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Incredibile: leggete cosa ha fatto questo ragazzo filippino...
Subisce 13 operazioni chirurgiche per somigliare a Superman.
Alcune volte il fanatismo per un cantante, un attore o addirittura un personaggio dei fumetti diventa un’ossessione tale per alcuni fan, da spingerli al ricorso della chirurgia estetica per assomigliare ai loro idoli. Herbert Chavez, filippino di 35 anni, si è sottoposto a 13 interventi di chirurgia plastica per assomigliare a Superman. Per ottenere il risultato finale ha speso 7mila dollari.
Le operazioni hanno incluso l’inserzione di impianti nella mascella, nei pettorali e nei glutei. Il naso è diventato più sottile. La pelle è stata sottoposta a un procedimento di sbiancamento.
A completare l’opera lenti colorate azzurre. Chavez quando era bambino ha iniziato a collezionare articoli che parlavano di Superman, dopodiché ha proseguito raccogliendo statue a grandezza naturale del supereroe. Da allora il ragazzo non è riuscito a darsi pace e negli anni si è trasformato ogni giorno di più fino a diventare effettivamente un vero superman.
Chavez racconta di essersi innamorato di Superman al’età di cinque anni. Il 35enne ora veste con la calzamaglia in modo quotidiano ed ha la più grande collezioni di oggetti su Superman del pianeta. L’uomo ovviamente è solito uscire di casa vestito con il costume del suo supereroe.
"Un bicchiere di latte" da una storia vera accaduta al Dr. Howard Kelly (con Video)
Un giorno un ragazzo povero che per pagare i suoi studi vendeva beni di porta in porta, si accorse che gli era rimasta solamente una monetina da dieci centesimi, e aveva fame. Così decise di chiedere da mangiare alla prossima casa. Ma si smontò subito quando vide che ad aprire la porta era una giovane donna. Invece di un pasto, gli riuscì solo di chiedere un bicchier d’acqua. Lei però lo vide così affamato che pensò di portargli un bicchierone di latte. Lo bevve lentamente e poi chiese: “Quanto le devo?” “Non mi deve niente – rispose lei – Mamma ci ha insegnato a non accettare mai compensi per una gentilezza”. Lui disse: “Allora la ringrazio di cuore”. Quando Howard Kelly lasciò quella casa, non si sentiva più forte solo fisicamente, ma anche la sua fede in Dio e nell’uomo si erano rafforzate. Poco prima era stato quasi sul punto di lasciarsi andare… Anni dopo, quella giovane donna si ammalò gravemente. I dottori locali non sapevano come cavarsela e alla fine la mandarono nella grande città, perché degli specialisti studiassero la sua malattia rara. Anche il Dott. Howard Kelly fu chiamato per un consulto, e quando sentì il nome della città da cui proveniva, una luce strana riempì i suoi occhi. Immediatamente si levò e corse giù verso la sua camera d’ospedale. Avvolto nel suo camice da dottore andò a visitarla e subito la riconobbe. Uscì da quella stanza determinato a fare tutto il possibile per salvarle la vita. Da quel giorno riservò grandi attenzioni al caso e, solo dopo una lunga lotta, la battaglia fu vinta. Il Dott. Kelly chiese all’amministrazione di comunicargli il conto, per la sua approvazione. Dopo averlo visionato, scrisse qualcosa in un angolo e lo fece recapitare nella stanza della donna. Lei temeva di aprirlo, perché sapeva che ci avrebbe messo una vita per pagarlo tutto. Alla fine lo lesse, e alcune parole attirarono la sua attenzione a lato del conto: “Pagato completamente qualche anno fa con un bicchiere di latte”. Dott. Howard Kelly
Mentre lacrime di gioia rigavano i suoi occhi, ella pregò: “Ti ringrazio, o Dio, che il Tuo amore si spande dovunque attraverso i cuori e le mani degli uomini”.
