtelo ma sì: mi manchi davvero e certe volte credo di non riuscire a farcela.
Ti scrivo però anche perché ho un grande bisogno di dirti grazie: non ci sei più però è come se fossi sempre presente. I tuoi valori, la tua forza d'animo e la tua generosità sono rimasti in questo posto che mi regala sempre tante sorprese ma che spesso mi rattrista e mi turba, qui in questa città che tu tanto amavi e che non hai mai voluto lasciare. Sono questi tuoi valori ad essere rimasti nel mio cuore, ad avermi reso quella che sono oggi, orgogliosa della sicurezza con cui affronto tutto e felice dei rapporti che ho costruito.
Sai, mamma, c'è un motivo per cui non ti voglio dire che mi manchi: la verità è che non sei mai andata via. Spesso si dice che chi muore non c'è più, è passato a un'altra vita, ma io non lo penso e sono convinta che non sia così. Tu non mi manchi mamma: tu sei qui con me, la tua anima mi abbraccia quando mi sento sola, il tuo volto mi sorride quando tutto intorno mi spinge a piangere, il tuo sguardo mi illumina la strada da seguire e mai mi sono sentita sola, così tremendamente sola da pensare di non potercela più fare.
Ecco perché mamma voglio dirti grazie: certe volte sento un vuoto dentro che mi riporta alle nostre litigate, alle nostre passeggiate e ai nostri scherzi ma sono proprio i ricordi a colmare questo vuoto ed è proprio la tua figura a darmi forza e a infondermi coraggio.
Senza te, cara mamma, non sarei mai stata quella che oggi sono. Un giorno ci rincontreremo in un grande abbraccio, nel bel mezzo di una festa che non potrà mai finire". (Web)
La bionda e il volo per Montreal.
Durante un volo per Montreal, pochi minuti dopo il decollo, una bionda seduta nella classe economica si alza e si dirige verso la prima classe e vi prende posto.
L' agente di bordo la vede fare e decide di chiedergli di vedere il suo biglietto.
Quindi spiega alla bionda che ha pagato per un posto in classe economica e che non può sedersi in prima classe, che deve tornare in classe economica.
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
L' agente di bordo va nella cabina di pilotaggio e spiega al pilota e al co-pilota che c'è una bionda seduta nella prima classe che ha pagato per la classe economica e che rifiuta di tornare nella classe economica
Il co-pilota va a vedere la bionda e cerca di spiegargli che dato che ha pagato solo per un biglietto in classe economica deve tornare in classe economica
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
Il co-pilota dice al pilota che devono contattare la polizia per fermare la bionda durante l'atterraggio, perché si rifiuta di tornare in classe economica.
Il pilota chiede al co-pilota: " hai detto che è bionda? Risolvo io il problema, perche' sono sposato con una bionda e parlo il linguaggio delle bionde. "
Il pilota si rivolge alla bionda e gli parla all'orecchio.
La bionda gli dice:
" Oh, mi dispiace!" e lei si alza e torna al suo posto in classe economica.
L' agente di bordo e il co-pilota sono sorpresi e chiedono al pilota che cosa le ha detto per accettare di tornare in classe economica senza fare confusione.
" gli ho detto:
" la prima classe non va a Montreal."
L' agente di bordo la vede fare e decide di chiedergli di vedere il suo biglietto.
Quindi spiega alla bionda che ha pagato per un posto in classe economica e che non può sedersi in prima classe, che deve tornare in classe economica.
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
L' agente di bordo va nella cabina di pilotaggio e spiega al pilota e al co-pilota che c'è una bionda seduta nella prima classe che ha pagato per la classe economica e che rifiuta di tornare nella classe economica
Il co-pilota va a vedere la bionda e cerca di spiegargli che dato che ha pagato solo per un biglietto in classe economica deve tornare in classe economica
La bionda gli risponde:
" sono bionda, sono bella, vado a Montreal e resto seduta qui! "
Il co-pilota dice al pilota che devono contattare la polizia per fermare la bionda durante l'atterraggio, perché si rifiuta di tornare in classe economica.
Il pilota chiede al co-pilota: " hai detto che è bionda? Risolvo io il problema, perche' sono sposato con una bionda e parlo il linguaggio delle bionde. "
Il pilota si rivolge alla bionda e gli parla all'orecchio.
La bionda gli dice:
" Oh, mi dispiace!" e lei si alza e torna al suo posto in classe economica.
