Quando i genitori invecchiano...

"Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere... lasciali parlare e raccontare ripetutamente storie con la stessa pazienza e interesse con cui hanno ascoltato le tue quando eri bambino... lasciali vincere, come tante volte loro ti hanno lasciato vincere.... lasciali godere dei loro amici, delle chiacchiere con i loro nipoti... lasciali godere vivendo tra gli oggetti che li hanno accompagnati per molto tempo, perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita... lasciali sbagliare, come tante volte ti sei sbagliato tu... LASCIALI VIVERE e cerca di renderli felici l'ultimo tratto del cammino che gli manca da percorrere, allo stesso modo in cui loro ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo!!" (di P. Neruda)
Posted by Beppe Tardito on 18/08/2021

Può nascere da un gesto dall'accenno di un sorriso da un saluto, da...

Può nascere dovunque anche dove non ti aspetti dove non l'avresti detto dove non lo cercheresti.. Può renderti migliore e cambiarti lentamente ti da tutto ciò che vuole e in cambio non ti chiede niente.. Può nascere da un gesto dall'accenno di un sorriso da un saluto, da uno sbaglio da un percorso condiviso.. Può crescere da solo e svanire come niente perché nulla lo trattiene o lo lega a te per sempre.. Può crescere su terre dove non arriva il sole, apre il pugno di una mano cambia il senso alle parole.. Non ha un senso, non ha nome, non ha torto nè ragione.. È grande da sembrarti indefinito da lasciarti senza fiato. Il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato... (Francesca Michielin) Posted by Beppe Tardito on 17/08/2021

Una carezza.. (Di: Clara Lorenzini)

Nella cella di un manicomio personale propinavo a me stessa da inghiottire pillole di bugia a base di estratto di favole irreali. Legata a un letto sottovuoto, i pensieri nella mente cozzavano tra loro e me li sentivo stretti, come i vestiti neri che indossavo in segno dei miei lutti. Mi vedevo (ero) sempre in gara, eternamente in fila per qualcosa, faticosamente a galla per raggiungere ogni cosa. Il mio turno arrivava dopo tutto il resto, quel resto che (io me ne rendevo conto) era meno di zero e valeva poco più di niente. Necessitavo di una medicina in quello stato di demenza, di un elettroshock che desse uno scossone al cuore e di una carezza, di una carezza, di una carezza... che sciogliesse la neve che mi era caduta addosso, cucendomi un cappotto candido che non toglievo manco al cambio di stagione. Quella carezza, un giorno, arrivò travestita da animale, con la maschera da lupo appiccicata al volto che sembrava carnevale. Della quale, però, non provai timore dal centro della mia intima infermità mentale, nemmeno un poco, perché sulla mia anima - immobile e abusata - alitò il secondo fuoco.
(Di: Clara Lorenzini) Posted by Beppe Tardito on 14/08/2021

Non ho mai cercato avventure. Non ho mai voluto...

Non ho mai cercato avventure. Non ho mai voluto qualcuna per colmare un vuoto. Non ho mai abbracciato una donna senza un desidero sincero. Ognuno forse dall’amore si aspetta un qualcosa in più. Aspetta il tuo cuore, colei che saprà dare un senso all’illogico, la tua donna. Quella capace di interpretare i tuoi silenziosi stati d’animo. Quella a cui dirai ogni tuo segreto, raccontando il tuo lato nascosto, quello che mai hai potuto mostrare, non per egoismo, ma semplicemente per vergogna.
È difficile spogliarsi di tutto dinanzi ad una qualunque, mettere a nudo se stessi è un atto eroico e da coraggiosi, perché in quell’istante sei disarmato e indifeso. Se dall’altra parte non c’è chi comprende quella fragilità, la può usare per farti del male, raccontando poi che eri un uomo difficile. Forse sei sempre stata qui, scusami se solo adesso, ti ho scoperto! (Red May)

L'amore..? Va cucito addosso per... (di: Beppe Tardito)

L'amore..? Va cucito addosso per capirne l'essenza... ha tante sfaccettature, il più delle volte è contorto, ingarbugliato, sofferto. (Beppe Tardito) 



Dopo 8 anni di convivenza, la mia compagna mi prese da parte per....