I Contatori Enel: ma chi li ha mai controllati? Ennesima truffa.. Ecco la verità
Il Governo italiano non ha mai stabilito come debbano avvenire i controlli di routine previsti dalla legge sui contatori dell’energia elettrica. Il caos generato da tale mancanza ha finito con l’avvantaggiare solo Enel, ex monopolista, proprietaria delle reti e privatizzata nel 1997. Si apprende dalla stampa di settore che dal 2001 al 2006 il colosso dell’elettricità ha installato 32 milioni di contatori elettronici del valore di poche decine di euro costruiti in Cina e progettati da “Echelone”, società americana partecipata proprio da Enel per circa l’8 per cento del suo valore. L’operazione è stata pubblicizzata come uno straordinario passo avanti nel progresso, in quanto i contatori elettronici avrebbero potuto permettere ai consumatori di conoscere quanto realmente consumavano momento per momento, avrebbero potuto essere letti a distanza e avrebbero reso possibile gestire una tariffa multioraria, cioè che permettesse di scegliere in che fascia oraria consumare energia a seconda del prezzo. Di fatto i cosiddetti contatori “intelligenti” sono apparecchi non omologati scrupolosamente, mai verificati da un ente terzo incaricato dallo Stato. Chi ha controllato fino ad oggi i contatori di Enel e degli altri distributori? L’Associazione ”CODICI” Centro per i Diritti del Cittadino sta preparando una Class Action contro i responsabili.
Fino ad oggi il MISE non ha mai dato seguito a quanto previsto dalla legge, cioè che vengano certificati da un ente terzo, che stabilisca la loro corretta misurazione. Come tutti sanno la telettura in questo Paese è una chimera ed è la principale causa di contenzioso con gli utenti perchè genera conguagli stratosferici e fatturazioni errate.
Di recente infatti tra gli addetti ai lavori gira il termine ”l’effettiva – corretta lettura”, per giustificare la riposta tipica che i distributori danno ai consumatori che reclamando, fornendo l’effettiva lettura, si vedono rispondere dai distributori che per loro la lettura è corretta.
Ci si è sempre chiesto: ma chi ci assicura realmente che funzionino e leggano l’effettivo consumo se non sono mai stati certificati da un ente terzo? La notizia del giorno è che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere spiegazioni al MISE.
Un deputato del M5S Davide Crippa, vicepresidente della X Commissione della Camera nell’audizione del 10 ottobre sulla Strategia Energetica Nazionale. Crippa ed altri deputati del movimento, hanno presentato una “Question time” interrogazione a riposta immediata in commissione, una richiesta al ministero dello Sviluppo Economico dal seguente contenuto:[...]il governo italiano non ha mai stabilito come debbano avvenire i controlli di routine previsti dalla legge sui contatori dell’energia elettrica;
di fatto i cosiddetti contatori “intelligenti” sono apparecchi non omologati scrupolosamente, mai verificati da un ente terzo incaricato dallo Stato, certificati solo su base volontaria dall’ “IMQ” (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), e, come di nuovo segnalato da riviste di settore, spesso marchiati con un “CE” identico nella grafica al marchio “China Export” che solleva più di un dubbio sulla loro conformità alla legislazione europea; [...]
La risposta del MISE: [...]La legislazione in materia, è in effetti lacunosa ed ha probabilmente risentito anche della circostanza che almeno per tutti gli anni in cui la fornitura dell’energia elettrica era riservata allo Stato o ad imprese concessionarie, l’affidabilità della misurazione era nei fatti ritenuta connessa alla caratterizzazione pubblica del soggetto distributore. Inoltre, ha risentito dell’oggettiva difficoltà e complessità ad apportare innovazioni normative in un settore di misurazione che interessa un servizio pubblico essenziale di diffusione generalizzata, con milioni di punti di misurazione e che non consente applicazioni rigide e solo formalistiche delle norme, senza tener conto, peraltro, delle conseguenze in termini di possibili interruzioni di tale servizio pubblico. [...]
Dichiarazione di Luigi Gabriele -Affari istituzionali Codici- in sostanza il MISE ammette che vi è stata completa anarchia sulla questione e che i Distributori hanno fatto quello che volevano, persino autocertificarsi i contatori cinesi che hanno pagato i consumatori italiani.