L' agente di bordo e il co-pilota sono sorpresi e chiedono al pilota che cosa le ha detto per accettare di tornare in classe economica senza fare confusione.
" gli ho detto:
" la prima classe non va a Montreal."
Non prendete un cane, MAI! Lasciate stare; ve lo...
Non prendete un cane, MAI! Lasciate stare; ve lo dico il più sinceramente possibile, davvero con il cuore in mano. Non prendete un cane, per nessun motivo. Se ve ne viene la voglia, fatevela passare. Vi rovinerà la vita. Vi distruggerete la vita. Perché dopo aver trascorso un po’ di tempo con un cane, non sarete più gli stessi. Niente sarà più come prima. Vi sembrerà che il mondo come fino ad ora avete conosciuto non sia mai esistito. Che fosse tutto più semplice, che tutto scorresse scivolando quietamente senza problemi. Perché questo volete davvero… questo è quello che si ritiene sia giusto, se le cose scivolano senza problemi e con facilità allora va tutto bene sul serio….
Non prendete un cane. Mai. Perché la mattina vi sveglierete e vi troverete davanti due occhi sorridenti, una coda che sbatte frenetica e una leccata sul viso. Perché vi troverete catapultati in corse forsennate a fare la pipì fuori qualsiasi stagione sia e per questo vi accorgerete dello scorrere del tempo e che gli alberi da rossi e gialli sono rimasti senza foglie e dopo poco sono apparsi i germogli e che ancora più in là nei giorni ci sono gli uccellini che cantano tra le fronde. Perché sarete costretti a diventare equilibristi del tempo, a trovare un ritmo che accompagni due cuori. Perché sarete costretti senza appello a capire chi vi vuole anche con quattro zampe a seguito sempre e comunque e chi invece si arrende al primo biscotto pieno di bava. Perché quando piangerete le vostre lacrime non riusciranno a toccare terra. Perché quando vi ferirete lui sarà lì a leccare il sangue, anche quello che non si vede….
Non prendete mai un cane. MAI. Perché se siete veri umani lui vi educherà. Vi educherà nel modo più duro e primitivo possibile. Con l’amore. Vi educherà all’amore incondizionato. Quello che non chiede nulla in cambio. A non avere filtri, ad essere come siete. Vi educherà alla libertà di voi stessi. Vi educherà a non difendervi mai da chi amate. Al non rancore, al perdono sempre, a dimostrare amore in ogni occasione. Vi educherà all’empatia, a prendervi cura di chi amate. A osservare il vostro mondo intorno e capire cosa c’è che non va da una camminata, un gesto, uno sguardo. Vi educherà a non usare le parole. Vi educherà alla lealtà e all’onestà.
Non prendete un cane. Mai. Perché quando vi avrà educato……vorrete le stesse cose da altri….e non capirete perché lui è stato in grado di darvele e invece tante persone, umani con tanti neuroni e un cuore più grande, non ci riescono. Non capirete perché non riuscite a trovare la stessa trasparenza e lealtà in chi vi sta accanto. E che dice di amarvi.
Non prendete un cane. Mai. Perché diventerete un vero umano randagio, di quelli che ci provano sempre a credere in certi umani e sono sempre sconfitti.
Non prendete un cane. (Laura Zanin)
(Posted By Beppe Tardito on 07/02/18)
Non prendete un cane. Mai. Perché la mattina vi sveglierete e vi troverete davanti due occhi sorridenti, una coda che sbatte frenetica e una leccata sul viso. Perché vi troverete catapultati in corse forsennate a fare la pipì fuori qualsiasi stagione sia e per questo vi accorgerete dello scorrere del tempo e che gli alberi da rossi e gialli sono rimasti senza foglie e dopo poco sono apparsi i germogli e che ancora più in là nei giorni ci sono gli uccellini che cantano tra le fronde. Perché sarete costretti a diventare equilibristi del tempo, a trovare un ritmo che accompagni due cuori. Perché sarete costretti senza appello a capire chi vi vuole anche con quattro zampe a seguito sempre e comunque e chi invece si arrende al primo biscotto pieno di bava. Perché quando piangerete le vostre lacrime non riusciranno a toccare terra. Perché quando vi ferirete lui sarà lì a leccare il sangue, anche quello che non si vede….
