Tasse, Matteo Renzi promette: "Dallʼanno prossimo abbasseremo...


Tasse, Matteo Renzi promette: "Dallʼanno prossimo abbasseremo Ires e Iri"


Il premier assicura "interventi per dare certezze anche ai giovani lavoratori autonomi". E sugli 80 euro: "Non si toccano"

L'anno prossimo "porteremo l'Ires dal 27,5% al 24% per le società di capitali, ma porteremo al 24% anche l'Iri (l'Imposta sul reddito imprenditoriale, ndr), quella per le società di persone". Ad annunciarlo è il premier, Matteo Renzi, che promette anche "interventi per dare certezze anche ai giovani lavoratori autonomi". Per creare lavoro, spiega "bisogna abbassare le tasse, e continueremo a farlo". E dunque "gli 80 euro non si toccano".

Nessun taglio per i bonus fiscali - Il presidente del Consiglio ha affermato che non si procederà a una riforma dei bonus fiscali, che si tradurrebbe in un aumento della pressione fiscale: "Noi non interveniamo ad alzare le tasse, quello che già c'è rimane". E ha aggiunto: "Abbasseremo ancora il canone Rai per il prossimo anno. Poi sento dei politici che dicono che non bisogna abbassare le tasse: son bellini eh...".

"Penso che il Pil sarà positivi, guardo al futuro" - Renzi ha poi dedicato parte del suo discorso al Pil: "Penso che ci sarà un segno positivo perché, ad esempio, i servizi sono aumentati e quindi è probabile l'aumento. Ma non è lo zero virgola che fa la differenza, il punto è che l'Italia sta riducendo il deficit, la Spagna fa il 5% di deficit e se facessimo così anche noi avremmo 50 miliardi di euro in più da spendere". "Noi lavoriamo passo dopo passo, io lavoro per il futuro per far tornare la voglia di investire", ha concluso il premier.

Le doti dei mancini: ecco cosa sanno fare meglio dei destri..


I due più grandi geni dell’umanità: Albert Einstein e Leonardo da Vinci. Il più famoso condottiero del mondo antico: Giulio Cesare. Due giganti dell’arte: Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. Tre dei massimi filosofi: Aristotele, Kant, Nietzsche. Due imperatori: Alessandro Magno e Napoleone Bonaparte. E via elencando con Picasso, Churchill, Beethoven, fino ai contemporanei Maradona, Paul McCartney, John F. Kennedy, Bill Clinton, Bill Gates… l’elenco dei mancini famosi, dall’antichità ad oggi, potrebbe riempire un intero volume.

Questi sono alcuni (famosi) dei milioni di mancini sparsi in giro per il mondo, i cosiddetti “speciali”: non si tratta di supereroi o gente con chissà quali doti, intendiamoci, però si dice da tempo che chi utilizza come mano primaria la sinistra abbia “qualcosa in più” rispetto agli amici o parenti destri.

Ecco le 10 “specialità” dei left handed:
CREATIVITA’ DA SBALLO
Ebbene si, i mancini sono dei grandi creatori, questo fa presumere che Dio sia mancino. Questa dote è dovuta allo sviluppo maggiore dell’emisfero destro del cervello, responsabile appunto della creatività.

SPORTIVI NATI
In molti sport l’essere mancino disorienta l’avversario, come nel pugilato, nel tennis, nel calcio e principalmente in tutte le discipline in cui si è direttamente a contatto con l’avversario; inoltre hanno una percezione dello spazio notevolmente superiore ai destri.

MEMORIA DA ELEFANTE
Alcune ricerche confermano che i mancini godono di ottima memoria, dovuta anche ad un utilizzo più efficiente delle funzioni dei due emisferi.

PENSIERO
Nei mancini il ponte di fibre nervose che collega tra loro i 2 emisferi del cervello è più sviluppato dell’11% rispetto a quello dei destrimani: questa caratteristica migliora le abilità intellettive dei left handed.

RIFESSI DI LINCE
I mancini hanno una maggiore velocità di riflessi. Si tratta di un vantaggio minimo, solo di 15/20 millesimi di secondo, ma pur sempre un vantaggio.

