Concediamoci ogni tanto questa licenza per sfogarci e per recuperare il contatto con noi stessi. Non vuol dire essere deboli, ma capire i nostri limiti e le nostre capacità.
A volte siamo esausti, abbiamo raggiunto il limite delle nostre forze e abbiamo bisogno di lasciarci andare. Piangere non significa arrendersi e tanto meno è un segno di debolezza.
A volte non abbiamo altra scelta che ricorrere a questo sfogo perché siamo stanchi. Stanchi di essere forti. Perché la vita ci sta chiedendo troppo e le persone intorno a noi non sempre vedono tutto quello che stiamo facendo senza chiedere niente in cambio.
Non portate il peso del mondo sulle vostre spalle. Caricate solo ciò che è davvero essenziale per voi e non dimenticate mai che il vostro cuore ha bisogno di uno spazio privilegiato per voi stessi. E se avete bisogno di piangere, fatelo, perché anche i forti se lo possono permettere.
Non possiamo essere sempre forti. Forse anche voi siete stati educati all’idea che le lacrime devono essere “trattenute”, che la vita è difficile per tutti e piangere non serve a niente. Questa idea, a lungo andare, può essere dannosa a livello emotivo.
Spesso reprimiamo il pianto cercando di nascondere quello che proviamo e lasciando credere, sotto false apparenze, che tutto vada bene.Sforzarsi di sembrare “normali”, nascondere sentimenti e problemi, finirà non solo per tacere le vostre emozioni di fronte agli altri, ma anche a voi stessi.Le emozioni soffocate sono problemi non affrontati. Un problema non gestito è un’emozione che finisce per essere somatizzata sotto forma di mal di testa, stanchezza, tensione muscolare, nausea e problemi digestivi.Vi consigliamo di leggere: Ecco come le nostre emozioni causano il mal di schienaNon si può essere sempre forti, così come non si può nascondere disagio o tristezza per tutta la vita. Non è sano né igienico. È importante concedersi qualche istante di sfogo in cui le lacrime agiscono come autentico anti stress.
Piangere è una cura.Le lacrime sono uno sfogo, rappresentano il primo passo verso il cambiamento. Piangere significa accettare le nostre emozioni e liberarle.Dopo il pianto, arriva la calma, ci sentiamo più rilassati, più capaci di vedere la realtà e di prendere decisioni.
La necessità di essere forti quando la vita ci chiede troppoSolo voi conoscete gli sforzi che vi hanno portati dove siete e se avete dovuto rinunciare a qualcosa per le persone che amate.
Tutto questo lo avete fatto come libera scelta, perché lo volevate, perché era giusto farlo; ma arriva sempre un momento in cui sembra che la vita, e ancora di più le persone che ci stanno intorno, non ci trattino con lo stesso riguardo.
Dobbiamo essere forti di fronte ad una società che non aiuta in ambito lavorativo o sociale. Mostrare forza di fronte ad una famiglia che non sempre è facile da tenere unita, genitori, fratelli o fidanzati che spesso non tengono conto delle nostre esigenze.E arrivano quei giorni in cui non ne potete più di essere forti, di farvi carico di tutto. Piangere diventa una necessità.
È importante stabilire un limite, far sì che la vita ci chieda solo quello che possiamo offrirleNessuno è in grado di dare più di quello che ha. È impossibile portare allegria e felicità in famiglia se in cambio non vi ripagano con lo stesso affetto.
La soluzione sta nell’equilibrio che ci serve per essere forti, per adempiere ai nostri impegni e per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti tenendo conto delle difficoltà.
Essere forti vuol dire, per prima cosa, stare bene con noi stessi. Coltivate la vostra crescita personale, ritagliate momenti solo per voi stessi, godete dei vostri affetti. Amate tutte le persone che vi stanno vicino e, soprattutto, voi stessi.Il più forte è chi sa amare e allo stesso tempo, amarsi. Non è un discorso diegoismo.Essere forti significa anche liberarci dai pesi che intralciano la nostra crescita, che attentano al nostro benessere e che ci fanno soffrire. Si sa, spesso fa male, ma è necessario smettere di dare priorità a chi non ci considera.
