Carosello anni 70 - China Martini (Video)





Insegnamenti di vita..


Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.

Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.

Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.

Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.

Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.

Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.

Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.

Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.

Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.

Ho imparato che ho ancora molto da imparare.

Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.” (Maya Angelou)

Nessuno può farti sentire infelice se tu non...


glielo consenti.

Una delle esperienze straordinarie ed intense che possano capitare nella vita è l’incontro con una persona che, malgrado abbia attraversato le più terribili vicissitudini, ha ancora il coraggio di sorridere, di amare, irraggiano attorno a sé un’aura speciale di felicità.

Momenti toccanti, che ti restano impressi per tutta la vita e dai quali, nelle situazioni di difficoltà, la mente ed il cuore vola per cercare di capire, di scoprire, di carpire il segreto di uomini e donne, giovani o anziani tanto grandi.

Quante volte, sui libri di storia o nei documentari, abbiamo letto di eroi, martiri, santi che, mentre il mondo infieriva ingiustamente, crudelmente e turpemente su loro, sulle loro esistenze, sui loro fragili corpi, dalle loro bocche, dai loro cuori, dalle loro azioni, dalle loro anime emanava una felicità così profonda, così inspiegabile, così assurdamente divina?

Il loro insegnamento è proprio che nessuno può renderci infelici se noi abbiamo dentro noi stessi la felicità e non lasciamo che gli altri, gli eventi, le avversità, la spengano, la estinguano.

La felicità che portiamo nella nostra essenza è un miracolo divino, un pezzo di paradiso, di gioia eterna che ci illumina dall’interno e ci plasma dando una forma speciale al nostro essere uomini e donne, al nostro modo di pensare e di agire, al nostro stile di vita e di relazionarci con il prossimo.

Inutilmente l’invidia, la gelosia, la cattiveria, la sofferenza frustano la nostra esistenza se siamo capaci di difendere il nostro prezioso tesoro.

Ed anche qualora sopraggiungano, con tutta la loro carica di negatività e di dolore, non riescono ad estirpare la scintilla di felicità che è in noi perchè siamo solo noi che possiamo soffocarla.

Può essere ravvivata o smorzata dai fatti che ci occorrono e dalle persone che ci attorniano, ma mai nulla e nessuno, fuorchè noi stessi, può costringerci a sentirci infelici.

Attenzione, come sempre, l’oggetto della riflessione che stiamo compiendo insieme, non è l’infelicità momentanea, contingente, con la quale, inevitabilmente, tutti dobbiamo confrontarci, ma l’infelicità che sfocia nel taedium vitae, nell’indifferenza, nell’insofferenza, nell’apatia, nella noia, nell’inedia, nell’atarassia… nella morte.

Un’infelicità alle quali solo noi possiamo aprire le porte perchè, da sola, non ha la forza di schiudere i massicci bastioni che difendono il nostro luccicante tesoro di felicità.

Consentire ad un altro di insinuare in noi il veleno dell’infelicità è un modo per arrenderci alla vita, per divenire asserviti morali, schiavi del dolore, dell’angoscia, della paura, della disperazione… che instaurano in noi il loro dominio lasciando rinsecchire i teneri germogli della felicità, della speranza, dell’amore, dell’ottimismo, dell’empatia… (Franklin Delano Roosvelt)

Delusione pensioni Inps: i rimborsi scattano domani ma non...


sono per tutti.
È l’ora dei rimborsi per 3,7 milioni di pensionati italiani, ma saranno rimborsi scaglionati. Non tutti, come previsto inizialmente, riceveranno le restituzioni (per molti parziali), delle mancate rivalutazioni degli assegni sopra i 1.500 per anni 2012-2013 sulla pensione che sarà pagata da domani, lunedì 3 agosto.



L’Inps: colpa del 730 precompilato

La misura era stata annunciata come effetto della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il blocco dei trattamenti previsti dalla riforma Fornero. Fatto sta, che a causa della decisione di posticipare la data di presentazione del modello 730, anche i conguagli saranno scaglionati. Il rimborso viene infatti ricalcolato anche sulla base della ultima dichiarazione dei redditi.
Come molti sanno, però, le difficoltà legate all’introduzione del 730 precompilato hanno costretto l’Agenzia delle Entrate a rinviare la data ultima di presentazione della dichiarazione dei redditi dal 7 al 23 luglio, e poiché molte domande sono arrivate oltre la data prevista inizialmente, anche i calcoli per la rivalutazione sono slittati.