Dopo 8 anni di convivenza, la mia compagna mi prese da parte per dirmi qualcosa di importante. Voleva che passassi del tempo con un’altra donna, che la portassi al ristorante e poi al cinema. La mia compagna mi disse: “Ti amo, ma so che anche quest’altra donna ti ama, e voglio che tu trascorra del tempo con lei”. Quest’altra donna era mia madre. Viveva da sola da 19 anni, dopo la morte di mio padre e a causa del mio lavoro potevo farle visita solo occasionalmente. Così quella sera stessa ho fatto quello che la mia compagna mi aveva chiesto. Ho invitato mia madre al ristorante e poi al cinema. “Cosa sta succedendo?”, mi chiese la mamma: “Sei sicuro che vada tutto bene?" “Ho pensato che sarebbe stata una buona idea trascorrere del tempo con te”, ho risposto. “Solo io e te”. Mia madre, al telefono, restò in silenzio un momento, poi finalmente disse: “Mi piacerebbe davvero tanto”. Poi il venerdì seguente, finito il lavoro, sono andato a prenderla a casa. Ero un po’ nervoso, era passato tanto tempo… Si era fatta i capelli e indossava lo stesso vestito del suo ultimo anniversario di matrimonio. Il suo sorriso, raggiante di felicità, la faceva sembrare un piccolo angelo, il mio piccolo angelo. “Ho detto ad alcune mie amiche e amici che sarei uscito con mia madre stasera e sono rimaste tutte molto colpite”. Mia madre ha detto entrando in macchina: “Non vedono l’ora che racconti loro della nostra serata!” Così siamo andati in un ristorante, non troppo elegante, ma abbastanza intimo e confortevole. Mia madre mi ha preso il braccio come se fosse la First Lady. Ci siamo seduti e le ho dovuto leggere il menù, dal momento che i suoi occhi riuscivano a leggere solo i caratteri più grandi. Appena finito di leggere le portate, ho girato gli occhi e ho visto che lei mi guardava con un sorriso carico di nostalgia. “Quando eri piccolo, ero io che dovevo leggerti il menù”, mi ha detto con semplicità. “Allora, è tempo che tu ti riposi un po’ e mi lasci restituire il favore”, ho risposto. Abbiamo cenato e abbiamo parlato, niente di straordinario, abbiamo solo parlato delle novità nelle nostre rispettive vite. Alla fine, abbiamo parlato così tanto che ci siamo dimenticati del film. Ma in realtà, non ci è dispiaciuto averlo perso. Quando l’ho riaccompagnata a casa, mi ha detto che voleva uscire di nuovo, ma solo se le promettevo che l’avrei lasciata invitare me la prossima volta. Ho accettato. “Come è andato il tuo appuntamento?”, mi chiese la mia compagna quando rientrai a casa. “È andato davvero bene. Ancora meglio di come avrei mai immaginato”. Non sono però stato in grado di mantenere la mia promessa e farmi invitare al ristorante. Pochi giorni dopo, mia madre è morta a causa di un problema cardiaco. È successo così velocemente che nessuno ha potuto fare niente per lei. Sono passate alcune settimane e poi ho ricevuto una busta con una copia di un conto di un ristorante, lo stesso ristorante dove avevo portato mia madre. Insieme alla ricevuta, c’era una piccola nota che diceva: “Ho pagato questo conto in anticipo. Non ero sicura se avrei potuto esserci, ma in ogni caso, ho già pagato per due, per te e per la tua fidanzata. Non sai quanto questa serata abbia significato per me. Ti voglio tanto bene, figlio mio”. Quel giorno ho capito l’importanza di dire “ti amo”, "ti voglio bene" e l’importanza di trascorrere del tempo con la propria famiglia e le persone che ci sono care. Niente, in verità, è più importante di quest’amore. (First posted by Beppe Tardito on August 7, 2018)

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Beppe Tardito Blogger e Webmaster CEO.

