Visualizzazione post con etichetta Notizie dal mondo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Notizie dal mondo. Mostra tutti i post

Farmaci ad alto rischio: Voltaren, Moment, Buscofen e altri 24 medicinali noti. Pericolo infarto per chi li usa abitualmente. Ecco quali...


Notizia del 21 marzo 2014 - Voltaren, Moment, Buscofen = Infarto, un connubio che non avremo mai voluto sentire. Eppure i famosi medicinali che vengono usati, di solito, per curare qualsiasi tipo di dolore, dal mal di testa al mal di schiena aumenterebbero il rischio di infarto fino al 55% in più. Lo studio condotto da due ricercatrici dell’università di Nottingham è stato diffuso dal noto quotidiano britannico "The Guardian" e ha rilevato una percentuale maggiore del rischio di infarto nei soggetti che assumono farmaci contenenti come principio attivo ibuprofene e diclofenac, rispettivamente contenuti nel Moment nel Voltaren nel Buscofen. Ebbene, sarà forse il caso di affidarsi con un po’ più di moderazione a queste compresse “miracolose” che calmano dolori di varia natura in poco tempo. Gli studiosi hanno messo sotto accusa tutte le famiglie di medicinali a base di ibuprofene, il principio attivo dalle proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antipiretiche, contenuto appunto nel Moment, e le famiglie di farmaci, come Voltaren, che contengono il diclofenac, altro farmaco antinfiammatorio non steroideo. La ricerca in questione, portata avanti dall’Università di Nottingham e pubblicata sul British Medical Journal, ha visto le ricercatrici Julia Hippisley-Cox e Carol Coupland impegnate nell’osservazione di 9.218 pazienti che avevano già avuto un primo episodio di infarto, prendendo in considerazione vari fattori di rischio quali età, malattie cardiovascolari diagnosticate, fumo. Nel corso dello studio è stato riscontrato che il rischio di incorrere in un attacco cardiaco era maggiore nei soggetti che avevano assunto i farmaci presi in esame nei tre mesi precedenti al loro episodio di infarto. I risultati hanno evidenziato che l’assunzione di ibuprofene aumenta del 24% il rischio di infarto, addirittura ancora maggiore, fino al 55%, per chi assume il diclofenac. Queste cifre hanno spinto le ricercatrici, che hanno sottolineato come “circa 1 persona sopra i 65 anni di età su 1000 avrà un infarto dovuto al consumo di ibuprofene (una cifra allarmante se si pensa che i consumatori abituali sono diversi milioni, circa 9 solo in Gran Bretagna)”, a portare l’attenzione sulla necessità di un’indagine approfondita sugli effetti anche gravi che questa tipologia di farmaci può avere sul cuore, mentre ricercatori dell’Università di Berna ritengono che tali risultati potrebbero essere spiegati anche da altri fattori.

Ecco la lista dei farmaci che contengono i principi attivi incriminati:

Subitene
Momentdoll
Arfen
Brufen
Antalfort
Spidifen
Sinifev
Nurofen (febbre e dolore bambini)
Antalfebal (bambini)
Actavis
Ginenorm
Cibalgina due fast
Momentact
Moment
Algofen
Antalgil
Calmine
Buscofen
Vicks flu-action
Nurofast
Fenadol
Dealgic
Deflamat
Voltfast
Algosenac
Ribex flu
Articolo di Maria Romano (fonte: the guardian)
Naturalmente chi li usa non deve abusarne, ed è consigliabile sospenderli dopo 3 giorni di assunzione. Se l'Industria Farmaceutica guadagna sempre di più è anche a causa della nostra ignoranza. Le conoscenze le abbiamo, ma non possiamo più attendere che siano lo Stato o la Medicina Ufficiale a comunicarcele: oggi ognuno deve darsi da fare e cercare di proteggere la salute propria e quella dei suoi cari. "La salute è un prezioso patrimonio, nostro e dei nostri figli: non possiamo metterla nelle mani dell'Industria Farmaceutica o degli attuali Enti Governativi, molto probabilmente, chi lo farà la perderà!".

