La vecchia e il "Cavaliere" (clicca l'immagine per leggere)


C’era una volta una vecchia, povera, sola e timorata di Dio. Questa anziana ogni giorno pregava perchè il "Cavaliere" avesse lunga vita, tanti decreti e condoni senza limiti. Nel paese la prendevano per pazza, essendo la vecchia devota al cavaliere più di Schifani e un pelino sotto Bondi, ma senza averne alcun tornaconto. La storia della sua ammirevole devozione fece il giro del mondo, tutti si chiedevano se non fosse una zia laica, la nonna di Mastella o semplicemente affetta da alzheimer. La sua fama arrivò fino ad Arcore, tanto che il cavalierissimo in persona la volle conoscere, prima che schiattasse, una sua fan così accanita, benchè ad essa non pensasse minimamente di proporle un ministero. Casomai le avrebbe regalato una parure. Mandò due senatori maggiordomi nel paese dove la vecchina pregava contro le maledizioni comuniste sulla sua testa ricrinita, e la fece portare seco, a palazzo Grazioli, nella stanza over 70. E lì, finalmente, fu in grado di conoscere il mistero di tanta abnegazione e premiarla come meritava. “Cara vecchia paesana. Io sono felice che tu, come mi dicono, preghi per me, eppure non mi risulta che tu abbia la televisione, che sia mai stata candidata ad alcun consiglio comunale, che sia stata protagonista di una delle mie proverbiali promesse. Allora cosa ti porta ad adorarmi così tanto? Potenza del mio fascino? Merito dell’elisir di Scapagnini?” “Vede Cavaliere, io ho una certa età, e ne ho viste tante. Ho visto Andreotti che andava a cena con Riina e faceva accordi con Badalamenti, e pregavo perchè scomparisse dalla scena. Ho visto Craxi, un politico in grado in pochi anni di fare scomparire nella vergogna la tradizione socialista, e ho pregato perchè fosse rinchiuso nelle patrie galere. Ho visto Forlani, Cirino Pomicino, Poggiolini, e altri ladri dissanguare l’economia e la povera gente. e ho pregato perchè tutto ciò finisse. Poi tutto ciò è finito, prima che la nera signora venisse a me, ma sei arrivato tu, un raro concentrato di tutte le peggiori figure della prima repubblica. E allora prego perchè tu abbia lunga vita, non si sa mai dopo di te venisse uno ancora peggiore.” Il cavaliere, uomo di spirito, rise a tutti denti, tanto non erano presenti che le sue televisioni, e quindi avrebbe potuto cestinare la conversazione. Diede un bacio alla vecchina, le regalò una spilletta con l’effigie del capo, e la fece buttare fuori dal palazzo, convinto che sotto sotto, non avesse poi tutti i torti.

Abbiamo cominciato a sentirci per E-mail, poi per forza di cose lui ha voluto..(Clicca l'immagine per leggere)


il mio numero e quando mi ha chiamata io ho avuto il suo... Aveva 38 anni, io solo 19 ma cominciavo a volergli davvero tanto bene. Era una persona speciale, sapeva come farmi star bene, come farmi sorridere e soprattutto...Come farmi sognare. Ci sentivamo spessissimo al telefono, mi consolava quando stavo male ed è stato l'unico uomo che mi faceva davvero sentire speciale e unica.

Fin quando col tempo il nostro rapporto è cominciato a stringersi sempre di più, ci siamo mandati anche delle foto, notti intere a chattare e la mattina a scuola con il pensiero rivolto sempre a lui. Un giorno mi disse che mi amava...Io ci credevo... e questo suo interessamento mi portava sempre di più a lui fin quando non mi disse una cosa brutta, molto brutta... Era sposato...separato... con una bimba di 10 anni... nuovamente fidanzato... con la donna in gravidanza di due mesi!