UNA GIORNATA IN LORO ONORE
Il 13 agosto è la giornata internazionale dei mancini. E i destri non ce l’hanno, per quanto questa cosa possa essere inutile…

SOTTO LE COPERTE DA 10
La maggior emotività e la miglior percezione dello spazio sono abilmente sfruttate dai mancini anche durante l’attività sessuale, il che li rende ottimi amanti. Sceglietevi bene il partner dunque…

DISCORSI COINVOLGENTI
I mancini sono ottimi oratori: infatti una ricerca britannica (pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience) ha dimostrato che nei mancini l’area del cervello impegnata durante un discorso è parecchio più vasta rispetto a quella dei destri e coinvolge entrambi gli emisferi.

MONEY, MONEY, MONEY!
Secondo un’indagine condotta dal National Bureau of Economic Research statunitense, da non prendere comunque troppo sul serio,i maschi usano la mano sinistra come primaria hanno una busta paga più ricca dei destrimani per il 15%.
Raccomandazioni utili, bambini mancini

La soluzione di forzare il bimbo tendenzialmente mancino a usare la mano destra è senz’altro da scartare, in quanto provoca insicurezza e senso d’inferiorità e, a volte, può essere causa di veri e propri disturbi, come la balbuzie. È bene invece incoraggiare l’uso di entrambe le mani fino a quando non si sarà stabilita una preferenza definitiva, il che avviene generalmente intorno ai tre anni.

In seguito, se la preferenza è per la mano sinistra, il bambino dovrà essere aiutato a superare le difficoltà che ne derivano. Per esempio, dovendogli insegnare alcuni gesti come allacciarsi le scarpe o i vestiti sarà opportuno fargli da modello stando di fronte a lui anziché al suo fianco.

Maurizio Costanzo, a 77 anni è ancora sul trono, e si racconta...


A 77 anni in Tv è ancora sul trono, alla conduzione di Bella storia. Quella che qui ci racconta con più cuore, riguarda la De Filippi, ultima delle sue quattro mogli, con cui quest'anno ha compiuto 20 anni di matrimonio. «Non pensavo di resistere così a lungo, sarà al mio fianco fino alla fine»

Si guarda intorno in quello che per lui è «più una tana di un ufficio», e dice di «rimpiangere una cosa su tutte», di quando era ragazzo: «Non avere più tanta vita davanti».

Maurizio Costanzo è un uomo malinconico, e sostiene sia stato questo a salvarlo dalla depressione. È pure, e lo sa, un uomo fortunato. «Perché ho fatto del mio unico hobby il mio lavoro. Perché nel 1993 mi sono salvato per uno scarto di dieci secondi da un attentato al tritolo ordito dalla mafia. Perché sebbene abbia perso molti amici, lungo la strada, a 77 anni ho una moglie, tre figli, quattro nipoti. Tornerei indietro solo perché sono, anche, un uomo esagerato».


Sarebbe in età da pensione, invece continuano a chiamarla per lavorare tanto da essere in Tv quasi «a reti unificate».
«In Bella Storia (programma firmato da Rai Cultura e in onda ogni mercoledì su Rai Storia), ho provato lo stupore di conoscere otto straordinari rappresentanti della nuova industria italiana di cui nessuno parla, troppo impegnati come siamo a dir male del nostro Paese: dal titolare della stamperia con il più alto indice di redditività in Europa a due giovani amiche che ricavano nuovi filati tessili ecologici dagli scarti delle arance. Giancarlo Leone mi ha voluto poi capo-progetto di Domenica In e su Rete 4 il Maurizio Costanzo Show indagherà ancora le famiglie vip e non».
Smetterà mai?
«Ricordo un pomeriggio, con Vittorio Gassman. Pensammo sinceramente: “Che bello sarebbe morire in palcoscenico”».
Che cosa le hanno insegnato sull’amore 20 anni di matrimonio con Maria De Filippi?
«Una grande complicità può trasformarsi in un affetto che può essere addirittura più forte: non c’è agli inizi, lo costruisci nel tempo, giorno dopo giorno. Ci avviciniamo alle nozze d’argento, se contiamo i 2 anni di fidanzamento prima del sì: non l’avrei mai creduto possibile».
Agli inizi, però, confessò: «Quando ho incontrato Maria, per la prima volta nella mia vita ho pensato "Ecco, questa è la persona che stringerà la mia mano mentre morirò».
«Lo penso ancora. Non mi era mai successo con le mie donne precedenti».