La giraffa bacia l'ex dipendente dello zoo morente. La storia che ha commosso il web


Il grande cuore degli animali. Dopo aver passato una vita a pulire il suo recinto, la giraffa decide di salutare con un ultimo bacio il suo amico morente. La foto, che sta facendo il giro del web, sta commovendo il mondo. Mario, 54enne malato terminale di cancro, aveva abbandonato il suo lavoro nello zoo di Rotterdam a causa della malattia. Prima di morire l'uomo ha chiesto di vedere per l'ultima volta le sue giraffe. In via del tutto eccezionale i medici hanno concesso l'uscita e inserito l'uomo nel recinto degli animali che lo hanno riconosciuto immediatamente e hanno iniziato a baciarlo, dandogli il loro addio.

Avvelenano il figlio down di 17 mesi dandogli da bere il disinfettante: "Non lo accettavano"

Venerdì 14 Marzo 2014: NEW ORLEANS - Non avevano mai accettato la sindrome down del loro bambino e per questo aveano ideato il più mostruoso dei piani: avvelenarlo. Una coppia di genitori della Louisiana è accusata di avere ucciso il loro bimbo di appena 17 mesi somministrandogli liquido disinfettante per le mani, profumo e rum. Sul corpo senza vita del piccolo il coroner ha riscontrato un livello alcolemico di 0,280 che equivale a tre volte il limite consentito a un guidatore nello Stato. L'omicidio risale al 24 gennaio scorso. Ma i due genitori sono stati incriminati solo adesso.

Erika Wigstrom la madre, ha ammesso di aver messo una soluzione di alcol disinfettante per le mani nella soluzione che nutriva il figlio attraverso una flebo il giorno prima della sua morte. «Il Signore ha voluto dare delle ali da angelo a Lucas per farlo tornare nel suo regno per sempre», ha dichiarato la mamma durante l'interrogatorio. Wingstrom ha inoltre confessato di aver dato da bere al piccolo del profumo in passato. Madre e padre hanno detto allo sceriffo della città di Plaquemines Parish che il loro unico desiderio era di «porre fine alle sofferenze del figlio».

Il padre, era già stato arrestato una volta per aver tentato ci uccidere il piccolo in ospedale prima di un'intervento al cuore. Wingstrom è stata arrestata con l'accusa di omicidio di primo grado. Il marito è finito dietro le sbarre per aver commesso atti di crudeltà nei confronti di un minore. (Fonte: Il Messaggero)

12 febbraio: Schumacher, contratta infezione polmonare..

BERLINO 12 febbraio: - "Nuova preoccupazione per Schumi: infezione polmonare in coma". Così titola oggi il tabloid tedesco Bild in apertura. Il giornale di Axel Springer cita sue informazioni secondo le quali il campione di Formula Uno avrebbe contratto un'infezione polmonare in seguito al risveglio artificiale dal coma. I medici lo starebbero trattando con forti antibiotici. La manager di Schumacher, Sabine Kehm, risponde a Bild: "non commentiamo speculazioni". Interpellato da Bild in proposito, il professor Heinzpeter Moecke, direttore dell'Istituto per la medicina d'urgenza della clinica Asklepios di Amburgo, ha spiegato come ''un'infezione polmonare è generalmente una malattia pesante e pericolosa, perché il corpo riceve poco ossigeno e in generale viene molto indebolito''. Nei pazienti di terapia intensiva le difese immunitarie sono indebolite, quindi una polmonite può, nel peggiore dei casi, portare al collasso di diversi organi e alla morte, ha aggiunto. Secondo il professor Moecke ci sarebbero diversi modi in cui pazienti in coma possono ammalarsi di polmonite. ''Un motivo potrebbe essere l'impossibilità di espellere con la tosse il muco secreto in gola e nella faringe''. Stando a quanto riporta il tabloid, al momento non è noto se l'infezione ha costretto i medici a interrompere la fase del 'risveglio'. Una cosa comunque è certa, assicura il professore: Schumi non soffre, ''gli vengono dati antidolorifici e calmanti per non fargli sentire il dolore e le difficoltà respiratorie''

Oggi 4 febbraio decimo anniversario della nascita di facebook: ecco il messaggio di Mark Zuckerberg..


