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Sabato 26 marzo ritorna l'ora legale, consigli su come affrontare il cambio...



Ritorna l'ora legale, tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo bisognarà spostare le lancette avanti di un'ora: dalle ore 2 alle ore 3, dormiremo così un'ora in meno.



Con l'arrivo della primavera è giunto anche il momento del cambio dell'ora. Infatti, nell'ultima domenica di marzo torna l'ora legale e le giornate si allungheranno ulteriormente. Il cambio dell'ora porterà una serie di vantaggi non solo al nostro organismo ma anche al portafogli, infatti, si risparmierà energia elettrica, ragione primaria per cui è stata istituita l'ora legale, per risparmiare! Vediamo come e quando cambiare l'ora e soprattutto come affrontare questo 'jet-lag'.

La storia dell'ora legale:
Fu Benjamin Franklin, il fondatore degli Stati Uniti d'America, a parlare per primo di questo argomento, pubblicando la sua teoria su un articolo sul quotidiano francese Journal de Paris. All'epoca la teoria dell'ora legale non trovò abbastanza riscontro ma dopo quasi 1 secolo, ossia nel 1916, la Camera dei Comuni diede il via libera al 'British Summer Time', che permetteva di spostare le lancette 1 ora avanti per far fronte alle esigenze economiche della 1^ guerra mondiale. All'epoca era molto importante preservare l'energia elettrica, soprattutto per le guerre. In Italia l'ora legale fu abolita e ripristinata parecchie volte e solo nel 1965 si decise di applicarla definitivamente ma all'epoca le durate erano praticamente diverse. Basti pensare che all'inizio durava solo 4 mesi, dal maggio a settembre, poi fu allungata a sei mesi, da aprile all'ultima domenica di settembre. Nel 2010, con l'articolo 22 legge 96, si decise, invece, di dare una data ufficiale a questo cambio d'ora che fu fissato dalle ore 2.00 dell'ultima domenica di marzo fino alle ore 3.00 dell'ultima domenica di ottobre.

Quando cambia l'ora in Italia?
Ma quando cambia l'ora? Quest'anno l'ultima domenica di marzo cade nel giorno di Pasqua, ossia il 27 marzo. Nella notte fra sabato 26 e domenica 27 le lancette andranno spostate un'ora in avanti. Dunque non appena scoccheranno le 2.00 le lancette dell'orologio andranno portate sulle ore 3.00. Si dormirà 1 ora in meno, ma si potrà avere a disposizione più luce solare e di conseguenza migliorerà l'umore grazie alla produzione di serotonina. Inoltre, dati alla mano, con quest'ora si risparmiano circa 90 milioni di euro l'anno e proprio per questo motivo la Codacons vorrebbe proporre l'ora legale in modo permanente. In questo modo non solo si risparmia ma si inquina di meno l'ambiente. Ma non è facile, soprattutto per i soggetti più sensibili, affrontare questo cambio dell'ora. Tuttavia però, ci sono alcuni consigli che permettono di arrivare a quel giorno senza alcun problema. Tre giorni prima del cambio, basta anticipare la sveglia 20 minuti prima, in modo tale da svegliarsi all'ora giusta. Di conseguenza bisognerà andare a dormire presto ed evitare la caffeina. E se nei giorni successivi al cambio il corpo è abituato a svegliarsi prima del solito, basterà sfruttare quell'ora per fare della sana attività fisica all'aperto.

Dedicata a tutte le donne, (sorelle, mamme, amiche..)


Un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere tè ghiacciato.
Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle responsabilità e degli obblighi dell’età adulta la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un’occhiata serena e intensa alla figlia.
“Non dimenticare le tue Sorelle!” raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di tè sul fondo di vetro.
“Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai. Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di viaggiare con loro ogni tanto.
Ricordati di fare delle cose con loro. Ricordati che “Sorelle” significa TUTTE le donne. Le tue amiche, le tue figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno”.
“Ma che strano consiglio!” pensò la giovane donna “non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta!
Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi”!.
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed il numero delle “sorelle” crebbe ogni anno di più.
Il tempo passa. La vita avviene. Le distanze separano.
I bambini crescono. I lavori vanno e vengono. L’amore scolorisce o svanisce.
Gli uomini non fanno ciò che speriamo. I cuori si spezzano. I colleghi dimenticano i favori. Le carriere finiscono.
Non importa quanto tempo e quante miglia cui sono fra voi. Un’amica non è mai così lontana da non poter essere raggiunta. A volte, infrangeranno le regole e cammineranno al tuo fianco.
Questo messaggio mi è arrivato con la “clausola” di passarlo a tutte le donne che almeno una volta o più mi hanno aiutata a sorridere.