MARIA E LE ALTRE, POTERE ALLE DONNE
Ha avuto 4 mogli, più una convivenza «come un matrimonio» con Simona Izzo. È mai stato solo?
«Forse per due mesi: credo nella coppia, e al fatto che se non funziona si scioglie e si va avanti trovandone un'altra».
Maria, scherzosamente, si dichiarò gelosa di lei (da Fabio Fazio, per Katia Ricciarelli).
«Ma io non gli do motivo di esserlo, e non mi sono mai meritato una scenata».

Lei lo è, di sua moglie?
«Se lo fossi, mi preoccuperei: significherebbe che qualcosa non va nella natura della nostra relazione».

È ancora il primo osservatore/critico dei programmi di Maria?
«Li guardo sempre, lei mi telefona nei break pubblicitari. Mi piacciono perché non sono improvvisate, si capisce che c’è quel duro lavoro dietro che ci fa vedere solo a tarda sera».


STRISCIA, IL DEBUTTO FETISH DI DE FILIPPI E HUNZIKER
L’allieva ha superato il maestro?
«È giusto: ha 23 anni meno di me, va bene così».
Lei ha tre figli (Camilla e Saverio, avuti dalla giornalista Flaminia Morando) e Gabriele (adottato nel 2004 sedicenne). Si è padri migliori a 30 anni o a 70?
«Oggi con loro c’è un rapporto molto più intenso di quando erano ragazzini. Li vedo tutti i giovedì, in una sorta di rito: vengono a pranzo qui da me in ufficio e ci raccontiamo la settimana passata, quella che verrà».
Vive ancora sotto scorta?
«Dal 1993, di cinque poliziotti. Ormai sono diventati come dei parenti, è grazie a loro che ho superato lo choc dell'attentato a quella che per me era una casa: il Teatro Parioli».

DE FILIPPI: «NON POTREI MAI FARE A MENO DI MAURIZIO»
Altri vizi da dichiarare, oltre ai bignè?
«Ormai sono a dieta, non ho neanche più quello: ma una volta a San Giuseppe ne ho mangiati 24. C’è mancato poco finissi in ospedale». 

Chiuda gli occhi, torni bambino.
«Ricordo che scrivevamo i nomi sui tappi delle bottiglie, li legavamo a delle lattine, poi con un gesso segnavamo il percorso, e imitavamo così Il giro d’Italia. Era finita la guerra, e soldi per i giochi non ce n’erano».

Guardate fin dove può arrivare l'amore di un Padre verso il proprio Figlio. (Video)

Rientro dalle vacanze: ecco come sconfiggere la depressione. I consigli degli esperti...


I consigli degli esperti per combattere la sindrome che attanaglia un italiano su due.

Le vacanze estive sono ormai finite per buona parte degli italiani e il rientro in città, almeno per la metà dei connazionali, corrisponde a una fase di depressione.

Lo sostengono gli esperti. Secondo un’indagine realizzata da “In a bottle” su 2500 italiani e grazie all’ausilio di psicologi, sociologi e nutrizionisti, il 49 per cento degli intervistati starebbe già combattendo contro lo stress da rientro.

“Per evitare di pensare alla ripresa del lavoro – dice lo studio – gli italiani sono disposti a tutto. Il 31 per cento cede ai peccati di gola, il 24 sceglie di dormire più a lungo, sperando di prolungare la tranquillità estiva, un altro 25 fa l’opposto, per tenere il corpo impegnato e di avere la mente sgombera da preoccupazioni”.

I sintomi di questa depressione post-vacanze, spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro medico Santagostino, sono “senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, ma anche perdita di entusiasmo e irritabilità”.