Oggi è il 10 anniversario della nascita di facebook.. E' stato un viaggio incredibile finora, e sono così grato di essere una parte di esso. E' raro essere in grado di toccare la vita di tante persone, e cerco di ricordare a me stesso di fare il massimo ogni giorno per avere il maggiore impatto possibile. Le persone spesso chiedono se ho sempre saputo che Facebook sarebbe diventato quello che è oggi. Niente da fare. Mi ricordo sempre la pizza con i miei amici una notte in un college poco dopo l'apertura di Facebook. Ho detto loro che ero entusiasta di contribuire a collegare la nostra comunità scolastica, ma un giorno qualcuno avrà bisogno di collegare il mondo intero. Ho sempre pensato che questo era importante - dare alle persone il potere di condividere e di rimanere in contatto, che abilita le persone a costruire le loro stesse comunità. Quando rifletto sugli ultimi 10 anni, una domanda che mi pongo è: perché siamo stati noi a costruire questo? Eravamo solo studenti. Abbiamo avuto molte meno risorse rispetto a grandi aziende. Se si fossero concentrati su questo problema, che avrebbero potuto fare di esso. L'unica risposta che mi viene in mente è: abbiamo appena curato di più. Mentre alcuni dubitavano che collegare il mondo era in realtà importante, noi lo stavamo costruendo. Mentre altri dubitavano che questo sarebbe sostenibile, noi stavamo formando connessioni durature. Abbiamo appena finito di collegare il mondo più di chiunque altro. E noi ancora oggi lo facciamo. Ecco perché sono ancora più entusiasta dei prossimi dieci anni di quelli precedenti. I primi dieci anni erano quasi una trappola in questa rete. Ora abbiamo le risorse per aiutare le persone in tutto il mondo a risolvere i problemi ancora più grandi e più importanti. Oggi, solo un terzo della popolazione mondiale ha accesso a Internet. Nel prossimo decennio, abbiamo la possibilità e la responsabilità di collegare gli altri due terzi. Oggi, le reti sociali sono per lo più sulla condivisione di momenti. Nel prossimo decennio, faranno anche aiutare a rispondere alle domande e risolvere problemi complessi. Oggi, abbiamo solo un paio di modi per condividere le nostre esperienze. Nel prossimo decennio, la tecnologia ci permetterà di creare molti più modi per catturare e comunicare nuovi tipi di esperienze. E'stato incredibile vedere come tutti voi avete usato i nostri strumenti per costruire una vera comunità. Abbiamo condiviso i momenti felici e quelli dolorosi. Abbiamo creato nuove famiglie, e tenuto collegate famiglie distanti. Abbiamo creato nuovi servizi e costruito piccole imprese. Ci siamo aiutati a vicenda in tanti modi. Sono così grato di essere in grado di aiutare a costruire questi strumenti per voi. Sento una profonda responsabilità per rendere la maggior parte del mio tempo qui e servire il meglio che posso. Grazie per avermi permesso di essere parte di questo viaggio. (Fonte: Mark Zuckerberg)

30 gennaio, Michael Schumacher: coma ridotto per avviare il processo di risveglio

Finalmente ci sono news sulle condizioni di Michael Schumacher. Ma non sono notizie false, cose inventate da giornalisti da quattro soldi, voci per sentito dire. Stavolta è ufficiale: sono iniziati i tentativi di risveglio del Kaiser dal coma dopo l’incidente. Lo ha annunciato in una nota la manager dell’ex pilota tedesco Sabine Kehm, che recita così: “Lo stato di coma di Michael Schumacher è in fase di riduzione per consentire l’inizio del processo di risveglio che potrebbe durare a lungo. I sedativi somministrati a Michael sono da pochi giorni in diminuzione”. Non si può assolutamente esultare di fronte ad una notizia del genere, ma le voci che giravano negli ultimi giorni (false) facevano comunque preludere al peggio. Invece qui c’è un raggio di sole, speriamo di avere al più presto altre notizie.