FALLO ANCHE TU.

Alle amiche di ieri e di oggi… Quando ero bambina pensavo che l’amica era una sola: l’amica del cuore!

Crescendo ho capito che si da il meglio di sè in tante amiche….
Di una hai bisogno quando hai problemi sentimentali..
Un’altra quando hai
problemi con tua mamma.
Ad un’altra parlerai dei tuoi figli e delle tue attività.
Un’altra ancora per fare shopping, scherzare, ridere
insieme…

Un’amica ti dirà “piangeremo insieme”

Un’altra “litigheremo insieme”

Un’altra “andiamo tutte insieme”….

Un’amica saprà dei tuoi bisogni spirituali,

un’altra del tuo debole per le
scarpe,

un’altra della tua passione per il cinema,

un’altra sarà con te quando ti sentirai confusa,

un’altra ancora ti aiuterà a chiarirti
le idee.


Forse per qualcuna tutte queste personalità sono concentrate in un’unica donna, per altre sono diverse:
Una della quinta elementare,

Una delle superiori,

Un’altra ancora dell’università,

Un’altra di un lavoro precedente,

altre volte è la tua mamma,

la tua vicina,

o tua sorella,

o forse tua figlia…

Ma non importa se è stata la tua amica per 20 minuti o per 20 anni.

Il sospetto della nonna.. (barzelletta)


Figlia, madre e nonna sono da sole in casa. A un certo punto la bambina chiede:
– mamma, come sono venuta da te?
la mamma risponde:
– Oh tesoro! ti ha portato una magnifica cicogna!
– …e la mia sorellina? – chiede ancora la bimba. – lei invece l’ha portata un meraviglioso gabbiano!
– e il mio fratellino?
– lo ha portato uno stupendo pappagallo!
La nonna dalla poltrona fissa ridacchiando la madre e le dice:
Immaginavo che erano 3 diversi uccelli!

Immagina di avere un conto in banca sul quale ogni...


Immagina di avere un conto in banca sul quale ogni mattina vengono accreditati 86.400 Euro. Sì, hai capito bene: 86.400 Euro al giorno.

Ogni sera a mezzanotte però la banca, da quello stesso conto, cancella qualsiasi cifra tu non sia riuscito a spendere durante la giornata.

Riesci a immaginare cosa faresti ogni giorno con 86.400 Euro al giorno?

Non cercheresti forse di spenderli fino all'ultimo centesimo?

In realtà tu già disponi di un deposito simile: si chiama Tempo.

Ogni giorno sul tuo conto vengono accreditati 86.400 secondi, e a mezzanotte in punto puoi considerare perso qualsiasi ammontare tu non abbia investito saggiamente durante la giornata.

Non puoi andare in rosso e non puoi accumulare tempo. Non puoi chiedere anticipi o dilazioni di pagamento. Devi vivere nel presente.

Morale: investi ogni giorno i tuoi 86.400 secondi in salute, felicità e successo. L'orologio non si ferma, va sempre avanti. Non sprecare questa giornata.

Oggi è la domenica delle Palme, ma sapete perchè si chiama così..


La Domenica delle Palme si festeggia una settimana prima della Pasqua e celebra l’ingresso di Cristo a Gerusalemme.

Secondo il calendario liturgico cattolico, è infatti la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”.

Cos’è il Triduo:
Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, ossia quel periodo che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa con la nuova legge donata da Dio.

Cosa c’entrano le palme?
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, acclamato come si faceva solo con i re però a cavalcioni di un’asina, in segno di umiltà e mitezza.. La cavalcatura dei re, solitamente guerrieri, era infatti il cavallo. – Come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni – fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma.