Questo è un fatto gravissimo. Chi ci assicura che leggono esattamente il consumo? Chi ci assicura che i consumatori in questi anni hanno pagato pedissequamente quello che hanno consumato?
Facebook ritira video di decapitazione.
Shock in rete. E Fb ammette, era apologia di violenza. (ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - Sulla scia dell'indignazione internazionale per aver ripreso ad accettare video di decapitazioni, Facebook ha fatto nuovamente marcia indietro. Il social network, seguito da oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, ha ritirato il filmato shock in cui si vedeva una donna messicana a cui veniva mozzata la testa perche' adultera.
"Abbiamo concluso che questo contenuto conteneva una apologia di violenza in maniera inappropriata e irresponsabile", ha fatto sapere Facebook.
Incredibile ma vero: ecco i benefici del Melograno contro i tumori.
Il melograno è una ricca fonte di acido ellagico, una sostanza recentemente portata alla luce dalla ricerca e contenuta anche nei lamponi, nelle fragole e nelle noci, ed è proprio questo acido che indurrebbe la morte delle cellule cancerose. La Punica è un genere di pianta della famiglia delle Punicaceae (o Lythraceae secondo la classificazione AGP). Comprende due specie di arbusti, originari di una regione che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale, e diffusi sin dall’antichità nell’intera zona mediterranea e nel Caucaso. Punica granatum è il comune melograno, pianta a portamento cespuglioso, alta fino a 2-4 m, foglie caduche lanceolate non molto grandi di colore verde lucente, fiori solitari grandi o riuniti in mazzetti all’estremità dei rami, di colore rosso vivace. Il frutto, dall’inconfondibile sapore agrodolce, è comunemente noto con il nome di «melagrana». Una ricerca di qualche anno fa condotta in Israele da Michael Aviram, biochimico, ha scoperto che questo frutto possiede proprietà non solo terapeutiche, ma addirittura antitumorali, essendo estremamente ricco in flavonoidi, potenti antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie. Il succo di melograno, secondo la ricerca, è praticamente tossico nei confronti delle cellule cancerose.
Conferma in tal senso arriverebbe proprio in questi giorni dal sito britannico «Dailymail.co.uk» dove si legge che alcune componenti del succo in questione inibirebbero il moto delle cellule tumorali oltre ad azzerare la loro diffusione. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori della University of California che hanno presentato i risultati del loro studio all’American Society for Cell Biology di Philadelphia. Ecco qui di seguito elencati i benefici del frutto relativi a: - tumore alla prostata: il succo di melograno rallenta la progressione del cancro suddetto. Inoltre, il suo regolare consumo aumenta nelle persone operate e sottoposte a radioterapia gli effetti benefici della cura ed abbrevia sensibilmente i tempi di recupero; - tumore ai polmoni: bere succo di melograno può aiutare a ridurre lo sviluppo delle cellule del cancro ai polmoni e risulta un valido aiuto per la prevenzione; - tumore alla mammella: inibizione della proliferazione delle cellule cancerogene del seno. Di nuovo è la natura a venire incontro all’uomo.
(fonte: University of California)
Mal di schiena? 10 rimedi naturali e veloci.
Il mal di schiena può essere considerato tra i dolori che affliggono più comunemente coloro che compiono abitualmente pesanti sforzi fisici e coloro che nel corso della giornata assumono una postura scorretta. In presenza di forti dolori a livello della schiena, è possibile agire in modo da risolvere il problema alla fonte, affidandosi ad un fisioterapista, ad un osteopatia o ad un insegnante di yoga esperto.
L'assunzione dei comuni farmaci a volte potrebbe essere evitata, rivolgendosi ad alcuni rimedi naturali ed erboristici. Vi è inoltre la possibilità di effettuare dei massaggi.
Ecco 10 consigli per provare ad alleviare il mal di schiena in modo naturale.