26 gennaio 2014 - Schumacher, il parere del neurochirurgo - "Recupero? inaspettato, non impossibile"


Il prof. di neurologia dell'ateneo di Bordeaux: "Il tempo gioca a suo sfavore. Il recupero? Difficile" Sono passati più di venti giorni dal tragico incidente sulla neve che ha ridotto Michael Schumacher in coma. Da allora, il campione tedesco - ricoverato nell'ospedale diGrenoble - è stato sottoposto a due interventi chirurgici per cercare di ridurre gli ematomi, ma il cauto ottimismo filtrato nei primi giorni sta pian piano scemando, e le possibilità che si risvegli si assottigliano giorno dopo giorno. "Calano le possibilità" - A confermarlo è Jean-Marc Orgogozo, professore di neurologia all'Università di Bordeaux e direttore della Federazione di neuroscienze, che in un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Point ha provato a fare chiarezza sulla situazione clinica di Schumacher: "Pur non sapendo le cose con esattezza, purtroppo il tempo gioca a sfavore. Ogni giorno che passa diminuiscono le possibilità che la situazione migliori. L'intervento dei neurochirurghi sul trauma 'chiuso' doveva dare un beneficio se non immediato, almeno veloce. Se ciò non avviene significa che le lesioni sono ampie e diffuse e hanno poche chance di regredire", ha affermato il medico transalpino. "Quadro preoccupante" - Dopo tutto questo tempo le possibilità di un "risveglio" sono poche, ma la speranza è l'ultima a morire: "La terapia attuale stabilizza le lesioni che si ritengono irreversibili - ha aggiunto il luminare -, ma se il danno è troppo grande a lungo andare non serve, anche perché il coma può causare complicazioni al sistema immunitario, mentre l'ipotermia ha un impatto negativo sulla circolazione. In generale, dopo un certo periodo si inizia con un coma più leggero e si vede cosa succede. Non posso aggiungere altro non vedendo le cartelle cliniche, ma è essenziale svegliare il ferito altrimenti non c'è più speranza. Dopo tre settimane non aver riscontri positivi è inquietante e bisogna essere consapevoli che un grave trauma cranico con edemi diffusi è complicato qualunque cosa si faccia. Che Schumacher recuperi senza conseguenze è inaspettato, ma non impossibile". (26 gennaio 2014)

Ultimissime su Schumacher: il campione di formula 1 sempre in coma farmacologico..


GINEVRA 21gennaio 2014 - Dopo quattro settimane di coma farmacologico ora Michael Schumacher rischia di rimanere in uno stato vegetativo permanente. La moglie su un blog ha scritto: «È un combattente, non ci arrendiamo», ha poi ringraziato i fan del marito che lo sostengono dal giorno dell'incidente, «Voi ci date la forza di anadare avanti». Smentite, dunque, le voci di un possibile miglioremanto, pochi giorni fa si era vagliata la possibilità di farlo uscire dal coma farmacologico ma poi i medici non hanno proceduto e ora spunta questo nuovo problema. Jean- Marc Orgogozo , professore di neurologia presso l'Università di Bordeaux , ha detto che ogni giorno di coma incide sulle possibilità di una ripresa. I medici dell'ospedale svizzero non parlano e per loro le condizioni di Schumi restano stabili.

Papa Francesco battezza 32 bambini e ai genitori dice: "Voi avete il..(Clicca l'immagine)

dovere di trasmettere la fede a questi bambini".
Una occasione anche per una lunga omelia di commento, durante la quale il Pontefice ha toccato un tema a cui tiene molto: la trasmissione della fede e la divulgazione del messaggio cristiano. Per Bergoglio, infatti, devono essere i genitori a farsi carico di tutto questo: “Voi genitori avete il bambino o la bambina da battezzare, ma dopo alcuni anni saranno loro che avranno un bambino da battezzare o un nipotino, perché è così la catena della fede. Voi siete coloro che trasmettono la fede; voi avete il dovere di trasmettere la fede a questi bambini. È la più bella eredità che voi lascerete loro: la fede! Soltanto questo. Pensate sempre come trasmettere la fede ai bambini e portate con voi questo messaggio”. Non è mancato poi un siparietto, secondo lo stile informale e spontaneo che caratterizza le uscite di papa Francesco. Ad un certo punto, infatti, il Pontefice ha interrotto la celebrazione e si è rivolto alle mamme: “Se hanno fame, mamme date loro da mangiare! Tranquille, perché loro sono qui i principali protagonisti”. Del resto, ha continuato: “Oggi canta il coro, ma il coro più bello è questo dei bambini, quando fanno rumore”.