Conguaglio solo per chi ha presentato il 730 entro giugno

Il risultato? Come si legge in una circolare dell’Inps: solo chi ha trasmesso il 730 entro il 30 giugno riceverà già in agosto il rimborso. Chi lo ha presentato successivamente si vedrà invece slittare il conguaglio a settembre.



Non il 1°, ma il 3 agosto

Il rimborso, così come stabilito dal governo, verrà erogato insieme all’assegno il primo del mese. Poiché in agosto il giorno 1 cade di sabato, si procederà lunedì 3. L’esborso totale sarà circa 2,2 miliardi di euro. E gli assegni più alti riguarderanno coloro che percepiscono pensioni vicino al minimo, a partire da 1.500 euro lordi al mese (3 volte il minimo) fino a quelli attorno ai 3.000 euro lordi al mese (tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo). Chi percepisce dall’Inps un lordo superiore ai 3.200 euro, non percepirà nulla.



I dati Uil: da 726 euro in giù

La Uil, dalla sua, ha elaborato uno studio che quantifica l’entità dei rimborsi per le varie fasce di reddito. In generale, il rimborso sarà più alto per coloro che hanno un assegno basso. Viceversa, chi ha un trattamento vicino al limite dei 3.200 euro lordi, incasserà un bonus più limitato. Per gli assegni più bassi (quelli che vanno dai 1.500 ai 1.700 euro lordi al mese), il rimborso lordo sarà di circa 726 euro. Chi invece percepisce un assegno di 2.200 euro lordi al mese, avrà circa 456 euro mentre per le pensioni attorno ai 2.700 euro lordi, l’indennizzo arriverà a 278 euro. (Fonte: Consumatrici.it)

Dedicata a tutte le mamme.. (Meravigliosa da leggere)


Fare la mamma è una roba difficile, per stomaci forti.
Quando sei incinta, non sei più padrona del tuo corpo: dentro di te tuo figlio pretende attenzioni, riposo, cibi sani, risate, serenità.. e tu non sei tu, tu sei il tuo pancione, tu sei una pancia che cammina e che attrae gli sguardi di tutti, e le mani di tutti, e le considerazioni (stupide) di
tutti: lo sai che se la pancia è bassa è un maschio? Lo sai che se mangi le cipolle il bimbo piange? Lo sai che non dovresti guidare la macchina? Poi il bambino nasce e tu non sei nemmeno più la pancia che lo conteneva: adesso sei l’attrice non protagonista, quella che nemmeno appare
nelle locandine, quella di cui nessuno ricorda il nome.
E così, anche se hai ancora il sedere grande come una portaerei, entri in una stanza e diventi improvvisamente invisibile: nemmeno tua madre si ricorda di te, e finisci per far da tappezzeria in casa tua, mentre amici e parenti
ti strappano il neonato dalle braccia e se lo rimpallano come un pallone da rugby. Per fortuna c’è sempre qualcuno che sa fare la mamma meglio di te: ma lo sai che lo vesti
troppo o troppo poco? ma lo sai che il tuo latte non è buono? ma lo sai che quando il bambino è stitico devi usare il gambo del prezzemolo? Ma una mamma lo sa. Una mamma sa tutto. Una mamma sa che il legame tra lei e il suo bambino è intenso e profondo e atavico. E’ un legame che nasce da un odore, dal contatto di pelle, da un suono. Un legame che nasce dai tessuti, dai pori, dalle cellule un legame desossiribonucleico. Perchè la mamma è mamma tante volte: quando appaiono le due lineette rosa sul test di gravidanza, quando partorisce, quando allatta, quando cambia il pannolino, quando prepara il primo brodino, quando insegna a suo figlio a ridere, a camminare, a parlare, a correre … ad essere una persona. Una mamma rinasce durante ogni tappa di crescita del proprio bambino. Quando il neonato è diventato un bambino
grande, una mamma rinasce di nuovo, perchè sa che suo figlio non le appartiene, e che adesso appartiene al mondo a cui lei lo ha consegnato. (Loris Mazza)

Dedicata a tutte quelle persone che ci stanno guardando da qualche parte lassù..