Volevo morire, mi sentivo in un film, non sapevo cosa fare, volevo dimenticarlo ma non c'è mai stato niente da fare, cadevo sempre ai suoi piedi. Lui diceva che avrebbe voluto conoscermi un anno prima così non avrebbe avuto questi problemi, diceva che ero sempre nei suoi pensieri, che se io lo avessi amato veramente avrebbe lasciato sua moglie..Di tutto! Sembra la solita storia come nei film, l'uomo che tradisce la moglie con una più giovane però poi ritorna sempre da lei.. Anche se poi è proprio quello che è successo... Lui continuava a darmi sempre tantissime attenzioni. A Natale mi mando a casa delle rose con un bigliettino con scritto il titolo della nostra canzone...che canzone... io piansi... Nessuno mi aveva mai trattata così..."Mi ama veramente" pensai...
Decisi di andarlo a trovare, lui stava al NORD ed io al SUD ma era tanta la voglia di vederlo, di abbracciarlo, di sentirlo vivo accanto a me che presi il primo aereo che mi avrebbe portata da lui. Quando lo vidi.. fu un sogno, lo abbracciai con tutte le mie forze... Era bruttino ma l'amore che ormai provavo per lui avrebbe superato tutto! Non potevamo baciarci, avevamo promesso di non farlo, avevamo promesso che ci saremmo solo visti per curiosità perchè la nostra storia non poteva andare avanti e noi infatti quella sera non ci siamo baciati. Era la sera di Capodanno, mi lasciò a casa di un'amica per andare dalla sua... e sua figlia.. Champagne, candele, desideri, messaggi, pensieri... Tutto legato a lui..e credevo fosse la stessa cosa anche per lui.

Due giorni dopo venne a prendermi la mattina presto e siamo stati insieme fino all'1 di quella stessa notte. Mi portò a casa sua a farmi vedere il vasetto di Nutella enorme che mi faceva vedere durante le nostre chattate notturne e li... l'ho dovuto baciare...era più forte di me... E' stato bellissimo.
Mi portava in giro senza paura, senza problemi, in mezzo a tutti i suoi amici.. E se qualcuno lo dice alla tua...? - "NON M'INTERESSA"- diceva il bastardo- "IO AMO TE, TE E SOLO TE"...
Mi portò anche a casa di sua madre presentandomi come un'amica.. e mi presentò anche a sua figlia!!! La bambina mi guardava con un viso molto strano e corrucciato..quasi sapesse quello che provavo per il suo papà. Già sentivo quella bimba mia... Lui diceva: "LE PARLERO' E CAPIRA', LEI VUOLE PIUì IL MIO BENE, VUOLE CHE IO SIA FELICE E FELICE LO SONO CON TE..." Senza parole... La sera mi portò in una sua stanza, la sua stanza privata, LA NOSTRA TANA la chiamavamo. Ero ancora vergine, volevo fosse lui il primo, perchè sentivo che solo lui avrei amato in tutta la mia vita, ci baciammo, ci spogliammo, non andammo più in la di così.. non si sa il perchè, fatto sta che quella notte io rimasi vergine.

Sono partita, lo lasciai piangendo perchè lui non si faceva mai sentire, diceva che la sua... aveva rischiato di abortire perchè lui le aveva detto che aveva conosciuto un'altra donna (io)... Bugie... FOTTUTISSIME BUGIE!

Ritornai nella mia città, mi mancava comunque moltissimo, continuammo a sentirci... Di nuovo alla normalità, lui mi chiamava, io lo chiamavo, diceva di amarmi alla follia, dicevo di amarlo alla follia.
Decisi di partire un'altra volta, proprio il giorno di San Valentino e lui il giorno prima della mia partenza disse che non potevo, che mi avrebbe rimborsato il biglietto, che non era da solo... Si negava al telefono in una maniera incredibile... Paura, angoscia mi stavano assalendo! Decisi di partire lo stesso e se lui non mi avesse voluta vedere, avrei fatto il mio gioco da "amante innamorata" ma mi fece venire a prendere da un suo amico, mi fece passare la sera di San Valentino con lui e la notte finalmente riuscii a vederlo. Ero arrabbiatissima ma quando lui si avvicinò cominciai a "sciogliermi". Troppo stupida per amarlo, troppo!!! La notte in discoteca cercai di baciarlo... Non voleva, poi voleva, poi non voleva, poi mi baciò.
Ci tenevamo la mano, mi accompagnò insieme al suo amico in un albergo, sembrava che mi lasciasse con tanto dolore... Due giorni dopo ci siamo visti un un pub, lo provocavo, mi provocava, quella sera mi disse che dovevo aspettarlo, che mi amava veramente, che avrebbe cercato di mollare tutto al più presto per stare con me, avremo dovuto aspettare almeno 5 anni... Era tutto un brutto film... reale. Mi portò in albergo... e li la notte più bella ed indimenticabile di tutta la mia vita... Una notte con lui. Io.. l'amore per la prima volta... Eccezionale!
Era come un sogno. Dopo 3 ore disse che era tardi e che doveva tornare a casa altrimenti lei si sarebbe insospettita. Mi misi a letto, mi baciò e chiuse quella porta... Quella era stata l'ultima volta...