30 dicembre 2013 ore 7.00: «Schumacher è molto grave». L'ex campione di F1 in coma dopo un incidente fuoripista sugli sci

Al momento non è possibile "pronunciarsi sul futuro di Michael Schumacher", che è "in coma farmacologico" e le cui condizioni "sono molto gravi". Lo hanno dichiarato i medici di Grenoble dove l'ex pilota di Formula è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico in seguito a un incidente occorsogli sugli sci. I medici hanno detto di "non potersi pronunciare" sulle possibilità di sopravvivenza del sette volte campione del Mondo, aggiungendo che se non avesse indossato il casco protettivo ieri a Meribel non sarebbe senz'altro giunto vivo in ospedale Le condizioni del sette volte iridato sono apparse subito gravi. Schumacher era arrivato in coma e con un grave trauma cranico. L'incidente è avvenuto a Méribel, in Alta Savoia: l'ex pilota stava sciando in fuori pista insieme ad altre persone quando è caduto urtando la testa, protetta dal casco, contro un roccia. Incidente che secondo i medici gli ha procurato un «grave trauma cranico ma non tale da mettere a rischio la sua vita». Il primo bollettino medico, emesso ieri sera dalla struttura che lo ha in cura, parlava di «situazione critica». Schumacher, 45 anni tra pochi giorni, 7 volte campione del mondo di Formula 1, è ora ricoverato all'ospedale di Grenoble dove è arrivato anche il professor Gerard Saillant, chirurgo e fondatore dell'Istituto del Cervello, che aveva operato Schumi dopo l'incidente sulla pista di Silverstone, nel 1999. Schumacher è stato operato appena arrivato in ospedale di Grenoble e poi una seconda volta, la notte scorsa, a seguito della grave caduta sugli sci avvenuta ieri. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano francese Le Dauphiné Liberé. I medici dell'ospedale di Grenoble terranno questa mattina, alle ore 11, una conferenza stampa per illustrate le condizioni dell'ex pilota di F1. A Grenoble, nella notte, sono arrivati anche Jean Todt e Ross Brown, rispettivamente ex direttore generale ed ex direttore tecnico del Cavallino. Schumacher è assistito dalla moglie Corinna e dai figli. Piloti e personaggi del mondo della formula 1 inviano messaggi di auguri a Michael Schumacher. Uno degli ultimi tweet è quello di Giancarlo Fisichella, ex rivale del tedesco: "Io ti conosco Michael, sei un grande. Questa è la corsa più difficile, ma sono certo che vincerai di nuovo". "Spero che Michael Schumacher guarisca presto! Tutti i miei migliori auguri per lui e la sua famiglia" twitta invece Adrian Sutil. "Speriamo che l'incidente di Michael Schumacher non sia stato troppo grave e che sia assolutamente risolvibile. Forza pazzo coraggioso!", lo incita invece l'ex pilota inglese Martin Brundle. Nick Heidfeld spera invece "di ricevere ben presto qualche bella notizia", mentre Heikki Kovalainen si augura "un pronto recupero in breve".

Il messaggio più dirompente dell'anno, Papa Francesco: “La gente muore di fame e

loro pensano alle banche” Parole forti quelle di Papa Francesco
sempre più critiche verso questo modello di sviluppo capitalista che privilegia la ricchezza di pochi e che affama le persone più indigenti. 3 dicembre 2013: Papa Francesco aveva incontrato la Merkel. Queste le parole di Papa Francesco alla Cancelliera tedesca: “L’europa deve essere forte ma più giusta”. Insomma in questi giorni Papa Francesco ha ribadito, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere un Papa vicino alla gente e ai loro bisogni. Ha tuonato contro quelli che lui definisce “i cristiani da salotto”. La chiesa effettivamente in questi anni è stata percepita, in questi ultimi anni, distanti dai reali bisogni della gente. Tutti gli sforzi sembravano tutti improntati al rafforzamento di alcuni principi. Da quando è stato eletto Papa Francesco ha rafforzato molto una immagine della chiesa vicina ai più poveri e bisognosi. Questa grave crisi ha purtroppo rafforzato i ceti più forti e ricchi e indebolito se non affamato) i ceti medi e bassi. Disoccupazione e casa sono le urgenze che tutte queste famiglie si trovano ad affrontare oggi.