e a noi che guardiamo lì in alto sperando sempre che tra le nuvole spunti “quel volto …” ”Sai cosa vorrei?
Un semplice “visualizzato” a tutti quei pensieri, messaggi, desideri, e sogni che ti ho mandato in questi anni lì in alto …
una prova che ci sei nonostante molti dicano che.. ”non c’è più niente dopo” …ma io ho bisogno di credere che nulla è andato perso … che è solo una questione di spazio … che sei troppo lontano per ascoltare il mio grido disperato… e se così fosse allora dammi un segno e io raccoglierò tutto il fiato che ho dentro per urlarti che non ti ho mai dimenticato…e lo so che passa il tempo … ma quando anche sarò vecchia fidati mi basterà chiudere gli occhi e in un secondo torneremo ad essere quei due ragazzi che di dormire non ne avevano mai voglia e davano voce ai loro sogni e fino a notte fonda passavano ore a parlare parlare e parlare di questa strana cosa chiamata vita che
a volte ci porta via ingranaggi fondamentali del nostro cuore senza lasciarci nessun libretto di istruzioni per rifarlo funzionare…Io non so chi comanda lassù amico mio…
ma siccome a me non risponde potresti chiedergli da parte mia un favore? no .. non voglio risposte, non voglio una spiegazione.. non voglio sentirmi dire per l’ennesima volta
che una cosa semplicemente accade… fatti dare una nuvola, un raggio di sole particolare, fatti dare un soffio di vento, un bel tramonto, fatti aprire la porta di un mio sogno… fatti dare anche solo un momento per dirmi ..
”ehi non ti preoccupare… qui è tutto a posto!"… ecco cosa voglio… (4tu.)

Ridere fa bene alla salute.. Ecco 25 buoni motivi per farlo.


1 – ti fa sembrare più giovane
2 – migliora le tue relazioni con gli altri
3 – aiuta a migliorare la propria efficienza
4 – allunga la vita
5 – incoraggia la creatività
6 – migliora l’immagine di sé
7 – aiuta a respirare liberamente
8 – fa risparmiare almeno il 30% delle cure mediche
9 – facilita la digestione
10 – stimola gli organi
11 – aiuta a ridurre l’aggressività
12 – rende più attraenti
13 – è un ottimo esercizio fisico
14 – aiuta nell’imparare a gestire il dolore
15 – aiuta a migliorare le proprie capacità intellettive
16 – migliora il sonno
17 – aiuta ad abbassare il livello di zucchero nel sangue
18 – aiuta a guarire più velocemente
19 – rafforza il sistema immunitario
20 – protegge il cuore
21 – migliora il flusso sanguigno
22 – è un alleato contro le malattie cardiache
23 – aumenta l’HGH
24 – riduce il cortisolo
25 – allevia le tensioni muscolari.
Forza allora, che aspettate fatevi una bella risata...

Il viaggio verso la felicità..


Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato, molto bruciato, davanti al mio papà.
– Ricordo che stavo aspettando che lo notasse… Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato, sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola. - Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il vederlo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto. - Quando mi alzai da tavola, quella sera, ricordo aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato. Mai dimenticherò quello che gli disse:

“Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane tostato un po’ bruciato.” – Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buona notte a mio padre e gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato. – Egli mi abbracciò e mi fece questa riflessione:

“la tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca, ed inoltre un pane tostato un po’ bruciato non fa male a nessuno”. – La vita è piena di cose imperfette. Imparare ad accettare i difetti e decidere di apprezzare ognuna delle differenze degli altri, è una delle cose più importanti per creare una relazione sana e duratura. – La comprensione e la tolleranza sono la base di ogni buona relazione. -Sii più gentile di quanto ritieni necessario esserlo perchè tutte le persone, in questo momento, stanno lottando a qualche tipo di battaglia. -Tutti abbiamo problemi e tutti stiamo imparando a vivere, ed è molto probabile che non ci basti una vita per imparare il necessario.

“Il viaggio verso la felicità non è diritto. Esistono curve chiamate EQUIVOCI, esistono semafori chiamati AMICI, luci di posizione chiamate FAMIGLIA, e tutto si raggiunge se hai: Una ruota di scorta chiamata DECISIONE, un potente motore chiamato COMPRENSIONE una buona assicurazione chiamata FEDE, abbondante combustible chiamato PAZIENZA, e soprattutto un autista esperto chiamato AMORE!!!. »

"Sorelle." (Bellissima da leggere)


In un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato.

Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle RESPONSABILITÀ e degli obblighi dell’età adulta la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un’occhiata serena e intensa alla figlia:
“Non dimenticare le tue Sorelle!” raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro “Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai. Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di VIAGGIARE con loro ogni tanto: ricordati di fare delle cose con loro… ricordati che ‘Sorelle’ significa TUTTE le donne… le tue amiche, le tue figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno.”
“Ma che strano consiglio!” pensò la giovane donna “Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!”.
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed ebbe sempre più ‘sorelle’ ogni anno che passava.

Un anno dopo l’altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto bene di cosa stava parlando: stava parlando di come, mentre il tempo e la natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna, le sorelle sono il suo sostegno.
Dopo più di cinquanta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che ha imparato, È TUTTO QUI:
Il tempo passa.
La vita avviene.
Le distanze separano.
I bambini crescono.
I lavori vanno e vengono.
L’amore scolorisce o svanisce.
Gli uomini non fanno ciò che speriamo.
I cuori si spezzano.
I genitori muoiono.
I colleghi dimenticano i favori.
Le carriere finiscono.
MA… le Sorelle sono là!

Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi.
Un’amica non è mai così lontana da non poter essere raggiunta
Quando dovrai camminare per quella valle solitaria – e dovrai camminare da sola – le donne della tua vita saranno sull’orlo della valle, incoraggiandoti, pregando per te, tenendo per te, intervenendo a tuo favore ed attendendoti con le braccia aperte all’estremità della valle.
A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco.
O entreranno e ti strapperanno da lì.

Amiche, figlie, nuore, sorelle, cognate, madri, nonne, zie, nipoti, cugine e famiglia estesa, tutte benedicono la tua vita!
Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne.

Quando abbiamo cominciato questa avventura denominata femminilità non avevamo idea delle gioie o dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti.
Né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre.
Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno.

Archeologi dilettanti e.. carabinieri professionisti. (Barzelletta)


Due archeologi dilettanti scoprono in pieno deserto la punta di una strana roccia.Scavano e scoprono che si tratta della sommità di una piramide antichissima. Incerti sul da farsi, decidono di chiamare il gruppo archeologico americano. Sono professionisti e sicuramente scopriranno qualcosa.

Arrivano gli americani con le loro jeep, caravan, elicotteri, strumenti scientifici. Dopo due anni di studi, se ne ripartono sconsolati.– “Dopo lunghe analisi e verifiche abbiamo scoperto solo che questa piramide è stata costruita tra il 1500 e il 2500 AC”.

I due si consultano e decidono di chiamare una squadra tedesca, che sicuramente è più metodica.

Dopo altri due anni di studi, arriva finalmente la loro risposta:

– “Abbiamo verificato che la piramide è stata sicuramente costruita intorno al 2000 AC. Non abbiamo potuto scoprire altro, i geroglifici sono molto complicati”.

I due si osservano, sconsolati, finché uno dice:

– “Non ci sono altri rimedi che chiamare i carabinieri italiani”.

Arriva una coppia di carabinieri, entra nella piramide e ne esce dopo circa due ore.
– “Però, che veloci! Avete scoperto qualcosa?”

– “Sì. La piramide fu costruita tra il 12 febbraio 1858 e il 22 luglio 1857 AC, agli ordini di tale faraone Ankhetop IV, l’architetto fu tale Tutmosis detto Il Giovane. Il giorno dell’inaugurazione era nuvoloso. I sacerdoti si opponevano a detto progetto, a causa di una malefica eclissi parziale di luna in Sagittario… Parteciparono 2118 schiavi non classificati, che tentarono una rivolta per le insane condizioni di lavoro, soffocata il 5 settembre dai soldati del faraone, con il risultato di 42 morti. Il costo dell’opera fu di 48 libbre d’oro e 3 libbre di diamanti. L’influenza nella lingua si comprova nell’accento delle terre alte che presentavano i nobili di… bla bla bla… (e così via, per un’ora)”.

– “Cavolo! Ma come avete fatto?”.

– “Eh, ci è costato molto, è stato difficile, ma alla fine la mummia ha parlato”

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