Il pregiudizio.


Una famiglia di cinque persone si stava godendo una giornata sulla spiaggia. I bambini facevano il bagno nell’oceano e costruivano castelli di sabbia, quando comparve in lontananza una vecchina. I capelli grigi le volavano con il vento e gli abiti erano sporchi e stracciati. Mormorava qualcosa fra sé e sé e intanto raccoglieva oggetti nella sabbia e li…metteva in un sacco. I genitori chiamarono i bambini vicino a sé e raccomandarono loro di stare lontani dalla vecchietta. Quando passò accanto a loro, curvandosi di tanto in tanto per raccogliere roba, ella sorrise alla famiglia. Ma essi non ricambiarono il suo saluto. Molte settimane dopo vennero a sapere che la vecchina da sempre si era assunta il compito di raccogliere pezzetti di vetro sulla spiaggia per evitare ai bambini di ferirsi i piedi.
(George Ivanovich Gurdjieff)

Lettera scritta da una figlia a suo padre.


Cari amici miei, chi di voi non ha mai provato cosa significa avere un dolore, tanto forte e incontrollabbile da non saper come gestire. Immagino di non essere nè la sola, nè la prima, ma dopo questa premessa vi racconto, cosa stà succedendo in una parte della mia vita in terza persona.. Questa è una lettera scritta d’impulso da una figlia sconfitta, a un padre che lei sà di non poter raggiungere mentalmente, ma lo può avvicinare solo fisicamente, senza avere la certezza che lui si accorga realmente dela sua presenza.Il dubbio più grande di questa donna è che il papà, colpito da una malatia altamente inabilitante che lo rende incapace, nelle sue manzioni manuali e intellettuali anche più semplici,possa invece inconsciamente soffrire di questo allontanamento dal suo ambiente abituale e dai suoi affetti più cari. Allontanamento inaspettato, improvviso e necessario richiesto dalla stessa malattia di così grave portata che lo ha reso bisognoso di cure continue e specifiche, da fare in un ambiente idoneo. Scelte improvvise e inaspettate che hanno reso la vita, dei singoli componenti della famiglia, compresa la figlia medesima, inaccettabile e improntata sul dolore e sui dubbi, ma purtroppo come unica vita da vivere.

Papà a volte ho paura di guardarti negli occhi. Ho paura che tu mi possa rimproverare perchè non sono stata capace di accudirti, in uno dei periodi più delicati della tua vita,in cui avevi bisogno di mè, non solo moralmente ma anche materialmente. Io non sò come raccapezzarmi, non sò nè come nè cosa devo fare. Mi sento inutile, indegna del tuo affetto, ma credimi mi sforzo lo stesso a guardarti negli occhi per cercare un tuo consenso, un piccolo segno che non sto sbagliando, che non ti ho abbandonatoe che mi vuoi ancora come figlia e che mi riconosci e mi ami ancora nonostante tutto.Scusami papà, lo sò, cosa mi potersti dire? Io non sto facendo nulla per tè, non sono in grado si far nulla, se non soffrire ogni giorno della mia vita. Le mie giornate sono scandite dal passare a maledire la mia impotenza, il destino, la tua malattia, la vecchiaia, la morte che fanno parte della nostra esistenza e dobbiamo accettare, facendo buon viso a cattiva sorte, ma che nessuno si sognerebbe mai di volere.Ti voglio bene all’infinito papà di un amore immenso e puro che nutro per te perchè è nato con mè. Continuerò a guardarti negli occhi per avvicinarmi alla tua anima e non volermene se non sono come tu mi vorresti. Dalla tua bambina cresciuta ma sempre bisognosa della tua presenza e del tuo affetto Maria Marino e fiera di esserlo.

Ultimissime sul Kebab: Allarme dall’Inghilterra, il Kebab Conterrebbe carne di..


topo, gatto e cane. Il governo britannico è preoccupato per il kebab perchè teme sia fatto con carne di topo o altri animali come cani e gatti. Alcuni studi realizzati dalla Food Standards Agency e da altre associazioni dei consumatori in Inghilterra hanno stabilito che il Kebab che viene venduto nel paese non contiene sempre e solo agnello, ma anche carne di origine sconosciuta.

I piatti che venivano serviti come agnello erano in realtà composti anche maiale, manzo, pollo, tacchino o carni che non sono state identificate, senza che sia stato possibile capire se vi era la presenza dell’agnello o di altro.

L’indagine realizzata, ha mostrato che su 60 Kebab che vengono spacciati per agnello, 17 erano stati realizzati mischiando anche altri tipi di carne mentre 5 presentavano una materia prima non identificabile. Un altro studio, che ha analizzato 145 campioni di Kebab, ha determinato che 43 di questi non erano stati cucinati esclusivamente con agnello.

Diffusa la notizia, è stato interpellato il vice ministro britannico Nick Clegg, a cui è stato chiesto in onda sulla radio LBC se esiste la possibilità che al posto dell’agnello siano state usate carni meno costose, come quelle di cani, gatti o topi, come riportano diversi quotidiani internazionali, tra cui il The Telegraph.