Partii la mattina dopo, andai in stazione e senza saperlo gli dissi addio per sempre. Tornai a casa triste ma felice. triste per averlo "lasciato", felice perchè convinta di amare una persona che provava le mie stesse emozioni. 4 giorni dopo mi disse addio.. Così, senza nessuna spiegazione... L'unica spiegazione era: "SEI UNA MENEFREGHISTA, CRESCI!"... Mi è crollato il mondo addosso... Mi aveva soltanto usata, perchè? Perchè???? Piansia tanto, credevo che ormai non ci fosse più nulla a farmi vivere, ero rimasta completamente solal, rinchiusa nel mio dolore. Avevo perso la persona più importante della mia vita. Era finita.
Pensavo a quella fantastica notte del 16 febbraio... No, pentita no, come potevo pentirmi di aver fatto una cosa tanto bella? Mi sono trasferita nella sua città (sto col suo amico ora) e rivederlo ogni giorno non mi provoca nessun turbamento, nessun rancore, giuro.
Forse è rimasto il fastidio di vedere fare quello che faceva con me con altre ragazze, senza che la sua donna sapesse nulla... Perchè pentirsi di aver passato la notte più bella di tutta la mia vita? ( di: Fiona - Da una storia vera)

Il barbiere e Dio.. (Un racconto che fa riflettere)


Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i capelli e radere la barba. Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano ad avere una buona conversazione. Parlano di tante cose e di vari argomenti. Quando alla fine toccano l’argomento Dio, il barbiere dice: “Io non credo che Dio esista.”

“Perché dice questo?” - chiede il cliente. - “Beh, basta uscire per strada per rendersi conto che Dio non esiste. Mi dica, se Dio esistesse, ci sarebbero così tante persone malate? Ci sarebbero bambini abbandonati? Se Dio esistesse, non ci sarebbero più sofferenza nè dolore. Io non posso immaginare che un Dio amorevole possa permettere tutte queste cose”.

Il cliente pensa per un momento, ma non replica perché non vuole iniziare una discussione. Il barbiere finisce il suo lavoro ed il cliente paga e lascia il negozio.

Appena è fuori, nota a qualche centinaio di metri, sull'altro lato della strada, un uomo con dei capelli lunghi, annodati e sporchi e con la barba sfatta. Era decisamente sudicio e trasandato.

Allora torna frettolosamente indietro entra di nuovo nel negozio del barbiere e gli dice: “La sa una cosa? I barbieri non esistono”. “Che cosa significa?” - chiede il barbiere sorpreso. -  “Io sono qui, sono un barbiere e le ho appena fatto barba e capelli!”

“No!” - esclama il cliente. -  “I barbieri non esistono perchè se esistessero non ci sarebbero persone con i capelli lunghi, sporchi, annodati e le barbe sfatte come quell’uomo là fuori.”

“Ma i barbieri ESISTONO!” - risponde il barbiere - “Questo succede semplicemente quando la gente non viene da me”. “Esattamente!” - afferma il cliente - “E' proprio questo il punto: anche Dio ESISTE!”

Le origini e la storia del 1° maggio, la tragedia di Chicago. (Clicca l'immagine per leggere)


1° MAGGIO, ECCO PERCHE' SI FESTEGGIA - La scelta del 1° maggio vuole ricordare la tragedia della rivolta di Haymarket del 1886 (Chicago, Illinois) nel corso della quale, gravi incidenti, provocarono la morte di diversi lavoratori e di 7 poliziotti.

Il 1° maggio 1886 i sindacati organizzarono a Chicago uno sciopero per chiedere la giornata lavorativa di 8 ore. All'epoca i turni di lavoro duravano anche 12 ore, coinvolgevano indistintamente uomini, donne e bambini che lavoravano spesso in condizioni drammatiche sotto ogni punto di vista.

Il 3 maggio i manifestanti, riuniti davanti alla fabbrica McCormick, vennero attaccati dalla polizia senza motivo, un attacco che provocò 2 morti tra i manifestanti e diversi feriti. L'evento causò l'indignazione dell'opinione pubblica e il giorno seguente altri lavoratori si aggiunsero alle proteste.

Ma il 3 maggio i disordini erano solo all'inizio. Il giorno successivo la tensione crebbe. Nuovi manifestanti si aggiunsero allo sciopero e nel corso di un raduno pacifico ad Haymarket Square uno sconosciuto lanciò un ordigno contro i poliziotti che presidiavano la piazza: uno di loro venne ucciso e fu a questo punto che la polizia iniziò a sparare sulla folla uccidendo alcuni manifestanti e 7 poliziotti, caduti sotto il fuoco amico.