Essere forti implica permettersi di essere “debole” di tanto in tanto. Che cosa vuol dire?
Avete tutto il diritto di dire che non ce la fate a reggere qualcosa, che una situazione è superiore alle vostre forze e che non potete assumere più responsabilità di quelle che già avete.Avete il diritto di dire che non ce la fate più, che avete bisogno di riposo.Avete diritto a ricevere rispetto, affetto e gratitudine. Chi ha bisogno di voi deve capire che anche voi avete bisogno di loro.E, naturalmente, avete tutto il diritto ad un momento di sfogo, di intimità, per passeggiare e pensare a voi stessi, piangere, dare ascolto ai vostri pensieri ed emozioni, prendere decisioni e andare avanti.
Perché la vita alla fine è questo. Percorrere la nostra strada rimanendo in equilibrio e cercando di stare bene dentro.
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Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra.
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. A Bucha ritrovata stanza per la tortura. La Ue: "Truppe russe sole responsabili". Macron: "Ora nuove sanzioni"
Kiev fa sapere che a Bucha è stata ritrovata una stanza usata per torturare i civili e fonti ucraine rivelano chi comandava le truppe russe nei giorni della strage. Il Cremlino nega l'uccisione di civili; Zelensky parla di genocidio, ma conferma che continuerà nonostante l'accaduto a cercare il negoziato. Nella notte esplosioni a Odessa e Kherson, mentre gli europei, in particolare Parigi, chiedono nuove sanzioni.
Il massacro di Bucha, dove dopo il ritiro dei russi sono stati trovati molti civili uccisi, pesa come un macigno sui nuovi negoziati tra Ucraina e Russia. Mosca accusa l'Ucraina di una "provocazione" per danneggiare le trattative. Il presidente ucraino Zelensky in un videomessaggio ai Grammy, ha parlato di genocidio ma sostiene che è suo dovere continuare a trattare, mentre fonti ucraine rivelano chi comandava le truppe russe a Bucha nei giorni della strage; secondo l'esercito ucraino, alcuni civili uccisi sono stati ritrovati in una stanza usata per le torture. L'Ue preannuncia nuove sanzioni e il presidente Macron parla di agire su carbone e petrolio russi. In Italia il segretario del Pd, Enrico Letta, chiede che il governo blocchi l'acquisto di gas russo. I russi hanno ripreso a bombardare le città: a Odessa e Kherson nuove esplosioni.
13.23 Kiev pubblica elenco soldati russi coinvolti a Bucha Un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha. Lo pubblica sul proprio sito la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, sottolineando che "tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina"; nelle scorse ore era già stato diffuso il nome dell'ufficiale russo in comando a Bucha. Nell'elenco del "personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della 35a armata", i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare è scritto semplicemente 'privato'. Figura anche qualche nome proveniente da diversi distretti della Cecenia.
13.21 La Ue: le truppe russe uniche responsabili dei crimini di Bucha "Le atrocità commesse dall'esercito russo a Bucha e in altre città ucraine saranno incluse nei crimini commessi sul suolo europeo e alla luce di quanto avvenuto l'Ue lavorerà urgentemente per adottare nuove sanzioni contro la Russia". A dirlo è l'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell. "Le autorità russe e gli ufficiali dell'esercito sono ritenuti pienamente responsabili di tutto ciò e verranno sottoposti alle accuse di occupazione territoriale sotto la legge internazionale", ha continuato Borrell nella sua dichiarazione.
13.15 Onu: Inorriditi da Bucha, riesumare corpi ma preservare prove "Sono inorridita dalle immagini di civili che giacciono morti per le strade e in tombe improvvisate nella città di Bucha in Ucraina. La notizie che emergono da questa e da altre zone sollevano interrogativi seri e inquietanti su possibili crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani". Lo afferma l'Alta commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. "È essenziale che tutti i corpi siano riesumati e identificati in modo che le famiglie delle vittime possano essere informate e che le cause esatte di morte vengano stabilite. Dovrebbero essere adottate tutte le misure per preservare le prove", afferma ancora Bachelet.