L’ulivo compare in molti racconti biblici:
è tra il becco della colomba che ritornò da Noè dopo il diluvio; è nell’Orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto e, ramoscelli di ulivo, erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme, pochi giorni prima che fosse Crocefisso. Ed è per questo che durante la festa delle Palme, giorno in cui si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, si benedicono i rami d’ulivo.

La liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo adatto al di fuori della chiesa; i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma, che dopo la lettura di un brano evangelico, vengono distribuiti ai fedeli, quindi si dà inizio alla processione fin dentro la chiesa.

Al termine della Messa, i fedeli portano a casa i rametti di ulivo benedetti, conservati quali simbolo di pace, scambiandone parte con parenti ed amici. Si usa in molte regioni, che il capofamiglia utilizzi un rametto, intinto nell’acqua benedetta durante la veglia pasquale, per benedire la tavola imbandita nel giorno di Pasqua.

La pianta dell’ulivo quindi assume un ruolo fondamentale durante il periodo Pasquale. Ed è tradizione che, il giorno di Pasqua, la tavola imbandita venga benedetta proprio con questi ramoscelli di ulivo.

Oggi è primavera, ma come mai l’equinozio di primavera è già oggi?


La nuova stagione non comincia domani come pensate, ma è iniziata stamattina presto: e capiterà così ogni anno, questo secolo.

Alle cinque e mezzo del mattino di domenica 20 marzo 2016 c’è stato l’equinozio di primavera, l’evento astronomico che corrisponde all’inizio della primavera. Anche quest’anno infatti l’equinozio di primavera è arrivato un giorno prima del 21 marzo, il giorno tradizionalmente considerato data d’inizio della primavera. L’equinozio di primavera dipende dalla rivoluzione terrestre, e non cade ogni anno nello stesso giorno: molte persone però sono abituate a pensare che la primavera cominci, per l’appunto, il 21 marzo, giorno in cui si festeggia San Benedetto da Norcia.

Spesso si ritiene infatti che le stagioni cambino il 21 del mese, ogni tre mesi: e che la primavera inizi il 21 marzo. Ma le stagioni non sono determinate per convenzione, e la dichiarazione del loro avvio è una tradizione culturale che è conseguenza di un evento astronomico ben preciso che capita quattro volte nel corso dell’anno: agli equinozi (due) e ai solstizi (altri due), istanti precisi che la costruzione dei nostri calendari “muove” nell’arco di alcune decine di ore ogni anno. E per tutto questo secolo, l’equinozio sarà il 20 marzo, con qualche eccezione per il 19 (nella tarda serata). La primavera astronomica tornerà a cominciare il 21 marzo solo nel 2102.

Autunno e Primavera iniziano nel giorno dell’equinozio, ovvero della uguale lunghezza di notte e giorno (che poi non lo è esattamente per una serie di variabili, ed è diversa alle diverse latitudini). Estate e Inverno iniziano invece nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo.

A loro volta, equinozi e solstizi (e durate del giorno e della notte) sono determinati dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole. L’equinozio corrisponde ai momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano. Al solstizio invece sono massimamente distanti, e il Sole a mezzogiorno è alla massima o minima altezza rispetto all’orizzonte.

Sia gli equinozi che i solstizi avvengono in un istante preciso, che è quello in cui astronomicamente inizia la stagione successiva (quindi non in un giorno): quell’istante può variare di anno in anno sull’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno.

Oltre alle stagioni astronomiche, ci sono anche le stagioni meteorologiche: iniziano in anticipo di una ventina di giorni rispetto a solstizi ed equinozi, e durano sempre 3 mesi. Indicano i periodi in cui si verificano le variazioni climatiche annuali, specialmente alle medie latitudini con climi temperati.

Poi, se non ve ne importa niente di tutto questo e volevate solo avere informazioni su quando cominciano primavera e autunno, eccovi serviti per qualche anno (orari di Greenwich, aggiungete uno per l’Italia). Il prossimo cambio di stagione, col solstizio e l’arrivo dell’estate, avverrà invece la sera del 20 giugno 2016.


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