Otto persone collegate con le proteste furono arrestate e per sette di loro la sentenza fu di condanna a morte; successivamente, per due dei sette, la sentenza fu commutata in ergastolo. Non c'era in realtà un collegamento ne' prove di chi fosse la persona che aveva lanciato l'ordigno, ciononostante, la giuria emise verdetti di colpevolezza per tutti e otto gli imputati. La notizia della sentenza indigno' gli operai di tutto il mondo e i condannati diventarono i "Martiri di Chicago". Morendo August Spies, uno dei condannati, disse: "verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi".

La vita e le sue lezioni, sta a noi ascoltarle interpretarle ed..


impararle. Da diversi anni ho preso l’abitudine di tener traccia di quei momenti in cui la vita sale in cattedra e ti insegna una delle sue lezioni. Alcune hanno a che fare con la vita di tutti i giorni, altre hanno una portata più profonda. Non ha importanza: in questi momenti dovremmo saper ascoltare con umiltà per non trovarci impreparati alla prossima occasione.

Ecco 5 delle lezioni di vita che ho trascritto nel mio diario:

1. Prendere decisioni

“Quando devi prendere una decisione concentrati sulla ricerca della felicità e non del piacere.”

Ogni giorno ci troviamo nella condizione di dover prendere decisioni. Che si tratti di scegliere cosa mangiare a colazione o come cambiare il nostro stile di vita, ogni scelta che prendiamo ha come fine il piacere o la felicità.
Scegliamo il piacere quando decidiamo di alzarci all’ultimo momento. Scegliamo il piacere quando indulgiamo in abitudini insane. Scegliamo il piacere quando continuiamo a navigare tra Facebook e Youtube invece di completare le nostre attività. Scegliamo il piacere quando procrastiniamo i nostri obiettivi.
Non sono un masochista, non preoccuparti, anzi penso che ogni giornata debba avere la sua dose di piccoli piaceri, ma ricercare in modo ossessivo il piacere può avere solo conseguenze negative (leggi alcol, droghe, etc.). Il piacere è effimero e più ne accumuliamo e più ce ne stanchiamo facilmente.
Se sei alla ricerca della vera felicità ti troverai nella situazione di mettere alla prova la tua auto-disciplina e rinunciare ad un momentaneo piacere. Sei disposto a farlo per i tuoi sogni?
La prossima volta che devi prendere una decisione prova a concentrarti sulla ricerca della felicità e rinuncia per una volta al piacere.

2. Gestione del tempo

“Più tempo avrai, più ne sprecherai.”

Già, questa lezione non è una grande scoperta, eppure cerco di ricordarla ogni volta che ne ho occasione. La gestione del tempo è un’abilità estremamente utile sia nella tua vita professionale, sia nella tua vita privata.
Saper gestire il tempo in modo efficace significa poter raggiungere traguardi che altri possono solo sognare, significa liberare più tempo per le tue passioni, ma soprattutto significa imparare a gestire te stesso.
Tra le tante tecniche di time management, a mio avviso, la più semplice ed efficace è la legge di Parkinson. Indovina quale è il suo messaggio? Più tempo avrai, più ne sprecherai.

3. Produttività

“Just do it. Semplicemente fallo.”

Il mondo dell’efficacia personale è popolato da decine di blog (ups!), best seller, guru della produttività, tecniche strambe e gadget tecnologici. Ma la verità è che per aumentare la propria produttività personale bisognerebbe imparare ad applicare questa semplice lezione: “just do it”. Semplicemente fallo. Niente altro da aggiungere.
Non preoccuparti, puoi iscriverti al Feed Rss per leggere gli articoli più tardi e tornare a fare quello che devi fare. Just do it.

4. Relazioni interpersonali

“Impara l’arte della discrezione.”

Stai ancora leggendo? Vedo che devo ancora lavorare sulla mia capacità di persuadere gli altri. A proposito di relazioni interpersonali, una delle lezioni più importanti che ho imparato riguarda la discrezione. Se fossi volgare ti direi che devi rispettare l’11° comandamento: “fatti i gatti tuoi!”.

A parte gli scherzi, essere discreti ha molteplici vantaggi:

- Aumenta la considerazione che gli altri hanno di te.
- Ti rende una persona affidabile.
- Ti evita grane nel posto di lavoro o in qualunque altro contesto sociale.

Achtung! Farsi gli affari propri non ha nulla a che fare con l’essere disinteressati degli altri, il punto è farlo con discrezione.

5. Carriera

“Prometti poco e realizza tanto.”