"Babbo Natale, guarisci papà dal cancro". La lettera di Ronnie commuove il mondo.


LONDRA (20 novembre 2013) - «Caro Babbo Natale, quest'anno vorrei una cosa specifica. Mio padre ha un tumore al cervello. Ti prego di trovare una cura per farlo stare meglio: sarei il bambino più felice del mondo. Buon natale, cordiali saluti, Ronnie Harris». Queste sono le parole che stanno commovendo l'Inghilterra e tutto il mondo. Si tratta della lettera a Babbo Natale di un bambino di 10 anni che chiede al papà buono di far guarire il padre, di 32 anni, malato di cancro al cervello. Nessun gioco, nessuna fantastica richiesta solo il concreto desiderio della salute per il padre. La mamma racconta in lacrime a Metro di essere orgogliosa del suo bambino e conclude: «Stavo pulendo la camera di Ronnie quando l'ho trovata, infilata sotto il letto»

Si sposano dopo 80 anni di fidanzamento: lui 103, lei 99. (Video)

Giovedì 17 Ottobre 2013 Asuncion (Paraguay) - Fidanzati per 80 anni Jose Manuel Riella e Martina Lopez si sono sposati rispettivamente a 103 e 99 anni. I due hanno avuto una cerimonia nunziale insieme ai loro otto figli 50 nipoti, 35 pronipoti e 20 pro-pro-nipoti. La coppia celebrò un matrimonio civile 31 anni fa, ma non ha avuto la possibilità di avere un matrimonio religioso, che desideravano tanto. Dopo molti anni coronano dunque il loro sogno d'amore e la loro unione viene benedetta da un sacerdote.

Tifone nelle Filippine oltre 10.000 morti. Scatta la solidarietà internazionale.

Oltre diecimila vittime, 600mila sfollati, 9.5 milioni le persone coinvolte secondo l’Oms. Mentre è scattata la solidarietà internazionale nei confronti della popolazione delle Filippine, messa in ginocchio dal tifone Haiyan che ha mietuto oltre diecimila vittime, cresce la paura per gli italiani presenti sull’arcipelago. Ci sono connazionali che non riescono a contattare i familiari . Lo riferisce l’Unità di crisi della Farnesina, che sta verificando alcune segnalazioni pervenute nelle ultime ore. Fino alla serata di domenica, il ministero degli Esteri comunicava che non c’erano connazionali coinvolti nell’emergenza. La scia di devastazione lasciata dal supertifone è enorme: «È troppo presto per escludere presenze di italiani tra i dispersi», ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino. I morti «sono tanti e i danni enormi», ha sottolineato papa Francesco nel corso dell’Angelus di domenica, pregando per le vittime e invitando a «far giungere anche il nostro aiuto concreto». Un appello subito raccolto dalla Commissione Ue, che ha annunciato lo sblocco di 3 milioni di euro per aiutare le Filippine. Il premier britannico David Cameron ha telefonato al presidente Benigno Aquino, annunciando 7,2 milioni di euro di aiuti. Gli Usa hanno messo a disposizione elicotteri, aerei, navi e attrezzature per le ricerche e il salvataggio. E i Marine americani sono stati i primi a sbarcare, con una forza di 80 uomini arrivata dalla base giapponese di Okinawa. Nelle aree devastate delle Filippine arriverà anche una squadra di soccorritori israeliani, che coordinerà con l’ambasciata a Manila l’afflusso degli aiuti veri e propri. Nel frattempo Haiyan ha raggiunto il Vietnam settentrionale ed è ora diretto verso la Cina , sospinto da venti che soffiavano a circa 120 chilometri orari, nell’arcipelago asiatico si contano le vittime, gli sfollati e i feriti. Anche se le stime parlano di 10mila vittime, i morti finora accertati dall’esercito sono 942. Eppure, le Nazioni Unite hanno riferito che nella sola Tacloban, città a 580 km a sudest di Manila investita dal tifone venerdì scorso, sono stati seppelliti in una fossa comune dai 300 ai 500 corpi. La città dipende unicamente dai soccorsi e tre aerei da trasporto militari provvedono all’evacuazione dei sopravvissuti. Decine di cittadini si accalcano ai cancelli dell’aeroporto, nella speranza di poter lasciare al più presto il Paese. Il report della Oms sull’emergenza in corso stima in 618.175 gli sfollati in tutto il paese, senza accesso diretto a cibo, acqua e medicine. Si stima che Haiyan abbia distrutto circa il 70%-80% delle strutture e delle coltivazioni sulla sua strada tra le province costiere di Leyte e Samar. Secondo la stima omnicomprensiva dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le persone direttamente o indirettamente colpite dall’emergenza umanitaria sarebbero 9,5 milioni. Secondo l’Unicef, i bambini coinvolti sarebbero 4 milioni. (Fonte: Corriere Della Sera)