1) yoga. Lo yoga, nelle proprie differenti declinazioni, comprende numerose posizioni, chiamate "asana", in grado di agire positivamente nei confronti della colonna vertebrale, così da favorirne il corretto allineamento, da renderla maggiormente elastica e da calmare gli stati dolorosi. Oltre che dal punto di vista fisico, le asana che lavorano sulla colonna vertebrale agiscono dal punto di vista del benessere generale, favorendo il rilassamento, la concentrazione e il recupero delle energie. E' bene affidarsi ad un buon maestro che sappia consigliare le asana più adatte da praticare, e quali posizioni evitare, in caso di mal di schiena. Alcune posizioni ispirate allo yoga possono inoltre essere parte di una vera e propria fisioterapia volta a dare sollievo alla schiena.
2) Zenzero. Se il mal di schiena è dovuto alla presenza di uno stato infiammatorio, la radice di zenzero è tra i rimedi naturali consigliati per via delle proprietà anti-infiammatorie che essa presenta, alla stregua di un vero e proprio antibiotico naturale. E' possibile preparare un decotto a base di radice di zenzero, tagliando un pezzetto della stessa a fettine sottili, che devono essere portate ad ebollizione e cotte in acqua per 30 minuti, abbassando la fiamma. Il liquido ottenuto dovrà essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere bevuto.
3) Artiglio del diavolo. L'impiego di artiglio del diavolo, nome comune dell'Harpagophytum procumbens, è frequente in fitoterapia nella preparazione di rimedi a problemi che interessano le ossa, i muscoli e le articolazioni, in particolare in presenza di stati di dolore e di infiammazione. Esso viene utilizzato anche nella cura del mal di schiena. L'artiglio del diavolo può essere reperito sotto forma di tinture, compresse fitoterapiche, come ingrediente di pomate erboristiche e come estratto secco ricavato dalle sue radici. L'erborista sarà in grado di consigliare la sua forma di impiego più adatta in base alla tipologia del problema presente.
4) Arnica montana. L'arnica montana vanta un potente effetto anti-infiammatorio, che può essere sfruttato in caso di mal di schiena. Essa viene utilizzata per la preparazione di rimedi fitoterapici ed omeopatici e può essere reperita in vendita sotto forma di capsule da assumere per via orale o come ingrediente principale di pomate specifiche dedicate alla cura dei dolori muscolo-scheletrici e delle infiammazioni.
5) Bagni derivativi. I bagni derivativi rappresentano una pratica di cura e disintossicazione dell'organismo molto semplice ed economica, ma probabilmente ancora poco conosciuta. Essa agisce contribuendo a migliorare la circolazione, a riattivare la digestione e ad eliminare le scorie. Si tratta di un rimedio naturale impiegato anche per alleviare stati dolorosi, compreso il mal di schiena. Data la semplicità della tecnica, tentar non nuoce. {Cosa serve per fare un bagno derivativo?Una spugna e tanta acqua fresca (non gelata)! Il procedimento è molto semplice, bisogna rinfrescare per almeno 10 minuti la zona inguinale (entrambi i lati) con leggere frizioni da effettuare a partire dall’inguine e verso l’ano, quindi dall’alto verso il basso. Cose molto importanti da considerare durante questa pratica sono: tenere il resto del corpo caldo (in particolare i piedi) ed effettuare i bagni derivativi lontano dai pasti. Per il resto non ci sono grosse avvertenze tranne quella di non utilizzare questo metodo disintossicante in caso si abbia poca energia vitale, ad esempio in caso di gravi malattie, interventi chirurgici recenti o se si è eccessivamente sottopeso/sovrappeso. Grazie alla frizione e al conseguente raffreddamento delle zone intime si contribuisce a riattivare circolazione, sistema linfatico e digestivo, aiutando così il fisico ad eliminare le tossine. Per avere un effetto duraturo ed ottimale è necessario dedicare un po’ di tempo ai bagni derivativi ogni giorno, aumentando gradualmente la durata del trattamento (che comunque dipende da età e peso della persona che lo effettua), evitare di fare doccia o bagno subito dopo, facendo attenzione invece a mantenere la propria temperatura corporea sufficientemente calda creando così contrasto con la zona frizionata.}
6) Salice bianco. Il salice bianco (Salix alba) è una pianta officinale dalla cui corteccia viene ricavata una sostanza denominata salicina, a cui viene attribuito un forte potere anti-infiammatorio. Ad esso vengono inoltre attribuite proprietà analgesiche, sfruttate per alleviare il dolore, anche in caso di mal di schiena. Il suo impiego, sotto forma di estratto fitoterapico, è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.