Mi piacerebbe raccontare la storia di due folli, che si sono amati così...


Mi piacerebbe raccontare la storia di due folli, che si sono amati così tanto, in un modo così assurdo, senza mai dirselo.
Ma io percepivo tutto il loro amore, bastava guardarli, capisci?
Lei lo sfiorava e lui sorrideva imbarazzato, avevano tutto l'amore nei loro occhi.
Non ho mai capito cosa fosse successo tra loro due.
Mi sono chiesto perchè si sono voluti così tanto, ma non hanno mai avuto la forza di prendersi. Non hanno mai rischiato.
Ora lui è con un'altra. E’ bella, davvero tanto bella... Eppure quando la guarda io non vedo tutta la luce che si rifletteva nei suoi occhi quando vedeva lei... Penso che lui non sia felice, credo che stesse soltanto consolando se stesso, per il fatto di non aver preso l'amore quando doveva.
Però mi piace pensare che un giorno si rincontreranno.
Magari in un aeroporto, o in un bar, o in un ufficio, o magari semplicemente per strada. Avranno come l'impressione di aver sbagliato strada, ma poi si guarderanno negli occhi e sembreranno impazzire, ma in quell'attimo, mentre impazziranno, si ricorderanno di quanto era stato incredibile il tempo passato insieme, la loro amicizia, i loro sguardi, le loro piccole incertezze.
Si guarderanno e si saluteranno, lei gli chiederà come sta, lui le risponderà che è felice, che è innamorato, e lei farà altrettanto. Dirà che ha realizzato tutti i suoi sogni. Ma mentiranno, entrambi. Se ne accorgeranno soltanto dopo che la felicità è a un passo da loro, è sempre stata lì, ma nessuno dei due ne era a conoscenza, prima di perdersi per poi ritrovarsi. Chi si appartiene si ritrova. Ma certe cose, anche se ritrovate, tornano a perdersi.
Perchè si saluteranno per poi non rivedersi più, però lo sanno quei due che avrebbero dovuto provarci. Lo sanno bene. Rimarranno le notti svegli a chiedersi se è giusto il destino. Se è giusto non averci provato.
Per poi tornare alla loro vita. (First posted by Beppe Tardito on February 13, 2019)

In un mondo in cui sui social, come al bar, tutti hanno....

In un mondo in cui sui social, come al bar, tutti hanno una propria teoria inconfutabile sulla fica, sul calcio e sulla politica bisogna dare spazio anche ai nuovi teorici: i terrapiattisti, i negazionisti del coronavirus, dalla lobby dei mappamondi fino agli scandalizzati del vaccino cosiddetti No-Vax... E che cazz....  

 (Posted by Beppe Tardito on May 20, 2021)

E quando una persona vi dice "ti aspetto".......


Il "ti aspetto", a parer mio, è una delle forme d’amore più belle in assoluto. È una sorta di promessa. È come dire: "vai pure, che tanto io sono qui, ti aspetto, non mi muovo". È più impegnativo che dire "ti amo", perché fondamentalmente tutti amano a modo loro.
Ma aspettare, aspettare sul serio, vedere il tempo scorrere è cosa di pochi. Molti dopo un po’ si scocciano e se ne vanno, ma aspettare, aspettare qualcuno che si ama, aspettare veramente, è qualcosa che va oltre l’amore.
Io non dico "ti aspetto" alle persone che per me significano poco, insomma, io dico "ti aspetto" a chi mi voglio portare accanto, alla persona che ritengo il giusto incastro per me. E quando una persona vi dice "ti aspetto", non prendete queste parole sottogamba, perché non è da tutti saper aspettare... ma è da tutti dire "ti amo".  (Posted by Beppe Tardito on April 13, 2021)


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