13.00: Mosca: "Armi nucleari in Polonia aumenterebbero tensione" Il Cremlino condanna chi in Polonia si dice aperto alla possibilità di armi nucleari statunitensi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. In un'intervista pubblicata domenica nell'edizione domenicale del quotidiano tedesco "Die Welt", il vice primo ministro polacco, Jaroslaw Kaczynski, ha dichiarato che la Polonia sarebbe disposta a ospitare testate nucleari statunitensi e ha sostenuto il rafforzamento delle truppe di quel paese sul fianco orientale della Nato per prevenire un attacco russo.
12.49 Putin si congratula con Vucic: "Rafforziamo legami Russia-Serbia" Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il serbo Aleksandar Vucic per la sua "convincente vittoria" alle presidenziali serbe. In un telegramma, Putin ha auspicato che Vucic continui a rafforzare la "partnership strategica" tra Serbia e Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.
12.40 Il prete di Bucha: "Nelle fosse comuni arrivano corpi ogni giorno" "Dal 10 marzo arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati". Lo ha riferito Andryi Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant'Andrea Bucha, all'inviato dell'Ansa davanti alle fosse comuni delle vittime della strage compiuta dai militari russi a Bucha, in Ucraina. "I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano", ha aggiunto.
Kiev fa sapere che a Bucha è stata ritrovata una stanza usata per torturare i civili e fonti ucraine rivelano chi comandava le truppe russe nei giorni della strage. Il Cremlino nega l'uccisione di civili; Zelensky parla di genocidio, ma conferma che continuerà nonostante l'accaduto a cercare il negoziato. Nella notte esplosioni a Odessa e Kherson, mentre gli europei, in particolare Parigi, chiedono nuove sanzioni.
Il massacro di Bucha, dove dopo il ritiro dei russi sono stati trovati molti civili uccisi, pesa come un macigno sui nuovi negoziati tra Ucraina e Russia. Mosca accusa l'Ucraina di una "provocazione" per danneggiare le trattative. Il presidente ucraino Zelensky in un videomessaggio ai Grammy, ha parlato di genocidio ma sostiene che è suo dovere continuare a trattare, mentre fonti ucraine rivelano chi comandava le truppe russe a Bucha nei giorni della strage; secondo l'esercito ucraino, alcuni civili uccisi sono stati ritrovati in una stanza usata per le torture. L'Ue preannuncia nuove sanzioni e il presidente Macron parla di agire su carbone e petrolio russi. In Italia il segretario del Pd, Enrico Letta, chiede che il governo blocchi l'acquisto di gas russo. I russi hanno ripreso a bombardare le città: a Odessa e Kherson nuove esplosioni.
13.23 Kiev pubblica elenco soldati russi coinvolti a Bucha Un lungo elenco dettagliato di 87 pagine con i nomi di oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha. Lo pubblica sul proprio sito la Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, sottolineando che "tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina"; nelle scorse ore era già stato diffuso il nome dell'ufficiale russo in comando a Bucha. Nell'elenco del "personale di 64 brigate di fanteria motorizzate separate della 35a armata", i soldati sono identificati con grado militare, nome e cognome, data di nascita ed estremi del passaporto. Per molti di loro, al posto del grado militare è scritto semplicemente 'privato'. Figura anche qualche nome proveniente da diversi distretti della Cecenia.
13.21 La Ue: le truppe russe uniche responsabili dei crimini di Bucha "Le atrocità commesse dall'esercito russo a Bucha e in altre città ucraine saranno incluse nei crimini commessi sul suolo europeo e alla luce di quanto avvenuto l'Ue lavorerà urgentemente per adottare nuove sanzioni contro la Russia". A dirlo è l'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell. "Le autorità russe e gli ufficiali dell'esercito sono ritenuti pienamente responsabili di tutto ciò e verranno sottoposti alle accuse di occupazione territoriale sotto la legge internazionale", ha continuato Borrell nella sua dichiarazione.