“Certo che mi preoccupo se stanno vendendo spiedini di ratto. Penso che le autorità sanitarie dovrebbero iniziare a lavorare su questo”, ha detto Clegg, mentre il governo ha una procedura ufficiale di analisi per approfondire la vicenda. Oltre alla qualità discutibile delle carni utilizzate, gli autori dello studio avvertono altresì che il kebab è generalmente un prodotto poco sano, a causa del suo alto contenuto di sale e grassi saturi. (fonte: Il Messaggero.it)

Le 7 regole per vivere bene. (clicca l'immagine)


1 - Fai pace col tuo passato, così non rovinerà il tuo presente.
2 - Quello che gli altri pensano di te non ti riguarda.
3 - Il tempo guarisce quasi tutto, dai al tempo del tempo.
4 - Nessuno è la ragione della tua felicità eccetto te stesso.
5 - Non paragonare la tua vita a quelle degli altri, non hai idea di come è fatto il loro viaggio.
6 - Smettila di pensare troppo, non serve sapere tutte le risposte.
7 - Sorridi, non possiedi tutti i problemi del mondo.

Grazie a te, donna..Lettera di Giovanni Paolo II alle donne (1995)


Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza. Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

Contro il Razzismo. Da un fatto realmente successo..(Leggi tutto)


La scena che segue si è svolta sul volo della compagnia British Airways tra Johannersburg e Londra.

Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica di fianco a un nero. Visibilmente turbata, chiama l’hostess. «Che problema c’è signora? » chiede l’hostess. «Ma non lo vede? – risponde la signora – mi avete messo a fianco di un nero. Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto».

«Per favore, si calmi – dice l’hostess – perché tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n’è uno disponibile».
L’hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi.
«Signora, come pensavo, non c’è nessun altro posto libero in classe economica. Ho parlato col comandante e mi ha confermato che non c’è nessun posto neanche in classe executive. Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe».

E, prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l’hostess continua: «Vede, è insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole e ripugnante».

E, rivolgendosi al nero, l’hostess prosegue: «Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano, che un posto in prima classe la attende… ». E tutti i passeggeri vicini che, allibiti, avevano assistito alla scenata della signora, si sono alzati applaudendo.

“Sono nato non per partecipare all’odio, ma per partecipare all’amore” (Sofocle).
(dal Web)

Buonanotte. (musica dei Marillion, video by Beppe Tardito)



SPRECHI: coniare le monetine da 1 e da 2 cent. costa allo stato circa 10 centesimi..(leggi tutto)


L'aula di Montecitorio approva una mozione di Sel che impegna il Governo a sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi. Polemico il 5 Stelle Di Stefano: "Cazzate". Ma anche il Movimento vota sì.

Il problema è il costo di produzione, sproporzionato rispetto al valore nominale: 4,5 centesimi costa produrre la moneta da un centesimo, 5,2 ne servono invece per fare la monetina da due centesimi (Pensate lo spreco in oltre 10 anni di monete coniate). E non basta: «Il problema non è solo il costo di produzione», spiega il deputato di Sel Sergio Boccadutri all’Espresso, il problema dei “ramini” è che «non circolano» e che «il 70 per cento si perde ogni anno, costringendo la zecca a continue nuove produzioni». E così il deputato, tesoriere del partito di Nichi Vendola, ha predisposto una mozione per chiedere di sospendere il conio delle monete più piccole. E l’aula della Camera ha detto sì. Finalmente qualcuno del parlamento si è svegliato.

INCREDIBILE: scimme che ballano. (video)

ULTIMISSIME su Schumacher: Losanna, comincia la riabilitazione dopo..


il coma. L’amore è capace di miracoli e nel caso di Michael Schumacher si sta dimostrando un aiuto formidabile. La vicinanza dei suoi cari, l’affetto della famiglia, i dialoghi continui con cui la moglie cerca di stimolarlo, hanno contribuito agli importanti passi avanti degli ultimi mesi. Schumi non ha ancora recuperato la parola e il movimento, dovrà reimparare a mangiare e a fare qualsiasi altra cosa, ma ha momenti di coscienza sempre più lunghi, frequenti e profondi. Soprattutto c’è la certezza che riconosca le persone a lui più vicine. Dà piccoli segnali: per esempio il movimento degli occhi.

Reagisce a quello che gli viene detto e riesce in qualche modo a comunicare. E questi cenni sono più forti quando a parlargli è la moglie Corinna, a cui è legato da più di vent’anni. Ecco perché il trasferimento di Schumacher due giorni fa all’Ospedale universitario di Losanna, distante appena trenta chilometri da Gland, è stata una svolta pure per la famiglia, che è rinata. “Anche il semplice fatto di poter tornare a casa per il pranzo ha valore”, spiega la portavoce Sabine Kehm.

C’è ottimismo. Perché essersi risvegliato dal coma e poter cominciare la riabilitazione neurologica è un grosso passo avanti per Schumi. Per Michael è stato ricavato uno spazio apposito, all’interno dell’ospedale, vigilato dalla sicurezza. Pur essendoci casistiche, il recupero in questi casi è molto individuale: perciò i medici, un team di 20 specialisti, non si sbilanciano su quello che Schumacher potrà tornare a fare e sul tempo che servirà, forse anni. Per il campione tedesco ci sarà anche Errigo, una macchina perfezionata proprio a Losanna che serve a simulare il movimento.

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