7) Compresse calde o fredde. A seconda della tipologia di dolore alla schiena avvertito, e con particolare riferimento alla zona delle lombari, potrebbe essere d'aiuto applicare sulla zona interessata delle compresse calde o fredde, attraverso cuscinetti riscaldati o raffreddati, borse per l'acqua calda o per il ghiaccio. Il freddo potrebbe contribuire ad alleviare il dolore e le tensioni muscolari, mentre il calore riattiverà la circolazione e rilasserà i muscoli. In alcuni casi anche dei bagni caldi potrebbero essere consigliati.
8) Sambuco. I fiori essiccati di sambuco possono essere utilizzati per la preparazione di tisane in grado di alleviare il mal di schiena, adatte anche in presenza di reumatismi. I fiori di sambuco possono essere lasciati in infusione per 15 minuti in un litro d'acqua, in modo da ottenere una tisana benefica da consumare due o tre volte al giorno in caso di mal di schiena.
9) Olio essenziale di lavanda. L'olio essenziale di lavanda è tra gli oli essenziali maggiormente riconosciuti per le proprietà rilassanti ad esso attribuite. Ecco perché in caso di mal di schiena l'olio essenziale di lavanda può essere utilizzato per effettuare dei massaggi che possano agire in modo da rilassare i muscoli ed allentare le tensioni. Poche gocce di olio essenziale di lavanda dovranno essere diluite in un olio vegetale di base, come l'olio di mandorle dolci.
10) Pepe di Cayenna. Gli estratti naturali di pepe di Cayenna vengono impiegati per la preparazione di pomate erboristiche da utilizzare in caso di dolori e tensioni muscolari acute ed in caso di mal di schiena. Nelle pomate il pepe di Cayenna può essere presente sotto forma di estratto in polvere o di olio essenziale. Esse sfruttano la presenza all'interno di questa tipologia di pepe di una sostanza denominata capsaïcina, in grado di agire in maniera efficace contro reumatismi e dolori muscolari acuti.
1) yoga. Lo yoga, nelle proprie differenti declinazioni, comprende numerose posizioni, chiamate "asana", in grado di agire positivamente nei confronti della colonna vertebrale, così da favorirne il corretto allineamento, da renderla maggiormente elastica e da calmare gli stati dolorosi. Oltre che dal punto di vista fisico, le asana che lavorano sulla colonna vertebrale agiscono dal punto di vista del benessere generale, favorendo il rilassamento, la concentrazione e il recupero delle energie. E' bene affidarsi ad un buon maestro che sappia consigliare le asana più adatte da praticare, e quali posizioni evitare, in caso di mal di schiena. Alcune posizioni ispirate allo yoga possono inoltre essere parte di una vera e propria fisioterapia volta a dare sollievo alla schiena.
2) Zenzero. Se il mal di schiena è dovuto alla presenza di uno stato infiammatorio, la radice di zenzero è tra i rimedi naturali consigliati per via delle proprietà anti-infiammatorie che essa presenta, alla stregua di un vero e proprio antibiotico naturale. E' possibile preparare un decotto a base di radice di zenzero, tagliando un pezzetto della stessa a fettine sottili, che devono essere portate ad ebollizione e cotte in acqua per 30 minuti, abbassando la fiamma. Il liquido ottenuto dovrà essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere bevuto.
3) Artiglio del diavolo. L'impiego di artiglio del diavolo, nome comune dell'Harpagophytum procumbens, è frequente in fitoterapia nella preparazione di rimedi a problemi che interessano le ossa, i muscoli e le articolazioni, in particolare in presenza di stati di dolore e di infiammazione. Esso viene utilizzato anche nella cura del mal di schiena. L'artiglio del diavolo può essere reperito sotto forma di tinture, compresse fitoterapiche, come ingrediente di pomate erboristiche e come estratto secco ricavato dalle sue radici. L'erborista sarà in grado di consigliare la sua forma di impiego più adatta in base alla tipologia del problema presente.