13.15 Onu: Inorriditi da Bucha, riesumare corpi ma preservare prove "Sono inorridita dalle immagini di civili che giacciono morti per le strade e in tombe improvvisate nella città di Bucha in Ucraina. La notizie che emergono da questa e da altre zone sollevano interrogativi seri e inquietanti su possibili crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani". Lo afferma l'Alta commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. "È essenziale che tutti i corpi siano riesumati e identificati in modo che le famiglie delle vittime possano essere informate e che le cause esatte di morte vengano stabilite. Dovrebbero essere adottate tutte le misure per preservare le prove", afferma ancora Bachelet.
13.00: Mosca: "Armi nucleari in Polonia aumenterebbero tensione" Il Cremlino condanna chi in Polonia si dice aperto alla possibilità di armi nucleari statunitensi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. In un'intervista pubblicata domenica nell'edizione domenicale del quotidiano tedesco "Die Welt", il vice primo ministro polacco, Jaroslaw Kaczynski, ha dichiarato che la Polonia sarebbe disposta a ospitare testate nucleari statunitensi e ha sostenuto il rafforzamento delle truppe di quel paese sul fianco orientale della Nato per prevenire un attacco russo.
12.49 Putin si congratula con Vucic: "Rafforziamo legami Russia-Serbia" Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il serbo Aleksandar Vucic per la sua "convincente vittoria" alle presidenziali serbe. In un telegramma, Putin ha auspicato che Vucic continui a rafforzare la "partnership strategica" tra Serbia e Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.
12.40 Il prete di Bucha: "Nelle fosse comuni arrivano corpi ogni giorno" "Dal 10 marzo arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati". Lo ha riferito Andryi Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant'Andrea Bucha, all'inviato dell'Ansa davanti alle fosse comuni delle vittime della strage compiuta dai militari russi a Bucha, in Ucraina. "I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano", ha aggiunto.
Claudio Locatelli da Kiev: "A Chernihv tutte le strade sono sotto tiro dei russi, i militari... (Video news)
Claudio Locatelli: "La più grossa concentrazione di bombardamenti che abbia visto finora, erano tutti a distanza di 50-100 metri. Immaginate una città di 300mila abitanti che viene servita da piccole imbarcazioni".
Quando Dio creò la donna, lavorò fino a tardi...
Quando Dio creò la donna, lavorò fino a tardi il sesto giorno ..
Un angelo venne e Gli chiese: "Perché passare così tanto tempo con lei?"
Rispose il signore. "Hai visto tutte le specifiche che devo soddisfare per darle forma?"
Deve funzionare su tutti i tipi di situazioni,
Deve essere in grado di abbracciare più bambini allo stesso tempo,
Avere un abbraccio che può guarire qualsiasi cosa, da un ginocchio ammaccato a un cuore spezzato,
Deve fare tutto questo con solo due mani: "Si cura da sola e può lavorare 18 ore al giorno"
L'ANGELO rimase impressionato "Solo due mani .. impossibile!
E questo è il modello standard? "
L'angelo si avvicinò e toccò la donna
"Ma l'hai resa così morbida, Signore".
"È dolce", disse il Signore,
"Ma l'ho resa forte, non puoi immaginare cosa possa sopportare e superare."
"Può pensare?" Chiese l'angelo ...
Il Signore rispose. "Non solo lei può pensare, può ragionare e negoziare".
L'angelo le toccò le guance ....
"Signore, sembra che questa creazione ha una perdita! Hai messo troppi pesi su di lei"
"Non sta perdendo ... è una lacrima" Il Signore corresse l'Angelo ...
"Per cosa è?" Chiese l'angelo ..
Il Signore gli disse. "Le lacrime sono il suo modo di esprimere il suo dolore, i suoi dubbi, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza e il suo orgoglio." ...