Prometti cielo e terra e avrai i fari puntati addosso. Deludi le aspettative e ti lanceranno quei fari addosso. Pensaci due volte prima di fare una promessa nel mondo del lavoro: non ci sarà giustificazione che tenga se non rispetti quella promessa.
Prometti poco e poi sorprendi il tuo cliente / capo / collega. Questa semplice lezione può darti enormi soddisfazioni.
Ma attento a come la interpreti: promettere poco significa garantire un lavoro ragionevolmente buono, non significa giocare al ribasso. L’obiettivo non è avere un margine di protezione, l’obiettivo è sfidare te stesso ogni volta per realizzare un lavoro migliore di quello precedente, e allo stesso tempo non creare false aspettative negli altri.

“La vita è una lunga lezione di umiltà.” (Sir James M. Barrie.)

L’UOMO E LA FARFALLA..


Un uomo mentre camminava vide su una siepe un piccolo buco in un bozzolo; incuriosito si mise ad osservare e vide una farfalla che si sforzava per uscire da quel piccolo buco.
Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione.
Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.
Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente.
Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.
L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare.
Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare.
Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare.
Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.
A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati.
Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.
Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli.

Si chiama Kepler-186f il nuovo pianeta simile alla terra con acqua in superficie..


Il satellite Kepler lanciato nello spazio nel 2009 alla ricerca di pianeti simili alla terra ha scoperto un nuovo pianeta molto simile al nostro chiamato Kepler -186f, dista dalla Terra "soli" 500 anni luce..«Abbiamo scoperto il cugino della Terra». Annuncia Thomas Barclay, del Bay Area Environmental Research Institute al centro Ames della Nasa, in California.

Il nuovo pianeta Kepler-186f ruota attorno ad una stella che è circa la metà del nostro sole, ed è un tipo di astro, noto come nana rossa, molto diffuso e comune nella galassia.

Gli astronomi non hanno ancora potuto stabilire la massa esatta e la sua composizione ma varie ricerche compiute negli ultimi mesi fanno ritenere che la sua natura sia rocciosa.
Il suo giro intorno all'astro "nana rossa" non è di 365 giorni ma bensì di 130 giorni.

È la prima volta che si scopre un pianeta extraterrestre della stessa taglia del nostro, del quale sembra avere diversi elementi in comune. Intanto non è molto lontano da noi in termini astronomici: appena 500 anni luce, nella costellazione del Cigno. E la sua stella-madre, nel mezzogiorno del pianeta, brilla e riscalda come il nostro Sole un'ora prima del tramonto o all'alba in primavera.

Ma come hanno fatto gli astronomi a individuare questo pianeta e a misurarne le caratteristiche? Per portare a termine questa grande sfida osservativa, si sono serviti di due fra i telescopi più grandi del pianeta, entrambi installati sulla cima del Mauna Kea alle isole Hawaii. Il primo, Gemini Nord, è un telescopio riflettore da 8 metri di diametro, mentre il secondo è il riflettore Keck II da 10 metri di diametro. Questi strumenti sfruttano tecnologie di altissimo livello, che consentono di raggiungere risoluzioni angolari altissime. In particolare gli astronomi hanno sfruttato una tecnica chiamata "interferometria a macchie" offerta dal Gemini e l'alta qualità delle ottiche adattive del Keck II. Le osservazioni del Keck e di Gemini, combinate con altri dati e calcoli, ci hanno permesso di essere sicuri al 99,98% che Kepler-186f è reale", ha commentato Thomas Barclay co-autore del lavoro e membro del team della missione Kepler.
Chissà che forse non ci sia anche la vita simile alla nostra?

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: (Clicca l'immagine per leggere)


- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori. (Paulo Coelho)

Il 25 aprile è la Festa della Liberazione: ricordiamoci che uomini e..(Clicca l'immagine per leggere)


donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo.

Grazie a loro Il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione d’Italia dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal governo fascista avuta luogo nel 1945. E' quindi doveroso dedicare una pagina a questa ricorrenza perché ha segnato una svolta importante per il nostro paese.

Dopo la liberazione d’Italia dai nazifascisti i gruppi politici della Resistenza hanno ricostruito il nuovo stato italiano. Un nuovo stato basato sulla democrazia e sul rispetto delle libertà. Questa era l’idea in origine dello Stato italiano.

Ogni anno in svariate città italiane vengono organizzati cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la festa della liberazione. Torino e Milano furono liberate il 25 aprile del 1945: questa data è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione dell'Italia intera dal regime fascista e, denominata appunto Festa della Liberazione che viene commemorata ogni anno in tutte le città d'Italia.


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