Uomo gravemente malato baciato da Papa Francesco, la foto fa il giro del mondo

Papa Francesco ha concluso l’udienza generale di mercoledì 6 novembre in Piazza San Pietro a Roma baciando un uomo coperto di bolle che si è unito a lui nella preghiera. Le foto del Pontefice che abbraccia l’uomo gravemente sfigurato sono diventate virali online e hanno fatto il giro del mondo, con gli utenti che lodano il Papa per la sua compassione e gentilezza. Il Papa è stato paragonato al suo illustre omonimo, San Francesco d’Assisi – il santo del XIII secolo, che secondo la leggenda baciò un lebbroso che aveva incontrato su una strada dopo aver ricevuto un messaggio da Dio. Il Pontefice ha scelto il nome dal principale Santo patrono d’Italia amato in tutto il mondo per la sua opera riformatrice e per la sua attenzione nei confronti dei più poveri. Papa Francesco conforta un uomo coperto di bolle in piazza San Pietro al termine dell'udienza generale in Vaticano. Le immagini di Papa Francesco che conforta l’uomo malato sono state scattate quando un fedele coperto di tumori neuronali, si è avvicinato al capo della Chiesa cattolica per chiedere una benedizione. L’uomo soffre di una malattia rara e dolorosa chiamata neurofibromatosi, che provoca bolle diffuse sul corpo. I pazienti affetti dalla malattia, che è genetica e non contagiosa – sono spesso evitati dalla società a causa del loro aspetto. Papa Francesco è stato ampiamente lodato per la sua disponibilità e il contatto con la gente. Da quando è stato eletto per la Santa Sede, all’inizio di quest’anno, il Pontefice ha fatto notizia in tutto il mondo per aver lavato i piedi dei giovani detenuti, per aver telefonato personalmente a persone che hanno subito gravi lutti e non solo, e per aver invitato le persone senza fissa dimora a cenare in Piazza San Pietro. E’ stato fotografato con gli occhi strettamente chiusi in preghiera. Nella stessa udienza, il Papa, precedentemente, aveva chiesto al popolo riunito in piazza di pregare per una bambina malata che aveva appena incontrato. La scorsa settimana, il Pontefice ha permesso a un bambino di rimanere sul palco con lui durante un discorso davanti a una folla di 150.000 fedeli.

Pitbull salva il proprietario disabile accoltellato durante una rapina...