Questo impressionò l'Angelo,
"Signore, sei un genio, hai pensato a tutto.
La donna è davvero meravigliosa "
Il Signore disse. "In effetti lo è.
Ha una forza che stupisce un uomo.
Riesce a gestire guai e a portare pesanti fardelli.
Lei ha la felicità, e l'amore.
Lei sorride quando ha voglia di urlare.
Canta quando ha voglia di piangere, piange quando è felice e ride quando ha paura.
Combatte per ciò in cui crede.
Il suo amore è incondizionato.
Il suo cuore si spezza quando muore un parente o un amico, ma trova la forza per andare avanti con la vita "
L'angelo chiese: "Quindi lei è un essere perfetto?"
Il Signore rispose: "No. Ha solo un inconveniente
Spesso dimentica ciò che vale. "
Guerra in Ucraina: Uccisi da colpi di mortaio operatore di Fox News e giornalista...
Coinvolti in un attacco nel nord-est del paese, muoiono Oleksandra Kurshinova e Pierre Zakrzewski, cameraman statunitense. Ferito gravemente anche il giornalista americano Benjamin Hall. Domenica scorsa era stato ucciso il reporter Brent Renaud.
Due vittime tra gli operatori dei media dopo il bombardamento d'artiglieria nella parte nord-est del villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin. A cadere sotto i colpi di mortaio o di artiglieria, la giornalista ucraina Oleksandra Kurshinova (lo riferisce la France Presse) e il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski. La conferma della morte di quest’ultimo è arrivata soltanto oggi: Zakrzewski, operatore dell’emittente americana con una lunga esperienza in teatri di guerra, è morto in seguito alle ferite causate dall’attacco russo. Fox News, che esprime il suo cordoglio per la perdita del collega e le condoglianze alla moglie e alla famiglia, spiega, inoltre, che Zakrzewski è morto nello stesso incidente in cui è rimasto ferito il corrispondente Benjamin Hall. Il cameraman, spiega ancora la Fox, era un “veterano” degli operatori di guerra ed aveva origini irlandesi.
Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha fornito altri dettagli sull’incidente in cui Hall, il collega di Zakrzewski, è rimasto ferito: “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subìto numerosi interventi chirurgici”, ha dichiarato Gerashchenko, tra cui l'amputazione di parte della gamba (si apprende da media americani). “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall” ha poi aggiunto il funzionario ucraino “l'equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki”.
Sale così a tre il bilancio delle vittime tra gli operatori dei media che negli ultimi giorni sono morti in Ucraina a causa della guerra; il primo è stato è stato lo statunitense Brent Renaud, ucciso domenica 13 marzo.
Scomparsi due giornalisti ucraini
Nel frattempo, si viene a sapere che due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka. Lo comunica il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto le notizie sullo stato della guerra nelle loro città e in altre regioni, fin dal primo giorno dell'invasione russa in Ucraina. Il canale news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi per avere dettagli della loro scomparsa. (Fonte: RaiNews)
Due vittime tra gli operatori dei media dopo il bombardamento d'artiglieria nella parte nord-est del villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin. A cadere sotto i colpi di mortaio o di artiglieria, la giornalista ucraina Oleksandra Kurshinova (lo riferisce la France Presse) e il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski. La conferma della morte di quest’ultimo è arrivata soltanto oggi: Zakrzewski, operatore dell’emittente americana con una lunga esperienza in teatri di guerra, è morto in seguito alle ferite causate dall’attacco russo. Fox News, che esprime il suo cordoglio per la perdita del collega e le condoglianze alla moglie e alla famiglia, spiega, inoltre, che Zakrzewski è morto nello stesso incidente in cui è rimasto ferito il corrispondente Benjamin Hall. Il cameraman, spiega ancora la Fox, era un “veterano” degli operatori di guerra ed aveva origini irlandesi.
Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha fornito altri dettagli sull’incidente in cui Hall, il collega di Zakrzewski, è rimasto ferito: “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subìto numerosi interventi chirurgici”, ha dichiarato Gerashchenko, tra cui l'amputazione di parte della gamba (si apprende da media americani). “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall” ha poi aggiunto il funzionario ucraino “l'equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki”.