4) Arnica montana. L'arnica montana vanta un potente effetto anti-infiammatorio, che può essere sfruttato in caso di mal di schiena. Essa viene utilizzata per la preparazione di rimedi fitoterapici ed omeopatici e può essere reperita in vendita sotto forma di capsule da assumere per via orale o come ingrediente principale di pomate specifiche dedicate alla cura dei dolori muscolo-scheletrici e delle infiammazioni.
5) Bagni derivativi. I bagni derivativi rappresentano una pratica di cura e disintossicazione dell'organismo molto semplice ed economica, ma probabilmente ancora poco conosciuta. Essa agisce contribuendo a migliorare la circolazione, a riattivare la digestione e ad eliminare le scorie. Si tratta di un rimedio naturale impiegato anche per alleviare stati dolorosi, compreso il mal di schiena. Data la semplicità della tecnica, tentar non nuoce. {Cosa serve per fare un bagno derivativo?Una spugna e tanta acqua fresca (non gelata)! Il procedimento è molto semplice, bisogna rinfrescare per almeno 10 minuti la zona inguinale (entrambi i lati) con leggere frizioni da effettuare a partire dall’inguine e verso l’ano, quindi dall’alto verso il basso. Cose molto importanti da considerare durante questa pratica sono: tenere il resto del corpo caldo (in particolare i piedi) ed effettuare i bagni derivativi lontano dai pasti. Per il resto non ci sono grosse avvertenze tranne quella di non utilizzare questo metodo disintossicante in caso si abbia poca energia vitale, ad esempio in caso di gravi malattie, interventi chirurgici recenti o se si è eccessivamente sottopeso/sovrappeso. Grazie alla frizione e al conseguente raffreddamento delle zone intime si contribuisce a riattivare circolazione, sistema linfatico e digestivo, aiutando così il fisico ad eliminare le tossine. Per avere un effetto duraturo ed ottimale è necessario dedicare un po’ di tempo ai bagni derivativi ogni giorno, aumentando gradualmente la durata del trattamento (che comunque dipende da età e peso della persona che lo effettua), evitare di fare doccia o bagno subito dopo, facendo attenzione invece a mantenere la propria temperatura corporea sufficientemente calda creando così contrasto con la zona frizionata.}
6) Salice bianco. Il salice bianco (Salix alba) è una pianta officinale dalla cui corteccia viene ricavata una sostanza denominata salicina, a cui viene attribuito un forte potere anti-infiammatorio. Ad esso vengono inoltre attribuite proprietà analgesiche, sfruttate per alleviare il dolore, anche in caso di mal di schiena. Il suo impiego, sotto forma di estratto fitoterapico, è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.
7) Compresse calde o fredde. A seconda della tipologia di dolore alla schiena avvertito, e con particolare riferimento alla zona delle lombari, potrebbe essere d'aiuto applicare sulla zona interessata delle compresse calde o fredde, attraverso cuscinetti riscaldati o raffreddati, borse per l'acqua calda o per il ghiaccio. Il freddo potrebbe contribuire ad alleviare il dolore e le tensioni muscolari, mentre il calore riattiverà la circolazione e rilasserà i muscoli. In alcuni casi anche dei bagni caldi potrebbero essere consigliati.
8) Sambuco. I fiori essiccati di sambuco possono essere utilizzati per la preparazione di tisane in grado di alleviare il mal di schiena, adatte anche in presenza di reumatismi. I fiori di sambuco possono essere lasciati in infusione per 15 minuti in un litro d'acqua, in modo da ottenere una tisana benefica da consumare due o tre volte al giorno in caso di mal di schiena.
9) Olio essenziale di lavanda. L'olio essenziale di lavanda è tra gli oli essenziali maggiormente riconosciuti per le proprietà rilassanti ad esso attribuite. Ecco perché in caso di mal di schiena l'olio essenziale di lavanda può essere utilizzato per effettuare dei massaggi che possano agire in modo da rilassare i muscoli ed allentare le tensioni. Poche gocce di olio essenziale di lavanda dovranno essere diluite in un olio vegetale di base, come l'olio di mandorle dolci.