Molto spesso questa razza - quella dei pitbull - è additata per essere tra le più pericolose, e la cronaca in tal senso non gioca a suo favore, riportando parecchie volte casi di uomini, se non addirittura di bambini, sbranati da tali animali, incutendo nelle persone un certo sgomento e timore. Una storia proveniente dagli Stati Uniti, precisamente dalla città di Seattle nello Stato di Washington, rende però ai cani di razza pitbull finalmente giustizia, descrivendoli come capaci anche di grandi ed eroiche imprese. Protagonista di questa è Bella, un meticcio di pitbull, che ha salvato il proprio proprietario - un uomo di 67 anni costretto sulla sedia a rotelle - dopo che era stato accoltellato durante una rapina in casa. Al momento - spiega la guardia zoofila Susanna Beauregard della locale Protezione Animali, come si legge da un articolo pubblicato sul sito web "all4animals.it" - non sappiamo se il proprietario di Bella sopravvivrà alle ferite, ma di certo non era in grado di chiedere aiuto da solo”. Senza l’aiuto del suo amico a quattro zampe, probabilmente l’uomo non ce l’avrebbe fatta e sarebbe già morto. Bella, prima che il suo padrone morisse dissanguato, è riuscita ad attirare l’attenzione di una donna, Teri Linne, che si trovava in macchina assieme al proprio fidanzato: il pitbull si è parato loro di fronte, abbaiando in mezzo alla strada. Dopodiché l’animale ha condotto Teri all’interno dell’abitazione dove il suo proprietario giaceva immobile sul pavimento, ferito da numerosi colpi di coltello. Chiamato immediatamente il 911, l’anziano uomo è stato soccorso e portato in ospedale. Adesso si spera che possa avere la meglio e sopravvivere. Intanto, le forze dell’ordine sembrano aver già individuato il colpevole: il sospettato della rapina e del tentato omicidio è un ragazzo di 30 anni, che si sarebbe recato a casa della vittima dopo aver accoltellato anche la propria madre e il proprio cane. Tale storia, però, vede un altro protagonista-eroe a quattro zampe - sempre un pitbull - che come Bella si è impegnato a cercare aiuto dopo l’aggressione. Solo che a differenza della sua compagna, questo pelosetto è stato investito da un’auto che non si è fermata. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita a qualche isolato di distanza dall’abitazione in cui è accaduto il tutto. Bella, invece, è stata restituita alla figlia della vittima e non attende altro che il suo padrone faccia rientro a casa.

Incredibile: leggete cosa ha fatto questo ragazzo filippino...


Subisce 13 operazioni chirurgiche per somigliare a Superman.

Alcune volte il fanatismo per un cantante, un attore o addirittura un personaggio dei fumetti diventa un’ossessione tale per alcuni fan, da spingerli al ricorso della chirurgia estetica per assomigliare ai loro idoli. Herbert Chavez, filippino di 35 anni, si è sottoposto a 13 interventi di chirurgia plastica per assomigliare a Superman. Per ottenere il risultato finale ha speso 7mila dollari.


Le operazioni hanno incluso l’inserzione di impianti nella mascella, nei pettorali e nei glutei. Il naso è diventato più sottile. La pelle è stata sottoposta a un procedimento di sbiancamento.

A completare l’opera lenti colorate azzurre. Chavez quando era bambino ha iniziato a collezionare articoli che parlavano di Superman, dopodiché ha proseguito raccogliendo statue a grandezza naturale del supereroe. Da allora il ragazzo non è riuscito a darsi pace e negli anni si è trasformato ogni giorno di più fino a diventare effettivamente un vero superman.


Chavez racconta di essersi innamorato di Superman al’età di cinque anni. Il 35enne ora veste con la calzamaglia in modo quotidiano ed ha la più grande collezioni di oggetti su Superman del pianeta. L’uomo ovviamente è solito uscire di casa vestito con il costume del suo supereroe.

Facebook ritira video di decapitazione.

Shock in rete. E Fb ammette, era apologia di violenza. (ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - Sulla scia dell'indignazione internazionale per aver ripreso ad accettare video di decapitazioni, Facebook ha fatto nuovamente marcia indietro. Il social network, seguito da oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, ha ritirato il filmato shock in cui si vedeva una donna messicana a cui veniva mozzata la testa perche' adultera. "Abbiamo concluso che questo contenuto conteneva una apologia di violenza in maniera inappropriata e irresponsabile", ha fatto sapere Facebook.

Ecco le foto dei falsi genitori che hanno rapito la bimba in Grecia.

Ecco i due falsi “genitori” della bambina trovata in un campo rom a Farsalo. Entrambi gli arrestati sono sotto accusa di sequestro di un minore, usurpazione e contraffazione di documenti. I due continuano ad inventare storie e si contraddicono tra loro. Adesso il ‘padre’ accusa la moglie di essere stata lei a prendere in consegna la bambina da una coppia di rom bulgari. Tesi che non sta in piedi.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...