Non prendete mai un cane. MAI. Perché se siete veri umani lui vi educherà. Vi educherà nel modo più duro e primitivo possibile. Con l’amore. Vi educherà all’amore incondizionato. Quello che non chiede nulla in cambio. A non avere filtri, ad essere come siete. Vi educherà alla libertà di voi stessi. Vi educherà a non difendervi mai da chi amate. Al non rancore, al perdono sempre, a dimostrare amore in ogni occasione. Vi educherà all’empatia, a prendervi cura di chi amate. A osservare il vostro mondo intorno e capire cosa c’è che non va da una camminata, un gesto, uno sguardo. Vi educherà a non usare le parole. Vi educherà alla lealtà e all’onestà.
Non prendete un cane. Mai. Perché quando vi avrà educato……vorrete le stesse cose da altri….e non capirete perché lui è stato in grado di darvele e invece tante persone, umani con tanti neuroni e un cuore più grande, non ci riescono. Non capirete perché non riuscite a trovare la stessa trasparenza e lealtà in chi vi sta accanto. E che dice di amarvi.
Non prendete un cane. Mai. Perché diventerete un vero umano randagio, di quelli che ci provano sempre a credere in certi umani e sono sempre sconfitti.
Non prendete un cane. (Laura Zanin)
(Posted By Beppe Tardito on 07/02/18)
Se sei stanco di tutto, fermati un attimo e leggi il...
Se sei stanco di tutto, fermati un attimo e leggi il blog di questa giornalista di Thought Catalog...
Arriva un momento nella vita di ognuno in cui ci si sente stanchi. Stanchi di darsi, di combattere, di provare, a volte semplicemente di procedere. Un momento in cui, feriti, delusi, affaticati, non abbiamo né forza né coraggio per dare una sterzata alla vita. Affannarsi per trovare l'ennesima soluzione per riemergere sembra impossibile. Trovare la forza di venirne fuori, anche. E allora sembra illuminante la risposta data da questa giornalista del sito thoughtcatalog.com che in un blog dice che questi momenti possono essere semplicemente "assecondati", vissuti, capiti.
"So cosa vuol dire sentirsi stanco - e non solo in senso fisico. Il mondo in cui viviamo è un luogo estenuante. È usurante. È ingrato. È una ricerca senza fine e poco gratificante. Sei stanco, semplicemente perché ci vivi. Sei stanco di amare troppo, di preoccuparti troppo, dando troppo ad un mondo che non dà mai nulla in cambio. Sei stanco di investire in esiti indefiniti. Sei stanco delle incertezze".
Questa stanchezza non è caratteriale. Perché probabilmente un tempo siamo stati animati dalle più vive intenzioni, carichi di speranze e fiducia nel futuro, dice la blogger. Eppure la vita ci ferisce e queste ferite, l'una sull'altra, sanguinano e ci impediscono di ricominciare il cammino.
La verità è che siamo tutti stanchi. Ognuno di noi. Da una certa età in poi, non siamo altro che un esercito di cuori spezzati e di anime dolenti, alla disperata ricerca di realizzazione. Vogliamo di più, ma siamo troppo stanchi per chiederlo. Siamo stufi di dove siamo, ma siamo troppo spaventati per ricominciare. Abbiamo bisogno di rischiare, ma abbiamo paura di guardare crollare tutto ciò che ci circonda. Dopo tutto, non siamo sicuri di quante volte saremo in grado di ricominciare da capo.
Ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare, ma neanche pretendere, ci consiglia la giornalista, di ottenere subito dei risultati. Perché questo è il fallimento più grande che ci fa perseverare in questo senso di cronica stanchezza: l'insoddisfazione da mancata realizzazione immediata.
"Tutti noi ci scoraggiamo. Ma dobbiamo lavorare su questi sentimenti. Solo perché sei logoro e insoddisfatto della vita che stai vivendo non significa che non stai facendo un cambiamento. Ogni persona che abbia mai ammirato ha avuto momenti in cui si è sentita sconfitta nel perseguimento dei suoi sogni. Ma questo non le ha impedito di raggiungerli".
"Alcune cose nella vita accadono in silenzio. Accadono lentamente. Accadono a causa delle piccole scelte attente che facciamo tutti i giorni, che ci trasformano in versioni migliori di noi stessi. Dobbiamo lasciarci il tempo che quelle alterazioni accadano. Per vederle evolvere", dice la giornalista.
Perciò, conclude, "quando sei stanco, vai piano. Vai adagio. Procedi timidamente. Ma non fermarti. [...] Sei stanco perché stai facendo un cambiamento. [...] Sei stanco perché stai crescendo. E un giorno quella crescita cederà il passo al rinnovamento di cui hai bisogno". (Fonte: L'Huffington Post)
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