Ecco dieci consigli dagli esperti per un rientro sereno.

1) Non diminuite subito le ore di sonno. L’organismo ha bisogno di tempo per tornare ai nuovi ritmi. Aiutatevi con un bagno caldo o una tisana.

2) Riprendete qualsiasi attività, in ufficio o a scuola, con gradualità. Non avete alcuna necessità di forzare i tempi. Fate attività fisica e state all’aria aperta.

3) Scegliete cibi corretti, senza esagerare. Approfittate dell’uva: contiene melatonina, ottima per l’umore.

4) Concedetevi brevi e frequenti pause sul lavoro. Quindici minuti di svago vanno bene, senza aspettare sempre e comunque l’ora di pranzo.

5) Siate ottimisti, e valorizzate gli effetti positivi delle vacanze. La pausa estiva serve a ricaricare le pile ed evitate perdere questo beneficio.

6) Niente tecnologia a letto, computer e televisione. Distruggono il sonno e alimentano l’ansia.

7) Non rinunciate al weekend. Vi riporterà al clima piacevole delle vacanze e vi aiuterà a sfruttare lo stato di grazia conquistato durante l’estate.

8) Applicate sempre la regola dell’estate: gli svaghi sono indispensabili per reggere la fatica. E vanno coltivati durante tutti i 12 mesi dell’anno.

9) Contenete le aspettative. Il rientro dalle vacanze non è il periodo giusto per spingere sugli obiettivi da raggiungere nel corso dell’anno solare.

10) Godetevi la nostalgia delle vacanze. Chi era con voi, le sensazioni tattili, i rumori, la luce: un buon ricordo che vi aiuterà a sconfiggere lo stress.

Attenzione se il vostro lavoro è snervante ed usurante, potreste manifestare


sintomi di inizio demenza senile.

Da un recente studio dell'università
"Massachusetts Institute of Technology" si è scoperto che i lavori più usuranti, stressanti e degradanti (ma non i lavori pesanti) bloccherebbero la produzione delle endorfine "alfa" "gamma" e "delta"
(Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello, attualmente si conoscono quattro distinte classi di endorfine, dette rispettivamente "alfa", "beta", "gamma" e "delta" e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante) prodotte dal cervello, e porterebbero ad un lento ma graduale intorpidimento dello stesso (cervello) dando alla persona un aspetto apatico, rendendolo lentamente ma inesorabilmente "rimbambito" e ritardato, fino ad arrivare ad una demenza senile molto precoce (addirittura alla soglia dei 40 anni) più marcata nell'uomo che nella donna (notoriamente più resistente dell'uomo ai lavori + stressanti e usuranti) purtroppo dallo studio emerso l'intorpidimento cerebrale non è reversibile, (le endorfine non verrebbero più prodotte) anche cambiando stile di vita.Insomma se siete tra i fortunati ad avere un lavoro gratificante sotto l'aspetto economico e poco snervante ritarderete l'avanzare della demenza senile ad un livello fisiologico (oltre i 90 anni)

Terremoto: oggi giornata di lutto nazionale per le vittime che...


Terremoto: oggi giornata di lutto nazionale per le vittime che salgono a quasi 300 (290 vittime).

Ed è anche il giorno dei primi funerali, quelli delle vittime di Arquata del Tronto e della sua frazione Pescara del Tronto: le esequie si sono svolte ad Ascoli Piceno, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella (che prima ha visitato Amatrice), e del premier, Matteo Renzi. Nella notte, intanto, sono continuate le scosse.

13:00
Mattarella abbraccia i familiari delle vittime
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha abbracciato e confortato i familiari delle vittime del terremoto al margine dei funerali celebrati ad Ascoli Piceno. "Non vi abbandoneremo" ha sussurrato ai presenti, che in lacrime si sono rivolti a lui chiedendo: "Non lasciateci soli". A breve il Capo dello Stato si recherà a Rieti per visitare i feriti.

12:26
Protezione civile: raccolti più di 6 milioni con sms solidali
Attraverso il numero solidale 45500 sono stati finora raccolti 6.120.296 euro. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione civile, che provvederà a destinarle alle Regioni colpite dal sisma.