Sale così a tre il bilancio delle vittime tra gli operatori dei media che negli ultimi giorni sono morti in Ucraina a causa della guerra; il primo è stato è stato lo statunitense Brent Renaud, ucciso domenica 13 marzo.
Scomparsi due giornalisti ucraini
Nel frattempo, si viene a sapere che due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka. Lo comunica il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto le notizie sullo stato della guerra nelle loro città e in altre regioni, fin dal primo giorno dell'invasione russa in Ucraina. Il canale news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi per avere dettagli della loro scomparsa. (Fonte: RaiNews)
La candela spenta. (Con video)
Una ragazza era seduta nella sala d'attesa della stazione, aspettando l'arrivo del treno che l'avrebbe riportata a casa. Improvvisamente, un uomo entrò e le puntò una pistola alla tempia. Il furfante aveva adocchiato l'anello di brillanti al dito che le aveva regalato il suo fidanzato come pegno del suo grande amore. Alla richiesta di levarselo e consegnarglielo, la donna rispose di no.
Ci fu una colluttazione. L'uomo tentò con ogni mezzo, anche con la forza, d'impadronirsi dell'anello della ragazza, ma lei oppose una vigorosa resistenza. A un certo punto, dalla pistola partì un colpo. Confuso, il rapinatore scappò via, mentre la ragazza cadeva a terra, gravemente ferita.
Più tardi, in ospedale, il fidanzato, con voce dura le chiese: "Perché non gli hai dato l'anello?" Lei rispose con dolcezza: "Perché quando me lo hai regalato, tu mi hai detto che faceva parte del tuo amore. Se gli avessi dato l'anello, avrei perso quell'amore". Poi, chiuse gli occhi e spirò.
Sconvolto dal dolore, il ragazzo non riuscì a trattenere le lacrime. A nulla valsero le parole di consolazione degli amici e parenti. Nessun argomento riusciva a fermare quelle sue lacrime. Il giovane continuò a piangere tutti i giorni.
Una notte, mentre dormiva, fece un sogno. Vide la sua ragazza assieme a molte altre giovani donne della sua età, tutte vestite di bianco. C'era tanta pace, ma, aveva notato che ognuna di esse teneva in mano una candela accesa. Soltanto la candela della sua fidanzata era spenta.
Allora, le domandò: "Perché la tua candela non è accesa?" Lei gli rispose: "Ogni volta che accendo la mia candela, le tue lacrime cadono sulla fiamma e la spengono".
Ppsted by Beppe Tardito on 11/03/2022
Ecco perché non bisogna mai piangere per la scomparsa delle persone che amiamo.
Più tardi, in ospedale, il fidanzato, con voce dura le chiese: "Perché non gli hai dato l'anello?" Lei rispose con dolcezza: "Perché quando me lo hai regalato, tu mi hai detto che faceva parte del tuo amore. Se gli avessi dato l'anello, avrei perso quell'amore". Poi, chiuse gli occhi e spirò.
Sconvolto dal dolore, il ragazzo non riuscì a trattenere le lacrime. A nulla valsero le parole di consolazione degli amici e parenti. Nessun argomento riusciva a fermare quelle sue lacrime. Il giovane continuò a piangere tutti i giorni.
Una notte, mentre dormiva, fece un sogno. Vide la sua ragazza assieme a molte altre giovani donne della sua età, tutte vestite di bianco. C'era tanta pace, ma, aveva notato che ognuna di esse teneva in mano una candela accesa. Soltanto la candela della sua fidanzata era spenta.
Allora, le domandò: "Perché la tua candela non è accesa?" Lei gli rispose: "Ogni volta che accendo la mia candela, le tue lacrime cadono sulla fiamma e la spengono".
Ppsted by Beppe Tardito on 11/03/2022
Ecco perché non bisogna mai piangere per la scomparsa delle persone che amiamo.
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