10) Pepe di Cayenna. Gli estratti naturali di pepe di Cayenna vengono impiegati per la preparazione di pomate erboristiche da utilizzare in caso di dolori e tensioni muscolari acute ed in caso di mal di schiena. Nelle pomate il pepe di Cayenna può essere presente sotto forma di estratto in polvere o di olio essenziale. Esse sfruttano la presenza all'interno di questa tipologia di pepe di una sostanza denominata capsaïcina, in grado di agire in maniera efficace contro reumatismi e dolori muscolari acuti.
Ecco le foto dei falsi genitori che hanno rapito la bimba in Grecia.
Ecco i due falsi “genitori” della bambina trovata in un campo rom a Farsalo. Entrambi gli arrestati sono sotto accusa di sequestro di un minore, usurpazione e contraffazione di documenti.
I due continuano ad inventare storie e si contraddicono tra loro. Adesso il ‘padre’ accusa la moglie di essere stata lei a prendere in consegna la bambina da una coppia di rom bulgari. Tesi che non sta in piedi.
“Vorrei una famiglia che mi amasse per sempre”
L’appello che ha commosso l’America. L’appello, accorato e sincero, è giunto di fronte alla platea di fedeli della St. Mark Baptirst Church, chiesa battista di St. Petersurg, in Florida: “Desidero una famiglia che mi ami per sempre”. A rivolgerlo è stato Davion Navar Henry Only, un ragazzo di 15 anni che ha vissuto tutta la sua vita tra orfanatrofi e case famiglia, in attesa di essere adottato. Una speranza vana, almeno sino ad oggi, tanto da spingerlo a prendere la situazione in mano e agire per conto proprio. “Accetterò chiunque, - ha detto Davion nel corso di una recente funzione domenicale - giovane o anziano, mamma o papà, bianco, nero o viola, non mi interessa nulla di tutto ciò. Dimostrerò tutto il mio apprezzamento e darò il massimo di me”.
Un sermone fuori programma che ha polarizzato l’attenzione di tutti gli Stati Uniti, tanto che il pastore è stato tempestato di telefonate, ed online è stato allestito un sito per avere informazioni più precise , mentre il ragazzo è stato invitato dalla Abc. “Se potete, prendetemi con voi e datemi tutto l’affetto e l’amore per il resto della vita - ha ribadito ai microfoni del network televisivo americano - Io prego e spero ancora”. Lo scorso giugno, determinato a ritrovare la sua famiglia originaria, Davion si è recato in una biblioteca con una copia del certificato di nascita in mano, per cercare il nome della madre naturale negli archivi online. Ha così scoperto di essere nato mentre la mamma era in prigione, alle sue spalle un passato legato agli stupefacenti e a condanne per furti e rapine. Ancor peggio, ha scoperto che la donna era morta, fra l’altro solo alcune settimane prima. Il mondo gli è crollato addosso, e lui si è messo a piangere davanti allo schermo del computer. Istanti terribili, ma poi decide di farsi forza: “Mi sono reso conto che quanto accaduto mi deve spingere a cercare equilibrio e successo nella vita, non devo prendere derive pericolose”, ha spiegato Davion, il quale è convinto che per raggiungere questi obiettivi occorra una famiglia. “Non voglio usare il mio passato come una scusa, ma come una motivazione - prosegue - voglio che la gente sappia quanto sia difficile essere orfano e vivere in strutture come quelle dove ho trascorso tutta la mia vita, a volte è una realtà che non si conosce”. Una realtà che vede protagonisti 399.548 bambini americani, ospiti di orfanotrofi e case famiglia, e con una età media di nove anni. Il ragazzo ha un sogno nel cassetto, proseguire gli studi e praticare tanto sport, oltre ovviamente ad avere la sua famiglia. “Mi aiuterebbe ad aver più coraggio ed essere più brillanti, in generale a farmi sentire meglio”, assicura il ragazzo spiegando che in fondo vuole solo ciò che gli altri coetanei fortunati hanno, ovvero “delle persone che mi vogliano bene per quello che sono, che mi stringano tra le loro braccia, mi tengano a casa, e che mi amino comunque”.
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