12:00
Vescovo ai funerali: "Le nostre campane torneranno a suonare"
"Le torri campanarie, che hanno dettato i ritmi dei giorni e delle stagioni, sono crollate, non suonano più. Tutto ormai è polvere. Eppure, sotto le macerie, c'è qualcosa che ci dice che le nostre campane torneranno a suonare". Lo ha detto il vescovo Giovanni D'Ercole ai funerali delle vittime del terremoto celebrati ad Ascoli Piceno. "La solidarietà ci consente di affrontare insieme le difficoltà e costruire un mondo migliore", ha aggiunto.

Aiuti alle giovani coppie, "Bonus bebè" rafforzato...


Un riordino delle misure attuali per la famiglia. Con l’obiettivo di dare più certezze soprattutto alle giovani coppie sugli aiuti ai nuclei. È quello che scatterà per effetto del testo unico per la famiglia, che sarà presentato il 13 settembre sotto forma di legge delega dal ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa. Ad annunciarlo è lo stesso Coste in diretta su “Radio 24”.

Il piano, che è un cavallo di battaglia di Ap il partito di cui fa parte Costa, potrebbe confluire in toto o in parte nella prossima legge di Bilancio. E potrebbe puntare a un rafforzamento del bonus bebè, rendendolo fruibile alle madri in gravidanza già prima della nascita del figlio, e su appositi voucher per gli asili nido. Possibili anche sconti fiscali sui prodotti per la prima infanzia facendo leva su bonus ad hoc o su agevolazioni Iva. Il tutto potrebbe essere accompagnato da una “ottimizzazione” delle detrazioni per i nuclei familiari.

Ma non tutti nella maggioranza sono d’accordo su questa impostazione. Il Pd, ad esempio, nelle scorse settimane ha presentato al Senato una proposta che punta su una misura universalistica che assorbe bonus bebé e gli attuali assegni e detrazioni: un contributo unico di 150 euro al mese per ogni figlio a carico fino a 18 anni di età da parametrare con l’Isee con conseguente assottigliamento del bonus per la fascia tra i 50mila e i 70mila euro di reddito.

Costa comunque ha assicurato che quello a cui sta lavorando «non è un provvedimento spot ma un provvedimento organico». Ai microfoni di “Radio 24” il ministro spiega che negli anni sono state approvate «misure per il sostegno alla famiglia contrapposte, o che si sono contraddette, misure complicate e non strutturate. Oggi - ha aggiunto - abbiamo misure che non sono più attuali, o che non sono finanziate o che sono sottofinanziate, o ancora che sono finanziate ma non vengono utilizzate perché non c’è interesse. Un disordine normativo dovuto forse anche a un eccesso di interventismo». Secondo Costa «tutto questo va riordinato, e perciò ho predisposto una bozza di delega finalizzata alla razionalizzazione e al riordino delle misure». Il ministro ha detto che nel testo ci saranno interventi legati al reddito e all’età ma non ha voluto scendere nei dettagli. Ma è chiaro che ad essere privilegiati saranno i nuclei più giovani, con più figli e a più basso reddito.

Costa non ha fatto anticipazioni sulle risorse a disposizione ma ha ribadito che l’obiettivo del Governo è quello di garantire «la stabilità delle misure, la sicurezza di poter contare anno dopo anno di sostegni» perché «troppe misure sperimentali e a termine non garantiscono questa riconoscibilità, questa certezza, questa sicurezza di cui hanno bisogno i giovani per poter intraprendere un cammino di vita insieme e mettere al mondo i figli».

Soddisfazione per il piano di Costa viene espressa da Ap. «Bene l’annuncio del ministro Costa di voler attuare una verifica e riordino delle misure riguardanti la famiglia, al fine di rafforzarne gli interventi a favore», ha detto la presidente dei senatori di Ap, Laura Bianconi. Che ha aggiunto: «Area popolare ha sempre posto al centro della sua azione politica la famiglia, partendo dal presupposto che essa è la pietra angolare sulla quale costruire la società del futuro». (Fonte: Il Sole 24ORE)

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